Libri di A. M. Rao
Histoire de la Révolution de Naples (rist. anast. 1807)
Vincenzo Cuoco
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2013
pagine: 560
Alla fine del 1807, Bertrand Barère de Vieuzac (1755-1841) pubblica a Parigi l'Histoire de la Révolution de Naples, traduzione francese della seconda edizione del Saggio storico sulla Rivoluzione di Napoli di Vincenzo Cuoco apparsa a Milano nel 1806. L'amore per la lingua italiana, la condizione del proscritto, la difesa del ruolo pedagogico e politico della scrittura, il bisogno di riflettere sulle cause e sugli effetti della rivoluzione per poterne realizzare gli obiettivi incompiuti, un patriottismo inteso come amore della libertà e del bene pubblico: queste alcune delle ragioni che spinsero Barère a tradurre il saggio di Cuoco, consegnandolo alla cultura francese ed europea.
Felicità pubblica e felicità privata nel Settecento
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 501
Il tema della felicità conosce nel XVIII secolo una vera e propria esplosione nell'editoria e nella riflessione degli scrittori in tutti i campi della vita associata e delle conoscenze umane: filosofia, politica, letteratura, storiografia, famiglia e relazioni di genere, diritto, arti, economia... In particolare si impone al centro dell'attenzione il rapporto tra felicità pubblica e felicità privata: la sfida del mondo dei Lumi è quella di riuscire a orientare lo sviluppo economico, le pratiche di governo, il diritto, verso l'obiettivo della felicità per tutti. Si moltiplicano interrogativi cruciali: se il sapere e/o la ricchezza diano felicità, se possano essere felici i pochi nell'infelicità dei più, se i governi o la fede assicurino la felicità, fino alla piena affermazione di un vero e proprio diritto alla felicità. I saggi raccolti in questo volume ripercorrono questi dibattiti in maniera pluridisciplinare, fornendo un contributo innovativo alla storia di un dilemma che periodicamente, e soprattutto oggi, si ripropone nel dibattito politico sulla democrazia, sulle crisi economiche e sui rapporti tra individuo e collettività.
Il Settecento negli studi italiani. Problemi e prospettive
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 551
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi a Siracusa nel giugno 2004 per i venticinque anni della Società Italiana di Studi sul secolo XVIII. I contributi dei relatori, tra i maggiori specialisti degli studi sul periodo, affrontano alcuni dei principali temi delle ricerche italiane sul Settecento europeo, messi a confronto con gli studi francesi e anglosassoni: il cosmopolitismo e l'universalismo, presentati e discussi sul piano storico, filosofico, giuridico; il rapporto tra cultura e politica negli studi storici e letterari; le teorie e le pratiche scientifiche, con particolare riferimento alle scienze della terra e alle catastrofi sismiche; il consumo culturale, in ambito artistico e musicale; le fonti e le edizioni critiche di testi settecenteschi. Si offre così un aggiornato bilancio dei problemi messi a fuoco dalle ricerche sul Settecento condotte in vari ambiti disciplinari, mettendo a confronto i loro diversi approcci e le loro prospettive future.
Editoria e cultura a Napoli nel XVIII secolo
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1998
pagine: 968
La storia del libro nella Napoli del '700: dalla produzione alla circolazione, dalle norme legislative sull'attività tipografica alla censura laica ed ecclesiastica. Dallo studio di un'ampia serie di stampatori e librai noti e meno noti e dei loro rapporti con altri centri editoriali italiani emerge un quadro dell'editoria napoletana settecentesca molto più animato e vivace di quanto non apparisse in passato. Napoli fu un grande centro della cultura europea, ma ben poco si conosceva delle condizioni materiali che resero possibile la produzione e la circolazione delle idee, delle strategie di comunicazione messe in opera da parte delle istituzioni statali e ecclesiastiche e degli ambienti intellettuali di formazione illuminista.
Carattere de' napolitani. Quadro istorico-politico scritto in Francia dopo la controrivoluzione di Napoli
Onofrio Fiani
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2013
pagine: 222
Che cosa restava, infine, dell'esperienza rivoluzionaria e di tanti lutti? Il bilancio appariva, malgrado tutto, ottimistico e positivo. La persecuzione non aveva fatto che rianimare il patriottismo, sviluppare ulteriormente i talenti, rendere ancora più accesa la lotta in difesa dei diritti dell'uomo [...]. Persecuzioni e proscrizioni non erano riuscite ad "avvilire l'energico carattere de' Napoletani". La storia, più che la natura, poteva qui spiegare la formazione del carattere dei napoletani e degli italiani in genere. Erano state invasioni esterne e guerre intestine a spingere "il povero napoletano" verso una "forzata indolenza", a "opporre i talenti alla forza", a cercare di "addormentare" e a intrigare piuttosto che provocare e combattere: "Nato egli buono per natura, sensibile, umano, si vede che i suoi vizj sono piuttosto l'effetto delle crisi politiche, che del suo carattere. Era vizio del governo ciò che si è creduto finora carattere della nazione napolitana, e non si deve imputare a lei la falsa politica de' suoi Re".
Folle contro rivoluzionarie. Le insorgenze popolari nell'Italia giacobina e napoleonica
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 392
Con il termine di "insorgenze" furono designate dai contemporanei le insurrezioni che esplosero in quasi tutti i territori italiani, contro i governi repubblicani instaurati nel triennio 1796-1799 sotto la spinta della Rivoluzione francese e della sua espansione armata. Questo volume raccoglie contributi scientifici metodologicamente aggiornati su alcune delle aree italiane in cui le insurrezioni assunsero dimensioni e caratteri particolarmente rilevanti non solo sul terreno politico ma anche su quello simbolico: dal caso della Sardegna - precoce ed eccentrico rispetto alle dinamiche indotte dall'arrivo dei francesi in Italia - a quello del Piemonte sabaudo, dalla Liguria ai territori veneti, dalla Toscana ai territori dello Stato pontificio, fino alla Repubblica napoletana del 1799. Seguendo una periodizzazione più ampia rispetto a quella consueta e un approccio comparativo, questi studi, oltre a fornire un aggiornato bilancio della questione, mostrano la grande varietà di motivi e di obiettivi, delle insurrezioni che non furono sempre e dovunque antifrancesi e antirivoluzionarie, né sempre soltanto popolari. E consentono di cogliere le novità che nel grande sconvolgimento di fine secolo andarono emergendo nella lotta politica in Italia, ponendo le premesse della riflessione e delle pratiche del successivo periodo risorgimentale.