Libri di Alessandra Criconia
Le mura di Roma. Una infrastruttura culturale ed ecologica per la città contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 360
Le Mura di Roma – Aureliane, Leonine e Gianicolensi – sono il più esteso monumento storico-archeologico della città (ben 19 km di fortificazioni) inserito nel nuovo Piano Regolatore di Roma. Sopravvissute alle demolizioni della modernità, le Mura sono il palinsesto della storia dell’Urbe e una straordinaria risorsa urbana che fa da “sfondo” ai più importanti fatti urbani e architettonici della città – chiese, edifici, complessi, ville, giardini, acquedotti, monumenti. In quanto tali, esse sono una potenziale infrastruttura culturale, ambientale e narrativa che potrebbe riunire in un sistema anulare luoghi di particolare pregio storico-artistico e paesaggistico e favorire funzionamenti ecologici e sociali attraverso la riconnessione ai circuiti vitali della città, insieme a nuove forme di promozione e condivisione di un bene storico-archeologico unico al mondo.
Il SESC Pompeia di Lina Bo Bardi, una cittadella nel segno della convivenza
Alessandra Criconia
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2023
pagine: 128
Una vecchia fabbrica priva di qualità formali ma ricca di valori sociali è il punto di partenza di un progetto di recupero urbano e architettonico. Il SESC Pompeia è un'opera universalmente riconosciuta la cui fama travalica i confini di San Paolo e del Brasile. In parte il successo si deve alla "formula SESC", ovvero alla capacità del Servizio Sociale del Commercio di promuovere dei centri culturali e ricreativi in quartieri privi di spazi pubblici. Ma, nel caso specifico, la scelta di valorizzare un luogo che era stato eletto dagli abitanti a piazza urbana, ha costituito il presupposto della qualità antropologica della cittadella. Il libro ripercorre le tappe del progetto, manifesto di un pensiero e di un approccio fuori dagli schemi. D'altro canto, Bo Bardi è una personalità atipica della scena architettonica che ha intrecciato il razionalismo italiano con il surrealismo delle culture popolari del Brasile, mescolando tra loro categorie che non sono soltanto quelle dell'architettura. IL SESC Pompeia è un'opera che appare di una sorprendente attualità per il ponte che getta tra spazio architettonico pubblico e spazio abitato e per l'idea di architectural recycle ante-litteram.
40 parole per la cura della città. Lessico dei paesaggi della salute
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 304
Luogo di vita degli uomini e degli esseri viventi, animali e vegetali, la città è un habitat di biodiversità che può contribuire al benessere e alla salute dei suoi abitanti e che, a sua volta, deve essere curato da quanti la abitano. Questa città della cura, potenzialmente esistente ma non ancora attuale, richiede un lessico di parole per poterla nominare e descrivere. Il volume propone un piccolo thesaurus di parole mono- e polirematiche che, intrecciando i saperi (dell'architettura, del paesaggio, della sociologia, della medicina), tracciano una mappa di relazioni e definiscono possibili azioni di rigenerazione e conversione ecologica dei luoghi e degli spazi pubblici della città. Se si considera la salute un bene collettivo e non soltanto una questione individuale, la rigenerazione ecologica degli spazi urbani può favorire stili di vita e promuovere nuove pratiche sociali. Una selezione di quaranta parole esito di un lavoro di ricerca sui paesaggi della salute, in dialogo con nove temi della riflessione contemporanea sui diritti e le trasformazioni sociali e ambientali in atto, costruisce il lessico di una città della cura, sostenibile e solidale, aperta ai suoi abitanti. Quaranta fotografie di Giovanna Buccino sulla città del quotidiano fanno da contrappunto a questo trésor des mots.
Architettura e conflitto
Massimo Ilardi, Roberta Amirante, Alessandro Armando, Pepe Barbieri, Umberto Cao, Alessandra Criconia
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 120
L'architettura non si può chiudere nel recinto della sua disciplina, ma deve affrontare in termini critici le contraddizioni del presente. Un sociologo e cinque architetti discutono in che modo il progetto dello spazio nella città contemporanea, operando criticamente nel rapporto tra forma, norme e pratiche sociali, può costituire il principale campo di relazione tra usi, diritti, poteri e interesse pubblico.
