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Nottetempo

Questa mia carne. Scrivere di sé come atto radicale

Questa mia carne. Scrivere di sé come atto radicale

Melissa Febos

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 180

In questo connubio audace e ben riuscito di memoir e saggio di scrittura creativa, Melissa Febos racconta e analizza il percorso emotivo, psicologico – e persino fisico – che lo scrivere di sé richiede. Soprattutto, fornisce un punto di vista critico sull’autenticità del legame tra le esperienze vissute e quelle narrate, sulle questioni etiche e metodologiche che attraversano l’agire artistico quando ci si mette in gioco in prima persona, sulle potenzialità terapeutiche e sovversive che questo tipo di pratica può assumere. Come fare a mettere nero su bianco le storie e le relazioni che ci hanno resi quel che siamo? Come parlare dei nostri corpi, dei desideri che ci muovono e dei traumi che ci paralizzano? Che impatto ha sulla scrittura – e sulla vita – di un’autrice o di un autore l’essere accusati di “guardarsi l’ombelico” o al contrario lodati per il coraggio con cui ci si mette a nudo? E a chi appartengono, in fondo, le nostre storie più intime? Attingendo dalla propria esperienza personale e artistica – in un tracciato che passa per la dipendenza e la guarigione, il lavoro sessuale e l’evoluzione dalla narrativa alla non-fiction –, Melissa Febos esplora in modo inedito la soggettività, la privacy e il potere delle storie. Radicale e trascinante, "Questa mia carne" offre idee e riflessioni preziose – ma anche utili consigli pratici – a chiunque abbia mai pensato di elaborare la propria storia in un racconto.
16,50

Morfologia del romanzo

Morfologia del romanzo

Holst Katsma

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 348

Holst Katsma ha scritto un saggio illuminante su alcune forme spaziali specifiche che organizzano il romanzo europeo moderno, seguendo il loro processo di emergenza, sviluppo e codifica dal Settecento in poi. Studioso outsider, come lo definisce Franco Moretti, Katsma si concentra su due peculiari "notazioni" grafiche e strutturali che nascono all’interno della forma romanzesca e si sviluppano grazie all’accelerazione della produzione che investe scrittura e stampa: le virgolette per individuare le voci parlanti nei dialoghi, distinguendoli così sul piano visivo dal discorso indiretto, e la suddivisione dei blocchi infiniti di testo (tipici dei primi novels) in capitoli e paragrafi. Con strumenti di studio quantitativo della letteratura quali l'analisi delle occorrenze e i diagrammi, l’autore mostra come queste due notazioni spaziali ormai scontate per i lettori contemporanei – e quasi ignorate dai critici perché, paradossalmente, troppo visibili – contengano in nuce la specificità della forma-romanzo: la trasformazione visiva della pagina così “cesellata” corrisponde sia a una “radicale riorganizzazione del linguaggio” nel percorso graduale dalla narrazione orale a quella scritta, sia a “un nuovo campo semantico di forza” che attrae attorno a sé le voci del mondo, incapsulandole in ciò che, secondo Katsma, costituisce la nervatura dell’espressione romanzesca: la sua partitura sonora in rapporto alla nostra immaginazione. Con una postfazione di Franco Moretti.
23,00

Il mondo non è bello se non veduto da lontano. Lettere (1812-1835)

Il mondo non è bello se non veduto da lontano. Lettere (1812-1835)

Giacomo Leopardi, Paolina Leopardi

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 204

In queste lettere la sorella del poeta esce dall’ombra di un fratello straordinario. Paolina si fa spazio fra queste righe e parla di molte cose: di una prigionia femminile che è fonte di sofferenza e frustrazione, di una curiosità indomita, di un desiderio di libertà che diventa viaggio interiore e intellettuale, di un amore fraterno profondissimo che si incrinerà per gli orientamenti ideologici sempre più contrastanti, fino al silenzio. Paolina è per Giacomo un’interlocutrice colta e vivace, complice e sostenitrice, uno spirito inquieto esiliato nel severo Palazzo Leopardi; e lui la conforta da lontano con le sue bellissime lettere che le aprono il mondo: le città, le letture, gli incontri, mescolati al fluire della vita intima e alle “bagattelle” che restituiscono il sapore del quotidiano. Emerge da questo dialogo non soltanto il ritratto di due “anime” malinconicissime e appassionate, che si specchiano a distanza, ma anche l’immagine di una società chiusa e dura, alla quale entrambi tentano caparbiamente di resistere.
16,00

