Inschibboleth
I profeti. Saggi su Poe, Nietzsche e Böcklin
Ola Hansson
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 162
Il volume raccoglie tre dei saggi più importanti e significativi della produzione di Hansson. Il primo saggio è incentrato sulla figura dello scrittore americano Edgar Allan Poe. Hansson analizza la poetica di Poe evidenziando come l’autore stabilisca una nuova norma nel gusto estetico dell’epoca, contaminando il bello, durante la creazione poetica, con il bizzarro, l’inusuale, l’orrido. Il secondo saggio, basato sulla figura e sull’opera di Friedrich Nietzsche, è uno dei più importanti della raccolta ed è fondamentale per la critica nietzscheana. Anche in questo caso Hansson parte da un cenno biografico per passare subito a una critica del pensiero di Nietzsche. La particolarità di questo scritto risiede nel fatto che Hansson lega insieme, in modo del tutto coerente, parti diverse delle opere di Nietzsche, a volte citando alla lettera, a volte rielaborando il materiale, dando un senso di evoluzione e continuità al pensiero nietzscheano. L’ultimo breve saggio, non meno importante, è sul pittore svizzero Arnold Böcklin. In realtà Hansson, partendo dall’analisi di alcuni dei suoi quadri più famosi, amplia il discorso, nell’edizione tedesca, alla creazione poetica e al processo che ne sottende la buona riuscita.
Petrarca, la bellezza dimenticata
Giulio Ferroni
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 152
Quale può essere oggi la presenza di Petrarca? Autore canonico e fondatore dell’umanesimo, ha creato un linguaggio capace di esprimere oscillazioni e tensioni dell’animo con equilibrio e musicalità, influenzando la poesia europea per secoli. Eppure, a differenza di Dante, sembra sempre più allontanarsi da noi, nonostante il fitto e agguerrito lavoro di studiosi e critici: dal nostro orizzonte, da quello della scuola e dei lettori comuni, sembra sempre più difficile e distante la luce della sua poesia. I saggi di questo libro esplorano ciò che del Canzoniere appare oggi dimenticato: la qualità del suo ruotare intorno a qualcosa di inafferrabile, del suo inseguire l’alterità della bellezza. Qualcosa del tutto inconcepibile per la presente cultura di massa, per l’erotismo estetico della comunicazione contemporanea. Forse potrebbe essere utile affacciarsi su questo così lontano antidoto morale ed esistenziale.
Il settimo pesce. Saggio di folkbiology in Salento
Igor Agostini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 210
Questo volume contiene un ampio saggio che fornisce per la prima volta la ricostruzione sistematica delle nomenclature in dialetto salentino delle specie ittiche dei generi Epinephelus, Mycteroperca, Polyprion, classificate, in lingua italiana, come Cernie. Lo scopo dello studio è quello di dare un contributo alla dialettologia, restituendo nomi vernacolari sino a oggi non documentati, e, insieme, alla folkbiology, disciplina di frontiera fra antropologia, filosofia e biologia, che si occupa del modo in cui le comunità umane categorizzano il mondo vivente. La ricerca etnografica alla base del saggio è stata condotta nelle località di Castro Marina, Gallipoli, Leuca, Novaglie, Otranto, Porto Cesareo, San Foca, Torre Pali, Torre San Giovanni, Torre Vado, Tricase Porto mediante interviste effettuate a circa cinquanta pescatori, in prevalenza di età avanzata e di riconosciuta autorevolezza. Il volume è introdotto da un breve racconto che narra in chiave autobiografica la ricerca condotta ed è seguito dalla versione italiana di un articolo di zoologia marina sulla Cernia dorata (Epinephelus costae).
Dalla crisi dell'io nella società post-moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 298
Da differenti angolazioni giunge il richiamo ad un agire personale che sia in grado di farsi cultura, di incidere sull’individuo e sul suo modo di stare nel mondo. Contributi che vogliono andare oltre la distinzione tra patologia e normalità per esplorare il territorio della possibilità realizzativa dell’umano, in cui il desiderio della persona si incarna in un corpo che non è semplice involucro, e tracciano percorsi di individuazione che permettono di affermare una propria singolarità che tuttavia non finisce in un ripiegamento narcisistico, dando vita ad una generatività di spessore sociale che apre alla sintassi comunicativa ed alla gratitudine reciproca, che tende alla bellezza e al gesto educativo, che non cede al nichilismo e non si lascia imprigionare nella patologia. Eppure, che tutto questo conosce e porta in sé, come segno della propria limitata e meravigliosa umanità.
