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Lubrina Bramani Editore

Luisella Traversi Guerra. Racconto di due mostre

Luisella Traversi Guerra. Racconto di due mostre

Mauro Ceruti, Laura Curino, Miriam Mirolla

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 64

Con la sua pittura Luisella Traversi Guerra ci trascina nei suoi vortici a fare l’esperienza del fatto che ogni cosa che partecipa a un mondo complesso è sia causa che effetto. Ci trascina a fare l’esperienza di una danza fra infinite parti che attraverso le loro interazioni fanno emergere un mondo inedito e persino ancora impensabile. M. Ceruti Cammino tra le ultime opere di Luisella Traversi Guerra con stupore e ammirazione. Mi rendo conto che i colori, la maestria nel governarli, il piacere delle grandi campiture e l’equilibrio cromatico sono gli stessi che già avevo notato nella sua precedente stagione artistica. L. Curino Se dovessi raccontare i quadri di Luisella a un osservatore vergine, alieno, o al limite non vedente, direi che sono opere che scaturiscono da un irrefrenabile impulso espressionista e una gioia di vivere profondamente femminile, che assecondano un bisogno mimetico di raffigurazione del reale, rivelano l’analogia profonda tra macro e microcosmo, scompongono la materia fino a ridurla a particelle atomiche indivisibili e spingono la visione umana oltre le soglie del visibile. M. Mirolla
25,00

Redimita Fuit Aurea Corona. Fede, arte e storia dell'incoronazione della Beata Vergine Maria Addolorata nel 65° anniversario 1959-2024

Redimita Fuit Aurea Corona. Fede, arte e storia dell'incoronazione della Beata Vergine Maria Addolorata nel 65° anniversario 1959-2024

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 128

Redimita fuit aurea corona: con queste parole, dall’epigrafe presente sul registro delle Messe della prepositurale di San Michele alla data del 31 maggio 1959, si sono voluti intitolare la mostra e il catalogo, realizzati per il 65° anniversario dell’Incoronazione del gruppo scultoreo della Madonna Addolorata di Leffe. Quattro parole che ben riassumono il gesto, compiuto dal Vescovo di Bergamo Giuseppe Piazzi, di porre sul capo della Vergine la corona d’oro realizzata dallo scultore Attilio Nani e “fusa nei ricordi più cari” dei fedeli di Leffe. L’incoronazione è una pratica destinata alle immagini mariane particolarmente venerate: i fedeli donano oro e preziosi, privandosi così di un bene materiale ottenuto a volte con sacrifici, per confezionarne una corona con cui decorare l’effigie. La Pietà di Leffe, realizzata alla fine del Seicento dalla famiglia dei Fantoni di Rovetta, è da tre secoli fulcro di questa speciale e profondissima devozione mariana per la comunità di Leffe. Anche il familiare appellativo di Madonnina con il quale oggi si è soliti chiamarla esprime bene l’affetto che i leffesi nutrivano, e nutrono, verso di lei. (G. Bertocchi e S. Tomasini)
25,00

L'alba del giorno nuovo

L'alba del giorno nuovo

Riccardo Oliverio

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 296

L’accumularsi delle tensioni durante il secondo conflitto mondiale e l’inaccettabile rapporto paterno contribuiranno a modificare il carattere di Nino che al ritorno dalla prima linea dopo la guerra in Jugoslavia si ritroverà senza il bestiame che riteneva proprio, perché suo padre lo ha ceduto al cugino Guerino. Da quel momento, l’astio e il rancore nei riguardi di quest’ultimo saranno la sua ossessione. Nel tentativo di riprendersi ciò che è convinto gli appartenga, verrà arrestato e trascorrerà un lungo periodo nella durissima colonia penale di Castiadas. È qui che, mediterà la terribile vendetta e nonostante la vita d’inferno cui è costretto troverà conforto nel pensiero di Delia, una ragazza indigente della quale si è innamorato e che ha deciso di aiutare e sposare. La giovane donna arrivata da Milano e provata dalle tribolazioni che il destino le ha riservato è determinata a cambiare vita e a Bergamo, nel borgo d’oro, troverà la soluzione. Una decisione necessaria per esorcizzare la sfortuna. Le manifestazioni di feroce squilibrio di Nino culmineranno in un iperbolico e coinvolgente epilogo intriso di sangue e insana follia.
18,00

