Lubrina Bramani Editore
Ester
Riccardo Oliverio
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2022
Ettore, deluso della sua vita sentimentale con Laura e colto da innumerevoli dubbi sul suo modo di essere, lascia Civitanova Marche per trasferirsi a Bergamo e dare il via alla sua nuova attività di direttore nella nascente radio locale. Promettente giornalista musicale ottiene l'opportunità di intervistare il più grande musicista di progressive rock che ha appena registrato il suo ultimo album prima di ritirarsi dalla scena. L'incontro si rivela ricco di episodi, anche personali, che hanno condizionato la vita del ''Guru'', così viene soprannominato il musicista nell'ambito musicale. La sera stessa, in circostanze fortuite, Ettore incontra Ester ed è subito un colpo di fulmine. La ragazza, di straordinaria bellezza, in un momento di confidenza gli rivela retroscena inquietanti che riguardano anche la vita del "Guru". Argomentazioni sconcertanti e inverosimili per le quali il giornalista verrà coinvolto in un raccapricciante epilogo.
Capovolgiamo le piramidi. Bergamo 2001-2021 Racconti e dialoghi per un altro mondo ancora possibile
Matteo Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 516
In queste pagine si ripercorrono i vent'anni dell'alba del nuovo millennio: gli anni zero e gli anni Dieci. Vent'anni densi di avvenimenti ed evoluzioni. Segnati da una parte dall'11 Settembre 2001 e dall'altra dalla pandemia causata dal Covid-19 tra 2020 e 2021. Questi i due estremi temporali. Due decenni complessi, difficili da leggere retrospettivamente, nel momento in cui siamo immersi. È pregio di Matteo Rossi portarci per mano in questo arco temporale con la capacità di dare chiavi di lettura e, soprattutto, di raccontare il vissuto. Una storia personale, indubbiamente, ma che si fa necessariamente collettiva. È la dimensione del collettivo, del condiviso, che caratterizza questo libro. Ci diciamo sempre, e ce lo stiamo ripetendo soprattutto dallo scoppio della pandemia, che anche le situazioni di maggiore difficoltà possono dischiudere opportunità. Che anche nei momenti peggiori dobbiamo cogliere le opportunità. E certamente la pandemia ci ha costretti a ripensarci: ripensare noi stessi e il mondo nel quale viviamo. Sbattuti in casa da un giorno all'altro, in solitudini inimmaginabili fino al giorno precedente. A contatto con un nuovo vocabolario che si è imposto sulle televisioni e sui giornali. A fare i conti con la paura di qualcosa di invisibile a occhio nudo che ha la forza di cambiare le nostre abitudini, le nostre società, le nostre vite. Che ha la forza di strapparci gli affetti più cari. Da questo turbine di morte, paura e solitudine, emerge con più forza la voglia di lasciare traccia e dare un senso alle nostre storie di vita. Provare a rintracciare i fili che ci hanno spinto alle scelte quotidiane negli anni, che ci hanno fatto incontrare persone, amare un'idea. Il racconto di Matteo Rossi nasce proprio da questa esigenza: riannodare i fili, sistematizzare una storia e riconoscere quei valori e quei principi che dimostrano come questo mondo va affrontato insieme. Non da soli. Ciascuno di noi ritroverà sé stesso leggendo il racconto di Matteo. Tramite i suoi occhi e la sua storia, c'è la storia di tantissimi italiani degli anni duemila. Ma è l'utopia che muove il mondo, che sta nell'orizzonte, parafrasando Galeano, citato anche da Matteo. Puoi camminare due passi, e l'orizzonte è sempre là. Puoi camminare ancora dieci passi, e l'orizzonte rimane laggiù. A cosa serve, dunque l'orizzonte, l'utopia? Serve a non smettere mai di camminare. (dalla prefazione di Walter Veltroni)
Bergamo sognata
Mara Salerno, Fabio Boffelli
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 44
