Corbaccio: Exploits
I miei 4000 sulle Alpi. Le 82 vette più alte dell'arco alpino: l'avventura meravigliosa di una donna normale
Marlies Czerny
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2020
pagine: 228
«Il primo trekking in montagna è stato solo un tentativo, perché dovevo smaltire dei giorni di ferie: sarei stata fisicamente in grado? Avrei sofferto l’altitudine? Come mi sarei sentita in cima a un quattromila?» Dieci anni più tardi Marlies Czerny ha salito tutti i quattromila delle Alpi. In questo libro non solo rende il lettore partecipe delle sue imprese e dei luoghi meravigliosi che ha attraversato, ma racconta anche in modo immediato e autentico come le cime più alte delle Alpi le abbiano profondamente cambiato la vita.Salire montagne come il Cervino il Bianco o il Mönch per Marlies Czerny ha poco a che fare con la velocità o con il grado di difficoltà,bensì con la felicità, il coraggio,la paura, l’amicizia, il cambiamento e la consapevolezza che raggiungere la vetta della felicità sia possibile.I miei 4000 sulle Alpi è il racconto appassionante di una donna«normale» che ha compiuto un’impresa «eccezionale».Un bellissimo libro di montagna,di alpinismo, di natura, che insegna a cercare nuovi traguardi e nuovi equilibri.
L'Orco, il Monaco e la Vergine. Eiger, Mönch, Jungfrau e dintorni: storie dal cuore ghiacciato d'Europa
Paolo Paci
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2020
pagine: 288
Questo libro è un viaggio tra cime, valli, villaggi e personaggi della Belle Époque alpina: cent'anni di sorprendente sviluppo economico e sociale, dalla metà del XIX alla metà del XX secolo, che hanno radicalmente mutato la percezione delle Alpi svizzere, facendone la locomotiva dell'industria turistica internazionale. Dalle prime spa ai grandi alberghi, fino all'invenzione di uno «stile alpino» artificiale che è diventato standard in tutto il mondo. E soprattutto con l'alpinismo, vero carburante di questo sviluppo, dalle conquiste della Golden Age alla corsa alle pareti nord degli anni Trenta. Nel nostro itinerario incontreremo i personaggi veri e di finzione, che sono stati protagonisti di questa storia: Leslie Stephen, J.R.R. Tolkien, James Bond, Mark Twain, Winston Churchill, Sherlock Holmes, Paul Klee, Tartarino di Tarascona, Richard Wagner, Baden Powell e tanti altri che, con i loro talenti, aspirazioni, visioni, hanno rimodellato il cuore ghiacciato d'Europa.
La salita impossibile. Free solo su El Capitan. Alex Honnold e una vita in parete
Mark Synnott
Libro: Copertina rigida
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 384
Il free solo di Alex Honnold su El Capitan Alex Honnold è una gemma rara, il diamante più prezioso che le formazioni rocciose di Yosemite siano riuscite a produrre. Perché Alex sembra appartenere al granito stesso sul quale arrampica con movimenti aggraziati ed eleganti, incollato a invisibili appigli. La sua impresa clamorosa - salire la via Freerider su El Capitan in free solo, quindi senza corda né assicurazione - è stata talmente impressionante da un punto di vista tecnico e soprattutto umano, che il documentario della salita girato in presa diretta dal grande fotografo e alpinista Jimmy Chin ha vinto inevitabilmente il premio Oscar. Non poteva che venirne fuori un film potente, grandioso ed estremamente sincero. Perché dietro questo alpinista estremo si nasconde un uomo, bizzarro e geniale al tempo stesso, erede ideale delle generazioni di climber che l'hanno preceduto. Un frutto della controcultura hippie degli anni Settanta, quando a Yosemite si radunavano alpinisti stravaganti, emarginati ma anche fortissimi, come in una Woodstock della montagna. Mark Synnott, amico di Alex ed esponente di spicco della generazione che l'ha preceduto, non solo riesce, da un punto di vista unico e privilegiato, a farci rivivere «in diretta» la tensione della storica arrampicata «impossibile» di Alex Honnold, ma ci immerge anche nell'atmosfera dell'età dell'oro di Yosemite, come se fossimo anche noi lì, intorno al fuoco, dopo una giornata in parete, a scambiarci storie con i compagni di cordata.
