Il Nuovo Melangolo: Università
Responsabilità di fronte alla storia. La filosofia di Emmanuel Levinas tra alterità e terzietà
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 251
La filosofia di Emmanuel Levinas è stata soprattutto una profonda e ampia meditazione sull'impatto che un secolo terribile, di sangue e di guerra, ha avuto sulla filosofia e sulla morale, sulla possibilità della filosofia e della morale. Si è voluto, pertanto, ricostruire, da angolature visuali differenti, l'eredità ed attualità di tale riflessione, senza tacerne le difficoltà o le aporie, ma al contempo cercando di misurare la sua capacità di condurci alle crisi più autentiche, alle questioni di fondo, a riaperture del pensiero. Tra alterità e terzietà si è svolto il cammino filosofico di Levinas, che ha situato al centro dei propri scritti la possibilità del male nella storia. Quel male che è compendiato nella figura di un unico supremo delitto: lasciare l'altro morire da solo. Il terzo, nel quale tutta l'umanità è presente, è così il custode silenzioso che veglia sulla morte dell'altro e le assicura, contro il lavoro del tempo e dell'oblio, una risonanza spirituale.
Spazi. Materiali di approfondimento
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 113
II libro raccoglie una serie di contributi di diversi autori che sviluppano un'originale indagine interdisciplinare attorno al concetto di spazio. Si va dallo spazio sociale come luogo di incontro e interazione tra soggetti e costituzione dell'identità sociale, allo spazio architettonico come luogo progettato ed edificato che è concretizzazione dello spazio esistenziale, per arrivare alla crisi dello spazio come habitat che contraddistingue il nostro tempo. I saggi ripercorrono con taglio sociologico le diverse dimensioni del concetto spazio convergendo attorno all'idea secondo cui oggi occorre ripensare, nelle sue diverse forme, la nozione di spazio.
Il senso della verità. Un percorso attraverso Foucault
Ernesto De Cristofaro
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 94
II rapporto con l'idea di "verità" accompagna fa storia del sapere umano sin dai suoi albori. Lungo questo percorso esso si è costituito ed articolato secondo le forme e fisionomie più diverse. Nella seconda metà del Novecento Michel Foucault, raccogliendo l'eredità di filosofi come Nietzsche e Heidegger e di storici come Dumézil e Canguilhem, ha assunto la questione della verità come centro di gravitazione della sua ricerca, conferendole un senso affatto originale. La verità non riposa più sulla struttura logica del linguaggio, sull'esegesi di un canone testuale vincolante o su una qualche epifania del metafisico. Essa è investita nelle pratiche, di cui costituisce il punto di raccordo e il distillato di senso. Per comprendere la verità occorre, secondo Foucault, più che rivolgersi alla tradizione filosofica, indagare le sedi in cui il potere allestisce procedure di "veridizione", tecniche tramite cui si sanziona la differenza tra normalità e follia, legalità e crimine, moralità e perversione, le quali tutte confluiscono nell'opposizione tra verità ed errore. In questo campo tensivo in cui la normalità è l'effetto di una normalizzazione, la regolarità della condotta di un disciplinamento e il controllo delle passioni di una sapiente pedagogia, la verità è custodita nelle strategie politiche, nelle regole del diritto, nelle terapie mediche, nelle codificazioni etiche del comportamento. Ed e nello scavo delle medesime che essa può apparire.
