Nova Delphi Libri
Red America. Lotta di classe negli Stati Uniti
John Reed
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 272
Conosciamo John Reed essenzialmente per il libro "I dieci giorni che sconvolsero il mondo" (1919) - l'appassionato reportage sulla Rivoluzione d'Ottobre che Lenin stesso raccomandò "agli operai di tutto il mondo". Meno nota è la precedente, intensa attività giornalistica e, negli ultimi anni di una vita brevissima, la sua militanza nel movimento comunista statunitense e internazionale. I reportage e i racconti riuniti in questo volume (alcuni inediti in Italia, altri pubblicati una quarantina d'anni fa ma ormai introvabili) danno la misura del violento scontro sociale che interessò gli Stati Uniti all'inizio del Novecento e sono stati scelti perché ne rappresentano la testimonianza più vibrante ed eloquente di quegli anni, contribuendo a delineare la figura di un uomo che divenne il modello per un'intera generazione di intellettuali statunitensi.
Racconti fatali
Leopoldo Lugones
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 176
Maestro e primo interprete del racconto fantastico sudamericano, Leopoldo Lugones raccolse in questo libro cinque testi brevi, pubblicati nel 1924, tradotti oggi in italiano per la prima volta. La nota comune a questi racconti è data proprio dall'aggettivo "fatali". Fatalità intesa come forza inevitabile che sembra determinare gli eventi e le azioni dell'uomo, condizionandone in maniera inappellabile i risultati. Passiamo in questo modo dal tema esoterico, a lui caro, presente in racconti come "Il vaso di alabastro" o "Il pugnale", a inserimenti nel mito letterario tradizionale come in "Agueda" o "Il segreto di Don Giovanni". Filo rosso che unisce queste storie è il fascino magnetico e troppo spesso fugace delle figure femminili che le attraversano, figure imprescindibili nella narrativa dello scrittore argentino, così come imprescindibile è la natura stessa del destino. Saggio introduttivo di Camilla Cattarulla.
La notte di villa Diodati
Mary Shelley, George G. Byron, John Polidori
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 388
La notte del 16 giugno 1816, a Villa Diodati, sul lago di Ginevra, un gruppo di letterati e intellettuali si incontra nell'antica residenza. Tra questi, Lord Byron, Mary Shelley e John Polidori danno vita a una "scommessa" letteraria: ognuno di loro avrebbe scritto un racconto gotico da leggere e confrontare nelle notti successive. Nascono così "Frankenstein" di Mary Shelley, "Il vampiro" di John Polidori e "La sepoltura" di Lord Byron, opere che gettano le basi per lo sviluppo di moderni generi letterari quali la fantascienza, l'horror e il romanzo gotico moderno. "La notte di Villa Diodati" riunisce per la prima volta le tre opere, in una nuova traduzione, con un ampio saggio di apertura a cura di Danilo Arona.
Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re
Massimo Ortalli
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 240
Gaetano Bresci fu l'anarchico che uccise a Monza, la sera del 29 luglio 1900, re Umberto I di Savoia sparandogli tre colpi di pistola. Il sovrano stava rientrando in carrozza dopo una premiazione in una società sportiva e l'assassinio avvenne sotto gli occhi della popolazione festante che salutava il monarca. Emigrato tempo prima a Paterson, sobborgo di New York, l'anarchico era rientrato appositamente dagli Stati Uniti con lo scopo di uccidere Umberto. Intendeva così vendicare la strage avvenuta a Milano nel 1898, quando l'esercitò, al comando del generale Bava Beccaris, aveva fatto fuoco sulla folla inerme: il popolo, affamato in seguito all'aumento del costo della farina, era insorto dando assalto ai forni e Umberto I non aveva esitato ad autorizzare l'impiego dei cannoni provocando oltre cento vittime tra i manifestanti. Il processo nei confronti del regicida fu istruito rapidamente e, pur essendo la sentenza già scontata, l'imputato tenne un contegno distaccato, senza mostrare né pentimento né spavalderia. Bresci morì in carcere il 22 maggio 1901 "suicidato" da ignoti con un lenzuolo. La presentazione del volume è a cura di Ascanio Celestini.
Novembre. Frammenti di uno stile qualsiasi
Gustave Flaubert
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 144
Libro "tassativo e inevitabile" per chiunque voglia conoscere l'opera di Gustave Flaubert, "Novembre" rappresenta, da un punto di vista squisitamente letterario, il vero e più compito frutto dell'età giovanile dell'autore. Concepita nell'inverno del 1840-41, abbandonata e ripresa più volte, questa storia dallo stile semplice e asciutto rappresenta una sorta di autobiografia onirico-fiabesca dell'esperienza amorosa dell'autore e delle pulsioni a essa legate, riferendoci come ha scritto J. P. Sartre "non tanto della sua educazione sessuale, quanto piuttosto della rivelazione del piacere come realtà totale, carnale e affettiva". Introduzione di Giuseppe Aloe.
Il bus si è fermato
Tabish Khair
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 194
Le radici altrove
Shubnum Khan
Libro: Copertina morbida
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 312
Amori, ricordi e frammenti di vita di tre generazioni di donne musulmane, di origine indiana, nate e cresciute in Sud Africa. Khadejaah, forte e generosa, abituata a lavorare duro; Summaya, sua figlia, delusa dalla vita e dall'amore, in bilico tra un passato doloroso e un presente difficile; infine c'è la piccola Aneesa, creatura curiosa e affascinata dalla vita, che aiuterà la madre Summaya a riconciliarsi con il mondo e con se stessa. Tre diversi percorsi che si intrecciano in un mosaico dove la quotidianità si tinge di sapori lontani e aromi nascosti. Sullo sfondo, c'è l'India dei ricordi, lontana e irraggiungibile.
Nuovo Teatro Guadalupano. La Madonna di Guadalupe nel teatro messicano del Novecento
Angela Di Matteo
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2019
pagine: 188
Fin dalla sua apparizione nel XVI secolo, la Madonna di Guadalupe è il cuore pulsante nella costruzione culturale dell’identità nazionale. Il teatro messicano ha utilizzato lo spazio scenico per indagare le rivoluzioni dell’immaginario legato alla Vergine meticcia, icona che più di qualunque altra ha saputo plasmare un particolare linguaggio del sacro e una specifica visione del reale. Abbandonata la narrazione catechetica tipica del teatro coloniale e nell’alterazione formale dei dispositivi scenici della tradizione, il “Nuovo Teatro Guadalupano”, termine qui coniato per la prima volta, contribuisce al dibattito contemporaneo sulla mexicanidad e consegna al medium iconico un protagonismo mai sperimentato: la tela non è più emanazione statica di uno scenario religioso ma soggetto fisico e dinamico in grado di produrre una nuova percezione del mondo.