Sulle ali di un Ape
Paolo Brovelli
Libro: Libro in brossura
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 544
Nel 1998, nell'ambito delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell'Ape Piaggio, Paolo Brovelli e Giorgio Martino (architetto, fotografo, viaggiatore estremo) hanno progettato l'EurAsia Expedition: un itinerario di esplorazione e ricerca attraverso il continente eurasiatico. A bordo di due Ape TM703, appositamente allestite dalla Piaggio, sono partiti da Lisbona il 30 Aprile per arrivare a Pechino il 28 Novembre, dopo aver percorso 25.000 chilometri in 200 giorni, attraversando 20 Paesi ad una media di 120/130 chilometri al giorno. Mossi esclusivamente dalla grande passione per la scoperta, per il contatto con popoli diversi, dallo spirito d'avventura, hanno toccato - tra strade impervie, dissestate o semplici piste e niente più alcune delle regioni più remote e sconosciute (ma quanto mai affascinanti) della Terra. Dall'altopiano anatolico a quello tibetano; dai deserti del Turkmenistan alla pianura del Gange; dagli antichi centri carovanieri dell'Asia centrale alle città della Cina classica; dal Karakorum all'Himalaya. Paesaggi diversissimi, scenari etnici e politico-sociali agli antipodi, cercando di superare la distanza - fisica, ma soprattutto mentale - tra Oriente e Occidente, di ritrovare quel contatto tra le due civiltà che sembra sempre più destinato a perdersi.
L'oscurità bianca. Il tragico destino di un uomo solo nell'Antartide
David Grann
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 144
Henry Worsley era un marito devoto, un padre affettuoso e un ufficiale decorato dei reparti speciali dell'Esercito inglese, che credeva nell'onore e nello spirito di sacrificio. Ma era anche un uomo con un'ossessione: Worsley era ossessionato dal mito di Ernest Shackleton, l'esploratore polare che per primo cercò di raggiungere il Polo Sud e di attraversare l'Antartide a piedi. Shackleton non realizzò mai il suo sogno, ma riuscì a salvare i suoi uomini da morte certa assurgendo a statura di leader leggendario. Worsley era irresistibilmente attratto da queste imprese, acquistò cimeli e resoconti dei viaggi di Shackleton spendendo una fortuna, modellò il suo stile di comando su quello di Shackleton e decise che sarebbe riuscito là dove Shackleton aveva fallito: nella terra più inospitale al mondo. Nel 2008 compì un viaggio in Antartide con due discendenti dell'equipaggio dell'Endurance, e nel 2015, all'età di cinquantacinque anni, salutò la famiglia e gli amici e partì da solo con l'obiettivo di attraversare l'Antartide a piedi.
Due montanari. Arturo e Oreste Squinobal dalle Alpi all'Himalaya
Maria Teresa Cometto
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 240
Arturo e Oreste Squinobal, falegnami e guide alpine, sono state due figure uniche di montanari. Nell'epoca d'oro dell'alpinismo italiano - quella dei Bonatti, dei Mauri, dei Cassin, dei Ferrari - hanno compiuto imprese straordinarie sulle Alpi, in Himalaya e in particolare sul Kangchendzonga che Oreste salì nel 1982 senza ossigeno, ma sono rimasti sempre fedeli alle proprie radici. Nati nella valle di Gressoney, sono cresciuti immersi nel paesaggio e nella cultura waiser e hanno sviluppato un atteggiamento di umiltà e di amore per la montagna che hanno saputo trasferire tanto nel mestiere di falegnami quanto in quello di guide alpine. La storia dei fratelli Squinobal, raccontata e pubblicata per la prima volta nel 1985 da Maria Teresa Cometto, che con loro ha scalato e che ha vissuto nella stessa valle, mantiene intatti, a più di trent'anni di distanza e a quindici dalla prematura scomparsa dí Oreste, l'incanto e la forza esemplare di due vite vissute in piena armonia con la natura e nel rispetto profondo per la montagna, intesa come espressione di rigore, di libertà e di gioia. Postfazione di Paolo Cognetti.
Alti e bassi della mia vita
Hans Kammerlander
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 224
Ultimo di sei figli, Hans Kammerlander è nato ad Acereto, in Alto Adige e ha trascorso la sua infanzia nella fattoria di famiglia, senza minimamente sognare che un giorno avrebbe scalato le montagne più alte della Terra, che sarebbe sceso con gli sci dall’Everest e che avrebbe contribuito a scrivere la storia del Nanga Parbat. Né, tanto meno, immaginare che in un’esistenza al limite, fatta di record, competizioni e decisioni da prendere in situazioni estreme, avrebbe commesso l’errore peggiore della sua vita proprio nella sua valle. In questo libro, Hans Kammerlander rivela quella parte di se stesso che si cela dietro l’alpinista eccezionale, raccontando degli amici scomparsi in montagna e del pauroso incidente mortale di cui è stato responsabile. E riflette sulla differenza tra la felicità di raggiungere una cima e il successo per averla raggiunta, sulla disciplina e sul piacere. E sottolinea quanto sia importante, fra gli alti e i bassi della propria vita, portare a compimento la strada intrapresa.
