Inschibboleth
Una certa idea dell'idea
Massimo Donà
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 126
Due sembrano essere i sentieri lungo i quali si sarebbe dipanata una vicenda complessa e non di rado contraddittoria, come quella della filosofia occidentale: uno, quello del logos, e l’altro quello della phantasia. Ma sono davvero “due” questi sentieri? E poi, sono i medesimi realmente “separabili”? La questione è, ancora una volta, quella del rapporto tra identità e differenza; ma potremmo anche dire, tra immobilità e mutamento, tra universalità e individualità. Questioni intorno a cui si sarebbe consumata una “scombiccherata” vicenda come quella che ci ha condotti infine a farci allegramente beffe della “verità”. D’altronde, se per verità si intende quella costituita dall’idea platonica, ma poi anche dalle moderne leggi scientifiche, allora il nostro tempo ha tutte le ragioni del mondo per liberarsi senza troppi scrupoli di un’idea pesante, universale, statica, nonché fondamentalmente “meccanica”, come quella di “verità”. Valida “allo stesso modo” per tutti gli essenti.
Archivio giuridico sassarese. Volume Vol. 1/1
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 250
In questo volume saggi di: Emanuela Andreola, Nadia Beddiar, Pierre Bordais, Laura Buffoni, Claudio Colombo, Maria Alessandra Iannicelli, Guillaume Kessler, Piergiuseppe Lai, Arturo Maniaci, Julie Mattiussi, Patrizio Messina, Claudia Milli, Federica Rassu, Enzo Vullo.
La vita è come un cetriolo. Una raccolta di aforismi greci
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 254
Sembrerebbe tipica della sola età contemporanea la predilezione per la forma testuale brevissima, che ha ormai varcato i confini dei social network per divenire cifra stilistica trasversale del nostro quotidiano. Il gusto per l’aneddoto e per la massima breve e incisiva, tanto semplice da ricordare quanto efficace nel ritrarre una situazione, definire un carattere o proporre un insegnamento, ha invece radici culturali e antropologiche profonde: anche nel mondo greco e latino, ad esempio, proverbi e detti memorabili hanno avuto larghissima fortuna, andando a costituire un vasto repertorio che, dall’età arcaica al Rinascimento, è stato raccolto e fissato da poeti, filosofi, eruditi o sconosciuti compilatori. È quest’ultimo il caso del cosiddetto Gnomologio Vaticano, anonima silloge in lingua greca comprendente oltre 500 detti (alcuni dei quali altrimenti sconosciuti) di filosofi, letterati, artisti, uomini politici e donne celebri, prevalentemente vissuti in età classica ed ellenistica. Tale opera – di cui si offre qui la prima traduzione integrale commentata – consente un diverso sguardo sul mondo antico, e può costituire, in virtù della sua natura, un agile e curioso livre de chevet.
Mare
Gianfranco Mosconi
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 276
Che cosa rappresenta il mare, nel mondo antico? Molte cose. Un elemento ostile, logorante, imprevedibile e perciò pericoloso, nelle cui inconoscibili profondità si celano mostri terribili; chi va per mare lo fa dunque, si dice, perché spinto dal bisogno o da un insano desiderio di ricchezze. Eppure, nello stesso tempo, Greci e Romani vedono nel mare anche lo spazio delle opportunità e dell’arricchimento, la via attraverso cui si diffondono notizie e idee, merci e piaceri, uno strumento di dominio militare superiore a quello terrestre e infine l’ambito in cui si manifestano, nella navigazione, le migliori doti umane, l’ingegno, la civiltà, la capacità di collaborare per il bene comune. Perché appunto molteplice e mutevole è, nell’immaginario degli antichi, il mare.
Il pensiero. Rivista di filosofia. Volume Vol. 64
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 296
Con saggi di Florinda Cambria, Giulio Goria, Andrea Bauckneht, Enrico Redaelli, Alice Torresani, Matilde Mezzadri, Alessandra Campo, Roberto Giusti, Mattia Zancanaro, Mattia Palazzo, Keren Ponzo, Cristina Bianchetti, Alessandro Ranalli, Alessandra Pantano, Carlo Sini, Marco Rienzi, Lorenzo Guagnano.
