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Libri di Anna Foa

Terezín. La fortezza della resistenza non armata

Terezín. La fortezza della resistenza non armata

Maria Teresa Milano

Libro: Libro in brossura

editore: Effatà Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 144

Il 10 ottobre 1941, nel corso della Conferenza di Praga voluta da Reinhard Heydrich, Reichsprotektor di Boemia e Moravia, i nazisti istituiscono il ghetto di Terezín, che con il tempo verrà a costituirsi quale «laboratorio diabolico» a servizio della propaganda di regime. Nei quattro anni di funzionamento vengono internate circa 140.000 persone, tra loro 15.000 bambini. Al momento della liberazione gli adulti sopravvissuti sono 3800, i bambini 142. Nel «ghetto modello» creato dai nazisti si tengono 2430 conferenze, 600 spettacoli teatrali e musicali e si allestiscono i laboratori d'arte per bambini. Leggere l'universo Terezín, definito «fucina di cultura» da Chaim Potok, significa conoscere una realtà di fame, violenza, morte e orrore, ma soprattutto riscoprire la forza vitale della dignità umana, della cultura come valore, dell'educazione come responsabilità.
14,00

Portico d'Ottavia

Portico d'Ottavia

Anna Foa

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: 56

Quel giorno dell'ottobre 1943 la donna fantasma si muoveva per tutta la Casa e gridava a tutti: "Scappa, scappa". Si racconta che quella mattina la si incontrasse sulla soglia degli appartamenti vuoti, nei quadri delle finestre, sui tetti. Arrivava in un fruscio e si dice che sussurrasse: "Presto, fate presto". Età di lettura: da 6 anni.
18,00

Andare per ghetti e giudecche

Andare per ghetti e giudecche

Anna Foa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 122

Esplorare la geografia degli insediamenti ebraici in Italia significa percorrere quasi duemila anni di storia, imbattendosi in presenze ora sradicate per sempre, ora interrotte ma ripristinate dopo secoli, ora rimaste quasi immutate. Si comincia con le giudecche, i quartieri aperti dove gli ebrei si mescolavano ai cristiani, senza limitazioni, per arrivare ai ghetti, ovvero i quartieri chiusi da mura e portoni in cui gli ebrei vissero la loro separatezza fino ai tempi moderni.
12,00

Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti

Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 145

Undici storie riesumate dagli archivi e risalenti alla Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma del consolidamento dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma: storie di ebrei, di convertiti, di streghe, di possedute. Storie che toccano tutte il rapporto del potere con la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti, a partire da casi di eresia e deviazione dall'ortodossia. Ma la ricostruzione storica può arrivare solo a un certo punto oltre il quale è l'immaginazione narrativa che può attingere i personaggi, i loro moventi, i loro pensieri. Uno spaccato originale della cultura e della politica del tempo, colto nei rapporti della Chiesa con la minoranza ebraica, nei rapporti tra generi, nello scontro fra conservazione e modernità.
12,00

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Anna Foa

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: X-287

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C'è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell'universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell'Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall'essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall'essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un'identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l'antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l'avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.
12,00

Leggi del 1938 e cultura del razzismo. Storia, memoria, rimozione

Leggi del 1938 e cultura del razzismo. Storia, memoria, rimozione

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2009

pagine: 224

Il filo conduttore che lega i saggi raccolti in questo volume è l'analisi della diffusione del razzismo nell'Italia degli anni Trenta, ma anche dei vuoti di memoria dell'elaborazione italiana di questo momento decisivo della nostra storia, quando la cittadinanza è stata tolta a una parte degli italiani e contro di loro si è attuata una persecuzione basata su criteri razziali e biologici. Le leggi del 1938 si inseriscono infatti in una cultura della razza che ha profonde radici nella cultura europea ed italiana, dalla seconda metà dell'Ottocento in avanti, fondata su un presupposto scientificamente falso, quello dell'esistenza delle razze.
23,00

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Anna Foa

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: X-287

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C'è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell'universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell'Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall'essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall'essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un'identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l'antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l'avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.
19,00

Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all'emancipazione. XIV-XIX secolo

Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all'emancipazione. XIV-XIX secolo

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2004

pagine: XVI-366

Il volgere del nuovo secolo, il passaggio delle generazioni, la difficile elaborazione del lutto della Shoah, insieme alle domande che nascono dalla crisi mediorientale, ci portano ad interrogarci sulle radici europee dell'identità ebraica. Questo libro racconta sei secoli di storia degli ebrei in Europa, dal Trecento fino alle soglie del Novecento: una storia che è quella degli ebrei dell'Occidente cristiano, delle condizioni della loro esistenza, dei rapporti con la cultura esterna, di esilio e migrazioni, chiusura nei ghetti e vitalità sociale e culturale.
14,00

