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Le Mani-Microart'S: Cinema. Saggi

Il cinema di guerra americano (1968-1999)
12,50

La guerra dei vulcani. Storia di cinema e d'amore

La guerra dei vulcani. Storia di cinema e d'amore

Alberto Anile, Maria Gabriella Giannice

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 320

Il libro rievoca il più grande scandalo cinematografico-sentimentale di tutti i tempi. Protagonisti Roberto Rossellini, Ingrid Bergman e Anna Magnani. Legato alla Magnani, con la quale progettava alcune pellicole, nel '49 Rossellini decide di lasciarla per la Bergman, che diventa interprete di "Stromboli". Tradita e offesa, Anna Magnani decide di realizzare comunque il suo film, installandosi alle Eolie con il regista WIlliam Dieterle. La rivalità culmina nella famosa "guerra dei vulcani", con le due troupe simultaneamente al lavoro a pochi chilometri di distanza, nello scenario aspro e affascinante dell'arcipelago tirrenico.
18,00

Il cinema di Silhouette

Il cinema di Silhouette

Pierre Jouvanceau

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 276

18,00

Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema

Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema

Carlo Montanaro

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 160

14,00

Il cinema e il caso Moro

Il cinema e il caso Moro

Francesco Ventura

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 222

Il 9 maggio 1978, dopo 55 giorni di prigionia, viene assassinato Aldo Moro. A distanza di trent'anni, alcuni interrogativi restano ancora privi di risposta. Il cinema si è occupato di questa tragica vicenda con tre film dai quali traspaiono tre distinte interpretazioni storico-politiche degli eventi che hanno contrassegnato quel periodo. Sono analizzate in dettaglio: Il caso Moro di Giuseppe Ferrara, Buongiorno notte di Bellocchio e Piazza delle Cinque Lune di Martinelli.
16,00

Vita dei fantasmi. Il fantastico al cinema

Vita dei fantasmi. Il fantastico al cinema

Jean-Louis Leutrat

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 238

II quarto saggio di Jean-Louis Leutrat che presentiamo, affronta i profondi legami che il cinema, fin dai suoi inizi ha avuto con il fantastico. Il libro analizza il fantastico cinematografico attraverso la storia del cinema, dal muto a oggi, da Buster Keaton a Mario Bava, con riferimenti ad autori, film e studi critici. Il fantastico inteso come ciò che suscita meraviglia, impaurisce, attrae e sgomenta; come rappresentazione dello spazio tra il reale e l'oltre, tra la vita e la morte. Il fantastico come il fantasma che rappresenta la parte che di noi non si riduce alla materia e all'esperienza; il doppio, l'oscuro, lo sfuggente, quello che di noi non riconosciamo, il prima e dopo di noi, il legame col passato e ciò che sopravvive alla morte individuale.
15,00

Popcorn time. L'arte dei titoli di testa

Popcorn time. L'arte dei titoli di testa

Fabio Carlini

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 184

I titoli di testa come "porta" del film, soglia che fa entrare lo spettatore nella finzione vera e propria attivando il suo desiderio, suggerendo atmosfere, indicando itinerari, fornendo stimoli. I titoli di testa come "genere" e insieme espressione autoriale. L'erotico strep tease di Jane Fonda-Barbarella inventato da Maurice Binder, la Pink Panther con l'ispettor Clouseau e la coppia Freleng-De Patie, Florence Deygas & Olivier Kuntzel che inventano una contaminazione tra la grafica del maestro Saul Bass e il pulp facendo dei titoli di Prova a prendermi di Steven Spielberg una sorprendete esperienza visiva. E poi il kitsch baroccheggiante di Terry Gilliam e dei Monty Pyton, l'affascinante sequenza di Lady vendetta di Park Wook, il vecchio azzecatissimo inizio di Il buono, il brutto, il cattivo, le geniali bizzarrie di Kyle Cooper in Seven e Spider-man. E poi l'agente 007 e gli uomini neri di MIB-Men in black raccontati nei titoli creati dal grande Pablo Ferro. Titoli inseriti già nella prima sequenza della narrazione e titoli che stanno a sé, in inquadrature autonome e svincolate dalla storia. Animazioni tradizionali, computer graphic, 3D, effetti ottici, ma anche semplici disegni, fotografie accompagnati da un sonoro comunque coinvolgente.
15,00

Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati

Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati

Ruggero Adamovit, Claudio Bartolini

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 248

Cosa lega la tranquilla e solare Emilia-Romagna alle storie cupe e inquietanti messe in scena da Pupi Avati al ritmo cadenzato di ogni decennio? È lo stesso cineasta a scandire, passo a passo con i contenuti presentati dagli autori, le tappe di un percorso misterioso che si addentra nei meandri del gotico, suo territorio cinematografico di elezione. Un viaggio che prende le mosse dalla fertile mentalità dei contadi emiliani e romagnoli, inesauribili fucine di paure e secolari tramiti di ataviche credenze e superstizioni. Dalle immobili e placide campagne assolate alle acquose propaggini del delta del Po, dagli umidi e ombrosi boschi dell'Appennino fino ai chiassosi lidi della riviera romagnola, il libro segue le linee tracciate dai territori di una regione da sempre sinonimo di serenità, apertura e divertimento, alla ricerca di quella crepa in cui la macchina da presa si inserisce per riportare a galla un terrore antico. Con "La casa dalle finestre che ridono", indiscusso cult movie, Avati inaugura il filone del gotico padano, trasfigurando ì propri luoghi d'infanzia fino a renderli vere e proprie fabbriche del terrore, contenitori di ossessioni e di spaventosi segreti. Per continuare con le suggestioni che popolano opere di genere come leder, "L'arcano incantatore" e "Il nascondiglio", provenienti dal passato prossimo e remoto vissuto in Emilia.
15,00