Bergamo Sognata è un progetto grafico che unisce fotografie di Mara Salerno e illustrazioni di Fabio Boffelli, in onore alla città di Bergamo durante il periodo di lockdown, a seguito della pandemia Covid-19 nell'anno 2020-21. Il focus progettuale mira a raccontare una città immobile e il sogno di poterla animare. Una città vuota e il sogno di poterla vivere. Una città, Bergamo...Sognata. La geografia umana considera i luoghi come spazi emotivamente vissuti. Da qui la scelta di immortalare spazi esterni, simbolo della città Lombarda, ormai da mesi stranamente deserti. In contrapposizione, illustrazioni che ricordano la fatica di vivere spazi interni in modi e tempi nuovi, solamente per combattere il richiamo di abitudini e privilegi ritenuti ormai troppo scontati. I sogni sono splendidi pensieri che prendono la realtà e la sollevano nell'azzurro della fantasia. Un po' come le mongolfiere che si alzano verso il cielo. Capita poi che i sognatori si riconoscano al volo, si capiscano con una facilità estrema e diano vita a progetti che paiono impossibili, folli, immensi… Così nasce Bergamo Sognata. Mara Salerno conosce Fabio Boffelli al Salone del Mobile di Bergamo dove espone alcune sue illustrazioni. L'idea di creare qualcosa insieme nasce da uno studio d'arte che Mara sta seguendo alla Gamec. Bergamo però piomba nel lockdown della pandemia Covid 19, a Mara è permesso di immortalare la città deserta in quei giorni. Di fronte a quelle fotografie con Fabio nasce il progetto: animarle con i bambini, le persone e i colori. Il cuore del progetto prende vita, Giorgio dell'Acqua, architetto e appassionato d'arte, si aggrega e dà la propria disponibilità ad allestire una mostra. Davide Agazzi, giornalista, cerca una location poi, una sera a teatro, conosce un'amica di Mara, Stefania Maimone, sales area manager, e la mostra Bergamo Sognata piano piano lascia a terra tutti i sacchetti di sabbia per far volare la sua mongolfiera. C'è bisogno di un'associazione? Ecco Gaetano Adragna che con la sua Click Art Photo riunisce tutti noi su questa cesta legata a un pallone caldissimo che si libera nel cielo. Bergamo Sognata perché amata, sollevata dalla quotidianità del dolore per liberarla nel cielo della felicità.
Luigi Angelini. Restauratore e innovatore
Antonella Versaci
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
Conosciuta a livello internazionale, in particolare, per la redazione del pregevole Piano di Risanamento di Bergamo Alta, la figura di Luigi Angelini rimane da esplorare ulteriormente e con sicuro interesse, negli aspetti teorico-metodologici e nelle espressioni operative che attengono alla sua esperienza nel campo della conservazione del costruito storico. Un contributo che appare di grande rilevanza nel quadro dell'importante evoluzione della dottrina che si attua nella prima metà del XX secolo ma che sembrerebbe non aver trovato, ad oggi, il dovuto riconoscimento. Benché egli non abbia mai formulato una vera e propria 'teoria', la sua riflessione sui compiti del restauratore e sulle finalità del restauro traspare dagli oltre sessanta interventi di 'restauro, completamento e ampliamento' condotti tra il 1913 e il 1963: tutti contraddistinti da rigore storico-critico, massimo riguardo per le preesistenze nel loro contesto antropico e naturale e, non in ultimo, coraggiosa umiltà. Un'eredità tangibile di opere tuttora interrogabili e presenti in palinsesti urbani, talvolta sensibilmente mutati che, ormai a cinquant'anni dalla sua scomparsa, questo volume si propone di ripercorrere, al fine di pervenire ad una ricostruzione sincronica e diacronica dell'apporto - per molti aspetti, innovativo e precursore - fornito dal colto progettista bergamasco.