Dren-giong. Appunti d'un viaggio nell'Imàlaia
Fosco Maraini
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 224
È il capodanno del 1937 quando il giovane Fosco Maraini apprende da un giornale che il celebre orientalista Giuseppe Tucci avrebbe compiuto un viaggio di studio in Tibet. Maraini scrive d'impulso al professore chiedendogli di accompagnarlo in veste, fra l'altro, di fotografo. Tucci, con sorpresa dello stesso Maraini, accetta e Maraini incomincia così il suo personale percorso di conoscenza del Tibet e dell'Oriente che lo porterà, alcuni anni, molti studi e molte fotografie più tardi, a scrivere uno dei suoi capolavori: "Segreto Tibet". Nel 1937 Maraini ha venticinque anni appena: alla fine del viaggio di studio decide di ritardare il ritorno e di «gironzolare» per l'alto Sikkim insieme a Drolmà, una cagnolina nera incontrata per caso e che diventerà la sua inseparabile compagna, al punto che farà ritorno con lui in Italia. In un mondo così diverso da quell'Italia e quell'Europa che si stavano preparando a una nuova devastante guerra, Maraini osserva e cammina, prende rapidi appunti e scatta fotografie, aprendo gli occhi su un universo in cui regnano la natura, i popoli, le religioni, l'arte e la bellezza in tutte le sue forme. E il suo modo di guardare il mondo è già quello dei suoi libri più maturi, così come la capacità di coinvolgere i lettori nei paesaggi naturalistici e umani del pianeta. Da questo viaggio nasce "Dren-giong" che, a settant'anni dalla sua prima pubblicazione, viene riproposto in un'edizione fedele all'originale e illustrata con le splendide fotografie dell'autore oggi conservate presso il Gabinetto Vieusseux.
Ogre. Il Settemila impossibile
Doug Scott
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 240
Dopo mesi di preparativi e settimane di permanenza sulla montagna con il resto del team, il pomeriggio del 13 luglio 1977 Doug Scott e Chris Bonington raggiungono la cima dell'Ogre, sono i primi alpinisti in assoluto a conquistare quella vetta tra le più difficili al mondo. Un breve attimo di sosta per riprendere fiato, assaporare il successo e contemplare lo spettacolare panorama, e poi iniziano a muovere i primi passi per rientrare al campo prima che sia troppo tardi. Sono esperti, i migliori esponenti di una nuova generazione di alpinisti britannici che sta conquistando il mondo, sono affiatati compagni di cordata. Ma Doug è anche stanco, il sole è appena tramontato, è buio. La giornata è stata calda, ma adesso cala il gelo, il vento ghiaccia tutto. Anche un rivolo di acqua di cui, durante la salita, non si era nemmeno accorto. Appoggia il piede, scivola, vola. E dopo un terrificante pendolo si arresta di schianto contro la roccia, entrambe le gambe rotte. Gli altri, Tut, Nick e Mo, li hanno visti e stanno arrivando, ma per aiutare il compagno anche Chris cade, fratturandosi le costole. Inizia così l'odissea della discesa, una delle epopee alpinistiche più straordinarie di sempre. Bisogna tornare a casa. Se non sani, almeno salvi. Bisogna farcela. E ce la faranno, perché sono disperati, perché anche nel momento più buio riescono a non prendere troppo sui serio la loro situazione, perché sono amici. Perché sono uomini umili, gente modesta del nord dell'Inghilterra, con un'unica passione: la montagna.
