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Giuffrè: Univ. Milano-Fac. di giurisprudenza

Confisca di prevenzione e civil forfeiture

Confisca di prevenzione e civil forfeiture

Stefano Finocchiaro

Libro: Copertina morbida

editore: Giuffrè

anno edizione: 2022

pagine: 479

La spinta sempre più pressante, a livello nazionale e internazionale, verso l'adozione e il rafforzamento di strumenti di confisca dei patrimoni di origine criminosa, pur in assenza di una condanna pronunciata all'esito di un processo penale, pone di fronte a uno scomodo interrogativo: è possibile contemperare in modo sostenibile le esigenze di efficace contrasto della criminalità organizzata e quelle di necessaria garanzia dei diritti della persona in gioco? Il libro affronta tale questione svolgendo un'analisi del principale strumento di "confisca senza condanna" conosciuto nell'ordinamento italiano, e studiato come modello a livello europeo: la confisca di prevenzione, disciplinata dal d.lgs. n. 159/2011 (c.d. codice antimafia). Il libro si focalizza sul problema della natura giuridica di questa confisca nel contesto italiano ed europeo, soffermandosi inoltre sull'esperienza della civil forfeiture degli Stati Uniti d'America. La natura che l'autore propone di assegnare a questa misura è definita "civile", in contrapposizione alle qualificazioni come misura preventiva o punitiva, più diffuse in giurisprudenza e in dottrina. Di questo modello di confisca "civile" nel libro vengono delineate le caratteristiche essenziali e il relativo statuto garantistico, nonché le potenziali ricadute positive che si otterrebbero in termini non solo di efficienza nel contrasto alla criminalità, ma anche di rispetto dei diritti fondamentali della persona.
52,00

Pignus distrahere. La vendita del pegno da parte del creditore pignoratizio

Pignus distrahere. La vendita del pegno da parte del creditore pignoratizio

Renato Perani

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2021

pagine: 335

Chi non è proprietario può validamente trasferire la proprietà della cosa? Sulla scorta del ius distrahendi il creditore pignoratizio è legittimato a vendere e ad alienare la res del debitore per soddisfarsi sul ricavato. Il volume indaga nell'esperienza giuridica romana la genesi di questa incongruenza dogmatica e le ragioni che nel pensiero dei giuristi furono addotte a sua giustificazione, offrendo un particolare punto prospettico per lo studio del rapporto pignoratizio caratterizzato dalla situazione possessoria atipica del creditore e, al contempo, dal divieto per il debitore di disporre della cosa propria.
36,00

«Contatto sociale» e affidamento

«Contatto sociale» e affidamento

Francesco Venosta

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2021

pagine: VIII-213

Il volume in un primo momento ripercorre l'evoluzione e l'inquadramento della nozione di contatto sociale nel nostro ordinamento soffermandosi sulle diverse teorie dogmatiche entro le quali essa è stata inserito dalla dottrina italiana e il suo utilizzo nella giurisprudenza per la delineazione della responsabilità del medico. Questo permette all'autore di occuparsi della tutela dell'affidamento che deriva dal contatto sociale per poi dare una definizione di esso come una l'esecuzione di una prestazione non dovuta e dei relativi doveri di produzioni corredandola di esempi normativi e giurisprudenziali.
22,00

Gli anni della breccia cristiana. La legislazione dell'imperatore graziano
28,00

Le misure sospensivo-probatorie. Itinerari verso una riforma

Le misure sospensivo-probatorie. Itinerari verso una riforma

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2020

pagine: XII-370

36,00

Diritto e memoria storica

Diritto e memoria storica

Mirko Della Malva

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2020

pagine: X-422

42,00

Il patrimonio netto nelle società ordinarie e bancarie e i principi contabili IAS/IFRS
26,00

