Libri di Annadamari Fracchia
Sotto la vecchia quercia. Dodici fiabe da una memoria di famiglia
Ermanno Giraudo
Libro
editore: Ass. Primalpe Costanzo Martini
anno edizione: 2025
pagine: 180
Le fiabe che il nonno raccontava erano a volte davvero crudeli, altre decisamente spaventose, ma ai nipoti piacevano proprio per questo. Era bravo a narrarle, anche perché riusciva in ogni fiaba a inserirsi tra i protagonisti, rendendo le storie del tutto verosimili. E dal suono della sua voce prendevano vita personaggi fantastici come Giovannino cattivo, Pictein e il Droju, Prezzemolina, Bistino il ciabattino, la principessa Serena, Maria di Legno, Angiolina che troppo cantava. Con la fantasia si poteva così viaggiare nel tempo e nello spazio, in mondi incantati e in luoghi remoti, dove tutto era possibile e il bene, di sicuro, trionfava. Quando i nipoti si erano seduti intorno alla vecchia quercia, lui, in piedi, cominciava a muoversi e a gesticolare come fosse su un palcoscenico teatrale. E ogni storia, ogni suo racconto, cominciava sempre allo stesso modo: «Quando ne capitavano di tutti i colori e io abitavo ai Bricchi...» Età di lettura: da 7 anni.
Troppo leggera per volare
Annadamari Fracchia
Libro
editore: Ass. Primalpe Costanzo Martini
anno edizione: 2023
pagine: 50
Attraverso disegni, domande e poesie, è raccontata la storia di Naïma, di come un giorno si sia guardata allo specchio senza riconoscersi, di come confuse il peso dell'anima con quello indicato sulla bilancia. Iniziò in questo modo la sua disperata ricerca della leggerezza, l'ossessione e il bisogno sempre più opprimente di sottrarre, fino al rischio di annullare sé stessa. Il fatto è che non si sentiva pronta a crescere: le faceva paura il mondo che aveva sempre guardato dalla finestra dell'ingenuità. Quando abitava nel corpo leggero di una bambina che ormai non era più e che voleva tornare ad essere, non volendo ammettere che era solo un modo per nascondersi in una realtà idealizzata come più semplice. L'anoressia è un mostro silenzioso, ha isolato Naïma da tutto il resto senza che lei se ne accorgesse, le ha messo in pausa l'esistenza facendole assaggiare la morte. Ma è stato questo a darle il tempo necessario per iniziare a desiderare il gusto della vita.