Sofferenza e suicidio. Per una critica del tradizionale approccio cristiano al problema del dolore
Roberto Garaventa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 238
Il pensiero cristiano vede nel dolore fisico la conseguenza di una colpa commessa (poena peccati) e/o l'occasione per dar prova della fede professata (probatio fidei), attribuendogli quindi una funzione fondamentalmente pedagogico-provvidenziale. Questa concezione tradizionale della sofferenza segna pesantemente anche l'attuale dibattito sul testamento biologico e il suicidio assistito. In questa prospettiva va letto il presente volume, che affronta in particolare i seguenti problemi: l'assenza nella Bibbia di una condanna esplicita di suicidio ed eutanasia; l'influenza decisiva dell'Agostino antidonatista nella tabuizzazione del fenomeno suicidale nella nostra cultura; la differente valutazione che del suicidio hanno dato le diverse epoche della storia dell'occidente; la presenza di due concezioni opposte ma complementari del suicidio: atto razionalmente ponderato e liberamente voluto da un lato, risultato conclusivo di uno sviluppo patologico dall'altro; la svolta impressa dalla sociologia e dalla psicoanalisi nell'approccio al gesto autodistruttivo per eccellenza; la decisività dell'orizzonte di senso che sostanzia l'esistenza del singolo individuo, nell'atto di decidere della legittimità o meno del suicidio; la disumanità di quel cristianesimo che, invece di offrire perdono e speranza, condanna e colpevolizza chi è preso dalla tentazione di togliersi la vita, l'incongruenza dei principali argomenti addotti dalla chiesa contro l'eutanasia.
Le ragioni della virtù. Il carattere etico-religioso nella letteratura e nella filosofia
Isabella Adinolfi
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 276
In una pagina di "Anna Karénina" Tolstoj esprime attraverso i pensieri di uno dei protagonisti del romanzo i propri dubbi e le proprie perplessità riguardo alla riflessione morale astratta. Dopo aver elencato i molti pensatori presso cui aveva cercato lumi sul modo di vivere giusto, buono e sensato, annota che il loro pensiero "per un paio di giorni", "finché vi rimaneva dentro", lo consolava, ma poi, non appena lo "osservava dalla vita", gli si rivelava come "un vestito di mussola che non tiene caldo". In sintonia con tale convincimento, persuasa che non si possa parlare dell'uomo, delle sue scelte, delle sue condotte "more geometrico", l'autrice di questo libro, abbandonata ogni pretesa sistematica, esplora singole, decisive esperienze morali attraverso la lettura e l'interrogazione di alcuni grandi testi della tradizione letteraria e filosofica europea, con lo scopo di rendere attento il lettore alle "ragioni" e ai "percorsi" della realtà etica ed etico-religiosa, intesa come forma di vita e scelta esistenziale.
Metafisica del conflitto
Gianluca Giannini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 155
Dopo l'11 settembre 2001 oramai ha preso a farsi strada il convincimento che la narrazione del mondo appartenga ai terroristi. Questo evento catastrofico avrebbe cambiato il modo di pensare e di agire dell'uomo moderno: la nostra sicurezza esistenziale, la nostra possibilità di permanere sarebbero messe in serio pericolo. Ma, l'autore si chiede, si proviene realmente da una situazione di sicurezza? La nostra stessa storia narrata, si è effettivamente costruita, fino almeno all'11 settembre, sulla protezione, la tutela e la garanzia di incolumità? Questo studio, attraverso l'elaborazione di un novum concettuale, la "metafisica del conflitto", attraverso una ricostruzione filosofico-genealogica che si muove in un arco temporale che va dall'inizio del XIX secolo fino ai giorni nostri, vuole dimostrare come l'occidente sia invece esistenzialmente e ontologicamente in una situazione di conflitto permanente, e quindi di insicurezza continua.
Teoria platonica del linguaggio. Prospettive sul concetto di verità
Gaetano Licata
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 314
Platone dedica il "Cratilo", il primo vero studio della tradizione occidentale sul linguaggio verbale, al problema della correttezza o della verità dei nomi. Aristotele, dissentendo in questo dal maestro, preciserà nel "De interpretatione" che solo l'enunciato dichiarativo può essere vero o falso, mentre i nomi in nessun senso possono essere veri o falsi. Il punto di vista aristotelico, che ha influenzato per due millenni il pensiero filosofico, ha reso il concetto di verità dei nomi un concetto incomprensibile o, nella migliore delle ipotesi, inutile. L'obiettivo di questo studio è recuperare il senso del concetto di correttezza/verità dei nomi e mostrare che esso continua ad avere un ruolo decisamente importante nelle teorie del significato. Uno dei principali ostacoli alla comprensione del fondamentale ruolo della verità dei nomi, nell'odierno panorama teorico, è costituito dal principio delle condizioni di verità, enunziato in quella stessa opera, il "Tractatus logico-philosophicus", nella quale viene data grande rilevanza al ruolo dei nomi nello studio semantico degli enunciati. L'altro grande ostacolo è costituito dalle versioni estreme dell'olismo semantico, degenerazioni della posizione di Quine, in base alle quali sarebbe inutile tentare di delimitare il significato delle parole singole. Questo volume è uno studio approfondito della concezione platonica del logos, un vero e proprio commentario al Cratilo, ma anche una teoria del significato fondata su tale concezione.