Pensare ciò che accade. In dialogo con Philippe Cabestan
Françoise Dastur
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 170
Françoise Dastur, qui intervistata da Philippe Cabestan, ripercorre la sua vita e il suo lavoro intellettuale, i suoi studi fenomenologia e sull'ermeneutica, nonché sull'idealismo tedesco. Privilegiando la questione del linguaggio e della poesia, in particolare nell'opera di Hölderlin, si impegna nel tentativo di chiarire il significato della nostra esperienza mondana, al di là di ogni positivismo e di ogni teologismo. Si tratta, nell'estensione del pensiero di Heidegger, di aprirsi a ciò che accade e di cercare di dire questo ingresso nella presenza dell'apparire che sfugge costantemente alla comprensione dei nostri concetti. In questa prospettiva non manca di interrogare il pensiero orientale: come non cercare di entrare in dialogo con altre forme di pensiero, che possano forse rendere conto in modo più adeguato di questo evento che sta apparendo.
Soste. Prosatori e poeti italiani tra Otto e Novecento
Massimo Onofri
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 602
Sette anni dopo “Fughe e rincorse”, dedicato al Novecento, arriva ora Soste. Perché arriva sempre il momento di guardarsi indietro. La prima parte del libro è infatti dedicata all’Ottocento: Foscolo, Manzoni, Chelli, De Roberto e Pascarella. Ma fermarsi vuol dire anche tentare un bilancio e ricordare i maestri: Borgese, Serra, Debenedetti, La Capria, Garboli, Camon, Cordelli, Berardinelli, Nigro. O confrontarsi con alcuni classici del secolo scorso: Silone, Moravia, Cassola, Sciascia, Calvino, Bartolini, Mannuzzu, Antonio Debenedetti, Cerami. Isolato, e sorprendente, Ungaretti, protagonista del saggio più lungo e più divulgativo. Chiudono le indagini su alcuni contemporanei: Garavini, Vassalli, Prestigiacomo, Cascella Luciani, Pennacchi, De Vita. Nel lungo prologo si riflette sul rapporto tra scrittori e luoghi di nascita. A chiudere un saggio sulla scrittura delle donne in riferimento a cinque scrittrici tutte in attività.
Il tempo messianico. Tempo storico e tempo vissuto
Gérard Bensussan
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 316
Il problema del tempo e del suo rapporto con l’essere attraversa e trasforma tutta la storia della filosofia. In questo libro, Gérard Bensussan, considerato tra i massimi studiosi del pensiero ebraico, affronta tale problematica sulla scorta di una precisa domanda: in quali modi e forme il tempo vissuto può incrociarsi con il tempo storico? Affrontando la questione in una prospettiva inedita, l’autore inizia distinguendo il messianismo ebraico dalle filosofie della storia che ne hanno secolarizzato le strutture e i contenuti, portando alla luce il suo più riposto nucleo temporale: l’istante e l’agire nell’istante. A partire da questa chiarificazione, l’autore intraprende una rilettura delle dottrine del tempo elaborate nella filosofia classica tedesca, in particolare da Kant, Hegel e Schelling, e ripercorre il filone del pensiero messianico contemporaneo, da Rosenzweig a Benjamin. Distinguendo tra tempo escatologico, tempo teleologico e tempo interruttivo, Bensussan sonda speranza e nostalgia, pazienza e oblio, memoria e giustizia nella loro singolare profondità, come modalità e dimensioni del tempo umano..
