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A Marilia, una cittadina industriale affacciata sul mare, vivono Elisa, una ragazza di diciassette anni, introversa e sognatrice, e sua madre Marta, una donna che affronta la vita con leggerezza e superficialità. Un sabato sera, madre e figlia, seppur in modi diversi, vengono scosse da eventi che cambiano le loro esistenze. Nonostante l’amore che le lega non riescono ad aiutarsi e, intrappolate nelle loro fragilità, dovranno trovare da sole la forza di emergere dal buio. Intorno a loro, si intrecciano altre storie: quella di un ex detenuto coinvolto in affari illeciti, di un giovane bullo che urla la propria vulnerabilità, di un poliziotto deluso dalla sua vita in periferia, di un immigrato invisibile, di un assistente sociale ansioso e di una professoressa esausta che cerca di comprendere le nuove generazioni. Mentre gli adulti si aggrappano alle loro fragili identità, i giovani, in balia delle onde della loro esistenza, cercano la loro isola all’orizzonte.

Carla è una donna in bilico tra il desiderio di libertà e la paura del cambiamento. Intrappolata in una vita che non le appartiene, si divide tra un lavoro alienante, un matrimonio consumato e un passato che continua a riemergere. La sua mente è popolata dalla "sabotatrice", una voce interiore che la trattiene e la confonde, impedendole di prendere il controllo della propria vita. Quando scopre un corso di pittura sulle rive di un lago, qualcosa dentro di lei si risveglia. L’incontro con il Fumista, un uomo enigmatico e affascinante, la travolge in un’ossessione che la consuma. Tra bugie, passioni e atti di ribellione, Carla si scontra con la propria dipendenza affettiva, cercando disperatamente di spezzare il circolo vizioso che la tiene prigioniera. "La sabotatrice" è un viaggio nelle profondità dell’anima femminile, tra fragilità e forza, tra desiderio e auto- distruzione. Saprà Carla salvarsi da sé stessa?

"Per cento e mille strade (La straordinaria storia de La vita è adesso)" è un volume che intende omaggiare il disco dei record di Claudio Baglioni in occasione del suo quarantennale. Non una celebrazione, ma una grande festa piena di ospiti che hanno cercato di raccontare quel mitico 1985... Con contributi di Celso Valli, Walter Savelli, Phil Palmer, Fabio Martini, Fabio Gerlando Sorrentino, Massimo Sorrentino, Francesco Ruoppolo e Andrea Aloisi.

Luca è un professore di Lettere nel Liceo che ha frequentato quando era ragazzo alla fine degli anni Settanta, quando la città di provincia in cui abitava era investita dalle lotte studentesche, dalla militanza politica, dal sogno di cambiare tutto. Luca, da adolescente impacciato e timido, si era trasformato nel leader ammirato e seguito dai giovani che avrebbero realizzato la società del futuro, nel ragazzo amato da Mirella che cercava in tutti i modi di indicargli una via diversa. Trent’anni dopo Luca constata il fallimento, attraverso gli occhi di una donna incontrata per caso, attraverso il ricordo devastante scatenato da quegli occhi che lo riportano a Carmen ed all’orrore del gesto che dopo anni ancora lo stritola e non lo lascia vivere.

Giornalista, scrittrice, repubblicana tenace, amica di Carlo Cattaneo e di Giuseppe Mazzini, femminista, madre single, protagonista del Risorgimento italiano, Giulia Pezzi (1810-1878) è una donna coraggiosa, che ha vissuto la sua vita controcorrente. Non è nobile, è figlia illegittima e presto orfana, non ha un uomo al suo fianco: è una donna sola, che si espone, che fa scelte di vita difficili, con risolutezza e determinazione. Sulla base di lettere e documenti inediti rintracciati in archivi di tutt’Italia emerge la sua figura di appassionata intellettuale e di attivista mazziniana, impegnata sul fronte delle rivendicazioni femminili e soprattutto – originale per visionarietà – della denuncia delle varie forme di violenza domestica, descritta nei suoi romanzi.

I colori, gli odori, le sensazioni tattili, l’introspezione che scava dentro le cose tra mente e cuore; è l’urlo di colei che analizza la materia e alle volte la dematerializza trasformandola in poesia. Adila è una giovane ragazza musulmana che scopre timorosamente l’amore. L’amore in tutte le sue sfaccettature vagamente carnali, sfacciatamente spirituali. Il suo mondo interiore è così pieno e pregnante di pensiero che la parola non riesce a trovare sfogo. Adila è muta. È nella repressione dei suoi desideri che si perde, fino a quando i suoi occhi si specchiano in quelli di Giuliano, un giovane e bello muratore calabrese. La ragazza assiste quasi da spettatrice alla sua rinascita in un gioco di sentimenti reciproci, sempre offuscati dalla pesantezza del suo velo che costantemente la riporta alle sue origini, alla sua Terra e alla sua famiglia.

