Il Mulino: Democrazie, diritti, costituzioni
Solidarietà, o delle sorti della democrazia. Libertà ed eguaglianza nel pensiero politico di Pierre Leroux (1830-1871)
Annalisa Furia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 144
In un'epoca in cui la solidarietà è ritenuta un bene politico marginale e da evocare solo nei momenti di crisi, questo volume ricostruisce la cruciale funzione politica che un autore relativamente poco studiato quale Pierre Leroux, tra i primi, le assegna. In un contesto caratterizzato dalla progressiva diffusione del capitalismo, dalla nascita del movimento operaio e dal drammatico manifestarsi della questione sociale, egli individua nella solidarietà il principio in grado di consentire la conciliazione tra la costituzione repubblicana garante delle libertà civili e politiche e un assetto sociale ispirato al principio dell'eguaglianza. Ponendola al centro di un'originale riflessione politica, Leroux mostra come la solidarietà permetta di arginare i rischi per la democrazia posti tanto dall'individualismo assoluto, quanto dal socialismo assoluto, favorendo l'instaurazione di una repubblica democratica e sociale nella quale la triade repubblicana Liberté, Égalité, Fraternité può finalmente trovare compimento e la politica può riscoprire il suo ruolo e il suo proprium.
Eredità coloniale e costruzione dell'Europa. Una questione irrisolta: il «rimosso» della coscienza europea
Gustavo Gozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 299
Il volume è il risultato di una ricerca che ha indagato, dalla prima metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, la continuità delle logiche coloniali con le politiche europee in Africa e nell'area del Mediterraneo. Nella prima parte, l'analisi del diritto coloniale fa risaltare il «lato oscuro» del pensiero occidentale, che ammetteva i diritti dell'uomo e del cittadino, proclamati dalla Dichiarazione della Rivoluzione francese, solo per i coloni nelle terre d'oltremare, ma li negava alla popolazione indigena. Al tempo stesso emerge l'ideologia, racchiusa nel diritto coloniale, di una «missione civilizzatrice» che rinviava in un futuro lontano e ipotetico la possibilità di un'«assimilazione» tra colonizzati e colonizzatori. Non è sorprendente ritrovare questa stessa dottrina al fondamento delle attuali politiche migratorie francesi. Di grandissimo rilievo si è rivelata la considerazione della pluralità degli «sguardi» - del colonizzatore e del colonizzato - che hanno consentito di cogliere la contraddizione fra la tradizione europea del liberalismo e dell'illuminismo e la durezza del «fatto coloniale» o, meglio, del «capitalismo coloniale», che emerge particolarmente attraverso l'analisi del pensiero di alcuni classici della storia delle dottrine politiche, da Locke a Diderot, a Kant, a Tocqueville, a J.S. Mill. Il volume approfondisce poi la dottrina dell'«Eurafrica», elaborata nel corso degli anni Trenta del secolo scorso, che enunciava la tesi della complementarietà tra Europa e Africa. Essa fu anche al fondamento - sulla base di una concezione neo-coloniale - della costituzione della Comunità Economica Europea del 1957. Sono infine considerati gli sviluppi di questa politica neo-coloniale, che si è tradotta nelle relazioni asimmetriche e nelle politiche protezionistiche dell'Europa rispetto ai paesi africani e ai paesi della «riva sud» del Mediterraneo. Solo la consapevolezza del proprio passato potrà dare all'Europa l'identità di una «potenza civile» portatrice dei diritti e dei principi della democrazia.
Corti costituzionali e transizioni democratiche. Tre generazioni a confronto
Francesco Biagi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 308
Quale rapporto sussiste fra transizione alla democrazia e costituzionalismo? Che ruolo hanno svolto in passato le Corti costituzionali nei processi di democratizzazione? Quali "lezioni" possono trarre da tali esperienze i Paesi come quelli coinvolti nella c.d. "Primavera araba" - che stanno attualmente affrontando una transizione da un regime non democratico? Sono questi alcuni dei principali quesiti che ispirano il volume. Oggetto della ricerca sono infatti le tre generazioni di Corti costituzionali europee istituite in seguito ai tre grandi processi di transizione democratica verificatisi in Europa nel corso del Novecento. Dall'analisi emerge come, proprio attraverso l'azione svolta nel corso di tali processi, le Corti costituzionali siano riuscite a trovare legittimazione nell'ordinamento costituzionale di riferimento e all'interno delle dinamiche delle rispettive forme di governo. Nonostante alcune ombre nella loro azione, le Corti si sono affermate come attori protagonisti delle transizioni, riuscendo a mitigare quel forte grado di incertezza che caratterizza il destino di ciascuno di questi processi, e scongiurando così il rischio di trovarsi in presenza di Costituzioni senza costituzionalismo.