Giancarlo Piccoli. Moroni sequel
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 56
«Meritava Giovan Battista Moroni un omaggio come questo in occasione del suo anniversario. Meritava un omaggio intelligente, sobrio e assolutamente contemporaneo: non capita spesso che un artista di oggi riesca ad entrare nelle fibre di un suo collega del passato come Gianriccardo Piccoli ha saputo fare con Moroni. È un omaggio che ha il sapore di una vera fratellanza capace di scavalcare i secoli. Partiamo intanto dall'idea: perché all'origine non c'è un sentimento ma un'idea. Il sentimento c'è, naturalmente ed è certamente intenso. Ma non è da lì che è scaturito questo omaggio di Piccoli a Moroni. All'inizio c'è un'idea. O meglio c'è il lavoro per portare allo scoperto l'idea che sta sotto la pelle del capolavoro di Moroni. È un'idea nella quale convergono geometria, forme, tonalità, invenzioni, luci. Tutti fattori che si compattano in quel corpo pittorico che sembra sbucato dal nulla. (...) È una Crocifissione che ha dovuto lacerare il velo della dimenticanza e che è stata sporcata dalle ingiurie e dalle ipocrisie del tempo. Riappare portando sul corpo il segno di catastrofi storiche, che però l'hanno resa ancora più necessaria. C'è un altro indizio che rivela la natura di questo esercizio di Piccoli: è il ricorso alla serialità. L'aver concepito il ciclo come una sequenza di immagini uguali, seppur con qualche variazione di note luminose e cromatiche, suona come un'implorazione. Le tele sono come i grani di un rosario contemporaneo, da parte di un uomo che ha visto correre il secolo e che ora innalza sulla tela il Crocefisso, chiedendo che da lì arrivi un'indicazione sul senso di quello che abbiamo vissuto. La serialità, con la sua ossessività assolutamente contemporanea, fa sì che questa domanda di senso si trasformi in un grido. Se c'era da rendere un omaggio a Moroni, non si poteva fare niente di più pertinente. Ora sappiamo che quel capolavoro ha davvero la forza di un archetipo capace di bucare il tempo.» (Giuseppe Frangi)
Un sogno e la terra cambia. Buone prassi per una transizione sostenibile
Francesco Poli
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
Vorrei ricordare per sempre. Fare memoria in Valle Seriana. Raccontare il tempo del Covid-19
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 512
La Giunta del Sistema bibliotecario della Valle Seriana, in rappresentanza dei 43 Comuni che lo costituiscono, ha sostenuto il progetto Fare Memoria fin dal suo primo abbozzo, condividendone pienamente le finalità e il valore profondo rappresentato dallo sforzo plurale di raccogliere le testimonianze dei cittadini così duramente colpiti da un evento senza precedenti. La realizzazione del volume Voglio ricordare per sempre conferma quale importante occasione di rielaborazione del dolore e dello smarrimento sia stata per chiunque si sia sentito coinvolto in un racconto che da personale si è trasformato in un arazzo collettivo. Ciascuno ha contribuito alla restituzione di una memoria corale che resterà indelebile, non soltanto per le gravissime perdite subite. La rete di solidarietà spontanea, di affetto e di vicinanza che si è instaurata anche tra sconosciuti è stata determinante nel portare sollievo e speranza, oltre che nel sottolineare quanto una comunità unita anche nei momenti più drammatici sia più forte dei singoli che la abitano.
Le avventure di Puffo Smanettone
Alberto Mazzoleni
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 284
Dopo aver raccontato, nella raccolta "Il papà non è un cretino è solo molto sfortunato", gli episodi più significativi "su gomma", Alberto Mazzoleni torna a svelare, sempre con sincerità, altre avventure della sua vita. Senza un particolare filo conduttore, a vicende singolari e divertenti si alternano i curiosi ricordi meno "politicamente corretti" che, per scrupolo, l'autore ha contrassegnato con un bollino sotto al titolo. Alcuni fatti sono accaduti ad amici e conoscenti, ma Mazzoleni ha ugualmente voluto narrarli, soprattutto per il contesto nei quali si sono svolti, garantendone l'assoluta veridicità. I capitoli non rispettano l'ordine cronologico e qualche data potrebbe essere approssimativa. Si avverte che, se qualcuno dovesse trovare analogie con esperienze personali delle quali si era dimenticato, magari volutamente, non dovrà sentirsi obbligato a inserirle nel proprio "curriculum vitae".