Film da rivedere, da riscoprire, da riassaporare

Film da rivedere, da riscoprire, da riassaporare

Pietro Bianchi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 392

La prima impressione di aver visto un film importante l’hai certamente già in sala, dove pure spesso accetti di entrare in uno stato di sospensione della credibilità e ti affidi interamente alla storia raccontata, ma è davvero dal momento in cui ne esci in poi che ci ragioni e ci ripensi e ne apprezzi fino in fondo la grandezza. Quante volte ci siamo detti «questo film è da rivedere» per coglierne meglio i significati e le sfumature, ascoltarne di nuovo i dialoghi, memorizzare alcune battute. La ormai decennale collaborazione dell’autore con la rivista «Città dei Mille» – per la rubrica Film da rivedere, da riscoprire, da riassaporare – offre un’enorme opportunità per far capire che rivedere un film è una scoperta sempre nuova. Con questo libro l’autore intende restituire al cinema una minima parte di quello che dal cinema ha ricevuto, sostenendo gli esercenti e tutti coloro che si prodigano perché anche in una piccola provincia il grande cinema non manchi mai.
18,00

Uno in ogni paese! Dove sei Simone Pianetti?

Uno in ogni paese! Dove sei Simone Pianetti?

Paolo Bertacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 204

"Ma che fine ha fatto Lui? Lui, Simone Pianetti detto Il Pasqualì, il mitico ultracentenario latitante, sarà ancora nascosto sui monti della Val Brembana, armato dal suo fucile a tre canne? Oppure le sue ossa si staranno sbiancando in un dirupo? Sarà rifugiato presso i suoi amici anarchici di New York o sarà a godersi la vita in Sud America? La taglia di cinquemila lire sulla sua testa è tuttora valida, ma chi rischierebbe oggi un buco in fronte per soli € 23.446,74? Dopo la giornata dell’ira, 13 luglio 1914, con ben sette morti lasciati sul selciato in quel della Val Brembana, avrà ancora in tasca la lunga lista dei morituri, che allora non riuscì a completare? Si sarà pentito di aver ucciso il curato, il medico, il segretario comunale e altri che hanno reso tormentata la sua vita? Lo hanno disprezzato come gestore della taverna del diavolo e la sua farina era del demonio. E lui è calato su di loro con la falce di Nostra Sora Morte. Sarà ricordato come un criminale o come un vendicatore di soprusi? Ai posteri l’ardua sentenza… ma sui muri delle case la scritta vergata in vernice bianca «Pianetti. Uno in ogni paese!» compare sempre più frequentemente, sempre più!"
18,00

Lino Invernizzi Piero Rossoni. Sacro tempo spazio. Riconnessione tra artisti: un dialogo su sacro, tempo e spazio nel 50° anniversario dal Diploma di Maestro d'Arte alla Scuola d'Arte Andrea Fantoni di Bergamo

Lino Invernizzi Piero Rossoni. Sacro tempo spazio. Riconnessione tra artisti: un dialogo su sacro, tempo e spazio nel 50° anniversario dal Diploma di Maestro d'Arte alla Scuola d'Arte Andrea Fantoni di Bergamo

Piero Rossoni, Edoardo Trisciuzzi, Lino Invernizzi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 56

