SAGEP
Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla. Catalogo della mostra (Carrara, 29 giugno-27 ottobre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 172
Dopo l’Unità, i pittori della “Nuova Italia” sentono la necessità di superare le divisioni delle scuole regionali, per restituire all’arte una dimensione nazionale e internazionale, scoprendo i temi e le suggestioni della “vita moderna”. Così che alla pittura di storia, si sostituisce la rappresentazione della società contemporanea, sostenuta da chiare intenzioni narrative a cui si confanno i nuovi linguaggi figurativi. A partire dagli ultimi sviluppi del Realismo macchiaiolo e dall’importazione delle novità della “Scuola di Parigi”, fino all’insorgere della Scapigliatura e al dilagare delle spinte innovative del Divisionismo e delle secessioni, la mostra Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna. Da Lega e Fattori a Boldini e De Nittis a Nomellini e Balla traccia un percorso di adeguamento ai tempi nuovi, e di recupero di una dimensione internazionale, per un’arte che può nuovamente dirsi italiana.
Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento. Catalogo della mostra (Alessandria, 21 marzo-6 ottobre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 328
Il catalogo correda la mostra Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento, che si tiene a Palazzo del Monferrato a Alessandria, è un evento culturale di grande rilevanza: curata da Fulvio Cervini e organizzata da Roberto Livraghi, è frutto di una partnership con le Gallerie degli Uffizi e conta sul contributo di importanti musei italiani. Il catalogo propone circa ottanta opere, concentrandosi sulle arti suntuarie e sull’avvento del Manierismo internazionale. Attraverso sculture in metallo prezioso, oreficerie e dipinti, si racconta la creatività artistica di Alessandria e del suo territorio tra il Cinque e il primo Seicento. Si mette in luce il ruolo centrale della città come punto di convergenza di diverse culture e influenze artistiche, dalla toscano-romana alle nordiche. La mostra non si limita al Palazzo del Monferrato, ma si estende in luoghi culturali della provincia, riflettendo sull’identità culturale dinamica e la funzione storica di Alessandria come cerniera interregionale. Attraverso questa esposizione, si intende promuovere il territorio e valorizzare il suo patrimonio artistico...
Elogio della fragilità. Arte ceramica al Museo Civico Pier Alessandro Garda. Catalogo della mostra (Ivrea, 17 febbraio 2024-14 luglio 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 224
"Elogio della fragilità" è una mostra che celebra il decennale della riapertura al pubblico del Museo Civico Pier Alessandro Garda che si propone come luogo di incontro, confronto e accoglienza di linguaggi e valori inclusivi. L’argilla, nelle sue varie declinazioni dalla terraglia alla porcellana, è la materia che caratterizza l’intera mostra e il suo catalogo. Oltre a individuare un elemento di connessione, si evidenziano alcuni significati di cui può essere portatore: la fragilità, la debolezza insita in questi oggetti che si rompono, fratturano e scalfiscono facilmente, ma, anche all’opposto, suggeriscono la capacità di utilizzare una debolezza, una ferita per creare forza, bellezza e rinascita. Attraverso i saggi di studiosi e ricercatori esperti e appassionati, il catalogo non persegue solo l’obiettivo di illustrare e descrivere un insieme pur straordinario di opere, ma invita il lettore a contribuire con il proprio percorso di lettura alla creazione di un racconto interiore e a una riflessione sulla fragilità umana.
Carlo Rizzarda «poeta del ferro»
Tiziana Casagrande
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 400
Raffinato fabbro ornatista, Carlo Rizzarda nacque a Feltre nel 1883 e nel 1904 si trasferì a Milano, dove, dopo aver lavorato nell’officina di Alessandro Mazzucotelli, si affermò tra i più rinomati artisti del ferro battuto del tempo. Le sue opere, caratterizzate da un elegante equilibrio compositivo e da un’inarrivabile maestria esecutiva, furono presentate nelle principali rassegne d’arte decorativa del periodo suscitando il plauso di critici quali Ugo Ojetti, Raffaele Calzini, Mario Tinti, Piero Torriano. Nella sua carriera artistica, conclusasi con la prematura scomparsa nel 1931, Rizzarda realizzò un’enorme mole di manufatti, non solo in Italia, ma anche all’estero. Con grande lungimiranza, grazie a un legato testamentario, fondò nella città natale un museo del ferro battuto dove sono tuttora esposti i modelli delle sue creazioni e la sua collezione d’arte. Il volume, oltre a una serie di saggi che delineano da diverse angolazioni la sfaccettata personalità dell’artista e il suo ambiente, presenta per la prima volta le schede di tutti gli oggetti fabbrili del museo feltrino e ripercorre la parabola artistica ed esistenziale di colui che, con i sinuosi virtuosismi dei suoi lavori, costruì un linguaggio di bellezza meritando l’epiteto di «poeta del ferro» assegnatogli da Gino Rocca.
