Libri di Cosma Siani
Luce incantata. Viaggio sentimentale attraverso il Gargano
Antonio Motta
Libro: Libro in brossura
editore: Andrea Pacilli Editore
anno edizione: 2022
pagine: 66
Non c’è paesaggio più mutevole di quello del Gargano: dolce, amaro, desertico, lunare, mediterraneo, africano, nel giro di poche leghe. Giungiamo tra le rovine del Castello dei Giganti immortalato da un’incisione di Alfredo Petrucci. Non si sa per quale sovrano sia stato costruito, perché posto in questa solitudine, sull’orlo di un abisso (e morte vi si preparò per la regina Giovanna I). Vi si scopre il golfo di Manfredonia, le Murge, il Vulture e la biondeggiante distesa della Magna Piana, sino alla foce morente dell’Ofanto e Monte Sant’Angelo con le sue stradine bianche lastricate, i balconcini fioriti di basilico, le sue case a schiera, il campanile ottagonale e la basilica celeste di San Michele Arcangelo, il santo venuto a noi dalla Caldea. Il più potente di tutti i re e sovrani della terra. Il santo dei Longobardi, dei Franchi, dei Bizantini, dei Greci, l’Arcangelo della Milizia Celeste. Con traduzione in inglese di Cosma Siani. Fotografie di Guy Michel Bassac
Monte Sant'Angelo. Testo inglese a fronte
Arthur Miller
Libro: Libro in brossura
editore: Andrea Pacilli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 64
Arthur Miller (1915-2005) s'impose come drammaturgo con "Erano tutti miei figli" (1947), e poi con "Morte di un commesso viaggiatore" (1949), che gli diede fama internazionale. Fu anche giornalista, sceneggiatore e narratore. Il racconto qui presentato. "Monte Sant'Angelo", comparve dapprima nel 1951 sul Harper's Magazine, e poi. rimaneggiato, nella collezione di racconti intitolata "Non ho più bisogno di te" (1967). Il racconto trae origine da un viaggio realmente compiuto dall'autore sul Gargano nel 1948 insieme all'amico Jim Longhi. La postfazione dei curatori ne spiega le ragioni e gli esiti.
Baretti a Londra e altri saggi su Joseph Tusiani
Cosma Siani
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 176
Il volume raccoglie una serie di saggi sullo scrittore italoamericano Joseph Tusiani. Alla collezione hanno concorso due ordini di fattori. In primo luogo, il crescente interesse per la figura e l'opera di questo autore, sia da parte del folto gruppo di estimatori che egli vanta sulle due sponde dell'oceano, sia a livello accademico, come attestano le non poche tesi di laurea svolte sulla sua opera. In secondo luogo, l'impulso che gli studi italoamericani hanno ricevuto anche in Italia nell'ultimo decennio, con la comparsa di studiosi e opere degni di competere con quanto viene studiato e prodotto in terra americana. Ma Tusiani è anche un prolifico traduttore italo-inglese, e autore plurilingue che si esprime in inglese, latino, italiano e dialetto di nascita. E perciò la sua opera abbraccia campi talmente diversi, dalla traduzione d'arte alla poesia neolatina, alla rinascenza dialettale, da non potersi definire meramente "italoamericana", bensì eminentemente letteraria, seppur germogliata sul terreno di una vicenda emigratoria.
Belli da Roma all'Europa. I sonetti romaneschi nelle traduzioni del terzo millennio
Italo Michele Battafarano, Rossana Platone, Cosma Siani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 236
Data dagli anni tra il 1838 e il 1839 l.inizio della fortuna europea di Belli; una fortuna che poi ha attraversato l.Ottocento e il Novecento, come testimonia una prima raccolta delle numerose traduzioni dei sonetti romaneschi, pubblicata nel 1983, con il titolo Belli oltre frontiera. La fortuna di G.G. Belli nei saggi e nelle versioni di autori stranieri (Bonacci editore). In ideale prosecuzione di quell'antologia la presente pubblicazione testimonia il perdurante favore che i sonetti di Belli riscuotono da parte di poeti, studiosi e italianisti, presentandone le nuove versioni in cinque lingue (francese, inglese, tedesco, russo e spagnolo), con il testo originale a fronte. La cultura europea continua a misurarsi con il genio di Belli e a cimentarsi nella difficile impresa di tradurlo, sfidando così vittoriosamente l.ammonimento di Robert Frost: "La poesia è ciò che nella traduzione va perso".