Tempo, spazio e mistico governano la vita di ciascuno di noi, da ancor prima che la nostra specie iniziasse a darsi un ordine sociale e a tramandare la sua storia non solo attraverso il mezzo orale. Queste tre dimensioni sono da secoli al centro degli interessi di artisti e pensatori, condensando gran parte del sentire comune e delle esperienze individuali. Meno ovvio che diventino il tema di un progetto combinato di due artisti legati da un'antica amicizia che, proprio dopo tanto tempo, riannodano i fili del loro sodalizio. A cinquant'anni di distanza dal conseguimento del diploma di Maestro d'Arte, Piero Rossoni e Lino Invernizzi si ritrovano e rendono il FantoniHub una zona franca, connessa alla realtà esterna e al contempo indipendente da essa, in cui invitano i visitatori a percorrere il sottile confine tra assoluto e relativo dei concetti di sacro, tempo e spazio. I due artisti bergamaschi pongono al centro del loro dialogo una triade remota eppure di strettissima attualità, in una fase storica in cui le innovazioni tecnologiche hanno irrimediabilmente accorciato le distanze e, di fatto, azzerato le attese.
20,00

Dove cresce il roveto. Catalogo della mostra (Bergamo, 19 settembre-27 ottobre 2024)

Dove cresce il roveto. Catalogo della mostra (Bergamo, 19 settembre-27 ottobre 2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 76

«Dove cresce il roveto», mostra promossa dall'Associazione Longaretti in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo, allude al limitare dei boschi, ai fossati e ai bordi delle strade; a quegli ambienti liminali dove il confine è tanto fisico e impenetrabile quanto metaforico e simbolico. Potrebbero apparire insignificanti ma la loro presenza crea zone fitte di vegetazione che cresce non controllata come anche di significato. Il roveto è l'intrico dei segni sulla carta, del luogo germinale ma marginale, del nido che avvinghia proteggendo e costringendo. È un groviglio che avvolge, compendiando, l'immaginario fatto di luoghi irraggiungibili (Cristini), con quello delle bestie che si nascondono per sfuggire alla battuta di caccia (Brambilla). È il ramificarsi del segno che si stratifica in mappe impercorribili (Bonaschi); o il sentiero impraticabile perché inghiottito dalla vegetazione (Tessaroli); come è l'intreccio che avviluppa ciò che si abbandona (Rivellini). È uno spazio archetipico dove l'animale si sente ma non si vede (Molignani); o il luogo precluso dove l'inconscio proietta e fa fermentare le proprie figure grottesche (Erba).
30,00

L'officina degli immaginari. Breve atlante per orientarsi verso nuove relazioni con l'alterità

L'officina degli immaginari. Breve atlante per orientarsi verso nuove relazioni con l'alterità

