5 Continents Editions
The secret of colours Ceramics in China and Europe from the 18th Century to the Present. Ediz. inglese e francese
Antoine d'Albis, Julie Bellemare, Shih Ching-Fei
Libro: Libro in brossura
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 180
Questo libro racconta la storia tanto tumultuosa quanto affascinante di questa ricerca del colore sulla porcellana in Cina e in Francia. Mette a confronto due momenti chiave di tale storia caratterizzati dal desiderio di estendere la tavolozza degli smalti sulla porcellana: la fine del XVIII secolo in Cina e il XIX secolo in Francia. La prima parte del volume approfondisce lo sviluppo degli smalti opachi su porcellana e rame nel XVIII secolo attraverso la ricchissima collezione di porcellane imperiali di Alfred Baur, gli smalti di Canton della Fondazione Zubov e le porcellane da esportazione del Museo Ariana (Ginevra). La seconda parte muove i suoi passi dalla francia del XIX secolo, nella fabbrica di Sèvres, e segue il viaggio delle varie missioni in Cina per riportare campioni di colore, analizzarli chimicamente e imitarli, concludendosi con gli esperimenti dell'artista Fance Franck (1927-2008) sul rosso sacrificale. L'ultima sezione del libro si concentra sul periodo contemporaneo ed esamina il lavoro sul colore realizzato dal ceramista austriaco Thomas Bohle (nato nel 1958).
The Bari Statuary of the Upper Nile. La statuaire des Bari du Haut Nil. Ediz. inglese e francese
Jean-Baptiste Sevette, Dominik Remondino
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 124
Questo volume, unico nel suo genere, vuole essere un punto di riferimento per il lettore - studioso, appassionato o semplice curioso - a proposito della statuaria Bari: la maggior parte di quella che conosciamo è oggi conservata presso istituzioni museali internazionali tanto che dei sessantaquattro pezzi presentati in questo volume, solo sei appartengono a collezionisti privati. Queste statuette lignee, che non superano il mezzo metro d'altezza, non erano degli idoli venerati dai loro proprietari, bensì avevano - con molta probabilità - una funzione assimilabile a quella di spiriti tutelari della famiglia e della casa. Le firme competenti di Jean-Baptiste Sevette, uno dei rari specialisti della cultura materiale del Sudan, e Dominik Remondino, storico dell'arte specializzato nelle culture africane, senza dimenticare l'introduzione a cura di Betrand Goy, presentano lo stato dell'arte su questi manufatti approfondendo non solo aspetti legati alla cultura materiale e alle peculiarità di questa produzione artistica, bensì fornendo una panoramica di rilievo sulle spedizioni egiziane in Sudan, sulla fondazione di Khartoum nel 1821, nonché sui primi contatti tra i cosiddetti occidentali e la popolazione Bari, e delineando le figure chiave del primigenio collezionismo di oggetti etnografici sudanesi.
Photomachinées. Ediz. inglese
Antoine Gentil, Lucas Reitalov
Libro: Libro in brossura
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 184
La famosa citazione di Jean Dubuffet è celebre tra coloro che si interessano all'Art Brut. Questa sollecitazione che invita ad esplorare è molto chiara, e offre a chiunque l'accoglie gli indizi utili affinché si possa scoprire ciò che non si considera perché troppo vicino, e ciò che non si vede perché lontano dagli spazi espositivi più consueti. Questo è il caso delle fotografie di famiglie trovate nei mercati delle pulci e nei negozi di seconda mano dai collezionisti autori della presente pubblicazione. Antoine Gentil e Lucas Reitalov, dopo essersi incontrati nel 2017, hanno iniziato insieme una raccolta di fotografie di famiglia che oggi vanta diverse decine di migliaia di stampe e qualche centinaio di photomachinées tutte pubblicate in questo libro. Tale neologismo, inventato dai due collezionisti, indica forme che non sono né interamente fotografie né oggetti: sono piccoli feticci carichi di emozioni che non sono mai stati pensati per essere esposti. Grazie a una paziente ricerca i collezionisti hanno dato vita a una raccolta di ricordi altrimenti condannati all'oblio, che comprende semplici ritagli così come messe in scena più complesse dove le fotografie originali diventano parte di una narrazione articolata. Queste creazioni, realizzate a partire dalla fine del XIX secolo, sono via via scomparse contemporaneamente al cadere in disuso della stampa delle fotografie su carta e al subentrare coevo della tecnologia digitale. L'osservazione attenta di queste photomachinées ha fatto sì che si evidenziassero delle somiglianze indipendenti dal luogo di origine e dall'epoca di produzione, e ha consentito ai collezionisti di dare vita a insiemi omogenei: photorejetées, photorescapées, photocaviardées, photoencadrées, photoadorées...
