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Il Nuovo Melangolo

Congedo

Congedo

Tullio Gardini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 62

10,00

Testimonianze e magie delle manie e del finale. Dalla preistoria a oggi

Testimonianze e magie delle manie e del finale. Dalla preistoria a oggi

Loredana Garnero

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 176

"Credo che qualunque bambino, come ho fatto io, abbia tentato, almeno una volta, di catturare l'acqua del mare con un secchiello, tranne restarne poi inevitabilmente deluso scoprendo che l'acqua nel secchiello era magari un po' sporca e piena di impurità, ma irrimediabilmente incolore. Quando ho cominciato a scrivere questo libro ho cercato di fare qualcosa del genere, cioè di catturare il genius loci di questi posti, con tutte le impronte, le memorie e le presenze che da centinaia di migliaia di anni essi ancora conservano. Ma ero ben consapevole, fin dall'inizio, che la vera anima di questi luoghi non si sarebbe mai fatta catturare, così come non c'era modo di imprigionare nel secchiello il colore intenso del mare. Eppure l'acqua nel secchiello era pur sempre acqua di mare. Dunque ho cercato di fare lo stesso anche con lo spirito di questi luoghi. Mi sono limitata a farlo passare, ad accoglierlo e a fargli depositare un po' delle sue tracce. Senza la presunzione di catturarlo, e nemmeno di coglierlo appieno. Mi sono soltanto fatta attraversare, e ho cercato di descriverne i segni che, man mano, lasciava impressi su di me."
14,00

La passione dell'impossibile. Saggi su Jacques Derrida

La passione dell'impossibile. Saggi su Jacques Derrida

Caterina Resta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 233

Che si tratti della questione del segreto o del tema della morte, sempre intrecciato a quello della vita; che si affronti il problema dell'economia, legge del proprio e dell'appropriazione, e della ex-appropriazione che la decostruisce, o ci si interroghi sulla traduzione, sempre, al tempo stesso, necessaria e impossibile; che si vada alla ricerca di un'altra politica, al di là dell'orizzonte degli Stati-nazione e della logica della sovranità, o si tenti di decostruire il "principio di potere" che ne alimenta il fantasma, il pensiero di Derrida sembra invitarci a muovere un passo al di là del possibile, verso un im-possibile che non ha nulla di negativo, a partire dal quale la decostruzione si afferma come passione dell'impossibile.
18,00

Il mistero del pesto. Una storia di gusto e di business

Il mistero del pesto. Una storia di gusto e di business

Paolo Lingua

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 100

"Sulla base di documenti del tardo XIV secolo, a Genova era diffusa l'abitudine di condire le lasagne con la salsa di noci. La salsa in Liguria era insaporita dalla quagliata fresca, la "prescinseua". Ora il nostro pesto potrebbe essere frutto d'una variabile inventata sul tavolaccio d'una cucina, dove s'è modificata una abituale e consolidata salsa di noci con l'aggiunta determinante del basilico. Il pesto, la cui nascita e fulminea diffusione dovrebbe essere collocata tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta del XIX secolo, è, per dirlo con la filosofia greca, un clinamen, una sorta di imprevisto, un lancio di dadi sulla terra da parte di divinità inquiete".
7,00

Giorgio Agamben. La vita delle forme

Giorgio Agamben. La vita delle forme

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 120

Giorgio Agamben, considerato a livello internazionale uno dei massimi pensatori viventi, resta ad oggi in Italia un autore di cui manca un'approfondita indagine critica. Il presente volume, tenendo conto della conclusione del più importante ciclo di opere agambeniane - Homo sacer -, interroga alcune tra le maggiori voci che si sono confrontate in maniera diretta o indiretta con il pensatore italiane, in Italia e all'estero. Dal concetto di forma-di-vita a quello di homo sacer, passando per la teologia politica ed economica, i saggi qui raccolti si confrontano anche con fenomeni politici e filosofici che Agamben ha contribuito a interpretare, creando strumenti epistemologici tanto indispensabili quanto controversi: dai "campi" politici di reclusione in Argentina, alla nascita dell'economia in Grecia, dalla rinascita del religioso nel mondo contemporaneo, alla possibilità di una sospensione della macchina del diritto e dell'appropriazione.
20,00

Il manifesto pluralista?

Il manifesto pluralista?