Maria Sangaletti

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 48

Per prendere consapevolezza dei meccanismi che portano alla legittimazione delle disuguaglianze, possiamo immaginare una metaforica «OFFICINA DEGLI IMMAGINARI», all'interno della quale una specifica catena di produzione, attraverso modalità predefinite, consente di ottenere un certo prodotto. Analizzeremo quindi cosa e come viene prodotto e chi dirige la produzione. Il PRODOTTO "primo" di questa metaforica officina è una pervasività delle forme della disuguaglianza, le quali stabiliscono «una grottesca definizione di vite che contano (e dunque degne di lutto se muoiono) e vite che non contano». Le modalità di giustificazione di queste disuguaglianze sono governate da logiche strumentali per la difesa del potere e delle sue prerogative, dei propri privilegi e sicurezze, a prescindere dalle conseguenze che le azioni di un governo o di un gruppo sociale producono su tutte le altre zone del mondo. Ad esempio, le nazioni occidentali sono consapevoli di alimentare un sistema produttivo e di adottare uno stile di vita con una portata distruttiva a livello globale, eppure lo rivendicano in quanto loro diritto: hanno il potere di farlo. Il sé altro, marcato da una differenza, viene relegato ai margini, come sacrificabile, o anche oltre quei margini, nella zona del non-essere. In questo modo, viene posta una cesura fra ciò che umano e ciò che non lo è, delineando così two humanities, ossia la concezione di un'umanità biforcata tra sub-umani e super-umani, che scorre sottotraccia impedendo una piena uguaglianza sociale. Il concetto di "umano" è storicamente variabile e determinato dai contesti e dalle forme non egualitarie assunte dal potere sociale e politico. Queste forme sociali di potere forgiano la dimensione inconscia dei soggetti, istituendo in modo profondo e letale determinate strutture mentali che pongono distanze, confini e barriere fra loro stessi e chi è considerato distante in senso geopolitico, economico o culturale. Quali sono gli immaginari che influiscono nella relazione con l'Alterità, legittimandone la conflittualità? È importante anche riconoscerne le radici perché hanno origini molto lontane e, sedimento dopo sedimento, sono giunte a noi, con una forte valenza simbolica ed emotiva. Certamente l'IMMAGINARIO INDIVIDUALISTA contribuisce all'eliminazione dell'Alterità. Lo stato di natura, concepito dai principali esponenti del pensiero liberale come Hobbes, Locke e Rousseau, crea un immaginario tale per cui vi è, in origine, un uomo adulto, «autosufficiente, indipendente, saturo di amore per se stesso e senza alcun bisogno di altre persone» in lotta con altri uomini adulti per la strenua difesa dei propri interessi egoistici e per stabilire il proprio diritto personale di proprietà e di dominio. È quindi una narrazione che non inizia dal principio, bensì nel mezzo di una storia che non viene affatto raccontata: in origine, vi è un maschio, adulto, senza bisogni, che viene presentato come mai stato bambino, mai dipeso da figure genitoriali o da istituzioni sociali, mai oggetto di Cura. L'annullamento dell'importanza e della trasversalità della dipendenza e della vulnerabilità, in quanto esseri umani, in questa storia fondativa della vita sociale ed economica, sottolinea che «lo sterminio dell'Alterità costituisce la preistoria di questa preistoria». Questa narrazione, che ha preso piede in una situazione storica di conflitto sociale, può favorire la legittimazione dell'accrescimento del potere statale e dei suoi strumenti di violenza e può anche essere utile nel tentativo di comprensione del populismo. Associando i valori del predominio e della forza al successo, legittima le forme di dominio fra gruppi e lo sfruttamento di altre specie e delle risorse terrestri e fissa in una posizione gerarchica inferiore le dimensioni umane della Cura e della Vulnerabilità.
16,00

Mi sento di amare

Mi sento di amare

Isotta Paccanelli

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 176

"Di fedeltà ai sentimenti trabocca questa giovane raccolta di poesie. Giovane perché scritta da una giovane e giovane perché i contenuti sono freschi e intrisi di passione, trasudano stupore. I testi si articolano in parole tenere perché sono quelle degli inizi ma già capaci di ricostruire l’incontro con un mondo ancora tutto da esplorare che si intravede ricco e profondo. Così come lo sguardo di chi scrive, lontano da ciò che è scontato e attento a fuggire la banalità del luogo comune. Il lettore viene chiamato come testimone, reso attento ad alcuni snodi di un percorso di crescita: l’innamoramento; la disillusione; la pericolosità non evitata del lasciarsi andare ai sentimenti; l’adesione alla natura; la ricerca spirituale; l’appello a un tu che esiste sempre nello scambio con l’io di chi scrive; la rappresentazione della vita, nel suo “ticchettio”; la scelta di alcune figure amicali e parentali con cui il dialogo si fa più fitto. Che cosa rimane di questo catalogo? La forza della parola per dire e conoscere ciò che un approccio più superficiale non coglie, lo sforzo delle domande, la registrazione di passaggi biografici non indolori." (Prefazione di Alessandra Pozzi)
14,00

Jean Landrieux. L'artiglio del gatto (Memorie 1796 -1797)

Jean Landrieux. L'artiglio del gatto (Memorie 1796 -1797)