Fabienne Verdier. The Song of Stars-Le chant des étoiles
Frédérique Goerig-Hergott, Fremon
Libro: Libro in brossura
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 192
Il volume si presenta come una monografia dedicata alle opere di Fabienne Verdier che saranno esposte in occasione della mostra dell'artista presso il Musée Unterlinden di Colmar, e che dialogheranno non solo con le collezioni di arte antica e moderna del museo, bensì anche con lo spazio architettonico - realizzato da Herzog & de Meuron - che le contiene. I lettori avranno modo di approfondire il legame inedito che l'artista crea tra una sua opera monumentale e l'Altare di Issenheim di Matthias Grünewald prendendo spunto dallo spettro cromatico e dall'aura di luce che connotano la pittura di Grünewald. Verdier vuole riflettere sulla rappresentazione della morte non più come fine bensì come traccia di energia che si sprigiona per i vivi. E questo legame tra l'uomo e il cosmo, quest'energia vitale sono tutti temi che giustificano il titolo - del libro così come della mostra - "Le chant des étoiles". La grande installazione dei Rainbows ha un ruolo centrale nella pubblicazione: queste sessantasei opere, ispirate all'aura della luce prodotta dalla morte di una stella, sono concepite come individui ciascuno nominato con un titolo che ne mette in evidenza il legame con il cielo, le stelle o la luce. Queste opere rappresentano inoltre per Verdier i ritratti dei defunti a causa del Covid-19, sono una sorta di icone contemporanee e danno vita a un'opera d'arte universale.
Photomachinées. Ediz. francese
Antoine Gentil, Lucas Reitalov
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 184
La famosa citazione di Jean Dubuffet è celebre tra coloro che si interessano all'Art Brut. Questa sollecitazione che invita ad esplorare è molto chiara, e offre a chiunque l'accoglie gli indizi utili affinché si possa scoprire ciò che non si considera perché troppo vicino, e ciò che non si vede perché lontano dagli spazi espositivi più consueti. Questo è il caso delle fotografie di famiglie trovate nei mercati delle pulci e nei negozi di seconda mano dai collezionisti autori della presente pubblicazione. Antoine Gentil e Lucas Reitalov, dopo essersi incontrati nel 2017, hanno iniziato insieme una raccolta di fotografie di famiglia che oggi vanta diverse decine di migliaia di stampe e qualche centinaio di photomachinées tutte pubblicate in questo libro. Tale neologismo, inventato dai due collezionisti, indica forme che non sono né interamente fotografie né oggetti: sono piccoli feticci carichi di emozioni che non sono mai stati pensati per essere esposti. Grazie a una paziente ricerca i collezionisti hanno dato vita a una raccolta di ricordi altrimenti condannati all'oblio, che comprende semplici ritagli così come messe in scena più complesse dove le fotografie originali diventano parte di una narrazione articolata. Queste creazioni, realizzate a partire dalla fine del XIX secolo, sono via via scomparse contemporaneamente al cadere in disuso della stampa delle fotografie su carta e al subentrare coevo della tecnologia digitale. L'osservazione attenta di queste photomachinées ha fatto sì che si evidenziassero delle somiglianze indipendenti dal luogo di origine e dall'epoca di produzione, e ha consentito ai collezionisti di dare vita a insiemi omogenei: photorejetées, photorescapées, photocaviardées, photoencadrées, photoadorées...