Tutti i sognatori

Tutti i sognatori

Filippo Tuena

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 352

Roma, 1943. I Bellingardi, famiglia borghese di origine elvetica, conducono una vita ancora “normale”, non toccata dalle tragedie del conflitto mondiale. Ma con l’occupazione tedesca nel mese di settembre, appare subito evidente che ormai tutti gli abitanti della città, anche quelli tutelati dalla neutralità svizzera, sono gettati nella Storia. Che si scelga o meno di prendere posizione, che si tenti semplicemente di sfuggire all’orrore o ci si comprometta, e che lo si faccia da temerari o lasciandosi trascinare dalla corrente, Roma “città aperta” non risparmia nessuno. Neppure Maria, la figlia dei Bellingardi, e Luca, stretto collaboratore del padre e giovane antiquario abituato a far fortuna sulle disgrazie altrui, spinto alla presa di coscienza e all’azione partigiana. Ma di fronte alla piega crudele degli eventi, fino allo spaventoso eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, Maria troverà la forza di tenere vicino a sé l’uomo che ama, in un sogno più vero del vero. Tutti i sognatori, tra le opere più amate di Filippo Tuena, viene ripubblicato in un’edizione leggermente rivista dall’autore, corredata da un nuovo apparato fotografico e con l’aggiunta in appendice di due racconti ambientati nella stessa Roma del romanzo.
20,00

Estranei. Un anno in una scuola per stranieri

Estranei. Un anno in una scuola per stranieri

Alessandro Gazzoli

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 180

Non è stata un’irrefrenabile vocazione all’insegnamento che ha portato Alessandro Gazzoli a fare il professore di italiano in un Centro per l’Educazione degli Adulti frequentato in prevalenza da immigrati, né una qualche predilezione per quel “maelstrom educativo rifuggito da tutti” che è una scuola per stranieri. È stata piuttosto una miscela di urgenze e caso a prenderlo in contropiede e fargli imboccare questa via spiazzante, con la sua altalena di entusiasmi e avvilimenti, intralci da appianare e domande da porsi. Che cosa significa insegnare in una classe dove convivono nazionalità e culture che sembrano incompatibili tra loro? Che forma prendono i dialoghi e i pregiudizi quando si mettono insieme destini e idee che altrove non si incontrerebbero mai? Dalle tragicomiche telefonate d’inizio anno scolastico per raccogliere le iscrizioni alle discussioni appassionate ed estenuanti su Dio, dal cammino trionfale del Marocco durante i Mondiali di calcio del 2022 alla scomparsa di una studentessa indiana che la famiglia vorrebbe costringere a un matrimonio combinato, Gazzoli racconta con humor, autoironia e alla larga da ogni tono enfatico la realtà – decisamente “fuori dal comune” – che incontra tra i banchi di scuola. Un libro che ci porta dentro le vite degli altri, quando smettono di essere solo degli “estranei” per chi li guarda.
15,50

Un mondo di meraviglie. Elogio di lucciole, squali balena e altri prodigi

Un mondo di meraviglie. Elogio di lucciole, squali balena e altri prodigi

Aimee Nezhukumatathil

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 208

Da bambina, Aimee Nezhukumatathil ha chiamato “casa” i luoghi più diversi: i terreni intorno a un istituto psichiatrico del Kansas, dove sua madre era medico; i cieli aperti e le alte montagne dell’Arizona, dove faceva escursioni con il padre; e i climi più freddi dello Stato di New York e dell’Ohio. Ma poco importa il luogo, poco importa quanto difficile sia stato l’adattamento o minaccioso il paesaggio: Nezhukumatathil è riuscita sempre a trovare una guida e un conforto nelle creature feroci e divertenti del nostro mondo. “Un pavone”, racconta, “è capace di ricordarti una casa da cui per tutta la vita non farai altro che scappar via per poi tentare di farvi ritorno”. E, a modo suo, l’axolotl ci insegna a sorridere, persino di fronte alla scortesia. La sensitiva, o Mimosa pudica, ci aiuta a scrollarci di dosso le avances indesiderate. Il narvalo ci mostra come sopravvivere in ambienti ostili. Sono molti i modi in cui la natura e i suoi abitanti possono darci insegnamenti, sostegno e ispirazione. Anche in ciò che è strano o sgradevole, l'autrice coglie incanto e affinità. Funziona così, con la meraviglia: dobbiamo essere abbastanza curiosi da guardare oltre le distrazioni per apprezzare appieno i doni del mondo. Appassionato, lirico e splendidamente illustrato, "Un mondo di meraviglie" è un libro che instilla gioia e stupore.
18,00