Sfinire il corpo. Altre note sulla filosofia di Michel Henry
Felice Ciro Papparo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 240
I saggi qui raccolti, formano, con quelli del mio precedente libro: Allucinare il mondo. “Note sulla filosofia di Michel Henry” (Paparo, Napoli 2013), un dittico, insieme espositivo e interpretativo, di alcune linee fondamentali del pensiero di Henry. Con il titolo, Sfinire il corpo, da leggere innanzitutto come complemento all’altro titolo: Allucinare il mondo, e nello specifico nel senso privativo di un corpo pensato di là dalla sua finitudine, gli studi qui presentati si soffermano, in particolare, sulle questioni relative alla corporeità e al pathos strutturale che la attraversa. Basato su una lettura infedele, ovvero criticamente polemica e al tempo stesso volutamente al limite, il volume cerca di far emergere il rischio, sotteso alla peculiare concezione della corporeità esposta da Michel Henry, di sfociare in una nuova forma di immaterialismo e spiritualismo, solidi e funesti al tempo stesso, in quanto il nostro umano-mortale corpo, nel suo esserci “oggettivo e mondano” viene, una volta “dissolto” nella sua prosaica “materialità”, negletto e riportato alla “non-dimensione” fondativa e fondamentale di un corpo soggettivo assoluto tutto internato e intimizzato, che somiglia molto, per dirlo in maniera paradossale con G. Ryle, a un “Ghost in the machine” che polarizza e direziona, nel suo silente movimento, le forme e le pratiche esteriori-estrinseche degli altri due corpi..
Azimuth. Philosophical coordinates in modern and contemporary age. Volume Vol. 24
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 288
Il campo degli studi sulla cura indaga processi relazionali, specifici al contesto e attenti al lavoro. Esso ha molteplici genealogie femministe, con radici nei dibattiti etici che sfidano la "teoria della giustizia" liberale, nelle idee post-umaniste di interdipendenza e nell'ecofemminismo, oltre che nella riproduzione sociale e nel lavoro di cura. I suggerimenti provenienti dalle teorie critiche femministe della razza e dal femminismo nero sottolineano che la cura non è solo invisibile e sottovalutata, ma è anche co-determinata dalle gerarchie di razza, genere e status di cittadinanza. Nonostante l'enorme mole di studi, continuiamo a svalutare i lavori di cura necessari per la sopravvivenza di ciò che presumibilmente riteniamo più caro: le nostre famiglie, comunità, culture e i nostri ambienti. Le soluzioni alla crisi della cura si sono concentrate principalmente su approcci centrati sullo stato, sul mercato e sulla tecnologia piuttosto che su un'interrogazione più approfondita dei concetti stessi di cura e del suo valore. Questo numero di “Azimuth” esamina come gli studi sulla cura siano emersi come un campo critico e polemico, esplorando come la dialettica tra cura e controllo si manifesti nei campi della tecnologia, della politica, del valore della cura e della creazione di comunità di cura.
Il sistema Calvino. Saggi, ritratti, interferenze
Domenico Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 112
L’affaire Calvino, tra condanna ed esaltazione, non ha mai smesso di impegnare generazioni diverse di critici e scrittori. Nel ripercorrere, con sguardo verticale, il ‘sistema Calvino’ e gli assiomi del calvinismo (fiaba, ragionamento, regola), Domenico Calcaterra, oltre a dimostrare testi alla mano la continuità tra il Calvino degli esordi e quello cosmicomico e combinatorio, è interessato più di tutto a contornare il perimetro di una ricezione negli anni guastata da rimestati pregiudizi e fraintendimenti, come ergerlo ad arroccato abitatore d’un Olimpo di gelide ed eleganti astrazioni. Al contrario, le variazioni su metodo e nevrosi, contenute negli scritti qui radunati, propongono l’inquadramento del ligure nel novero di quella singolarissima genealogia di autori segnati dal difficile destino di non riuscire a tenere insieme facciata e ferita.
Artemisia Gentileschi. Et lei vederà in effetti questo talento
Salvatore Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 144
La pittura di Artemisia Gentileschi testimonia la forte rivendicazione di un ruolo nuovo autoriale, inedito perché riferito a una donna, ma altrettanto inedito per il modo in cui l'inclinazione artistica si pone nei confronti del mondo. Al tempo stesso, Artemisia supera con consapevolezza i confini sino allora posti alla produzione pittorica femminile, innalzandosi dalla natura morta e dalla ritrattistica alla narrazione di vicende mitologiche e storiche. Dunque dalla natura (ruolo a cui la donna appariva confinata per ruolo sociale e ambito d’educazione) alla storia (rivendicata da sempre come ambito d’operazione e di costruzione esclusivamente maschile); ma al tempo stesso la storia e il mito rivelano adesso in Artemisia componenti nuove e inedite, personaggi, modi di svolgimento, valori mai praticati.