Il favoreggiamento del creditore nel diritto penale concorsuale

Il favoreggiamento del creditore nel diritto penale concorsuale

Pietro Chiaraviglio

Libro: Libro in brossura

editore: Giuffrè

anno edizione: 2020

pagine: XII-628

Il volume analizza compiutamente la figura di reato della bancarotta preferenziale alla luce delle molteplici intersezioni fra questa fattispecie criminosa ed altre discipline positive contenute in differenti settori dell'ordinamento (in primis - ma non solo - il diritto delle procedure concorsuali). La ricerca si snoda lungo lo schema classico di analisi della fattispecie delittuosa (interesse tutelato - fatto - antigiuridicità - colpevolezza - forme di manifestazione del reato) e, avvalendosi anche dello strumento della comparazione con l'ordinamento degli Stati Uniti, si propone l'obiettivo di fornire un contributo all'individuazione della legittimazione punitiva di questa figura di reato nell'ambito dell'attuale - e futuro - assetto delle procedure concorsuali e di procedere alla definizione del perimetro di responsabilità del debitore solvente e del creditore favorito, senza tralasciare i problemi teorici generati dalla norma incriminatrice in esame.
62,00

Razionalià legislativa e motivazione delle leggi. Un'introduzione teorica
18,00

Ambulatoria est voluntas defuncti? Ricerche sui «patti successori» istitutivi

Ambulatoria est voluntas defuncti? Ricerche sui «patti successori» istitutivi

Sabrina Lo Iacono

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2019

pagine: IX-373

Il tema dei patti successori sta assumendo sempre maggiore rilevanza a livello europeo e diverse sono le spinte volte a determinarne l'accoglimento nei Paesi in cui ancora sussiste un divieto di tali convenzioni. Il presente elaborato mira ad approfondire diacronicamente l'istituto (con particolare riferimento ai patti successori istitutivi), così da acquisire una conoscenza 'cumulativa' dello stesso e delle ragioni alla base del suo divieto o del suo accoglimento nei tre ordinamenti giuridici considerati: quello italiano, quello svizzero e quello romano. Nel primo capitolo, dedicato al diritto italiano, si analizza la disciplina della nullità delle tre distinte tipologie di patti successori (istitutivi, dispositivi e rinunciativi) riconducibili nell'alveo dell'art. 458 c.c., individuando altresì gli elementi essenziali che permettono di qualificare una convenzione come patto successorio e mettendo in luce le ragioni addotte tradizionalmente dalla dottrina e dalla giurisprudenza a giustificazione della nullità di tale istituto. Segue poi una parte dedicata a talune figure 'grigie' e controverse (quali le donazioni a causa di morte, il patto di famiglia, il mandato post mortem ecc.), delle quali è messa in luce la similarità con il patto successorio e, talvolta, l'identità con esso. L'argomento è poi studiato anche in relazione alle nuove esigenze percepite all'interno del territorio nazionale e alla nuova disciplina di diritto comunitario (Regolamento UE n. 650/2012). Si presenta infine quella che si ritiene essere la reale ragione alla base del divieto oggi vigente in Italia, ossia la tutela degli stretti familiari del de cuius. Il secondo capitolo è dedicato all'ordinamento elvetico, nel quale, al contrario che nel diritto italiano, l'istituto non solo è accolto, ma costituisce uno dei mezzi più frequentemente adoperati per pianificare la successione degli individui e delle piccole e medie imprese. Infine, l’ultimo capitolo è volto all'analisi dell'istituto del patto successorio nel diritto romano. Al contrario di quanto tradizionalmente ritenuto, in questo ordinamento un divieto dell'istituto non è mai stato sancito in termini generali e astratti. Si indaga quindi la veridicità delle tradizionali affermazioni che vedono il fondamento del presunto divieto del patto successorio istitutivo nella sua immoralità e nella necessità di assicurare al de cuius la più ampia libertà di revoca delle disposizioni relative alla sua successione.
37,00

Esiste uno «stile giuridico» neoliberale? Atti dei seminari per Francesco Denozza
47,00

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