Odo Marquard

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 173

Questo è un libro di Odo Marquard: il filosofo tedesco della Sképsis. Il significato del libro è racchiuso nel suo titolo: II manifesto pluralista? dove la domanda sul Pluralismus rinvia ermeneuticamente a una molteplicità di opposizioni. Curato da Giancarla Sola, il testo si articola infatti su dieci concetti opposti all'idea stessa di "pluralismo". Così prende corpo il pensiero di altrettanti autori che, a muovere dal testo di Marquard, scandagliano i fondali filosofici e politici, sociali e storici, etici e pedagogici di quei concetti: Occidentalismo (M. Gennari), Individualismo (G. Sola), Fondamentalismo (P. Levrero), Totalitarismo (E.V. Tizzi), Fanatismo (L. Michielon), Dogmatismo (S. Trifilio), Terrorismo (F. Cambi), Razzismo (E. Madrussan), intolleranza (F. Camera), Xenofobia (A. Kaiser). Il libro si rivolge al lettore, che nella copertina ha già còlto visivamente il senso antinómico di quel versus: un termine con cui rendere esplicite le posizioni di contrasto, di confronto e dibattito tra chi sostiene il diritto alla pluralità (delle idee, dei linguaggi, degli stili, dei modi d'essere e di vivere) e chi lo nega in nome dei suoi contrari. E lecito pensare che a Odo Marquard questi sviluppi della sua idea di pluralismo non sarebbero dispiaciuti.
16,00

La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino

La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino

Francangelo Scapolla

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 237

Il western classico hollywoodiano, che André Bazin definiva "il cinema americano per eccellenza", ha rappresentato, per intere generazioni, una realtà assolutamente magica e coinvolgente: gli spettatori avevano come unico interlocutore uno spazio, lo schermo, dove si muovevano i divi/eroi e si sviluppavano le trame, nelle quali gli stessi venivano proiettati, subendo un processo di seduzione e di identificazione con i protagonisti del film, di cui le componenti essenziali erano l'epica, l'avventura, le sconfinate praterie, le guglie della Monument Valley, l'incanto e lo spettacolo della natura. Il talento e il genio di autori quali ]ohn Ford, Raoul Walsh, Howard Hawks, Anthony Mann, Delmer Daves ha contribuito in modo determinante e fondamentale a nobilitare e ad arricchire il genere, così come la presenza di interpreti affascinanti come Gary Cooper, John Wayne, Henry Fonda, James Stewart, Randolph Scott, per citare i più noti. Il testo non si limita all'analisi delle opere appartenenti all'epoca d'oro del cinema classico americano: si occupa, ovviamente, anche dell'intera filmografia western successiva, dai primi anni Sessanta agli "spaghetti western", dai film della New Hollywood a quelli del revisionismo, dal cinema western dei nuovi autori fino a "The Hateful Eight" di Tarantino. Non è possibile analizzare in profondità l'intera storia del western in un breve saggio, ma è importante offrire ai lettori una panoramica che ne evidenzi gli elementi e le caratteristiche essenziali.
10,00

«Io nel pensier mi fingo». Seminario leopardiano a quattro voci

«Io nel pensier mi fingo». Seminario leopardiano a quattro voci

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 150

Chi di noi non conosce a memoria l'Infinito o A Silvia? Chi non ricorda la pagina dolente dello Zibaldone sul giardino malato? O quella in cui il nulla è colto come il fondamento di tutte le cose e di Dio stesso? Leopardi è un classico, e non solo per noi italiani. Ma che significa essere un grande classico? Quando e come lo si diviene? A queste domande, cogliendo un carattere essenziale della grande arte, la sua singolarità e dipendenza dalla personalità dell'autore che l'ha prodotta e insieme la sua vocazione all'universalità, la sua originalità e unicità e insieme il suo essere quasi anonima, Calvino cosi rispondeva: "I classici sono libri che esercitano un'influenza particolare sia quando s'impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale". Questo è il grande mistero dell'arte: all'inizio v'è Giacomo Leopardi, individuo singolare e casuale fino al limite dell'accidentale, alla fine il poeta Giacomo Leopardi divenuto, grazie alla sua opera, universale e necessario nella sua singolarità. A questo e ad altri temi leopardiani guardano, da angolature diverse e persino opposte, i saggi di Pier Vincenzo Mengaldo, Rolando Damiani, Luigi Blasucci e Isabella Adinolfi raccolti in questo volume.
14,00

Afghana in limina missus (La guerra di Ivàn). Ediz. italiana e latina

Afghana in limina missus (La guerra di Ivàn). Ediz. italiana e latina

Moammed Sceab

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 45

Anno 1989, ultimi mesi dell'occupazione sovietica dell'Afghanistan. Il soldato Ivan si innamora di una giovane afghana e per seguirla si arruola fra i ribelli, la guerra finisce ma Mosca non dimentica: se il transfuga non si consegnerà, sarà la vecchia madre vedova a pagare al suo posto. Ivan decide allora di tornare, ma attraversando il deserto si imbatte in un drappello di mujahiddin che nulla sanno di lui... Una vicenda di guerra, amore, dolore e morte ispirata a fatti realmente accaduti e raccontata in 324 esametri latini forti e struggenti. Il testo è accompagnato da una traduzione a fronte, in endecasillabi italiani. Dietro l'ungarettiano Moammed Sceab si cela uno dei migliori filologi classici oggi in attività. II quale così scrive nella premessa: "Mi sono firmato con un nome non mio, ma più importante e più vero del mio: il nome-simbolo di ciò che non entra nella storia. O che ne esce senza un perché, a maggior squallore del mondo, a maggior miseria e tristezza di tutti".
5,00