Un omicidio inatteso ruba la vita a un’adolescente. Il tutto accade tra persone perbene: l’ansia, come una forza oscura, sotterranea, entra nelle loro vite e le trasforma in un incubo collettivo dal quale nessuno riesce a liberarsi. Sarà la solidarietà tra donne, la loro coesione, a modificare il corso della storia.

L’instant book Trump, un patriota che divide l’America, di Gloria Vocaturo, esplora il percorso imprenditoriale e politico di Donald Trump fino all'inizio del suo secondo mandato. Esaminando come le sue politiche stiano ridefinendo l'identità e il futuro dell'America. Attraverso un’analisi di eventi chiave, discorsi e reazioni della popolazione, emerge un ritratto di una nazione in bilico tra la promessa di una rinascita economica e il rischio di profonde divisioni interne. Una presidenza quella di Trump che rivolterà la struttura politica e sociale americana, con i previsti interventi in tema di commercio, sanità, autosufficienza energetica, fino al nuovo approccio diplomatico. L’opera invita a riflettere su come questa presidenza potrà plasmare, a lungo termine, il concetto di “grandezza” americana.

Un manoscritto sospeso in aria. La storia di un amore impossibile. "Dolce diabete" è il testo di due fratelli, diabetici, che trasformano una diagnosi complessa in un percorso di crescita personale. Consapevolezza è la chiave dell’opera, resilienza la parola consigliata. Questo libro vuole essere monito per chi, come loro, sceglie di riscrivere la propria vita giorno dopo giorno. Per chi vuole fiorire nel silenzio di piccole vittorie.

Non si tratta di una guida turistica, ma la testimonianza e l’orgoglio di chi vive sulla sponda destra del Tevere, dove venne edificata Villa Pamphilj, diventata poi Villa Doria Pamphilj. Il parco più grande di Roma si relaziona con chi vive in questa città avendo avuto contemporaneamente su ambedue le sponde, importanti coinvolgimenti storici e politici poiché è nella riva sinistra dove i Pamphilj fecero edificare il loro palazzo a piazza Navona e in seguito la grandezza del loro potere lo mostrarono nel palazzo del Corso, ora sede della Galleria Doria Pamphilj, scrigno dell’arte italiana dal Duecento ai giorni nostri. Oggi, purtroppo, viviamo in “non luoghi”, costruzioni in cemento armato che dopo 80 anni sono da ricostruire. Chi ama la storia, e quanto di bello e architettonicamente valido ci hanno tramandato i geni dell’arte, va protetto e difeso dall’ignoranza, dalla violenza, dalla distruzione e dall’arroganza, di chi non è educato al difficile lavoro della Conoscenza e dell’Amore. Il saggio si pregia della prefazione del principe Jonathan Paul Andrew Pamphilj Landi.

"Noi più di ieri" è un’esplosione parossistica nella ricerca della verità. Attraverso il tema del viaggio in terre lontane, dentro se stessi o nella tela dei legami familiari, ogni personaggio si muove sulle tracce della propria identità. È un racconto corale ambientato tra gli anni Sessanta e Settanta che narra le vicende e gli intrecci di due famiglie di diverso ceto sociale, accomunate da segreti inconfessabili che ricadono sul destino dei figli. È anche un racconto intimo che descrive un amore puro, quello tra Grace e Zeno, sbocciato nell’infanzia e per anni solo accarezzato, immaginato e atteso. I personaggi cosiddetti minori non sono marginali, ma motore della storia. In questo vortice di scenari ognuno avrà la possibilità di riscrivere il proprio destino.

A cavallo degli anni ’70, ’80, ’90, Taurianova fu funestata da gravi fatti di cronaca nera, vivendo il periodo più buio della sua storia. Violente faide tra bande rivali, morti ammazzati e il terrore che serpeggiava tra la popolazione e che costringeva la gente a non uscire di casa, la resero famosa in tutto il mondo. Oggi, per fortuna e per merito del coraggio di tanta bella gente, i fatti mafiosi e gli episodi di malavita organizzata costituiscono solo un brutto ricordo: Taurianova si è scrollata di dosso tutta quella reputazione negativa e vergognosa e si respira un’altra aria. Finalmente si è spogliata di quegli abiti sporchi e di tutto il fango che ogni giorno le veniva buttato addosso: ora veste gli abiti dell’arte, della cultura e dell’ospitalità.