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Libri di Céline Menghi

Come finiscono le analisi. Paradossi della passe

Come finiscono le analisi. Paradossi della passe

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 336

Per Freud ogni analisi è destinata a inciampare su un’impasse, l’incontro cioè con l’esistenza (ipotetica) di un reale immutabile. Secondo Lacan, invece, una passe è possibile: una cura può incontrare una fine che non sia un semplice satisfecit scambiato mutualmente tra analista e analizzante, e nemmeno un abbandono, il frutto di una stanchezza o il prodotto di un’insurrezione, ma una conclusione di ordine logico. Lacan si è speso perché i suoi allievi adottassero questa procedura, ma dopo la sua morte in molti hanno cercato di sbarazzarsene. Fu salvata dall’École de la Cause freudienne, e attraverso l’Association mondiale de psychanalyse si è diffusa in Europa e in America Latina. Qual era, e qual è, l’originalità di tale procedura? Fino a prima della sua elaborazione, nelle società psicoanalitiche l’accesso a un titolo passava tramite la cooptazione del candidato da parte dei didatti. Lacan ha mandato all’aria tale modalità: sarebbe spettato a due analizzanti, ciascuno scelto dal proprio analista per il fatto di essere ancora al di qua del momento conclusivo ma in procinto di finire l’analisi, l’incarico di ascoltare il candidato, chiamato passant, e di riferire la testimonianza ricevuta al cartello della passe, al quale sarebbe spettato il compito di stabilire se il passant potesse essere insignito oppure no del titolo di AE (Analyste de l’École). La passe è andata incontro a molteplici vicissitudini, e attraverso i testi qui raccolti Jacques-Alain Miller si propone di tracciare una mappa del labirinto, portandone allo scoperto i paradossi e spronando il lettore, con Lacan, a non riposare sul sapere acquisito, a liberarsi da ogni dogmatismo, a ripensare di nuovo la Cosa freudiana, fino a reinventare la psicoanalisi, ciascuno secondo i propri mezzi.
31,00

Foulard amaranto

Foulard amaranto

Céline Menghi

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2023

pagine: 128

Ecco, tutto questo non è permesso da quel meraviglioso ibrido di poesia in prosa, di prosa ritmica, da quella “cosa scritta” che è il tuo Foulard amaranto. Di qui, aggiungo, la forte valenza pedagogica che si accompagna alla lettura: cioè, il tuo racconto esige un lettore, capace come te di abbandonare ogni sicurezza, garanzia retorica e anche esistenziale; di buttare corazze, guide, armature, e di affidarsi, nudo, alla bufera musicale di una parola vivente, non morta, non separata dal mondo: in ultima analisi, non letteraria. Un lettore formato dalla tua pagina, volta per volta, sorprendente, acuta e arguta nelle sovrapposizioni di tempi e spazi, nomade e provvisoria, di una fragilità dirompente. Un lettore femminile, si potrebbe dire, per una cosa scritta che trascorre da verso a verso, travestita da prosa, o all’incontrario; cosa scritta, non testo, di femminile, tenera concretezza.
10,00

(H)a letto

(H)a letto

Céline Menghi

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2021

pagine: 84

La scrittrice Céline Menghi realizza l’assoluto superamento del romanzo tradizionale con l’abolizione totale della trama, la disarticolazione logica del linguaggio, e l’introduzione dello sviluppo analogico dell’esposizione. La forma scritta non rispetta più la morfologia deputata delle parole, ma diviene espressione fonica dei messaggi, per cui lo scritto si trasforma in un percorso accidentato della grammatica, tuttavia si presenta come messaggio piano e pluriespressivo di significati fonici, che ammettono anche giochi di parole, calembour e sciarade enigmistiche. L’obbiettivo della scrittrice è quello di dare conto dei processi psicanalitici di elaborazione del cervello congiuntamente alle attività dei sensi e alla mobilità del corpo.
10,00

Blu cobalto

Blu cobalto

Céline Menghi

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2020

pagine: 240

Il romanzo traccia una istoria singolare fatta di buchi, sì, ma anche di bianchi di memoria. Una storia si riscrive sul divano dell’analista. Memoria cancellata, tracce della lingua che affiorano come un rebus. Tra poesia e ironia, Céline Menghi si addentra, non senza il pudore del ben dire, per dare una testimonianza preziosa della devastazione e dell’abisso che una donna può incontrare quando l'"architrave” della vita vacilla.
18,00

Dire Mu

Dire Mu

Céline Menghi

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2019

pagine: 168

Mu si riferisce a μ, dodicesima lettera dell’alfabeto greco – detta abitualmente mi – lettera muta e silenziosa, come la h in spagnolo. Dire la lettera muta che accompagna certe parole è una porta invitante e impegnativa. Il titolo "Dire Mu" è un ossimoro: dire l’impronunciabile e il silenzio, enunciare l’assenza. Scommessa decisa, rispettosa e audace fronte al silenzio: da un lato, perché evoca certi silenziamenti che non fanno bene, dall’altro, perché bisogna saper tacere fronte a certe cose, a condizione di non restare muti; e, finalmente, Céline arriva a intrecciare e annodare il silenzio dell’assenza strutturale del femminile con il suo stile.
18,00

La leggenda nera di Jacques Lacan. Élisabeth Roudinesco e il suo metodo storiografico

La leggenda nera di Jacques Lacan. Élisabeth Roudinesco e il suo metodo storiografico

Nathalie Jaudel

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2019

pagine: 304

Ecco un libro polemico, un'operazione per mettere in chiaro le cose. Dopo più di trent'anni dalla morte di Jacques Lacan, la sua "leggenda nera" continua a circolare nell'opinione comune: Lacan tiranno, Lacan senza scrupoli, Lacan avido, Lacan fuori di testa. Ora, l'unica biografica pubblicata di colui che è stato il più grande psicoanalista francese, si fa, sotto la copertura dell'oggettività, eco di questa leggenda. Misconoscendo il fatto che non si può essere storici della propria storia, lasciandosi sopraffare dal proprio transfert negativo, trascurando ciò che Lacan diceva di se stesso e della pratica a cui si è dedicato, Élisabeth Roudinesco tralascia l'uomo e il suo insegnamento, derogando alle regole del metodo storiografico di cui si dichiara invece seguace. Nathalie Jaudel le risponde e dipinge qui un ritratto di Lacan prendendo come bussola la notazione di Roland Barthes che auspicava un biografo che fosse al tempo stesso "amichevole e disinvolto".
24,00

Invenzioni nella psicosi. Unica Zürn, Vaslav Nijinsky, Glenn Gould

Invenzioni nella psicosi. Unica Zürn, Vaslav Nijinsky, Glenn Gould

Céline Menghi, Chiara Mangiarotti, Martin Egge

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2008

In questo volume la questione delle psicosi o della cosiddetta follia è affrontata indagando tre casi celebri ed esemplari: l'artista Unica Zürn, il ballerino Vaslav Nijinsky e il pianista Glenn Gould, ovvero tre vittime della violenza di quel pulsionale senza norme che Lacan ha chiamato il "reale del godimento", folli e al contempo geni. Nelle loro vite la genialità è servita per costruire delle invenzioni artistiche che costituiscono per il folle, e non solo per lui, una modalità di affrontare l'angoscia, lo smarrimento e l'impossibile dell'esistenza. Una riflessione, dunque, su quanto di ciascun essere umano è singolare, non tutto preso nelle maglie del discorso comune, non liquidabile tramite risposte prefabbricate, ricette comportamentali, o tanto meno attraverso un univoco richiamo alla salute mentale.
28,00

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