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Libri di Anton Giulio Mancino

Gianni Amelio. Il campo del cinema

Gianni Amelio. Il campo del cinema

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 352

Mezzo secolo separa il primo lungometraggio per il cinema di Gianni Amelio, Colpire al cuore (1983), dal più recente, Campo di battaglia (2024), lungo un percorso che comprende gli esperimenti televisivi per la Rai degli anni settanta – a cominciare da La fine del gioco (1970) –, quindi i cortometraggi, i documentari, i romanzi e tutti gli altri preziosi tasselli di un puzzle fitto dove le domande contano più delle risposte, il richiamo a un magistero vigile e nonviolento si fa scelta di campo rigorosa, pedagogia meditata e pungolo intransigente. Più di cinquant’anni di cinema nell’accezione lata e polivalente hanno consentito all’autore calabrese di portare in dote a più riprese il fardello dell’infanzia, l’ansia dell’adolescenza e lo scotto dell’età adulta, categorie inseparabili, contigue, conflittuali e dissolventi l’una nell’altra. Donde il successo internazionale ottenuto con Il ladro di bambini (1992), Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes, e quello di Così ridevano (1998), Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, film spartiacque con la produzione successiva degli anni duemila, in questo volume appositamente messa in risalto anche con una “lista” di film altrui stilata da Amelio, consapevole come sempre di un percorso di crescita creativa che l’ha portato senza indugi al di fuori della sua stessa zona di comfort consolidata. Un cinema, il suo, che interroga costantemente e con ostinazione lo spettatore sullo statuto delle immagini, la storia più recente e controversa del nostro Paese, i corsi e ricorsi di una drammatica e pericolosa partita, plurisecolare e impegnativa. Un’opera e uno stile inconfondibili che si sviluppano mediante una perpetua riscrittura ed evoluzione, dentro un principio di coerenza inalienabile, e chiamano in causa la funzione stessa dello sguardo, il mezzo tecnico e i fantasmi della coscienza, la forma e la sostanza della rappresentazione.
28,00

Sergio Rubini

Sergio Rubini

Anton Giulio Mancino, Fabio Prencipe

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Falsopiano

anno edizione: 2011

pagine: 248

18,00

John Wayne

John Wayne

Anton Giulio Mancino

Libro

editore: Gremese Editore

anno edizione: 1998

pagine: 186

Una monografia che ripercorre criticamente la carriera di un mito del cinema di ogni tempo, evidenziando le motivazioni politiche e sociali di scelte spesso discutibili. Una biografia filmica volutamente non agiografica. All'analisi dei film e della figura dell'attore si accompagna un apparato fotografico che attraverso fotogrammi di fim, ritratti e foto di lavorazione è in grado di ricostruire una delle carriere più longeve di Hollywood.
25,82

Il processo della verità. Le radici del film politico-indiziario italiano

Il processo della verità. Le radici del film politico-indiziario italiano

Anton Giulio Mancino

Libro

editore: Kaplan

anno edizione: 2008

pagine: 328

Questo libro non è sul cinema italiano cosiddetto "politico", ma sui film italiani qui definiti "politico-indiziari", nei quali l'autore cinematografico trasferisce allo spettatore dubbi o perplessità sulle verità politiche ufficiali e istituzionalizzate. Verità controverse, sottratte, dal secondo dopoguerra a oggi, alla conoscenza di tutti, a partire da La terra trema, uno dei massimi capolavori del neorealismo, che sarebbe dovuto essere un film sulla strage del primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra, il primo di una lunga serie. Creando una relazione proficua tra cinema e diritto, il film politico-indiziario invita lo spettatore accorto a spingersi oltre l'evidenza per smascherare l'occultamento istituzionalizzato della matrice politica dei fatti e far emergere la verità. Perché, come affermava Carnelutti, noto giurista e avvocato, «soltanto la verità può operare il miracolo di salvare la libertà del cineasta e, insieme, la libertà dello spettatore».
20,00

Giancarlo Giannini. Il fascino sottile dell'interprete

Giancarlo Giannini. Il fascino sottile dell'interprete

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2010

pagine: 199

Giancarlo Giannini ha saputo restare al di qua del rischioso confine che l'avrebbe spinto tra le braccia di una confusa, volgare e spietata cultura di massa. Si è lasciato andare in ogni direzione, ha abbracciato qualsiasi formula produttiva o coproduttiva e ha interpretato ogni sorta di personaggio, proprio per preservare se stesso dal mondo esterno che avrebbe invaso la sua personalità, sconvolto le sue passioni, stravolto la sua concentrazione. Giocando sapientemente con la propria timidezza di fondo, si è esposto talmente tanto da non lasciare infine traccia di sé, ha oltrepassato di volta in volta il limite, sia quello minimo che quello massimo, rendendosi quindi irrintracciabile, inclassificabile, misterioso.
18,00

