Libri di Elena Valentina Maiolini
Dizionario dietetico
Guido Morselli
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 276
Concepito cinque anni prima dell’ispirazione che darà origine ai grandi romanzi – dal 1961, con Un dramma borghese –, il Dizionario dietetico rivela ai lettori di Guido Morselli un volto inedito del poliedrico intellettuale: saggista, narratore, drammaturgo, sceneggiatore e dunque anche divulgatore e lessicologo. All’originale prontuario che raduna «alcune nozioni elementari e un orientamento di massima, nel campo dell’alimentazione», Morselli dedica l’estate 1956, tra la corrispondenza con esimi biochimici e patologi, lo studio di opere scientifiche ed enciclopediche e la collezione di ritagli di giornali e riviste intorno al tema del cibo. Pensa a un progetto tripartito, aperto e chiuso da capitoli che riguardino caratteristiche e composizioni degli alimenti e costituito, nel corpo centrale, da centinaia di schede sulle sostanze commestibili: da abbacchio al pane biscottato zwiebach, passando per aperitivi, baccalà, ciccioli, kefir, ravanello, seltz… La scrittura è agile e ben ritmata, degna di un maestro nascosto della narrativa del Novecento; dalla dietetica apre spesso a una Weltanschauung, una concezione del mondo e dell’uomo condensata in fulminei aforismi: «anche sotto l’aspetto corporale la vita è una molteplicità, ha per caratteristica di essere complessa, di non potersi semplificare senza sminuirsi e snaturarsi». Lo scopo dell’opera, d’altra parte, è fondamentalmente civile: favorire una «coscienza» alimentare, ancora «scarsa in Italia» negli anni Cinquanta, nell’auspicio di concorrere «al benessere individuale» e riuscire «di qualche utilità nei confronti dell’economia dei singoli e della collettività».
Novelle per un anno. Volume Vol. 2
Luigi Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 1024
«Raccolgo in un sol corpo tutte le novelle pubblicate finora in parecchi volumi e tant'altre ancora inedite, sotto il titolo Novelle per un anno che può sembrar modesto e, al contrario, è forse troppo ambizioso, se si pensa che per antica tradizione dalle notti o dalle giornate s'intitolarono spesso altre raccolte del genere alcune delle quali famosissime. […] M'affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono esser singolarmente né delle stagioni, né dei mesi, né di ciascun giorno dell'anno. Una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità. Ogni volume ne conterrà non poche nuove, e di quelle già edite alcune sono state rifatte da cima a fondo, altre rifuse e ritoccate qua e là, e tutte insomma rielaborate con lunga e amorosa cura. In grazia almeno di questa cura l'autore delle Novelle per un anno spera che i lettori vorranno usargli venia, se dalla concezione ch'egli ebbe del mondo e della vita troppa amarezza e scarsa gioja avranno e vedranno in questi tanti piccoli specchi che la riflettono intera». Luigi Pirandello L'edizione integrale e commentata delle Novelle per un anno, articolata in tre tomi, con un ricco apparato critico che presenta annotazioni e saggi introduttivi alle singole raccolte. «le Novelle per un anno raccontano in fondo le duecento e più battaglie dell'eterna guerra tra il Cosmo e il Caos (sulla cui coincidenza con il nome della contrada nativa Pirandello gioca, definendosi "figlio del Caos"); ma diversamente dal racconto della Genesi, nella trama-tipo delle novelle l'Ordine iniziale viene scompigliato dal Disordine, preparando lo scioglimento che può essere, caso per caso, felice, amaro o ambiguo. […] Signore di una lingua scorrevole e colloquiale quanto colorita ed espressiva, maestro di dialogo e di coups de théâtre diegetici, l'autore delle novelle condivide lo strabismo divergente del suo Mattia Pascal, facendone un simbolo del suo pensiero e della sua scrittura: figura di uno sguardo capace di penetrare con l'occhio destro dentro le cose e l'animo degli uomini, e di orientare il sinistro all'esplorazione dell'Altrove, tessendo un filo invisibile ma tenace “dal naso al cielo”». (Pietro Gibellini)
D'Annunzio e Dante. Atti del Convegno di studi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2023
pagine: 136
Il volume raccoglie gli atti del convegno «D’Annunzio e Dante» e propone gli ultimi studi sul rapporto tra il Poeta della Divina Commedia e il Poeta di Alcyone e del Piacere. Nella produzione letteraria di D’Annunzio i riferimenti alla poesia di Dante sono ampiamente diffusi e documentati con precisione dai relatori del convegno e nella “piccola antologia dantesca” a corredo del volume. Per quanto riguarda invece l’iconografia, D’Annunzio ha voluto nel Vittoriale – la sua ultima opera d’arte in “pietre vive” – due immagini in particolare del Sommo Poeta: il Dantes Adriacus di Adolfo de Carolis, che figura in una nicchia creata ad hoc nella Stanza del Mappamondo, e il busto di Dante di Onorio Ruotolo, che campeggia accanto a quello di Michelangelo di Napoleone Martinuzzi nel Portico del Parente, entrambi posti a suggello della poesia e dell’arte.
Dall'affetto al morso. Storie e significati di nove parole
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Numeri
anno edizione: 2023
pagine: 180
Le parole hanno una vita avventurosa in cui si intrecciano geografie, storie, dinamiche sociali complesse. Queste pagine intendono raccontare le vicende di nove parole, a comporre un libro eterogeneo di storia delle idee: quattro appartengono al lessico storico-politico rinascimentale (armonia, neutralità, stoico, bilancia); tre sono misurate nella densità specifica in cui consistono nel vocabolario di scrittori otto-novecenteschi (mordere, affetto, tuđina – intraducibile sostantivo serbo affine al nostro terra straniera); due sono termini di spicco nell'esperienza scolastica e nella militanza sociale odierna (foglio, inclusivo). Si va dal Cinquecento della retorica politica veneziana, della polemica antigesuitica e del lessico geopolitico inglese, all'Ottocento di Alessandro Manzoni e Niccolò Tommaseo e al Novecento di Borislav Pekić, fino alla scrittura contemporanea della scuola e dell'impegno per una lingua professionale e giornalistica accogliente e rispettosa: differenti per materia e per epoca d'indagine, gli scritti che qui si riuniscono sono dunque avvinti da un forte interesse per le dinamiche e le connessioni conosciute dagli elementi del nostro scrivere e del nostro parlare.