Libri di Claudio Bonito
La consulenza filosofica. Una guida per vivere la contemporaneità
Libro: Libro in brossura
editore: If Press
anno edizione: 2025
pagine: 400
La consulenza filosofica è una disciplina nata per mettere la filosofia al servizio della vita concreta. Ispirata dal pensiero di Gerd Achenbach, si propone di guidare il singolo nella comprensione di sé e del mondo, migliorando la qualità dell’esistenza attraverso il dialogo e la riflessione. Questo volume nasce dall’esperienza del Master in Consulenza filosofica e antropologia esistenziale dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in convenzione con l’Università Europea di Roma. Tre ex studenti — un manager, una medico e una docente liceale — mostrano, attraverso le loro tesi, come la filosofia possa agire nei contesti lavorativi, sanitari ed educativi, offrendo strumenti per affrontare sfide quotidiane in modo più consapevole e umano. Arricchito dai contributi del Prof. Guido Traversa, coordinatore accademico del Master, del Prof. P. Alberto Carrara e del Dott. Alfredo Sostero, il libro rappresenta una testimonianza viva e rigorosa dell’efficacia della Consulenza Filosofica in ambiti diversi della società contemporanea.
Il transumanesimo. Una sfida antropologica alla scienza e alla fede
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 124
Attraverso vari contributi l’opera rintraccia il fondo concettuale del transumanesimo. Una corrente di pensiero che, tramite la continua ricerca di opportunità, tende verso la creazione di un uomo nuovo il quale, grazie alla tecnologia e alle tecnoscienze, aspira ad “autotrascendersi” e a superare la propria condizione di essere finito. Se fino a qualche tempo fa si configurava come un’utopia narrata perlopiù da eccentrici visionari, oggi constatiamo l’affermarsi di una nuova epistemologia, una strada naturale che il progredire delle conoscenze mediche e scientifiche ha tracciato, passando dalla fantascienza alla realtà possibile. Ma lungo questa strada si ergono pericoli spaventosi: l’uomo rischia di perdere la sua essenza e la sua statura ontologica. Emerge allora la necessità di individuare solidi fondamenti etici nell’urgenza di approfondire quelle dinamiche di pensiero atte a sostenere una reale mediazione verso la prassi tecnoscientifica, che se venisse esonerata da ogni istanza etica, filosofica e religiosa rischierebbe di trasformarsi in una serie di dispositivi utilizzabili dall’uomo per la sua azione di dominio.
Postumanesimo e filosofia. Responsabilità o funzionalità. Una questione antropologica
Claudio Bonito
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 214
Il postumanesimo descrive una nuova fase culturale nella quale l'uomo, reinterpretando se stesso alla luce delle più recenti opportunità offerte dallo sviluppo delle conoscenze, si pone in un ambito di confine tra gli indubbi benefici dati dal progresso scientifico e il rischio di mettere in discussione il proprio ruolo e la propria autopercezione, lasciando apparire, al contempo, significati che contribuiscono a delineare una nuova visione antropologica, decentrata e decostruita. La prossimità con i nuovi ambienti tecnologici spinge l'uomo verso nuovi sentieri ridisegnando la sua posizione all'interno di contesti i cui confini, sfumando, tendono sempre più all'eliminazione delle differenze. Concetti come "miglioramento", "ibridazione tecnologica" e "superamento" rappresentano le premesse teoretiche di quelle correnti di pensiero che individuano nel progresso scientifico il tentativo dell'uomo di oltrepassare i propri limiti naturali, tentando di raggiungere la vittoria finale sulle malattie, sulla vecchiaia e sulla morte. Al giorno d'oggi l'uso del termine "postumano" si è diffuso in diversi ambiti culturali, dalle arti alla filosofia, dalla cinematografia alla letteratura e nella divulgazione scientifica. Appare, però, ancora utilizzato in maniera non perfettamente univoca prestandosi, così, a generalizzazioni e fraintendimenti. L'approccio filosofico al postumanesimo e al suo emergere nella storia recente, si rende, quindi, essenziale al fine di attuare un'analisi critica della contemporaneità, osservandola da vicino e seguendone le "nervature del reale", senza peraltro decostruire o rinnegare alcunché.
Il pensiero di Meister Eckhart come pratica filosofica. Abbandono e distacco dall'antichità alla contemporaneità
Claudio Bonito
Libro: Copertina rigida
editore: If Press
anno edizione: 2021
pagine: 128
Meister Eckhart, il predicatore filosofo domenicano, riveste senza dubbio un interesse attuale soprattutto se, per capire la sua speculazione, si assume come fondamentale il concetto di "distacco", inteso come lasciare la presa dal mondo materiale e dalle passioni, o di "abbandono", come "lasciar andare" in un sereno allontanamento; questi sono i termini chiave della mistica speculativa che vede, nella filosofia medioevale renana e in Meister Eckhart in particolare, la massima espressione. In questo lavoro si sono ricercati possibili nessi tra alcuni costrutti teorici relativi a diverse elaborazioni teologiche di stampo meditativo-speculativo e l'esistenza di una linea di continuità che ha attraversato il pensiero filosofico dal periodo ellenistico alla contemporaneità. Prende corpo un messaggio che ci giunge come un'esortazione. Un messaggio al cui interno si intravede la necessità di una filosofia, di una pratica filosofica, che si renda idonea a fronteggiare nuovi ambiti esistenziali e di pensiero che vediamo emergere tra le pieghe di una postmodernità e che, avendo segnato indelebilmente la storia recente, sembrano avviare l'uomo verso una nuova posizione nel mondo.
L'eco della solidità. La nostalgia del richiamo tra antropologia liquida e postumanesimo
Giulia Bovassi
Libro
editore: If Press
anno edizione: 2017
pagine: 176
La creazione di un nuovo mondo, totalmente padroneggiabile e disponibile quantitativamente, appare come inevitabile soluzione affinché l’uomo possa superare il senso di sé in seguito alla perdita di sé. Transumanesimo e postumanesimo curano la schizofrenia identitaria endemica con la non-necessità dell’uomo, quindi la sua immortalità e perfettibilità. Quando la vulnerabilità cessa di essere occasione feconda, subentra l’Oltreuomo. Occorre chiedersi: calati nell’inevitabile scontro-incontro con la miseria umana, se frantumati, come ricomporci per annientarci? Ecco la spiritualità perduta, ecco la persona che ha bisogno di tornare al pensiero di sé.