Centro di Cultura e Storia Amalfitana
La costa di Amalfi nel sec. XVII. Atti del Convegno di studi (Amalfi, 1-4 aprile 1998)
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2003
pagine: 1158
Le torri vicereali anticorsare della costa d'Amalfi. Immagini e suggestioni della guerra di corsa
Flavio Russo
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2002
pagine: 79
Turchi a la marina. Immagini e suggestioni della guerra di corsa nella costa d'Amalfi. Catalogo della mostra documentaria e bibliografica (Amalfi) (Li)
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2002
pagine: 79
Amalfi e Ravello. Guida agli antichi sentieri
Julian Tippett
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2001
pagine: 59
Case a volta della costa di Amalfi. Censimento del patrimonio edilizio storico di Lone, Pastena, Pogerola, Vettica Minore e Tovere
Giuseppe Fiengo, Gianni Abbate
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2001
pagine: 720
Amalfi nell'alto Medioevo
Ulrich Schwarz
Libro
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2002
pagine: 148
Dal Garum al Limoncello. La tradizione alimentare della regione amalfitana
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 221
Questa antologia della storia della cucina amalfitana in memoria di Ezio Falcone percorre un andamento diacronico dalle origini sino al Novecento, attraversando vere e proprie rivoluzioni alimentari, segnate nei tempi moderni dall'avvento dei pomidori e delle patate. E poi la più significativa delle rivoluzioni: la pasta, dapprima fresca e poi, almeno dal XVI secolo in avanti, secca, nelle sue svariate qualità lunghe e corte. I "Vermicelli alla Masaniello" rappresentano un doveroso contributo della Costa al suo rivoluzionario eroe, pietanza realizzata allo scorrere del Seicento e fondata sulle alici e sul succo di limone. All'eco di "Festa, farina e forca", le tragicomiche tre "effe", il popolo minuto trascorre le vicende del travolgente Barocco, mentre gli opifici per la pasta passano da Minori a Gragnano, divenendo ancor più produttivi e sottolineando che le "paste della Costa" erano nel Settecento le "migliori del regno". Al simbolo agricolo-alimentare della Costiera, il limone, Ezio ha dedicato un'apposita pubblicazione, nella quale ricostruisce le tappe fondamentali della diffusione del prezioso agrume, pomo d'oro del giardino delle Esperidi, nelle varie località amalfitana, inserendolo negli usi medicinali, gastronomici e dell'arte pasticciera, dall'orto pompeiano ai putti alati barocchi del Chiostro Paradiso. «Ezio, poeta della cucina», afferma Giuseppe Cobalto; è vero, nei suoi scritti aleggia una poesia d'amore per le prelibatezze nostrane, benedette dai santi del territorio, al cui culto restano fermamente legate nell'immaginario collettivo pietanze peculiari, che ne completano la devozione. Versi sono anche le Sue dettagliate e precise descrizioni delle ricette, che completano il saggio, tra le note numeriche dei dosaggi e i suggerimenti amorevoli dell'esecuzione.
Carta del potenziale archeologico del territorio comunale di Pompei
Domenico Camardo, Mario Notomista, Aldo Cinque
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 143
Questo volume nasce dalla redazione della Carta del Potenziale Archeologico del territorio comunale di Pompei, che gli archeologi Domenico Camardo e Mario Notomista, della Sosandra srl, hanno realizzato per conto dell'Amministrazione civica nel corso dell'elaborazione del Piano Urbanistico Comunale. È nota a tutti l'importanza che l'antica Pompei riveste nel mondo, sia come fonte di conoscenza delle civiltà del passato ed in modo particolare di quella romana del I secolo d.C., sia come attrattore turistico. Meno conosciuti sono, invece, i numerosi rinvenimenti sparsi nel territorio, che testimoniano una frequentazione umana di questi luoghi a partire dall'Età Preistorica. La ragione di questa mancanza è dovuta essenzialmente al fatto che molti di questi siti pur essendo stati individuati ed esplorati, in alcuni casi anche integralmente, sono stati successivamente ricoperti e quindi oggi non sono più visibili. A ciò si aggiunga che mentre l'antica città è stata oggetto di indagini sistematiche avviate nel 1748 sotto l'egida della corona Borbonica, il territorio invece è stato esplorato solo attraverso interventi sporadici. Lo scopo di questo volume, che mappa i rinvenimenti archeologici e le aree sottoposte a vincolo presenti entro i confini comunali, è quello di costituire un valido strumento di lavoro che serva da base a tutti quei professionisti che si adopereranno per lo sviluppo urbano della città tenendo presente anche le valenze storico-archeologiche. L'auspicio che grazie all'utilizzo di questo volume, finanziato dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, tutti i soggetti coinvolti riusciranno a conciliare la salvaguardia del patrimonio archeologico con le necessità di sviluppo territoriale, trasformando quello che per molti è un "rischio archeologico" in un vero e proprio "potenziale" a servizio della crescita culturale della comunità pompeiana.