Claudio Gotti

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 616

All’ennesimo rifiuto del ministro della guerra, Jean Landrieux, ex aiutante generale, capo dello stato maggiore della cavalleria e coordinatore dei servizi segreti dell’armata francese d’Italia, si convinse che qualcuno più in alto osteggiava il suo reintegro nell’esercito. Avvilito e umiliato, si ritirò a vita privata vicino a Versailles dedicandosi all’agricoltura. Montava però in lui lo sdegno per essere stato strumentalizzato e messo in disparte. Aveva servito la Francia e obbedito ai suoi superiori, ma non aveva voluto saltare sul carro del vincitore. Nel tempo libero collezionava le opere e gli opuscoli pubblicati sulla prima campagna italiana, in particolare sulla caduta della repubblica di Venezia: era curioso di approfondire il modo con cui gli storici dell’epoca raccontavano gli eventi ai quali aveva partecipato direttamente. I vecchi compagni d’armi gli avevano procurato dei manifesti pubblicati nell’anno V della rivoluzione francese, dal 22 settembre 1796 al 21 settembre 1797. Il testo è il secondo numero della “Biblioteca di Abelase” del Sistema bibliotecario dell’Area Nord-Ovest della provincia di Bergamo che ha sede a Ponte San Pietro.
25,00

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 96

Lorenzo Lotto è uno dei pittori più affascinanti del Cinquecento, secolo nel quale l’Italia vanta un primato assoluto nella storia artistica europea. La cultura figurativa di Lotto, assai complessa e stratificata, è frutto di percorsi non sempre lineari che lo hanno condotto in diverse realtà italiane. Tra di esse spiccano Venezia, sua città d’origine, e Roma. Dalla città lagunare il pittore non poté prescindere anche nei periodi che trascorse in altri centri, ricevendo da essa continue sollecitazioni culturali. L’intensa conclusione della permanenza dell’artista in terra di Bergamo è rappresentata mirabilmente da due cicli di grande impegno creativo. Gli affreschi nell’Oratorio Suardi a Trescore sono indubbiamente uno dei vertici del soggiorno bergamasco. Lotto è impegnato dal 1524 all’inizio degli anni Trenta nella realizzazione dei disegni per le tarsie del coro di Santa Maria Maggiore, intagliate da Giovan Francesco Capoferri, secondo un complesso programma iconografico. L’artista, che lasciava Bergamo nel 1525 per fare ritorno a Venezia, mantenne un vivo rapporto con il territorio bergamasco al quale destinò ancora due pale d’altare per le chiese di Celana e di Sedrina.
18,00

No fake. Dal Culture Jamming al fake

No fake. Dal Culture Jamming al fake

Agustín Sanchez, Lidia Veronese, Michele Bertolini

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 80

Dal web 2.0 si è verificata una grande evoluzione; i linguaggi di programmazione integrati all’elementare HTML hanno generato applicazioni lato server capaci di interagire attraverso pagine dinamiche con l’utente; si è evoluto il web semantico con tutti i suoi benefici e le sue contraddizioni; si sono sviluppati i motori di ricerca che prendono in pasto metadati e identità, stringhe di dati capaci di dare al web la capacità di inferenza e dunque di intelligenza artificiale. Prendendo spunto dall’esperienza del Culture jamming, 63 studenti al primo anno dell’accademia ABA G. Carrara “Politecnico delle arti di Bergamo” senza vincoli di argomento, hanno costruito immagini lavorando in post-produzione con l’intento di dare coscienza e far riflettere sulle nostre scelte presenti e future. La difficoltà incontrata da ogni autore e il suo prodotto finale potranno essere discutibili, ma il valore insito nella difficoltà critica e riflessiva risultante dall’esporsi e trattare questi temi, oltre che il coraggio necessario per farlo, rimarranno parte indelebile del percorso personale di ciascuno. (A. Sánchez)
30,00

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