Il western di Anthony Mann. The man in the wild, the wild in the man

Il western di Anthony Mann. The man in the wild, the wild in the man

Matteo Pollone

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 144

Regista eclettico, profondo innovatore dei generi che ha frequentato in quasi trent'anni di attività, Anthony Mann lega indissolubilmente il suo nome ai dieci western girati dal 1950 al 1958. Dieci film (da Winchester '73 a Dove la terra scotta, da Lo sperone nudo a L'ultima frontiera, da Il Passo del diavolo a L'uomo di Laramie) che esplorano spietatamente il conflitto alla base del personaggio caratteristico del genere, diviso tra passato e futuro, tra la natura selvaggia e la civilizzazione incombente, tra la libertà della vita selvatica e le rigide regole della società.
14,00

Lo spazio del reale nel cinema italiano contemporaneo

Lo spazio del reale nel cinema italiano contemporaneo

Riccardo Guerrini, Giacomo Tagliani, Francesco Zucconi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 144

Dopo un lungo periodo di degenza, il cinema italiano sembra aver ritrovato la propria vocazione originaria, quella di raccontare la realtà di un paese perennemente attraversato da contrasti e tensioni e popolato da maschere sempre in bilico tra un passato stereotipato e un futuro che non si concretizza. "Gomorra" di Matteo Garrone e "Il divo" di Paolo Sorrentino hanno definitivamente riacceso una polemica che sembrava sopita riguardante i rapporti fra la settima arte e la realtà. Ma il cinema è ancora in grado di dar forma alle inquietudini e alle tensioni che serpeggiano nel Paese e di mettere in scena uno spaccato dell'esistenza quotidiana con il quale lo spettatore può confrontarsi in maniera critica e problematica? E quali gli strumenti analitici più forti per poter riflettere sul potere testimoniale delle immagini filmiche senza perdere di vista il linguaggio cinematografico e le strategie di scrittura adottate nei singoli film? Sono questi gli interrogativi che attraversano cui i saggi di questo volume provano a fornire una risposta. A partire da "Buongiorno, notte" di Marco Bellocchio e "Il caimano" di Nanni Moretti, passando per la produzione di Ciprì e Maresco e approdando infine alla nuova generazione di autori impegnati la ricognizione della realtà si presenta come un proficuo orizzonte di ricerca per mettere in luce le discontinuità e le innovazioni della produzione recente nei confronti del sostanziale disimpegno che sembra aver segnato il ventennio precedente.
14,00

Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema

Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema

Carlo Montanaro

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 160

Sta finendo un'era. Dopo 110 anni nelle sale cinematografiche si cambia. Non si distingueranno più, per trasparenza, sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, ma tutto sarà digitale, compresso, virtuale, e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli - ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono - hanno già negli ultimi anni subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico. Senza apparecchiature leggere per la registrazione del suono, emulsioni sensibili, apparecchiature illuminanti portatili e compatte, ad esempio, alla fine degli anni '50 non sarebbe stato possibile costruire "correnti" di indagine e pensiero identificabili sotto le sigle di free cinema o nouvelle vague, largamente basate su riprese dal vero e non più ricostruite in teatro di posa.
14,00

Classici americani

Classici americani

Oreste De Fornari

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 367

Questo libro, che raccoglie medaglioni e recensioni pubblicati negli ultimi trent'anni perlopiù sulla rivista spagnola "Dirigido por..." è il risultato di un lungo viaggio sentimentale attraverso il cinema americano classico (quello compreso nel periodo 1939-1968) in cui tanti cinefili ritroveranno gli entusiasmi e i disincanti di tutta una generazione. La domanda implicita è sempre la stessa, perché quei film erano "mitici", che cosa avevano di speciale (forse un gusto, uno stile, una visione del mondo). Qual è dunque, se esiste, il filo rosso che lega l'antimanicheismo di Anthony Mann, l'alchimia hawksiana di edonismo e stoicismo, la sottile crudeltà sentimentale di certi Hitchcock, lo scetticismo laico di Otto Preminger, l'ambiguità delle commedie di Wilder, sospese tra cinismo e buoni sentimenti. De Fornari risponde con una formula di disarmante semplicità: tutto risalirebbe, in qualche modo, a un'alchimia di glamour (fascino, magia) e di understatement (minimizzazione), dietro cui si nasconde un gioco di convenzioni e trasgressioni, stilistiche e morali, variamente declinate dai diversi registi. Una prova di come, dopo più di mezzo secolo, questo cinema che non a caso viene detto classico, continui a parlarci.
20,00

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