Lettere dal meridione di Silvestr Scedrin. Un pittore russo innamorato della luce del sud
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 150
Sil'vestr Feodosievič Ščedrin (San Pietroburgo 1791 - Sorrento 1830). Nel mese di marzo del 2015 il professor Michail Ju. Evsev'ev portò in Italia l'epistolario di Sil'vestr Ščedrin raccolto nel corposo volume pubblicato in Russia l'anno precedente. Il libro fu presentato il 19 marzo a Napoli, il 20 a Sorrento e il 21 ad Amalfi. Finalmente, dopo otto anni da quegli eventi, sebbene più contenuto ma ricco di immagini, l'epistolario vede la luce anche in Italia con questo volume nato dalla collaborazione fra il Centro di Cultura e Storia Amalfitana e il Centro studi e ricerche Francis Marion Crawford, con la consulenza scientifica di Michail G. Talalay e le traduzioni dal russo di Marina Moretti. Sarà uno strumento prezioso per quanti vorranno approfondire e conoscere, del grande artista, l'altro versante della sua personalità, quello umano, stroncato nel pieno del suo ciclo vitale e tuttavia fin qui non del tutto esplorato. Per tutti e per ciascuno il luogo della nascita è sempre occasionale. Il luogo della morte, per scelta o per avventura, è il terminale opposto dove si lascia il retaggio della propria vita. Se i due luoghi non coincidono è sulla loro traiettoria che leggeremo la trama di un'esistenza, soprattutto quando questa è degna di essere ricordata ai posteri. I due luoghi sono entrambi importanti perché conferiscono pari diritto e dignità di cittadinanza. Il luogo della morte non è mai casuale, esso è la destinazione naturale del vissuto di ciascuno ed è indicativo per decifrarne messaggi e insegnamenti. San Pietroburgo, Amalfi e Sorrento sono quelli che leggiamo accanto al nome di Sil'vestr Ščedrin: non potrà certo ascrivere al caso che la sua vita si sia conclusa in questa parte del Mediterraneo, lontano dai grigi paesaggi del Nord, nel sole delle costiere più belle del mondo, quelle sorrentina e amalfitana.
Erchie. Da feudo abbaziale con torre vicereale, sede di una tonnara, al declino
Nicola Di Bianco
Libro: Libro rilegato
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2023
pagine: 183
Il testo espone il decorso dell'ultimo millennio del borgo di Erchie, divenuto un importante feudo ecclesiastico dell'ex abbazia di santa Maria Assunta con torri di difesa (angioine e aragonesi) e successivamente, sede di una pescosa tonnara a posta fissa, che catturava grossi esemplari di tonno rosso. Dopo l'impulso dell'agrumicoltura e l'impianto di limoneti, il cui rinomato frutto raggiungeva i mercati internazionali e lo sfruttamento della cava estrattiva di materiale calcareo e ferroso con conseguente occupazione di molti autoctoni, è iniziato il lento e progressivo "declino" economico e sociale di Erchie. Postfazione di Costantino Montesanto.