Libri di Andrea Pennini
Equilibrio incerto. Istituzioni politiche e diplomazia nella restaurazione sabauda
Andrea Pennini
Libro
editore: Kront
anno edizione: 2024
pagine: 185
La diplomazia del disincanto. Costantino Nigra e l'Italia sul finire dell'Ottocento
Andrea Pennini
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2022
pagine: 109
Questo profilo bibliografico è dedicato ad un Nigra maturo che, pur non cessando mai di servire il regno d’Italia in qualità di ambasciatore presso l’imperatore di Austria e Ungheria, riflette criticamente sull’esperienza compiuta da lui e dalla sua generazione nel processo di unificazione nazionale. Si compone di quattro quadri a cui si aggiungono alcuni rilievi conclusivi. Ciascuno di essi prende in considerazione un aspetto caratterizzante l’ultima stagione “attiva” di Costantino Nigra: il diplomatico al servizio dell’Italia liberale, il conte legato da un affetto profondo verso Umberto I, il senatore del Regno e il plenipotenziario della delegazione italiana nell’ambito della Conferenza di pace dell’Aia del 1899.
«Une très-ancienne famille piémontaise». I Taparelli negli Stati sabaudi (XVII-XIX secolo)
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2019
pagine: 244
Frutto di una rielaborazione critica di un convegno tenutosi presso il castello di Lagnasco (CN) il 10 maggio 2016, il volume si presenta come un primo tentativo organico di analisi dello sviluppo di una delle più importanti famiglie del Piemonte tra l'Autunno del Medioevo e l'Unità d'Italia, ovvero i Taparelli. Questo percorso inizia con gli studi di Blythe Alice Raviola, Paolo Cozzo e Laura Facchin i quali, partendo da prospettive storiografiche differenti (politico istituzionali la prima, religioso-devozionali il secondo, storico-artistiche la terza), prendono in considerazione le vicende di questa famiglia nei primi secoli dell'età moderna. I contributi di Andrea Merlotti e Davide De Franco focalizzano invece l'attenzione sulle vicende dinastiche ed economiche della famiglia nel Settecento. Dopo il saggio di Mario Riberi incentrato sulle vicende d'età Napoleonica, Ida Ferrero e Michele Rosboch si concentrano su Luigi Taparelli d'Azeglio, gesuita e filosofo; mentre Matteo Traverso si dedica alla figura più nota dei Taparelli, ovvero Massimo d'Azeglio, nel particolare momento politico della crisi costituzionale subalpina del 1849.
Nulla standoci maggiormente a cuore. Ordini religiosi e politiche territoriali nel Piemonte della Restaurazione
Andrea Pennini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 244
Il volume si incentra sulle dinamiche di ricostruzione della complessa rete territoriale degli ordini religiosi regolari nel Piemonte della Restaurazione. Tale azione risultò essere - almeno nominalmente - una delle prime attività poste in essere dal rinnovato governo sabaudo. Nel settembre 1814, Vittorio Emanuele I, attraverso un'inchiesta generale e la formazione di una commissione ecclesiastica, diede il via alla lenta e complessa ricostruzione delle famiglie religiose, soppresse in Piemonte con decreto generale nel 1802. Grazie all'ampia documentazione reperita (e in parte trascritta), il testo analizza con un taglio politico-istituzionale queste prime fasi di ricostruzione dei "regolari".
«Con la massima diligentia possibile». Diplomazia e politica estera sabauda nel primo Seicento
Andrea Pennini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 239
Le istituzioni politiche del ducato di Carlo Emanuele I costituivano un sistema fluido che aveva nel duca la prima e, forse, unica sorgente. Questo "ordine disordinato" non impedì al principe di intraprendere un'ardita politica estera (militare e diplomatica) che all'inizio del Seicento lo vide presente in quasi tutti gli scenari europei. Sulla base dei concetti di rappresentazione, negoziato e formazione, il volume affronta i progetti diplomatici della dinastia dei Savoia, tra cui la politica matrimoniale; l'azione diplomatica alla luce del particolare rapporto che lega l'agente al suo principi e, da ultimo, il variegato personale al servizio della diplomazia sabauda in un arco temporale che va dalla pace di Lione (1601) alla morte di Carlo Emanuele I (1630).