Lorenzo Peretti (1871-1953). Natura e mistero. Catalogo della mostra (Domodossola, 26 maggio-26 ottobre 2024). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 160
Il catalogo è a corredo della mostra (Domodossola, Casa De Rodis, 26 maggio–26 ottobre 2024) che propone circa ottanta opere di Lorenzo Peretti, e ripercorre tutta la breve vicenda di questo singolare artista che ha dipinto solo una dozzina d’anni, non ha mai esposto in vita sua e nel suo studio non faceva entrare nessuno, tanto che la sua figura di colto intellettuale, pervaso di tensione religiosa, è stata spesso scambiata per quella di un alchimista in odore di stregoneria. "Lorenzo Peretti (1871–1953). Natura e mistero" presenta tutti i suoi principali lavori, tra cui il visionario Bosco dei druidi, 1898 ca. (una foresta abitata da sacerdoti millenari, ispirata forse alla Norma di Bellini), i suoi più importanti paesaggi divisionisti della Val Vigezzo e i precoci, anticipatori quadri non-finiti di inizio Novecento...
Officine pittoriche del ‘500 nel Ponente ligure
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il lavoro inedito di uno storico dell’arte che viene ricordato con grande stima per il suo talento raffinato, attento alle dissonanze culturali e ai fenomeni di fronda. Un testo affascinante, concepito una trentina d’anni fa come tesi di specializzazione, dedicato alle botteghe di un eccentrico Rinascimento e lasciato, per le parti incompiute, alla cura di un collega-amico. In queste pagine, la sapiente coltivazione del responso estetico va di pari passo con una sorridente umanità personale: perché alle valutazioni tecniche e alle considerazioni stilistiche Massimo Bartoletti ha saputo anche affiancare – a tratti, e con la massima naturalezza – un affettuoso ‘scandaglio’ introspettivo dei personaggi raffigurati nei retabli del suo Ponente.
Le Metamorfosi. Filippo Parodi
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 160
Il volume è il primo studio monografico dedicato alle Metamorfosi di Filippo Parodi, l’artista che più d’ogni altro in Liguria assorbì e fece sua la lezione di Gian Lorenzo Bernini. Tuttora conservate presso il Palazzo Reale di Genova, le quattro statue sono considerate tra i più alti esiti del maggiore scultore genovese del Seicento, al quale sono riservati i due saggi d’apertura. Lo studio delle iconografie, l’analisi delle fonti e della committenza, insieme a una completa rassegna bibliografica, offrono al lettore un quadro preciso sulla percezione dei quattro marmi in passato, mentre l’ampio apparato fotografico, realizzato per l’occasione, documenta porzioni di solito nascoste alla vista. Alla creazione di arredi e allestimenti barocchi a Genova, sono infine destinate ulteriori riflessioni finalizzate a verificare la fondatezza di una nuova ipotesi circa la destinazione originale delle quattro opere.
La Comunità della Pietra e i suoi statuti seicenteschi
Daniela Meggiolaro
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 144
Questo scritto è il frutto di un’indagine sulle testimonianze attualmente note circa i capitoli statutari che hanno regolato la vita della Magnifica Communità della Pietra. Malgrado questa comunità e l’insediamento stesso abbiano origini molto più antiche, tali testimonianze partono solo dal Seicento. La stesura del lavoro è stata svolta con il desiderio di restituire un’immagine il più possibile oggettiva e precisa del contenuto delle fonti esaminate, in modo da consentire al lettore di ripercorrere il processo di analisi dei frammenti di testo citati ed eventualmente rivisitarne l’interpretazione, ma soprattutto calarsi tramite la parola originale nella realtà del tempo. Il testo contiene due capitoli introduttivi, dei quali il primo delinea per sommi capi il contesto territoriale e tratta alcuni elementi storici essenziali che riguardano il luogo della Pietra e la sua circoscrizione. Il secondo capitolo mette in luce le caratteristiche e i contenuti dei manoscritti esaminati e del Liber Comunitatis Loci Petre, preziosa testimonianza seicentesca conservata nel Comune di Pietra Ligure.