Guerre culturali e neoliberismo

Guerre culturali e neoliberismo

Mimmo Cangiano

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 192

Politically correct, identity politics, woke, cancel culture, diversity management, pink- o rainbow-washing sono formule ormai diffuse e sciorinate in tutto il mondo occidentale, importate dagli Stati Uniti dove da molti anni rappresentano croce e delizia della comunicazione, dei posizionamenti etico-politici, dei codici sociali, educativi e comportamentali. In questo quadro, differenza, marginalità e specificità identitaria costituiscono i nodi primari delle battaglie culturali combattute in nome di genere, etnicità, classe, corpo e orientamento sessuale, contro ogni rimozione o omologazione del “particolare” nel discorso politico, istituzionale, pubblico. Mimmo Cangiano ci accompagna nella ricostruzione storica di questi movimenti ed evidenzia le stratigrafie ideologiche, i piani simbolici e le contraddizioni pragmatiche intrecciate nelle “guerre culturali” progressiste che, senza riuscire a sbrogliarsi dai vincoli del sistema neoliberista, rischiano spesso esiti ambigui, derive individualistiche o manipolazioni funzionali. Una trappola dalla quale si esce, secondo l’autore, solo se le lotte in questione riconoscono e contrastano la sfera materiale in cui si originano e muovono: quella della struttura economica capitalista che, con le sue modalità di produzione, lavoro e consumo, genera oppressione a partire da forme (sempre meno evidenti) di sfruttamento. Soltanto così, se cioè la marginalità non si scinde dalla classe, il proteiforme neoliberismo, capace di mettere a profitto per i propri scopi anche le direttive ideologiche progressiste e i sistemi di inclusione delle differenze, potrà essere smascherato con la domanda di una vera alternativa, “di un diverso modo di vivere che chiuda davvero con sfruttamento e oppressione”.
17,00

Come piombo nelle vene

Come piombo nelle vene

Helen Garner

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 336

Nel suo debutto, originariamente pubblicato nel 1977, Helen Garner ci porta con sé nella Melbourne “marginale” dell’epoca, raccontando un mondo e una generazione sino ad allora ignorati dalla letteratura. Nora, alter ego dell’autrice, ha trent’anni e una figlia, Grace, con cui abita in una comune popolata da amici artisti e altri bambini. E poi c’è Javo, poco più che ventenne, che entra ed esce di casa così come dalla sua vita. A legarli un filo sottile, la dipendenza: quella di Nora da lui, e quella di Javo dall’eroina. Nel loro rapporto il sesso sconfina in maniera inesorabile in un forte legame emotivo, ma la droga soffoca ogni progetto di futuro insieme, trasforma Javo in un uomo in perenne fuga. La vita di Nora, narrata pagina dopo pagina come in un diario, diventa così un’intensa danza di passione e abbandono. I personaggi di Garner desiderano la beatitudine e rischiano il fallimento, mentre cercano con ostinazione nuovi modi di amare e vivere. Come piombo nelle vene è un romanzo lirico e implacabile, un capolavoro della letteratura australiana.
18,00

Le città e i giorni

Le città e i giorni

Filippo D'Angelo

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 336

Maurizio ed Emanuele sono fratelli e, come spesso accade ai fratelli, sono molto diversi tra loro. Il primo ha proseguito la tradizione familiare ed è diventato architetto; il secondo, più piccolo, ha una vaga vocazione letteraria e lavora da anni in organizzazioni umanitarie. Maurizio vive a Parigi con la moglie argentina Consuelo e la figlia Cristina, ma rientra a Milano quando, grazie al padre, viene coinvolto in CityDays, ambizioso progetto di un’archistar americana. Lo ritroveremo poi, tra vita e lavoro, tra fughe e pentimenti, a New York, in Israele e a Buenos Aires, dove cercherà di salvare il suo matrimonio. Emanuele, dopo una missione in un campo profughi congolese della quale conserva un vergognoso segreto, accetta un incarico nella travagliata Repubblica Centrafricana, e lì, in mezzo a intrighi e lotte di potere, dovrà occuparsi di un difficile caso di abusi sessuali su minori. I destini di Maurizio ed Emanuele sono davvero così distanti come sembra? Raccontando il nostro presente attraverso le tensioni familiari e l’impulso a scappare, vagare – per poi far sempre ritorno –, Filippo D’Angelo rende in modo perfetto il senso di incompiutezza di una generazione: diventare padri senza sapersi emancipare dal ruolo di figli.
18,00