Wild. Tra i ghiacci del Polo Sud al fianco del capitano Shackleton
Reinhold Messner
Libro: Copertina rigida
editore: Corbaccio
anno edizione: 2019
pagine: 256
La celeberrima spedizione dell'Endurance di Shackleton raccontata da un punto di vista inedito. Nel gennaio 1914 il capitano Frank Wild si imbarcò come secondo sulla nave Endurance, insieme al comandante Ernest Shackleton e ventisei uomini di equipaggio per un «viaggio alla fine della Terra», ovvero per attraversare le regioni antartiche fino a raggiungere il Polo Sud. Ma, come è noto, l'Endurance restò stritolata dai ghiacci, e l'equipaggio si inoltrò a piedi verso nord nel pack per tre lunghi mesi, approdando su un'isola sconosciuta dove nessuno mai li avrebbe potuti trovare. Shackleton con una scialuppa e alcuni uomini andò a cercare aiuto, lasciando ventidue marinai sotto il comando di Wild, in un inverno artico buio e gelido: praticamente la peggiore prigione sulla faccia della Terra. E se l'impresa di Shackleton - che con un cronometro e un sestante navigò per 1600 chilometri fino a trovare un villaggio e a organizzare una spedizione di soccorso - è giustamente ritenuta eroica, altrettanto lo è stata quella di Wild, che seppe garantire la sopravvivenza di tutti gli uomini e mantenere l'ordine in una situazione assolutamente disperata.
Montagna spettacolare
Guillaume Vallot
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2018
pagine: 156
Benvenuti nel mondo dello smisurato, del bello, dell'emozionante, del vertiginoso. Benvenuti in "Montagna spettacolare". Fotografi di talento di tutto il mondo hanno selezionato per quest'opera le proprie fotografie più spettacolari, commentate e illustrate dal giornalista e alpinista Guillaume Vallot. In solitaria su una parete di 900 metri, tra gli arabeschi dell'alta quota, in equilibrio su una cresta o sul filo di una highline, su un pendio di neve o in un couloir di ghiaccio... lo spettacolo della montagna è ovunque. Anche nella semplice contemplazione di una luce radente che illumina, come da un faro celeste, un lago color smeraldo. Sfogliando le pagine di "Montagna spettacolare" sentiremo i cristalli di neve sul volto, le nostre dita cercheranno di aggrapparsi a un appiglio immaginario, a volte proveremo una stretta allo stomaco e, sempre, resteremo senza fiato di fronte alla bellezza dello spettacolo che si spalanca dinanzi ai nostri occhi.
K2 il nodo infinito. Sogno e destino
Kurt Diemberger
Libro: Libro in brossura
editore: Corbaccio
anno edizione: 2018
pagine: 336
"K2. La vicenda, il vissuto di questo libro si impernia sulla meravigliosa e terribile montagna, la montagna-sogno, la montagna sopra la montagna, simile a un immenso cristallo di cui evoca la sfolgorante e misteriosa regolarità. Nelle facce di questo cristallo si riflettono gli eventi nelle loro infinite angolazioni: il K2 degli esordi; i pensieri e i progetti di Hermann Buhl che al suo cospetto, poco prima di salire il Broad Peak e di morire sul Chogolisa, nel 1957, discusse con l'allora venticinquenne Kurt Diemberger il famoso stile «Alpi occidentali»; l'immenso spigolo nord che sale verso il cielo come una linea infinita; le parole di Shipton, uno dei primi esploratori occidentali giunto al suo cospetto, che incantarono Diemberger e lo avvolsero in un'invincibile magia; il tentativo lungo questo spigolo, la vita ai suoi piedi in uno dei più remoti angoli del Sinkiang — dove egli ritorna, carico di esperienza e di dolore, ma anche di amore, nelle ultime pagine del libro. Parallelamente si delinea il rapporto umano con gli amici, con Julie Tullis, la compagna con cui, da qualche anno, ha fondato the highest filmteam of the world e il suo rapporto di solidarietà con lei. Infine la tragica estate del 1986: le speranze, qualche successo, le prime tragedie, una catena che sembra senza fine e che assimila la montagna a una roulette russa. La salita, da parte di coloro che non vogliono rinunciare all'ultima chance, i problemi di tante cordate indipendenti in quota, il sogno della vetta che diventa realtà. Infine la bufera, l'allucinante dramma a 8000 metri, senza più viveri né gas — dunque senz'acqua — prigionieri per cinque giorni nelle piccole tende, Julie si «addormenta» per sempre, poi, man mano, anche i compagni muoiono. I tre superstiti, sull'orlo del collasso, iniziano una discesa allucinante nella tormenta, sotto il perenne pericolo di valanghe, poi sullo sperone Abruzzi coperto di verglas. Solo in due arrivano vivi alla base della montagna. In questo racconto, ricco di pathos ma anche di humour, la montagna non è vissuta come oggetto da conquistare, ma piuttosto come entità da rispettare e da amare e di cui, salendo, si arriva a far parte. Un rapporto con la montagna sviluppatosi in decenni di grande alpinismo sulle vette del mondo, nel cuore di chi ha vissuto questa tragedia e della quale, forse per caso, o per miracolo, o... non è rimasto vittima". (Maria Antonia Sironi)