Umano, non umano. Intervento umanitario, colonialismo, «primavere arabe»
Gustavo Gozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 325
Il volume affronta il controverso rapporto del mondo occidentale con paesi e popoli che in passato sono stati soggetti al suo dominio coloniale. La prima parte indaga la complessa articolazione esistente, all'interno del confronto tra le potenze occidentali, tra il colonialismo e la logica dell'intervento umanitario, di cui ricostruisce il paradigma concettuale dal XIX secolo a oggi, rivelandone il carattere di "tecnica egemonica", che nasconde interessi di parte sotto forma di concetti universali, come "umanità", "diritti umani", "responsabilità di proteggere". La seconda parte ripercorre la progressiva emancipazione del mondo arabo-musulmano dalla presenza coloniale occidentale, mettendo in luce i processi di influenza, contaminazione, assimilazione - sul piano amministrativo, costituzionale, ideologico - esistenti tra le due civiltà. L'esito ancora aperto e imprevedibile delle "primavere arabe", con l'eccezione della democrazia tunisina, rappresenta il punto d'arrivo di questa ricerca, che si chiude sullo scenario tuttora da ridefinire delle relazioni euro-mediterranee.
The future of the Euro-Mediterranean relationships
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 141
Di necessità, la cosiddetta "primavera araba" impone un ripensamento delle relazioni fra le due sponde del Mediterraneo; così come interrogano sul tema le persistenti tempeste nel vicino Oriente: trattandosi di uno scacchiere delicatamente (e pur pericolosamente) interconnesso. Il volume raccoglie contributi di studiosi italiani e di studiosi stranieri appartenenti all'area interessata. Nella presa d'atto che sin qui le relazioni euromediterranee hanno privilegiato i rapporti con regimi arabi autocratici, e sono state prevalentemente improntate alla realizzazione di obiettivi economici e di sicurezza - quali il libero scambio o l'apertura agli investimenti esteri, il controllo migratorio e la lotta al terrorismo - piuttosto che alla promozione del confronto su temi quali la democrazia, la libertà di associazione e di espressione, e il rispetto dei diritti umani, il volume raccoglie riflessioni e proposte sulle modalità e sui contenuti ai quali ci si deve oramai volgere per un rilancio del partenariato euromediterraneo improntato all'incontro, al dialogo, al riconoscimento fra le diverse culture, quali unici strumenti atti a consentire una neutralizzazione di tutti i fondamentalismi.
I confini dei diritti. Antropologia, politiche locali e rifugiati
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 151
La questione dei richiedenti asilo viene sempre più spesso posta in termini legali, inscritta all'interno dei discorsi giuridici su cittadinanza e appartenenza, e della sovranità nazionale come criterio di inclusione ed esclusione. Allo stesso tempo, la riduzione dei diritti umani a premio per pochi mostra il nesso ambiguo tra diritti pensati come universali e inalienabili, e la loro effettiva declinazione e gestione attraverso gli ordinamenti giuridici comunitari o nazionali. Nel tentativo di far dialogare tra loro antropologia e diritto, la prima parte del volume ripercorre i mutamenti degli ultimi anni nell'assetto geopolitico, nelle politiche di classificazione, gestione e controllo dei flussi di richiedenti asilo, e nei paradigmi interpretativi dei refugee studies. La seconda parte del volume è dedicata all'evoluzione del diritto relativo alle questioni che attengono ad asilo e rifugio, con una particolare attenzione alle condizioni dei porti al di qua e al di là dell'Adriatico; mentre l'ultima parte del volume intende dare voce alle politiche e alle esperienze locali in Emilia-Romagna e a Ravenna, tanto a livello istituzionale quanto a livello individuale.
Diritti umani e cooperazione internazionale allo sviluppo. Ideologie, illusioni e resistenze
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 116
In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, intento del volume è proporre una valutazione critica, condotta con un approccio interdisciplinare, dei suoi contenuti, delle sue matrici ideologiche e del suo fondante approccio universalistico, alla luce dei mutamenti storico-politici, ideologici, culturali e socio-economici intercorsi dal dopoguerra a oggi. Queste pagine offrono una ricostruzione completa del ben più ampio e complesso contesto nel quale il concetto e la forma contemporanea dei diritti umani si trovano oggi a riproporre significati, ideali e principi di riferimento per la riflessione e l'azione politica. Nonostante l'innegabile carattere innovativo della Dichiarazione del 1948, le analisi qui presentate compongono un quadro generale costellato di promesse mancate e di drammatici fallimenti, fra i quali si possono annoverare episodi di violazione dei diritti e dei bisogni dei minori e una sostanziale incapacità di promuovere una reale politica per l'infanzia. Mentre, d'altra parte, il presunto universalismo dei diritti umani viene evocato allo scopo di imporre l'egemonia occidentale ad altri popoli e ad altre culture.