La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio

La recita della storia. Il caso Moro nel cinema di Marco Bellocchio

Anton Giulio Mancino

Libro: Libro in brossura

editore: Bietti

anno edizione: 2014

pagine: 380

Il caso Moro è (sempre stato) un labirinto, nel quale ci si perde tra le pieghe di una variopinta letteratura dedicata: storiografica, politica, processuale, d'inchiesta, romanzesca, fantapolitica. Addirittura, fantascientifica. La "Moroteca di Babele" è utile agli spiegazionisti come ai dietrologi, ma continua a scontrarsi con l'impossibilità di arrivare a conclusioni certe. Mancino utilizza la filmografia di Marco Bellocchio come interlocutore al quale domandare in continuazione, attraverso gli anni e i titoli, lo stato delle cose circa un fenomeno storico che, nel tempo, ha accresciuto la propria dimensione narrativa fino a farsi fiction. Da "La macchina cinema" a "Gli occhi, la bocca", da "Enrico IV" a "La visione del sabba", fino a "Buongiorno, notte" e "Il regista di matrimoni", Bellocchio ci ha sempre parlato (anche) del caso Moro.
22,00

Pagine girate. Nuovo cinema Pirandello

Pagine girate. Nuovo cinema Pirandello

Anton Giulio Mancino

Libro: Libro in brossura

editore: Kaplan

anno edizione: 2023

pagine: 358

Adattare o piuttosto “disadattare” Pirandello? Su questa seconda possibilità si orienta questo libro sin dal titolo, Pagine girate, nel doppio senso di “voltare pagina” e “girare” ex novo con la macchina da presa le celebri “pagine” narrative e sceniche pirandelliane. Per oltre un secolo, infatti, la galassia dell’audiovisivo è incorsa nel fraintendimento della fedeltà all’originale che il concetto di “adattamento” alimenta, a differenza del “disadattamento”, che invece rende coerenti e sostenibili le esigenze specifiche del mezzo filmico. Occorreva perciò uno sguardo capovolto, d’opposizione, per restituire ai film la parte che spetta loro nell’affrontare l’autorità e i testi di Pirandello. Il sottotitolo, Nuovo cinema Pirandello, rimarca la necessità di una svolta innovativa per studiare e restituire diritti d’autore supplementari a registi e attori, sceneggiatori e produttori che, sul grande e sul piccolo schermo, hanno assecondato il perpetuo “sentimento cinematografico del contrario”, introdotto da Pirandello stesso, quando ha provato a disadattare da solo la sua narrativa e il suo teatro. La seduta spiritica cui partecipa Mattia Pascal è perciò il segno inconfondibile che la fitta filmografia pirandelliana, quasi evocando il fantasma di Pirandello, ha ereditato e rilanciato in un presente inconoscibile e fitto di terreni misteri.
25,00

John Wayne

John Wayne

Anton Giulio Mancino

Libro: Copertina rigida

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2016

pagine: 184

John Wayne, l'emblema stesso dell'eroe sul grande schermo, è un nome d'arte. Glielo diede Raoul Walsh sul set de Il grande sentiero. Era stato battezzato nel 1907 come Marion Michael Morrison, cui si aggiunse presto il soprannome di "Duke", con cui continuò ad essere chiamato durante tutta la sua lunga carriera di star, la più popolare e imperitura leggenda hollywoodiana che abbia mai attraversato la frontiera, incarnandone lo spirito selvaggio ed indomito, calzando i panni del rude e corpulento cowboy, dell'uomo d'ordine, sceriffo o poliziotto, del soldato ligio al dovere, dell'ufficiale rigido, responsabile e paterno. Segnando la storia del cinema americano con una serie di titoli memorabili, cui impresse i suoi tratti inconfondibili, le maniere risolute e sgraziate, è stato diretto dai più grandi e temuti cineasti. Inviso agli intellettuali di sinistra e ai membri dell'Academy, si guadagnò un solo Oscar per il ruolo dello sceriffo guercio e ubriacone ne Il Grinta di Henry Hathaway. Aveva però vissuto quasi tutta la sua vita negli studi cinematografici, sulle piste del Far West, combattendo tutte le guerre americane tra Ottocento e Novecento, dalla Guerra d'Indipendenza a quella Civile, dalla Seconda Guerra Mondiale al Vietnam, sfidando la morte in ogni genere di avventura hollywoodiana, come minatore, navigatore, direttore di circo. Si era identificato col suo personaggio cinematografico fino a compenetrarsi con la bandiera nazionale, lo spirito patriottico...
25,00

Help! Il cinema di Richard Lester

Help! Il cinema di Richard Lester

Libro: Libro in brossura

editore: Il Foglio Letterario Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 160