Oltre l'idealismo
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 140
Gli scritti di Julius Evola raccolti in questa silloge, originariamente pubblicati su riviste, rappresentano il “cuore vitale” del pensiero del tradizionalista. I cinque saggi furono pubblicati tra il 1928 e il 1958. Dalla lettura si evince che il pensatore romano, nel corso dell’intera vita, si impegnò, sotto il profilo filosofico, in un tentativo di “oltrepassamento” dell’idealismo, radicale e potente. Nelle opere teoretiche, Evola giunse a formulare i tratti di un idealismo magico o concreto che, in questo volume, trova sintesi chiarificatrice. Di grande rilievo teorico sono gli scritti in cui Evola si confronta con la neue Sachlichkeit di Franz Matzke, vivace movimento di pensiero sorto nella Germania dei primi anni Trenta. Come precisa Donà, in quel decennio cruciale: «Stava […] per venire alla luce un mondo riconoscibile come “nuovo” […] “freddo, privo di mezze luci, privo di sentimentalità, libero e antiromantico”». Insomma, la filosofia evoliana è centrata sulla natura, oggettiva e silente, di cui disse esemplarmente Giacomo Leopardi. Solo leggendo Evola, sine ira et studio, ci si potrà convincere del fatto che il filosofo “maledetto” merita un posto di rilievo nell’Italian Thought del Novecento.
Tertium datur. Filosofie dell'originario
Giovanni Sessa
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 394
In questo libro, al centro della discussione, è il lógos physikós. Una forma di pensiero che si manifestò nella filosofia museale dei pensatori aurorali della Grecia, centrato sulla hyle, materia animata. Dopo l’affermazione della filosofia classica e del pensiero medievale, il lógos physikós è riemerso in un filone sotterraneo e carsico, a muovere dalla Rinascenza. Sessa accompagna il lettore nelle vive cose di tali esperienze speculative ed esistenziali, prendendo le mosse dall’esegesi dell’opera di Augusto Del Noce, Il problema dell’ateismo. Per l’autore, oltre le due vie teoretiche individuate dal pensatore cattolico a partire dal Seicento, ve ne è una terza, tertium datur, presente e vivace nell’Italian Thought, maturata oltre le distinzioni logo-centriche. Essa si è incarnata nelle filosofie di Cusano, Bruno, nella teosofia di Böhme e von Baader, prima di ri-affacciarsi nell’idealismo tedesco. Nel Novecento italiano dei cosiddetti minori, in particolare nelle filosofie ultrattualiste di Evola, Emo, Diano, la “terza via” ha trovato il proprio luogo d’elezione. Colli e Donà ne sono interpreti di grande rilievo: nel loro pensiero la singolarità è tornata a dire in uno essenza ed esistenza.
In sovrappiù. Studi sui fenomeni saturi
Jean-Luc Marion
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 268
L’apparire dei fenomeni dipende sempre dalla calma adeguazione dell’intuizione a uno o più conferimenti di senso? Consegue alla sua misurata insufficienza rispetto a loro? O piuttosto alcuni fenomeni – quelli saturi – appaiono grazie a un irriducibile sovrappiù dell’intuizione rispetto a tutti i concetti e i conferimenti di senso che gli si vorrebbe assegnare? La questione, emersa dal principio «tanta riduzione, quanta donazione» (in Riduzione e donazione. Ricerche su Husserl, Heidegger e la fenomenologia, 1989), conduce a identificare la donazione come dispiegamento di ciò che si d(on)a e di ciò che si mostra (con Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione, 1997). Ottenuto quel guadagno, rimangono da studiare i quattro tipi di fenomeni saturi come tali: l’evento (saturazione secondo la quantità), l’idolo – il quadro (saturazione secondo la qualità), la carne (saturazione secondo la relazione) e infine l’icona – il volto d’altri (saturazione secondo la modalità). A quel punto, si può anche pensare di affrontare lo studio della loro combinazione in ciò che si può considerare fenomeno saturo all’ennesima potenza, paradosso dei paradossi – il fenomeno di rivelazione. In questo caso, rispondendo a una feconda critica di Derrida, si tratta di interpretare i tre momenti della teologia mistica (affermazione, negazione, iperbole) non solo come realizzazione di un fenomeno saturo esemplare, ma come reiterazione di ogni fenomenalità dell’eccesso. Del sovrappiù, quindi, perché si tratta dell’eccesso del d(on)ato che si mostra e perché si tratta di esporlo una volta di più.
Archivio giuridico sassarese. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 284
Con saggi di: Francesco Affinito, Marco Cherchi, Federica Chironi, José Ramón de Verda y Beamonte, Gábor Hamza, Giuseppe Maria Marsico, Marco Montella, Andrea Sardini, Claudia Travan, Giovanni Maria Uda.