Bronzi di Riace
Luigi Spina, Carmelo Malacrino, Riccardo Di Cesare
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 116
Il quarto volume della collana "Tesori nascosti" è dedicato ai Bronzi di Riace, due tra le pochissime statue originali in bronzo sopravvissute dall'antichità a oggi e conservate presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. La pubblicazione nasce in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della scoperta, e vede la ricerca fotografica di Luigi Spina dialogare con i contenuti testuali curati da Carmelo Malacrino. Il fotografo Spina sviluppa una narrazione continua che propone una comparazione diretta delle due sculture, denominate A e B, mettendo in luce la lettura corporea dei soggetti nonché la tridimensionalità dei loro corpi bronzei, spesso celata dalla bidimensionalità delle immagini fotografiche. Carmelo Malacrino analizza i celebri capolavori del V secolo a.C. sotto il duplice aspetto dell'opera d'arte antica e del loro significato nella cultura contemporanea. Viene ripercorsa la vicenda dei Bronzi a partire dalla loro scoperta nell'agosto del 1972, approfondendo le circostanze del recupero, i restauri, le esposizioni, nonché l'impatto sul pubblico a livello nazionale e internazionale. Ma non meno importanza viene data alla rilettura delle due statue partendo da una loro contestualizzazione in seno all'arte greca, alle questioni stilistiche ad essa relative, e alla riflessione intorno alle pratiche e ai saperi delle botteghe statuarie classiche. Questa pubblicazione sorprenderà gli amanti della statuaria classica, gli appassionati di archeologia e tutti coloro che non si accontentano di uno sguardo fugace quando ammirano un'opera d'arte.
The Riace bronzes
Luigi Spina, Carmelo Malacrino, Riccardo Di Cesare
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 116
Il quarto volume della collana "tesori nascosti" è dedicato ai Bronzi di Riace, due tra le pochissime statue originali in bronzo sopravvissute dall'antichità a oggi e conservate presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. La pubblicazione nasce in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della scoperta, e vede la ricerca fotografica di Luigi Spina dialogare con i contenuti testuali curati da Carmelo Malacrino. Il fotografo Spina sviluppa una narrazione continua che propone una comparazione diretta delle due sculture, denominate A e B, mettendo in luce la lettura corporea dei soggetti nonché la tridimensionalità dei loro corpi bronzei, spesso celata dalla bidimensionalità delle immagini fotografiche.
Le bronzes de Riace
Luigi Spina, Carmelo Malacrino, Riccardo Di Cesare
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 116
Il quarto volume della collana "tesori nascosti" è dedicato ai Bronzi di Riace, due tra le pochissime statue originali in bronzo sopravvissute dall'antichità a oggi e conservate presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. La pubblicazione nasce in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della scoperta, e vede la ricerca fotografica di Luigi Spina dialogare con i contenuti testuali curati da Carmelo Malacrino. Il fotografo Spina sviluppa una narrazione continua che propone una comparazione diretta delle due sculture, denominate A e B, mettendo in luce la lettura corporea dei soggetti nonché la tridimensionalità dei loro corpi bronzei, spesso celata dalla bidimensionalità delle immagini fotografiche.
Gustave Buchet (1888-1963). Accuse de peindre
Paul-André Jaccard
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 272
Questa monografia esamina le diverse tappe della carriera di Gustave Buchet, pittore che ha rivestito un ruolo importante nel contesto delle avanguardie parigine della prima metà del XX secolo. Prefazione di Charles Joye.