La collezione di Antonio Piccinelli (1816-1891)
Luca Brignoli
Libro: Copertina rigida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 444
La passione per il collezionismo d'arte ha sempre contraddistinto, specie nel XIX secolo, le famiglie più abbienti di area bergamasca. Se le raccolte di Giacomo Carrara, Guglielmo Lochis e Giovanni Morelli sono note a chiunque abbia dimestichezza con quell'affascinante materia che è la storia del collezionismo, un episodio meno conosciuto ma comunque portante per le raccolte orobiche e lombarde è il caso di Antonio Piccinelli (1816-1891). Nel corso di più di trent'anni di attività, il gentiluomo - esponente di una famiglia attiva nel Risorgimento e nell'imprenditoria lombarda - radunò nella quadreria della villa di famiglia a Seriate, alle porte di Bergamo, una collezione di oltre duecento opere, di cui si presenta la ricostruzione in questo volume. Morto il fondatore, a partire dalla fine dell'Ottocento iniziarono le vendite dei dipinti ad opera del nipote Giovanni Piccinelli e del figlio di quest'ultimo, Ercole, detto Tuccio. La parentesi più nera era appena dietro l'angolo, quando il secondo marito di Antonia Piccinelli (figlia di Giovanni), Giacomo Siffredi, si impossessò illecitamente di alcuni dipinti ricevuti in usufrutto alla morte della consorte, donandoli al comune di Imperia, provincia di cui era originario. Se una parte della raccolta resiste ancora nelle proprietà dei discendenti, la gran parte dei capolavori una volta sulla sponda del fiume Serio adornano oggi i musei di mezzo mondo: da Giovanni Cariani all'Accademia Carrara al Parruccone di Fra' Galgario a Brera, da Ambrogio Bevilacqua al Castello Sforzesco fino a una rara tavola di Antonio Maria da Carpi a Budapest. Tra i dipinti che solcarono l'Oceano Atlantico era presente anche la gemma della collezione, la Madonna con il Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano di Lorenzo Lotto: rifiutata dallo Stato italiano nella vicenda dell'eredità Contini Bonacossi, oggi fa bella mostra di sé alla National Gallery of Canada di Ottawa.
Una presenza che sfugge
Durim Taçi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 228
Una cronaca scritta in tre settimane da Bergamo, la città più colpita in Europa dal Covid-19, ma gli eventi coprono tutto il nostro continente in un arco temporale di sessant'anni, a partire dal 1961, data di costruzione del Muro di Berlino. Lo scrittore Donat Dora lascia Bergamo poiché si sente "costretto" a riprendere un viaggio in compagnia di Marta, una sua vecchia conoscenza, che vuole raggiungere Berlino a ogni costo. Quando Donat rientra a casa, sempre nel picco della pandemia, non trova nessuno. Mancano la moglie, la figlia e il padre anziano. Cerca di mettersi subito sulle loro tracce, ma all'ultimo momento viene raggiunto nella sua abitazione da un ospite inaspettato, Artur, un detenuto al quale sono appena stati concessi gli arresti domiciliari in custodia cautelare.