Il realismo è l'impossibile. Con una palinodia 2023

Il realismo è l'impossibile. Con una palinodia 2023

Walter Siti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 96

La realtà è imprendibile, interessante perché irrappresentabile. Il realismo in letteratura non è un’imitazione della realtà ma un gioco di illusionismo. L’arte ci pare realistica quando rompe con le convenzioni precedenti; si potrebbe dire che il realismo in arte è l’anti-stereotipo. Nell’ultimo decennio il ruolo assunto dalla “comunicazione” all’interno della società ha determinato un profondo cambiamento nella percezione del reale. Proprio lo stereotipo è alla base del successo mediatico. E allora, in questa nuova edizione del saggio in cui offre “la sua bieca ammissione di poetica”, Walter Siti ha voluto aggiungere, a mo’ di palinodia, una lunga postfazione dedicata a ciò che oggi sembra meglio assecondare i parametri di verosimiglianza in passato essenziali nell’idea di realismo: le serie tv. Passando in lettura da Breaking Bad a Sex Education, da Emily in Paris a Squid Game e inevitabilmente a Black Mirror, non senza qualche amara considerazione, l’autore ci mostra i paradossi e i mutamenti della realtà contemporanea – e del suo realismo.
12,00

Scorze

Scorze

Georges Didi-Huberman

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 84

"Scorze" è il racconto di una visita al campo di sterminio di Birkenau fatta nel 2011 da Georges Didi-Huberman, filosofo e storico dell’arte. Attraverso fotografie e pensieri ispirati dall’osservazione di un luogo ormai ridotto a museo, l’autore scopre le tracce sotterranee di ciò che il tempo sembra a prima vista aver addomesticato. Come sempre nei suoi libri, Didi-Huberman compie un’investigazione di segni: le cortecce di una betulla, un uccello, il pavimento di un crematorio, il cartello sbiadito di un teschio lo conducono oltre ciò che è visibile ed esposto: sono interrogazioni, fenditure nella materia del presente che mettono a nudo pezzi di memoria: "Perché non si può mai dire: non c’è più niente da vedere".
11,00

Perché la guerra?

Perché la guerra?

Frédéric Gros

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 156

La guerra sarebbe “morta a Hiroshima” quasi ottant’anni fa, per usare l’espressione di un generale francese. Nel senso che non la si poteva più concepire, dopo la colossale distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Sembrava un punto terminale, sancito dall’equilibrio perverso della Guerra Fredda in bilico sull’apocalisse nucleare e dalla creazione dell’ONU nel 1945, il cui scopo principale era impedire nuovi, catastrofici conflitti internazionali. Eppure, come Frédéric Gros osserva esplorando sia il concetto di guerra, sia la sua origine, i suoi stili, le sue pratiche storiche e l’immaginario che li attraversa, la guerra non si è mai fermata, né accenna a farlo. Come mostrano, con un’evidenza tragica e lampante, l’attuale conflitto in Ucraina (il ritorno della guerra vera, si è detto superficialmente) e la massiccia offensiva israeliana nella Striscia di Gaza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Guerra classica, guerra “regolata” o deregolamentata, “giusta da entrambe le parti” o per “giusta causa”, guerra totale, globale, di “caotizzazione” o per procura: mentre le forme dei conflitti si trasformano e le distinzioni tipologiche si susseguono, resta ineludibile una domanda “di fronte alla quale la filosofia indietreggia”: perché la guerra? Chiamando a raccolta grandi filosofi politici, da Platone a Machiavelli, da Hobbes a Marx, senza dimenticare le intuizioni di Freud e le analisi di Schmitt, Gros cerca di rispondere a quest’interrogativo, legato ad altre questioni decisive: cos’è una guerra “giusta”? Quali sono le forze morali coinvolte in un conflitto, e qual è l’“ingiuria” che rende lecita la violenza armata? È lo Stato che fa la guerra o è la guerra che fa lo Stato? Fino alla domanda ultima, e insieme più stringente: per quale pace, la guerra?
15,00

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