Wamulu. Ediz. inglese e francese
Howard Morphy, Georges Petitjean, Arnaud Serval
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 128
Il volume è il secondo della collana Gay'wu. Aboriginal Arts and Knowledge che ha l'obiettivo di presentare progetti monografici legati ad artisti aborigeni contemporanei. Wamulu - titolo che richiama un fiore giallo del deserto che cresce abbondantemente nella zona di Alice Springs ed è usato come materiale di base per dipinti o realizzazioni artistiche sul terreno - raccoglie l'opera di arte collaborativa del collettivo formato da Ted Egan Tjangala, Dinny Nolan Tjampitjinpa, Johnny Possum Tjapaltjarri e Albie Morris Tjampitjinpa. Si tratta di un progetto artistico eccezionale che ha preso forma nel deserto dell'Australia centrale tra il 2002 e il 2005. Il progetto aveva l'obiettivo di rendere permanenti i dipinti sul terreno che sono per loro stessa natura effimeri. Si tratta di un'antica forma d'arte, molto probabilmente risalente a migliaia di anni fa, creata originariamente per scopi cerimoniali e distrutta una volta che il rituale o la cerimonia era terminata. Mai prima d'ora sono state create opere d'arte durature attraverso l'utilizzo degli stessi materiali e delle stesse tecniche dei tradizionali dipinti sul terreno. I motivi di queste opere corrispondono alle principali visioni delle regioni desertiche: il Fuoco, l'Acqua e l'Emù. Il processo di realizzazione richiede un'interazione coordinata tra il proprietario (kirda) della storia legata alla Visione e il "poliziotto" o manager (kurdungurlu) che lo assiste. Questi dipinti contemporanei sono il risultato di una performance, di un evento comunitario. Il canto è una parte fondamentale e integrante del processo, che si svolge nell'oggi. Il canto accompagna la realizzazione materica dei dipinti, così da sottolineare la continuità del legame con la creazione ancestrale.
Molière en costumes
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il volume, riccamente illustrato, è una vera sorpresa per gli occhi del lettore, che viene accompagnato all'interno delle diverse sezioni del libro con lo scopo di celebrare il 400° anniversario della nascita del celebre autore, attore e commediografo francese: Molière! Oltre 150 costumi teatrali, così come una collezione di modelli e fotografie costituiscono l'importante apparato iconografico del volume e mettono in luce diversi temi che hanno legato Molière al costume di scena. Selezionati perché oggetti singolari ed emblematici di un regista - Dom Juan di Louis Jouvet, Dandin di Roger Planchon o Le Malade imaginaire di Jean-Marie Villégier - o di un costumista come Suzanne Lalique, Christian Bérard o Patrice Cauchetier. I costumi divengono quindi il riflesso di particolari tendenze: talvolta si tratta di ricostituzione storica, altre di moda del tempo o di trasposizione storica, ma non mancano prodotti dell'immaginazione di un designer. Le opere e i costumi provengono anzitutto dalle collezioni del Centre national du costume de scène di Moulins, dalla Comédie-Française e dal Dipartimento delle Arti dello Spettacolo della Bibliothèque National de France, ma non mancano prestiti di teatri, compagnie o istituzioni culturali, quali il Théâtre national populaire di Villeurbanne e la Maison Jean Vilar. Il libro accompagna la grande mostra intitolata "Molière en costumes" organizzata dal Centre national du costume de scène di Moulins dal 26 maggio al 6 novembre 2022.
Nicolas Party. L'Heure Mauve. Ediz. inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il volume Nicolas Party L'Heure Mauve si presenta come il contenitore di un ampio poema visivo nel quale Party gioca il suo ruolo su più fronti: talvolta veste i panni dell'artista, talaltra dello scenografo, del conservatore, dello scultore. Il suo lavoro prende spunto dall'opera L'Heure Mauve realizzata nel 1921 dal pittore canadese Ozlas Leduc, che dà - tra l'altro - il titolo alla mostra, e si concentra sulle diverse concezioni del rapporto tra l'uomo e la natura testimoniate nel lungo corso della storia dell'arte. Ne emerge un ambiente naturale in continua metamorfosi: è luogo di pericoli e catastrofi, territorio da conquistare, spazio disseminato di rovine dell'antico oppure di silenzi qualora le tracce umane siano assenti. La natura diviene poi il teatro dell'Antropocene dove il legame con l'essere umano è divenuto insolubile e dove il passare del tempo e la finitezza danno spazio a sentimenti di melanconia. L'artista interroga l'immagine del mondo, e lo fa dialogando concretamente con gli spazi e le opere della collezione del Montreal Museum of Fine Arts, e il volume riflette questo suo percorso personale attraverso un'originale impostazione grafica e una confezione preziosa quanto il contenuto.