Dove si è nascosto il discorso d’architettura?
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 64
Consultando riviste o siti di architettura, visitando le grandi città, osserviamo la sovrabbondanza di forme spettacolari con cui le metropoli più glamour si contendono il predominio globale. Ci colpisce la prorompente pervasività delle immagini, la prevalenza delle forme sui contenuti; ci assale il dubbio che l’architettura abbia rinunciato a produrre e trasmettere, assieme alle forme, gli apparati concettuali posti a sostegno del progetto. Rinuncia che rischia di isolare ogni architettura all’interno del proprio gioco di spettacolarizzazione, troncando un dialogo che, fino a qualche decennio fa, aveva contribuito all’avanzamento della disciplina e dei suoi rapporti col mondo. Dunque la domanda è: in tutto questo, dove si è nascosto il discorso d’architettura? Non è questa una nostalgia per la “teoria”con la T maiuscola, ma un richiamo alla necessità di tornare a sviluppare componenti discorsive capaci di illuminare di senso ciò che accade, per tornare a vedere le differenze, per capire in che modo e per quali ragioni, dentro un qualsiasi percorso progettuale, si sia giunti dove si è giunti...
Musei e Medioevo. Suggestioni sull’età di mezzo nel patrimonio dei Musei Civici di Genova
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 96
La Collana di Educazione e Mediazione del Patrimonio Culturale - EMPaC - dei Musei Civici di Genova giunge alla terza uscita rivolgendo lo sguardo al Medioevo, in occasione del progetto “Ianua. Genova nel Medioevo”. Genova ha vissuto, tra X e XV secolo, uno dei suoi periodi più importanti assumendo un ruolo di riferimento a livello commerciale, politico, culturale e finanziario. La città è nel Medioevo una vera e propria porta tra il nord e il sud del Mediterraneo, tra l’Oriente e l’Occidente, un crocevia di fitti intrecci, uno straordinario contesto cosmopolita dove mondi diversi si incontrano, dando vita a nuove identità, come accade ancora oggi. Le narrazioni proposte dai Responsabili dei Musei Civici permettono di compiere un affascinante viaggio in ventuno realtà cittadine attraverso la scelta di un’opera o di uno spazio legato al tema “Medioevo”.
Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 88
Il Museo Bagatti Valsecchi e Credem presentano Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem a favore della Romagna, in mostra dal prossimo 10 maggio al 10 novembre 2024, con l’obiettivo di rendere noto al pubblico milanese una parte del patrimonio artistico di Credem e soprattutto sostenere il restauro delle opere del Museo Zauli di Faenza colpite dall’alluvione il 16 maggio del 2023. Curato da Antonio D’Amico e Odette D’Albo, il catolgo presenta un nucleo di dieci capolavori dei maestri del Seicento emiliano provenienti dalla collezione d’arte Credem e otto sculture di Carlo Zauli. Il Barocco emiliano, rappresentato dalle opere di maestri come Reni, Lanfranco e Procaccini, è messo in relazione con l’identità delle sale del Museo Bagatti Valsecchi, seguendo il filo conduttore dello sguardo intimo e devoto proprio dei soggetti seicenteschi. Attraverso Lo Sguardo del Sentire, l’arte aiuta l’arte a rinascere: grazie alla generosità dei visitatori del museo, il Bagatti Valsecchi potrà sostenere concretamente l’istituzione faentina.
I paesaggi dell’arte. Vertigini 1839–2024
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 96
L’esposizione intende porre l’accento sulla centralità del tema della fotografia e della straordinaria storia collezionistica che la GAM può vantare in questo campo. La mostra ripercorre la storia italiana della fotografia dedicata all’arte attraverso alcuni prestiti nelle collezioni della GAM: dalle prime documentazioni ottocentesche del paesaggio architettonico fino agli scatti di Armin Linke dedicati al Teatro Regio, dalle immagini di Ghirri in cui lo sguardo di spettatori si frappone tra obiettivo fotografico e opere d’arte a quelle di Mulas, sino al lavoro di Gianfranco Gorgoni, dove opera d’arte e orizzonte si fondono in un unico paesaggio significante.

