Libri di Anna Patera
Dal frammento all'interno. I «Bronzi dei Renai» di Signa
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 184
I Bronzi dei Renai, reperti frammentari di straordinaria fattura e valore documentario, sono rimasti sepolti per secoli nei sedimenti alluvionali dei Renai di Signa, emergendo solo dopo vicissitudini rocambolesche culminate nel loro recupero definitivo nel 2011. Uniti ai frammenti già raccolti dal Gruppo Archeologico di Signa negli anni Settanta e custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, questi bronzi rappresentano oggi un patrimonio culturale restituito alla pubblica fruizione. Il volume è dedicato a questo ritrovamento e raccoglie i risultati di uno studio multidisciplinare, che spazia dall’analisi storica all’impiego di tecnologie avanzate, offrendo uno strumento prezioso per la ricerca sui bronzi antichi estranei ai contesti archeologici tradizionali. Sebbene non ancora completi, i dati presentati costituiscono una base per ulteriori indagini, sottolineando la complessità degli oggetti e la necessità di approcci integrati. L’opera si distingue per la sua capacità di essere al contempo una conclusione e un punto di partenza, sollevando interrogativi significativi e proponendosi come risorsa per futuri approfondimenti.
«Necessitano alla Vittoria Alata le cure del restauratore». Studi, indagini e restauro del grande bronzo di Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 328
Il volume presenta i lavori e le analisi svolti durante il restauro della Vittoria Alata di Brescia, restauro che non è solo un intervento su un reperto di grande valore archeologico e artistico ma anche l’occasione di riscoprire il significato della statua nel più ampio panorama dell’archeologia bresciana, e riflettere sui modi e sulle forme di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico. Simbolo della città, l’incantevole figura e la bellezza senza tempo della Vittoria Alata non cessano di affascinare, dopo quasi duemila anni, tutti coloro che hanno l’occasione di ammirarla e che sanno cogliere il grande potere evocatore di questo capolavoro della produzione artistica di età romana. Ma chi osserva la Vittoria Alata oggi, nel tempio rinnovato, non identifica più – o soltanto – l’oggetto meraviglioso prodotto dalla più alta manifattura del I secolo: è portato istintivamente a collegare l’immagine della statua con quella della più nobile identità femminile, una manifestazione della bellezza greca e della forza latina. Una forza femminile, benevola, resiliente, emblema della rinascita di Brescia, che cerca la pace, il rispetto dell’armonia, delle regole, degli equilibri e della concordia civile.
La Vittoria Alata. «Non ho visto nulla di più bello»
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 208
Un volume dedicato a una delle più straordinarie statue di epoca romana, in occasione del suo ritorno nella città di Brescia. Dopo quasi due anni di lavori di restauro, la Vittoria alata, una delle più straordinarie statue di epoca romana, sarà ufficialmente restituita a Brescia a novembre 2020. La grande statua in bronzo, amata da Giosuè Carducci che la celebrò nell’ode Alla Vittoria, ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III che ne vollero una copia, che per composizione, materiale e conservazione è una delle opere più importanti della romanità, avrà una nuova collocazione nella cella orientale del Capitolium, in un allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg nella cella orientale del Capitolium. È proprio presso il Capitolium che nel 1826, durante gli scavi archeologici condotti dai membri dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia, venne ritrovata all’interno di un’intercapedine dell’antico tempio romano, insieme a sei teste imperiali e ad altri reperti, forse per preservarla da eventuali distruzioni. Dedicato a quest’opera d’arte di straordinaria bellezza, il volume ne racconta la storia e il recente restauro da parte di numerosi professionisti che a vario titolo, ciascuno con la propria specializzazione, sono stati impegnati nelle numerose attività di conoscenza e di conservazione del bronzo. Gli interventi si sono concentrati dapprima sulla pulitura della scultura, quindi sulla rimozione controllata dei materiali che riempivano la statua e della struttura interna a cui si agganciavano le ali e le braccia della Vittoria, sulla progettazione del sostegno interno a garanzia della statica del bronzo, e sulla stesura di un materiale protettivo, scelto anche in base alle caratteristiche dell’ambiente espositivo. Nel volume presenti i seguenti testi: La statua e la sua storia di Francesca Morandini; La Vittoria Alata e il nuovo Capitolium di Juan Navarro Baldeweg, intervista di Pierre-Alain Croset; Viaggio iconografico, modelli, e fortuna di Marcello Barbanera; L’intervento di restauro di Anna Patera.
Il restauro dei grandi bronzi archeologici. Laboratorio aperto per la Vittoria Alata di Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2020
pagine: 215
«La Vittoria Alata è per la nostra città un simbolo di grande potere evocatore; oltre a colpirci ancora oggi per la sua bellezza e la sua rarità, rammenta a tutti bresciani quella straordinaria stagione archeologica che ha visto la scoperta, tra il 1823 e il 1830, dei monumenti principali dell'antica Brixia e del tesoro dei bronzi di cui essa stessa fa parte. Ci rammenta anche che proprio grazie alla sua scoperta chi ci ha preceduti decise di aprire il primo museo civico della città, il Museo Patrio, dando vita a una straordinaria sequenza di presidi della cultura che ancora oggi è in continua crescita ed evoluzione. L'Opificio delle Pietre Dure ci ha fatto l'onore di accogliere la Vittoria Alata e di dedicare ad essa l'attenzione che solamente un'Istituzione di tale calibro può garantire; esperienza, competenza, studio e rigore hanno sin da subito risarcito idealmente il vuoto che tutti noi bresciani abbiamo percepito in questi mesi muovendoci nelle sale del Museo. Siamo consapevoli e al contempo orgogliosi del progetto che abbiamo potuto avviare intorno al nostro simbolo, che per la prima volta nella sua storia viene indagato a tuttotondo; la verifica dello stato conservativo, la lettura delle tracce che il tempo ha lasciato sull'antico bronzo, ma anche le azioni di cura che altri prima di noi hanno dedicato alla Vittoria ci permetteranno di conoscerne a fondo la sua storia e, speriamo, anche l'origine. Partecipare al convegno e vedere l'interesse da parte del mondo scientifico, non solo italiano, intorno alla Vittoria, ci ha confermato che questo simbolo continua a volare ben oltre i confini della nostra città; grazie al rigore metodologico con il quale il progetto è stato condotto, sicuramente il "caso Vittoria Alata" resterà esemplare e la rapidità dell'uscita di questi atti garantirà lo spirito con il quale è stato improntato l'intero lavoro: la condivisione dei risultati e dei valori, che l'opera d'arte ancora ci sa trasmettere.» (Dalla Presentazione di Emilio Del Bono Sindaco di Brescia e Laura Castelletti Vicesindaco di Brescia)
Pietre colorate molto vaghe e belle. Arte senza tempo dal museo dell'opificio delle pietre dure
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2018
pagine: 408
Catalogo mostra Palazzo Ducale Mantova autunno 2018.