L'architettura dei musei
Alessandra Criconia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 231
Il museo è una tipologia architettonica che ha subito profonde modificazioni. Pur continuando ad essere il luogo dove vengono conservati ed esposti quegli oggetti ai quali la società ha attribuito un valore speciale, esso ha acquisito nuove vesti ed è diventato scultura urbana e nuova piazza pubblica della città. La severa monumentalità del museo dell'Ottocento è stata lasciata alle spalle e i nuovi musei - dal Guggenheim Museum di Bilbao alla Tate Modern, dal museo di Kanazawa al Quai Branly, dal MAXXI al MACRO di Roma - si distinguono per la loro singolarità. La varietà dei musei non va però intesa soltanto come l'indice di un nuovo ruolo urbano. Essa è anche il segno di un diverso rapporto tra contenitore e contenuto, ovvero tra forma dell'edificio e oggetti in esso raccolti, che contraddice l'idea del museo come tipologia e modello unico e sempre valido. Ciò che contraddistingue l'architettura del museo, in particolar modo quella contemporanea, è l'assenza di registri compositivi precostituiti. Il volume ripercorre le tappe più significative dell'evoluzione dell'architettura del museo, dagli studi dell'architetto della Rivoluzione Etienne-Louis Boullée fino ai musei di ultima generazione, e ne individua alcune morfologie ricorrenti senza trascurare il fatto che, tra gli edifici pubblici, il museo è quello che più di ogni altro riflette la società alla quale appartiene.
Paesaggi plastici
Maria Cicchitti, Alessandra Criconia
Libro
editore: Sala
anno edizione: 2001
pagine: 84
Rino Levi. Architettura come sintesi delle tecniche e delle arti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 306
Rino Levi (1901-1965), architetto di origini italiane nato a San Paolo agli inizi del Novecento, è tra le figure che hanno maggiormente contribuito alla costruzione della città tropicale. Nel corso di quattro decenni i suoi edifici – abitazioni, sale cinematografiche, teatri, banche, ospedali, uffici, università, infrastrutture – sono stati interpreti del processo di trasformazione di un piccolo agglomerato, qual era inizialmente San Paolo, in una grande metropoli moderna. La sua architettura, che come ha scritto Roberto Burle Marx in un ricordo dell'amico «[…] non è mai stata semplicemente una casa, un edificio, un volume», lo lega con un filo rosso alla formazione in Italia, prima a Milano, poi a Roma dove nel 1926 conclude gli studi alla Regia Scuola Superiore di Architettura appena istituita. Il libro, esito di un ampio lavoro di ricerca confluito nel Convegno Internazionale di Studi "Rino Levi. Architettura come sintesi delle tecniche e delle arti" (Roma, Facoltà di Architettura di Valle Giulia, 19-20 maggio 2022) e nelle mostre São Paulo Builds (Roma, Facoltà di Architettura di Valle Giulia, 19 maggio-15 giugno 2022) e Rino Levi, l'immagine moderna della città (Roma, Galleria Portinari dell'Ambasciata del Brasile in Italia, 14 luglio-14 settembre 2022), ripercorre la traiettoria di Levi in cinque sezioni tematiche – Verso una nuova estetica della città, Tra modernismo e avanguardia razionalista, Progettare la metropoli tropicale, Natura Arte Architettura, Nuova monumentalità – che raccolgono i contributi dei maggiori specialisti e studiosi nazionali e internazionali della sua opera. In conclusione, la sezione La riscoperta di un patrimonio presenta un compendio delle attività di valorizzazione e tutela dell'architettura di Levi che prende le mosse dalla creazione dell'archivio digitale delle opere per iniziativa di Renato Anelli e Abilio Guerra, con la collaborazione del fotografo Nelson Kon e la sua donazione alla biblioteca della FAU USP e confluita nelle esposizioni organizzate a San Paolo e a Roma che sono state una prima occasione per mostrare e far conoscere l'architettura di Levi al grande pubblico. Un ricordo del padre da parte di Barbara Levi completa il volume aggiungendo uno sguardo personale e privato alla figura di un architetto morto nel pieno della maturità professionale.