Breve storia del casoncello
Leonardo Bloch
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Dalla prefazione di Pier Carlo Capozzi: «Si fa presto a dire Casoncello. Il difficile, per noi curiosi dalla nascita, è sapere da dove viene, perché si chiama così, a chi è venuta l'idea, da quale angolo del nostro pianeta, che ingredienti ha sempre raccolto nel suo delizioso fagottino di pasta. A questo complicato cimento ha messo mano il mio fraterno amico Leonardo Bloch, che compone con me e altri due sodali, entrambi di nome Stefano, la congrega dei "Moschettieri", quattro innamorati della scrittura e del buon cibo. Il mio percorso di vita ha fatto in modo che entrassi in contatto con diversi intenditori (e moltissimi presunti tali) di cultura enogastronomica. Ma uno come Leo è irraggiungibile, e non lo scrivo perché mi ha regalato l'onore di questa prefazione. È un conoscitore, profondissimo e appassionato, di quello che ti arriva in tavola e nel bicchiere. E ne capisce, che è poi quello che fa la differenza in un mondo infarcito di critici autoreferenziati, dove il termine "esperto" viene spacciato molto più della polverina bianca a Medellin. E la cartina di tornasole di quello che penso è facilmente rintracciabile in quella serata in cui invitò il resto dei Moschettieri a casa sua. "Accontentatevi, andrò io ai fornelli".» Icona culinaria della fascia di territorio lombardo racchiusa tra Adda e Mincio, il casoncello fa le sue prime apparizioni già nel basso medioevo, ma la sua storia affonda le radici addirittura nella gastronomia della Grecia classica. Questa monografia ripercorre, con un ampio corredo di riscontri filologici, le vicende del più antico tortello la cui presenza sia tutt'oggi vitale nella cucina della Penisola, fornendo chiarimenti determinanti a molti degli interrogativi rimasti sino ad ora senza risposta. Ma lo spettro dell'analisi si allarga a più riprese all'intero comparto delle paste ripiene, poco esplorato dalla storiografia gastronomica, contribuendo a ricostruire diverse tra le tappe cardinali che ne hanno scandito il percorso evolutivo.
Viveka Assembergs. Passio continua. Ediz. italiana e inglese
Giuliano Zanchi, Marcella Cattaneo, Paolo Sacchini
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 80
La Via Crucis di Viveka Assembergs, frutto di un importante gesto di committenza che la lega alla memoria di Giovanni XXIII, il papa di Manzù e della Pacem in terris, prende il suo posto in questo vasto flusso di continuità, iscrivendosi in particolare nella tradizione moderna della scultura che il Novecento ha reso emblematica come sede dei valori umanistici e delle qualità plastiche, gli uni inscindibili dalle altre. Forma hominis nel tempo della decostruzione segnica delle avanguardie, la pratica scultorea, che da Rodin, da Medardo, da Giacometti, da Moore e da altri profeti della disciplina ha difeso i suoi spazi congiuntamente alle sue densità esistenziali, prova a sopravvivere anche in questa modernità «post qualsiasi cosa» come un gemito dell'uomo che non si arrende alla rimozione dei suoi tratti spirituali. Bisognerà pur confessare, pur mettendoli in mostra e trasfigurandoli nella materia, che l'uomo non si riduce ai suoi dolori e che persino attraversarli costituisce un'impresa dal sapore mai così eminentemente umano; siamo anche quello che ci tocca patire. Il resistente esercizio della scultura, soprattutto quella che ancora mantiene debiti nei confronti delle sue ascendenze novecentesche, onora questa necessità più di altre esperienze contemporanee, inclini a esibire il male nella sua banalità, inesorabile e nuda. Con la materia fra le dita e il saldatore in mano, Viveka Assembergs, completa ancora una volta il vecchio canone della Via Crucis in obbedienza a una committenza esplicita e confessante, ma senza nascondere tratti di molte passioni personali, intense e dolenti, che infiltrano le loro radiazioni in un lavoro che, alla fine e forse proprio per questo, senza inutili compiacimenti esoterici e senza vane ansie di eccentricità, parla la lingua del presente; non perché meramente attuale, ma perché eminentemente reale. La sua Via Crucis.