La Spezia. Porta della speranza

La Spezia. Porta della speranza

Maria Luisa Eguez

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 138

Spezia non ha dimenticato i "suoi" ebrei. Ma neanche Israele ha dimenticato la sua Porta di Sion. A testimonianza, un solo piccolo episodio ricordato da don Gianni Botto: "Nel 1996 mi trovavo a Safed con un gruppo di altri spezzini. Mentre stavo facendo acquisti in una botteguccia, il proprietario mi chiese da dove venissi. Quando risposi: 'La Spezia', uscì dalla porta dicendo: 'Sha'ar Tzion, Sha'ar Tzion...' e chiamando a gran voce i vicini. Ne seguirono molte pacche sulle spalle e abbracci di gioia". Si calcola che dall'estate del '45 alla primavera del '48 l'emigrazione clandestina verso la Terra Promessa interessò più di 23.000 ebrei europei e la città della Spezia, con il caso della Fede e della Fenice, ne costituì il fulcro. Un avvenimento che può sembrare uno dei tanti nelle migliaia di episodi che, come accade ancora oggi, hanno portato per secoli masse di disperati in cerca di sopravvivenza da una sponda all'altra del Mediterraneo. Invece, un evento incomparabile nella sua portata storica. Protagonisti 1.014 sopravvissuti alla Shoah, partiti dal Golfo della Spezia l'8 maggio 1946 alla volta della Palestina.
13,00

Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità

Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità

Guglielmo Giumelli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 113

Il volontariato diventa oggetto di studi, di indagini e di discussione, soprattutto verso la fine degli anni Ottanta-inizi anni Novanta del secolo passato e vede il coinvolgimento di economisti, di sociologi e di altri studiosi. È in quel periodo che il Welfare state comincia ad accusare le prime evidenti crepe. Il Welfare state che, fino a quel momento, aveva garantito a gran parte della popolazione protezione e assistenza, si avvia verso un ridimensionamento dei servizi e delle prestazioni offerte. È dentro tale crisi che prende corpo il dibattito sul volontariato e sulla solidarietà o, se si vuole, sulla "protezione solidale" che il volontariato può offrire e su una sua possibile ricollocazione dentro una società che, strutturata attorno al lavoro salariato, ora, si sta sfaldando stante i profondi cambiamenti socioeconomici e culturali. La crisi del Welfare state fa emergere il potenziale di solidarietà presente nella società civile e ne impone la sua presenza attiva. È cioè una presenza non "residuale", di "sostituzione" dell'intervento pubblico. È una presenza che impone il principio della solidarietà che si vuole sottrarre alla frammentazione, alla separazione tra socio-assistenziale e sanitario, alla sottovalutazione. Siamo di fronte a cambiamenti oggi che impongono al Welfare state di "utilizzare" il volontariato o, forse più correttamente, di affiancare (e non farsi sostituire) il volontariato alla propria attività protettiva.
14,00

Gli Schwarze Hefte di Heidegger. Un «passaggio» del pensiero dell'essere

Gli Schwarze Hefte di Heidegger. Un «passaggio» del pensiero dell'essere

Rosa Maria Marafioti

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 152

"Tentativi" sulla via percorsa da Heidegger per elaborare la questione dell'essere, gli Schwarze Hefte contengono appunti di varia natura. Le Überlegungen e i Winke accompagnano il progressivo dispiegarsi del pensiero storico-ontologico nella "svolta" dall'ontologia fondamentale all'evento della verità dell'essere e, contemporaneamente, registrano opinioni private influenzate dalla situazione socio-politica di una Germania in crisi; le Anmerkungen restituiscono le prime riflessioni sull'essenza della tecnica e introducono il concetto di "escatologia dell'essere" quale chiave di lettura dell'epoca dei totalitarismi. Offrendo una panoramica sintetica dei molteplici temi che si affacciano alla riflessione heideggeriana negli anni Trenta e Quaranta, gli Schwarze Hefte consentono di constatare come Heidegger interpreti gli eventi della storia contemporanea a partire dalla propria concezione della storia dell'essere, che si va a sua volta precisando attraverso un'analisi fenomenologica del presente in quanto fase finale dell'età moderna. Le caratteristiche principali della modernità vi sono esemplificate mediante riferimenti problematici all'ebraismo, che vanno contestualizzati all'interno del quadro ermeneutico offerto dalla Seinsfrage e dal confronto con la storia della metafisica.
14,00

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