Bill Viola. Trascendenze digitali
Alessandro Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 174
Ponendosi come una delle personalità più significative dell’arte degli ultimi decenni, Bill Viola ha sempre rifiutato la concezione della videoarte come esibizione trionfalistica della tecnologia elettronica, mettendo quest’ultima al servizio di dimensioni di senso che sono appartenute alla storia dell’arte e all’essere umano da sempre: la trascendenza, il mistero, il passaggio, lo spirito, il dolore, la rinascita. Diventato un autentico “classico contemporaneo”, Viola ha proposto, tanto nelle sue videoinstallazioni quanto nelle sue produzioni video monocanale, una concezione dilatata e sospesa del tempo, dove lo spettatore viene coinvolto in una sorta di evento sacro. Un’arte che ha sempre sfidato la “fruizione distratta” tipica del nostro approccio quotidiano ai mass media, ma che ha influenzato profondamente lo stesso immaginario contemporaneo del quale quei mass media si nutrono. Proprio nella tensione irrisolta tra polarità contrapposte – tra staticità e movimento, tra essere e divenire, tra Occidente e Oriente, tra passato e futuro, tra innovazione e tradizione –, il lascito dell’artista statunitense si rivela un’opportunità di trascendenza in un mondo digitalizzato.
Caravaggio. L'eternità dell'istante
Giuseppe Di Giacomo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 194
L’opera di Caravaggio è caratterizzata da una densità di presenza figurativa, che è la messa in atto dei rapporti pittorici costitutivi dei suoi dipinti. In questi, il pittore dirige l’attenzione dalle scene descritte verso un altro “racconto”, quello – indicibile direttamente – della produzione del quadro. Si tratta di opere che fanno emergere da una superficie piatta, bidimensionale, corpi tridimensionali, e viceversa, attraverso corpi tridimensionali, fanno sentire la bidimensionalità della tela. In tali opere, l’azione è sempre sospesa e questa sospensione è l’attimo che si dà tra la causa e l’effetto, tra ciò che è appena accaduto e ciò che sta per accadere. Nella pittura di Caravaggio, teatralità, vale a dire il rivolgersi del personaggio verso lo spettatore, e anti-teatralità, vale a dire l’essere il personaggio assorbito da ciò che fa, si succedono e si incrociano tra loro, testimoniando con ciò la modernità del pittore.
L'io e la carne. Introduzione all'ego-analisi
Jacob Rogozinski
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 488
Da tempo, la filosofia ci ha abituato a pensare l’io come un’illusione, un inganno da cui emanciparsi. Ma davvero la sua rimozione e la riduzione dell’ego a un’entità anonima e vuota hanno rappresentato un progresso? Jacob Rogozinski smaschera questo pregiudizio con una proposta rivoluzionaria: l’“ego-analisi”. Partendo da una critica serrata a due icone del pensiero novecentesco, Heidegger e Lacan, l’autore denuncia l’egicidio che permea la filosofia contemporanea, la psicoanalisi e le scienze umane, e promuove la riscoperta di un “ego” concreto e vivo, fatto di carne, fragile e diviso, ma capace di ritrovare la propria unità. Rivalutando il cogito cartesiano, ne rivela il potenziale per fondare un nuovo pensiero dell’io, capace di affrontare ossessione, alterità, amore e morte. Con una lettura audace e originale, l’autore traccia un percorso verso la liberazione dall’alienazione che ci opprime, offrendo una riflessione profonda sull’essenza del nostro essere. Un esercizio radicale di analisi fenomenologica che sfida i luoghi comuni del pensiero moderno e invita a esplorare il mistero più intimo della nostra esistenza.
Quaderni di Inschibboleth. Volume Vol. 22
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 326
Con saggi di Ciro Adinolfi, Giovanni Battista Armenio, Antonio Bergamo, Tommaso Bertolasi, Guido Bianchini, Luigi Bruno, Raul Buffo, Joan Cabó Rodríguez, Stefano Chiarolla, Margherita Corrias, Alfonso Di Prospero, Giulia Ferrara, Roberto Formisano, Martina Frongillo, Nicola Garau, Luigi Panella, Nazareno Pastorino, Francesca Peruzzotti, Maurizio Trudu, Massimo Villani, Paolo Vodret.

