Libri di Igor Agostini
Il settimo pesce. Saggio di folkbiology in Salento
Igor Agostini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 210
Questo volume contiene un ampio saggio che fornisce per la prima volta la ricostruzione sistematica delle nomenclature in dialetto salentino delle specie ittiche dei generi Epinephelus, Mycteroperca, Polyprion, classificate, in lingua italiana, come Cernie. Lo scopo dello studio è quello di dare un contributo alla dialettologia, restituendo nomi vernacolari sino a oggi non documentati, e, insieme, alla folkbiology, disciplina di frontiera fra antropologia, filosofia e biologia, che si occupa del modo in cui le comunità umane categorizzano il mondo vivente. La ricerca etnografica alla base del saggio è stata condotta nelle località di Castro Marina, Gallipoli, Leuca, Novaglie, Otranto, Porto Cesareo, San Foca, Torre Pali, Torre San Giovanni, Torre Vado, Tricase Porto mediante interviste effettuate a circa cinquanta pescatori, in prevalenza di età avanzata e di riconosciuta autorevolezza. Il volume è introdotto da un breve racconto che narra in chiave autobiografica la ricerca condotta ed è seguito dalla versione italiana di un articolo di zoologia marina sulla Cernia dorata (Epinephelus costae).
Descartes
Igor Agostini
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 496
A partire dal dubbio universale, Descartes giunge al principio primo della sua filosofia, una verità salda e indiscutibile: “Io sono”. Su di esso egli fonda un'indagine di uomo, mondo e Dio in cui per la prima volta filosofia e scienza trovano un fondamento comune. Il volume ricostruisce in ordine cronologico la genesi e lo sviluppo di questo percorso, a partire dalla formazione del giovane Descartes presso il collegio gesuita di La Flèche, attraverso un'analisi delle opere condotta passando per testi di fisica, metafisica, geometria, medicina, morale. Dagli scritti e dalle lettere emerge così il contributo decisivo dell'autore, considerato padre del pensiero moderno, alla storia della filosofia e della scienza.
Il momento Malebranche. Lettere 1920-1936
Étienne Gilson, Henri Gouhier
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 336
Quella qui presentata per la prima volta in traduzione italiana è l’edizione commentata della straordinaria corrispondenza (1920-1936) intrattenuta da Étienne Gilson (1884-1978) col suo discepolo Henri Gouhier (1898-1994), con un saggio (1904-1907) del giovane Gilson, studente alla Sorbona, su Malebranche e la Scolastica, corredato dalle osservazioni di Victor Delbos (1862-1916), suo professore. Malebranche è il filo conduttore di quest’opera, che documenta la genesi di due avvenimenti cruciali della storiografia filosofica novecentesca: il riconoscimento di una vera cittadinanza accademica a Malebranche in storia della filosofia, che si deve alla tesi dottorale sull’oratoriano che Gilson suggerì al suo discepolo; le ricerche sui rapporti fra Scolastica e filosofia moderna, cui un impulso decisivo fu dato, come noto, dall’Index scolastico-cartésien, pubblicato da Gilson nel 1913, ma la cui intuizione di fondo Il Momento Malebranche ravvisa già nel saggio giovanile su Malebranche. Questa edizione italiana vede la luce in un frangente di rinnovato interesse, in ambito internazionale, nei confronti dell’opera di Gilson: nel 2019, è apparso presso Vrin il primo volume delle OEuvres complètes, cui fa seguito il Nouvel Index scolastico-cartésien di Igor Agostini.
L'infinità di Dio. Il dibattito da Suàrez a Caterus (1597-1641)
Igor Agostini
Libro
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2008
pagine: 438
Nel 1641, il primo degli obiettori alle Meditationes di Descartes, Johannes Caterus, attaccava la seconda prova a posteriori dell'esistenza di Dio rilevando che essa prova l'esistenza di un ente a se senza riuscire a dimostrarne l'infinità. Così argomentando, Caterus chiedeva a Descartes ragioni assenti, a suo avviso, non solo nelle Meditationes, ma anche in Suárez e, piú in generale, nella tradizione culturale entro cui egli si era formato e che ancora dominava la cultura istituzionalizzata dell'epoca: la Scolastica moderna. In questo senso, con la sua operazione, il primo obiettore congiungeva due epoche, sancendo di fatto l'ingresso, nel testo inaugurale della filosofia moderna, le Meditationes, dei dibattiti teologici contemporanei sull'infinità di Dio. Questo libro si propone di analizzare i momenti centrali di questo dibattito, che non è stato finora oggetto di una ricerca sistematica né da parte degli studiosi di Descartes, né da parte degli storici della Scolastica moderna, con lo scopo di gettare luce su alcune delle piú importanti polemiche che, in quegli anni, agitavano la cultura scolastica e, in tal modo, contribuire alla ricostruzione del contesto storico-teologico e storico-filosofico nel quale nascevano le Meditationes.
Dissertazioni latine. Testo latino a fronte
Immanuel Kant
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 662
Si presentano qui le quattro dissertazioni latine di Immanuel Kant: "De igne" (1755), "Nova dilucidatio" (1755), "Monadologia physica" (1756) e "De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis" (1770). Si tratta di quattro tesi accademiche che segnano le tappe fondamentali della carriera universitaria di Kant a Königsberg. L'interesse filosofico di questi scritti, largamente riconosciuto dagli studiosi, emerge dall'ampio raggio di motivi che percorrono trasversalmente tutto il pensiero precritico e saranno centrali anche nella fase critica: la riflessione sulla scienza, i temi metafisici, la costante preoccupazione per il problema del metodo. Fondamentale è anche il loro posto nella storia del latino moderno, in un momento storico caratterizzato dal cruciale passaggio, nella filosofia tedesca, dalla lingua dotta al volgare. Il lessico latino delle quattro dissertazioni costituisce infatti una base testuale imprescindibile per uno studio diacronico della formazione dell'apparato terminologico e concettuale della filosofia kantiana. Nell'edizione si dà altresì notizia della riscoperta, da parte del curatore, di una delle due tirature dell'edizione originale della "Dissertatio", ritenuta perduta da tutti gli editori moderni successivamente all'edizione dell'Akademie di Erich Adickes.