Popoli e civiltà. Per una storia e filosofia del diritto internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 294
Due sono i temi al centro di questo volume: la ricerca sulle radici dello "scontro di civiltà" e l'analisi delle odierne trasformazioni del diritto internazionale. Rispetto al primo punto, il volume intende sollecitare e promuovere l'avvio di studi e ricerche sulla storia del diritto internazionale, per comprendere come lo scontro tra le civiltà abbia in realtà radici profonde, risalenti almeno all'età del colonialismo del secolo XIX. La fine del sistema coloniale dopo la Seconda guerra mondiale ha creato le condizioni che hanno determinato il tramonto della posizione "eurocentrica" del diritto internazionale e ha permesso l'avvio di una riflessione sui principi del diritto internazionale aperta ai contributi di altre civiltà, in particolare di quella islamica. La seconda parte del volume affronta invece le prospettive che si aprono ad un nuovo ordine mondiale e alla sua possibile forma istituzionale, discutendo alcuni temi fondamentali: dall'ipotesi della dissoluzione delle Nazioni Unite in una pluralità di sistemi regionali, alla prospettiva della creazione di una nuova comunità internazionale, al progetto kantiano di una giuridificazione delle relazioni fra gli Stati. Il volume analizza la pluralità delle opzioni che si presentano alla definizione del futuro assetto mondiale.
Costituzionalismo e giustizia di transizione. Il ruolo costituente della Commissione sudafricana verità e riconciliazione
Andrea Lollini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 273
Come ha funzionato e che cosa ha significato per la nascita del nuovo Sudafrica la Commissione per la verità e la riconciliazione? Quanto deve a questa istituzione la nuova Costituzione destinata a tenere assieme le tante anime del Sudafrica di oggi? La relazione tra il processo di scrittura della Costituzione sudafricana post-apartheid e le attività della "South African Truth and Reconciliation Commission" (Trc) è l'oggetto di questo volume.
Guerre e minoranze. Diritti delle minoranze, conflitti interetnici e giustizia internazionale nella transizione alla democrazia dell'Europa Centro-orientale
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 424
Al centro dei saggi raccolti nel volume vi sono i processi di transizione alla democrazia nei Paesi excomunisti dell'Europa Orientale, considerati attraverso l'analisi dei rapporti conflittuali tra gruppi di maggioranza e minoranza e lo scontro tra opposti nazionalismi. I saggi affrontano la realtà postcomunista nell'area balcanica e centro-europea (Bosnia-Erzegovina, Grecia, Serbia, Ungheria) e nei Paesi dell'ex-Unione Sovietica. Ne scaturisce la consapevolezza delle profonde differenze esistenti tra le democrazie costituzionali occidentali e la realtà dei Paesi centro-orientali, segnati dalla difficoltà di realizzare assetti democratici in contesti lacerati da nazionalismi esasperati.
Tradizioni culturali, sistemi giuridici e diritti umani nell'area del Mediterraneo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 401
Il Mediterraneo è stato il luogo di origine di civiltà e culture che si sono incontrate e confrontate attraverso fecondi rapporti di scambio. La realtà odierna dell'area del Mediterraneo è caratterizzata da estesi rapporti commerciali, vasti processi di immigrazione, zone segnate da aspri conflitti. Gli sviluppi politici dell'Unione Europea e le sue prospettive di allargamento verso Est pongono, al tempo stesso, la necessità di definire un'adeguata politica di intervento verso la riva Sud del Mediterraneo con l'obiettivo di rafforzare il dialogo tra le culture dei paesi dell'unione e quelli dell'area mediterranea. Il volume analizza queste complesse problematiche soffermandosi in particolare sul confronto interculturale nell'area del Mediterraneo.
Il pluralismo liberale può essere esportato? Teoria politica occidentale e relazioni etniche nell'Europa dell'Est
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 343
Molti paesi post-comunisti dell'Europa centro-orientale e, in precedenza, l'Unione Sovietica, vengono incoraggiati da parte dei paesi occidentali a migliorare il trattamento delle minoranze etniche e nazionali, e ad adottare i modelli occidentali relativi ai diritti delle minoranze. Ma quali sono questi modelli? Saranno efficaci nell'Europa orientale? Nella prima parte del volume, Will Kymlicka presenta un modello di "pluralismo liberale" sviluppatosi nella maggior parte delle democrazie occidentali e ne analizza le implicazioni derivanti da un suo utilizzo nell'Europa orientale. Tale modello viene poi commentato nella seconda parte del volume da personalità coinvolte nei problemi riguardanti i diritti delle minoranze nell'area orientale.