Il laboratorio dell'anima. Immagini del corpo nella filosofia di Immanuel Kant
Vincenzo Bochicchio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 256
Il filosofo della legge morale in perenne lotta contro le passioni corporee avrebbe, secondo una logora vulgata, semplicemente eluso il tema del corpo nella costituzione della soggettività etica. Vincenzo Bochicchio ricostruisce, in questo testo, l'immagine che Kant, nei margini della sua filosofia, si fa del corpo.
Heidegger e Aristotele: verità e linguaggio
Chiara Agnello
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 228
Il saggio ha l'obiettivo di mostrare il contributo di Heidegger a una lettura rinnovata del pensiero aristotelico attraverso la stretta relazione tra l'essere e il linguaggio.
Palinsesti montaliani. Riletture in trasparenza
Natàlia Vacante
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 100
Il volume raccoglie una ricca serie di riletture testuali dell'opera matura di Eugenio Montale, soprattutto tra "Le occasioni e La bufera". Al centro della riflessione si pone soprattutto il problema critico dei rapporti fra il poeta degli "Ossi" e i diversi filoni della 'tradizione, da Dante e Petrarca ai grandi esponenti della lirica moderna, italiana ed europea. Modernità e tradizione si legittimano reciprocamente in Montale - è la tesi implicita che anima lo studio della Vacante - in quanto il poeta moderno sa reinventare, nella esatta consapevolezza della distanza che lo separa da esso, il significato e la forza intrinseca di un canone, e nello stesso tempo sa costruire con forza un'altra pronuncia e un altro senso del dire, in cui si esprime la coscienza inderivabile di un tempo nuovo.
Ricerca sulle cause delle frequenti esecuzioni a Tyburn. Con la proposta di alcune regole da applicare al comportamento dei criminali in prigione e i vantaggi ...
Bernard Mandeville
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 102
All'inizio del XVIII secolo, in seguito ai processi di urbanizzazione e di sviluppo del nascente capitalismo, Londra conosce un improvviso aumento della criminalità. Bernard Mandeville è tra i primi ad interrogarsi su questo fenomeno e a cercare di formulare un progetto di riforma per combattere efficacemente il crimine. Nella "Ricerca sulle cause delle frequenti esecuzioni a Tyburn", apparsa nel 1725, l'autore presenta una proposta di riforma del sistema carcerario e delle esecuzioni capitali. Bernard Mandeville (1670-1733) con la "Favola delle api" divenne uno degli autori più noti del suo tempo. Elaborò un'originale teoria delle passioni umane caratterizzata dalla centralità della distinzione tra amor proprio e amor di sé e intervenne nei principali dibattiti morali e politici della prima metà del Settecento.
Interruzioni. Note sulla filosofia di Ugo Perone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 235
Il libro non è una semplice raccolta di articoli (in onore di Ugo Perone, professore di Filosofia presso l'Università di Torino). Esso è piuttosto la riproduzione, quasi in presa diretta, di un seminario di filosofia, uno di quei seminari che costituiscono la prima linea dell'attività filosofica, oggi nel mondo. Luoghi in cui, intorno alla figura di un maestro, si riproduce ogni volta per intero, sia pure in sezione, l'organismo della filosofia.