Cicerone o il Regno della parola

Cicerone o il Regno della parola

Anna Foa, Vittorio Pavoncello

Libro: Libro in brossura

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2015

pagine: 95

"La pièce teatrale di Anna Foa e Vittorio Pavoncello si apre cogliendo Cicerone in un giorno fatale: le Idi di marzo del 44 a.C., mentre intento ad istruire un giovane discepolo nell'arte della retorica e nella filosofia gli viene annunciata dal fratello Quinto la morte di Cesare. Dopo la data fatale, incurante dei consigli del fratello Quinto e dei famigliari, incurante degli inviti alla prudenza della ex moglie Terenzia, Cicerone va a testa bassa contro Antonio armato solo delle Filippiche, nell'illusione di ripetere vittorioso un Catilina bis. Nella tragedia i greci diedero voce a quello che noi moderni chiamiamo la "freccia del tempo", ovvero la unidirezionalità o non reversibilità degli eventi. Nell'agone politico romano - che ricorda più lo scenario del Padrino che quella cosa (apparentemente) soft che oggi va sotto il nome di "politica" - non c'era spazio per gli errori. Cicerone era troppo prigioniero del passato, sia quello di una Repubblica ormai sul viale del tramonto che del suo ruolo - un altro frammento del passato - di "padre della patria" e di "re" della parola, per guardare in faccia la nuova realtà. Il lavoro di Anna Foa e Vittorio Pavoncello lo ritrae chiuso in se stesso, come un re prigioniero del suo regno, il 'regno della parola', appunto. Ma le 'armi della critica', a Roma, hanno da tempo ceduto il posto alla 'critica delle armi'". (dalla prefazione di Luciano Albanese)
10,00

L'eclisse dell'antifascismo. Resistenza, questione ebraica e cultura politica in Italia dal 1943 al 1989

L'eclisse dell'antifascismo. Resistenza, questione ebraica e cultura politica in Italia dal 1943 al 1989

Manuela Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: XV-316

"L'eclisse dell'antifascismo" racconta l'intreccio tra storia italiana, paradigma antifascista e memoria della Resistenza e della Shoah. È in questo contesto che il mondo ebraico del dopoguerra ha assunto un ruolo di protagonista della vittoria sul nazismo e della costruzione di una democrazia in Italia. I percorsi che questo volume segue sono tre: la storia politica del nostro Paese, la memoria della Resistenza e del fascismo e la memoria della deportazione politica e dello sterminio ebraico. L'antifascismo, con il suo paradigma di potente forza ermeneutica, ha inglobato il discorso politico, storiografico e memoriale del passato contribuendo a forgiare l'Italia democratica. Un paradigma quello antifascista - e il suo uso politico - non privo di conseguenze anche nell'oggi. Pilastro della narrazione de "L'eclisse dell'antifascismo" è Primo Levi che, sempre presente nelle tre parti, rappresenta il filo ideale, come modello di momenti diversi di approccio all'antifascismo, alla deportazione e allo sterminio ma anche all'etica e alla politica. Da "Se questo è un uomo" a "I sommersi e i salvati", le parole di Primo Levi accompagnano, scandendole, le pagine di questo libro. Prefazione di Anna Foa.
24,00

Portico d'Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del '43

Portico d'Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del '43

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2016

pagine: 143

Un'antica casa medioevale ormai degradata, un vasto cortile rinascimentale. È qui che il 16 ottobre del 1943 i nazisti arrestano più di trenta ebrei, un terzo dei suoi abitanti, tra i più poveri della Comunità. Sono per lo più vecchi, donne e bambini. Altri quattordici saranno catturati nei mesi successivi. Questa è la storia degli abitanti della Casa e dei nove mesi segnati per gli ebrei romani da oltre duemila deportazioni. Sono presi per strada, nel quartiere del vecchio ghetto da cui non si sono allontanati, nelle stesse case in cui sono tornati, nei negozi, perfino al bar. Li arrestano soprattutto i fascisti, le bande autonome dipendenti direttamente da Kappler mosse dall'avidità della taglia, guidate dalle delazioni delle spie. Tutto può accadere: sono l'avidità e la crudeltà la norma della spietata caccia all'uomo. Quando le spie indicano gli ebrei alle bande, un carrozzone si avvicina per far salire gli arrestati, liberarne alcuni, mandarne altri a morte, a seconda della convenienza e del capriccio. L'arbitrio era re nella Roma di quei mesi. Intorno, il caos più tremendo, nessuna forma di organizzazione, il vuoto, i bombardamenti, la fame, i rastrellamenti, le fosse Ardeatine. Il quartiere è il teatro di questa caccia infinita, un teatro che attira come una calamita i suoi abitanti e i cacciatori, che conoscono le loro prede e sanno come e dove trovarle.
12,00

Fuga da Budapest

Anna Foa, Judith Saly

Libro: Libro in brossura

editore: Crisalide

anno edizione: 2025

pagine: 104

Il diario di Judith Saly è una testimonianza personale intensa e straordinariamente viva, che ci riporta nella Budapest degli anni Quaranta, quando la città era travolta dalle persecuzioni naziste e dalle violenze delle Croci Frecciate. Attraverso le sue pagine, Judith racconta con sincerità e lucidità la vita quotidiana di una giovane ebrea costretta a vivere nell’ombra: i documenti falsi, le fughe improvvise, i rifugi segreti, la paura costante dei rastrellamenti e la tensione di un assedio che sembrava non finire mai. Eppure questo diario non è solo cronaca del terrore. Tra le righe emergono anche i gesti di solidarietà, gli incontri che cambiarono il destino, l’amore e la forza che permisero a Judith di sopravvivere e, infine, di ricominciare lontano, a New York. È il racconto autentico di una giovane donna che, nel pieno della Shoah, seppe trasformare la fragilità in coraggio e la disperazione in speranza. Arricchito dalla prefazione di Anna Foa, vincitrice del Premio Strega 2025, questo libro non è soltanto un documento storico, ma un’opera quanto mai attuale: ci ricorda l’importanza di non dimenticare, di ascoltare le voci di chi ha vissuto l’orrore e di riconoscere in esse un insegnamento per il presente. Un testo capace di emozionare, di incuriosire e di restare impresso, che parla non solo al cuore ma anche alla coscienza dei lettori di oggi.
14,00

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