Il volume contiene saggi di Danilo Arona, Teresa Avolio, Francesca Brignoli, Mario Gerosa, Roberto Lasagna, Alberto Libera, Federico Magni, Anton Giulio Mancino, Giovanni Memola, Michele Raga, Barbara Rossi, Chiara Ricci, Rudy Salvagnini, Fabio Zanello, tutti preceduti dalla prefazione di Mario Molinari.
15,00

Più strani del paradiso. Stranieri ed estranei nel cinema di Jim Jarmusch

Più strani del paradiso. Stranieri ed estranei nel cinema di Jim Jarmusch

Giulia Affede

Libro: Libro in brossura

editore: Lithos

anno edizione: 2019

pagine: 180

C'è qualcosa nei fil di Jim Jarmusch, un'atmosfera che oscilla tra il mondo onirico e la sensazione di alienazione, quasi una cifra costante che accomuna le opere del regista. È la condizione di estraneità di cui i personaggi vivono, la posizione marginale nello spazio e nel tempo che occupano, il loro essere allo stesso tempo dentro e fuori la società con cui si trovano a fare i conti. Immigrati, turisti, stranieri in patria e nativi si incontrano e si confrontano nei nonluoghi degli Stati Uniti e danno vita a forme alternative di comunicazione e di convivenza. Prefazione di Anton Giulio Mancino.
15,00

Jerry & Robin. Pensare divertente

Jerry & Robin. Pensare divertente

Roberto Lasagna, Anton Giulio Mancino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Falsopiano

anno edizione: 2020

pagine: 280

Questo libro è soprattutto un atto d’amore nei confronti di due nomi popolari ma al tempo stesso dotati di vaste zone di penombra. Lewis e Williams vengono accostati con alcuni indubbi parallelismi (la “serietà” dei loro ultimi lavori, ad esempio, oppure l’essere costretti a esibire in pubblico almeno una parte del repertorio per il quale erano noti al grande pubblico), ma in questa direzione non si insiste più di tanto. Anche perché questi autori non consentono una sintesi del fenomeno della comicità autoriale hollywoodiana: hanno traiettorie molto personali, hanno origini diverse, non hanno fatto scuola, non provengono dalla scuola. Ecco, Robin e Jerry sono di fatto due macchine celibi. Possono essere autori di performances straordinarie (fa molto piacere che per Lewis si ricordi lo straordinario One More Time e per Williams la definizione struggente di “serial Killer” fornita da Terry Gilliam in un necrologio sorprendente e struggente) che possono a loro volta richiamare altre performances, ma rimangono completamente unici e irripetibili. Queste vite parallele del terzo millennio ci propongono due autori dei quali pensiamo di sapere molto e che invece ci accorgiamo di conoscere solo superficialmente. Merito di un lavoro veramente approfondito, in cui la passione e la scientificità non si elidono ma si arricchiscono a vicenda. Cosa rara, nella saggistica cinematografica. Prefazione di Steve Della Casa.
20,00

John Wayne

John Wayne

Anton Giulio Mancino

Libro: Copertina morbida

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2020

pagine: 188

Forte, risoluto, di poche parole, a volte rude, John Wayne ha impersonato il perfetto eroe americano, e con i suoi quasi 200 film girati in 50 anni di carriera è stato tra i più longevi portabandiera cinematografici degli Stati Uniti. Eppure, nonostante la fama mondiale, l'Academy lo ha sempre osteggiato per le sue idee tenacemente conservatrici, attribuendogli un solo Oscar nel 1970 per Il Grinta. In questo volume, Mancino ricostruisce un'ampia biografia artistica dell'attore che è al tempo stesso un grandioso affresco dell'America del Novecento. Dal debutto nel cinema muto (Brown of Harvard, 1926) a Ombre rosse (1939), film decisivo per la sua carriera, proseguendo con la Trilogia sulla cavalleria (Il massacro di Fort Apache, I cavalieri del Nord Ovest, Rio Bravo), Sentieri selvaggi (1956) e L'uomo che uccise Liberty Valance (1962), fino ai ruoli più "moderni" come in Ispettore Brannigan, la morte segue la tua ombra (1975), il racconto di questa sterminata filmografia procede di pari passo con quello di un paese diviso tra slanci ideali e tradizione conflittuale, aneliti di libertà e nevrotiche cacce alle streghe. Ne emerge il ritratto di un attore che forse come nessun altro ha incarnato con tanta convinzione le luci e le ombre del mito americano. Contrappuntato da un ricchissimo catalogo di immagini tratte direttamente dai fotogrammi delle pellicole, questo volume ripercorre la leggendaria avventura artistica del "Duca" di Hollywood, il divo burbero e reazionario che del suo lavoro amava dire: «Nei film recito la parte di John Wayne, a prescindere dal ruolo che mi viene dato. E mi sembra di cavarmela bene».
27,00

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