Libri di Emanuela Forgetta
Non era amore. Antologia poetica
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2023
pagine: 158
Cinque poetesse contemporanee delle Isole Baleari in dialogo con altrettante autrici italiane. Scritture di donne che s’annodano, formano una costellazione e alludono alla necessità di una rete di relazioni. Per costruirla, sarà indispensabile esplorare non solo gli spazi concreti dell’esperienza, ma anche evidenziare il valore conoscitivo della distanza. Perché a tenere insieme questa piccola scommessa antologica con testo a fronte è proprio il motivo dello spazio. E la traduzione, a conti fatti, cos’è se non un esercizio di prossimità?
L'auditorio di Görlitz
Xavier Farré
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 111
La poesia non avrà la forza di impedire gli eventi, ma ha la possibilità di divenirne racconto. Non modifica fatti, o almeno non direttamente, ma ne è presa di coscienza, espressione lucida e ferma. Accanto ad altri, questo è uno dei principi emersi dalle riflessioni di Farré, che passeggia instancabile per i luoghi sterminati della poesia. Ne frequenta i boschi, le città, i siti solitari e desolati – le soste ad Auschwitz e a Varsavia ne sono un esempio – stilando al suo ritorno dai viaggi una deliziosa e personale raccolta di riletture poetiche. Tali riflessioni non rimangono nello spazio dell’io ma vengono condivise con l’altro, il lettore; un lettore animato dallo stesso desiderio dell’autore: quello di avvicinarsi, quanto più possibile, all’essenza stessa della poesia. È, quello di Farré, un auditorio poetico-letterario, spaziale e esistenziale, in cui riecheggiano differenti sonorità: slovene, polacche, ceche, catalane e anglosassoni.
Nelle città nascoste
Natàlia Cerezo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 143
«L’asfalto era gelido, la neve pareva quasi calda. Ci ricopriva maternamente. Riuscivo a sentire il debole battito di Aitor che, a tratti, tremava e allora lo strinsi ancora più forte iniziando a raccontargli dei giorni trascorsi con papà, della strada percorsa, delle cose viste. Lo stringevo e parlavo quando, in lontananza, vidi papà carico di scatole. Ci guardammo e fu come se non ci vedessimo da una vita. Aprì le scatole e ci coprì con i fiori, che si muovevano al debole respiro di Aitor facendomi solletico al naso. Odoravano come l’armadio di casa nostra. Una volta svuotate le scatole, papà si sedette lì accanto e mi strinse forte la mano. Mi disse: – Andrà tutto bene.» Natàlia Cerezo nasce a Castellar del Vallès nel 1985 e “A les ciutats amagades” (2018) è il suo libro d’esordio. In esso allestisce una celebrazione del piccolo, del quotidiano, del particolare che, con linguaggio asciutto e diretto, fa arrivare al lettore in modo inequivocabile. A tratti, la sua scrittura ricorda quella della Munro, le sue ambientazioni rievocano quelle della Keegan, mentre il suo sguardo poetico, grato delle molte letture, restituisce il simbolismo magnetico della Plath.
Cant de la Sibilla. Senyal del Judici
Libro: Libro in brossura
editore: Nemapress
anno edizione: 2011
pagine: 15
Il libro contiene il testo in catalano-medievale del canto sacro chiamato "Canto della Sibilla" che si intona nella Cattedrale di Maiorca e di Alghero, la notte prima di Natale. Il testo ha una significanza escatologica, in quanto invita l'uomo a ravvedersi perché la fine del mondo può essere vicina. Questo Canto, accompagnato dalla musica gregoriana, era intonato in tutte le chiese del Mediterraneo, ma nella controriforma venne proibito dal papato in quanto considerato pagano; al divieto del Papa, soltanto il vescovado di Alghero e di Maiorca si ribellarono cosicché questa usanza è praticata ancora oggi soltanto nelle due città catalane.
Edward Hopper
Ernest Farrés
Libro: Libro in brossura
editore: Nemapress
anno edizione: 2011
pagine: 128
Con questo libro si apre la Collana Ponent di letteratura catalana contemporanea curata dalla professoressa Emanuela Forgetta docente di Catalano all’Università di Sassari. La Forgetta è anche la traduttrice delle poesie di Farrés. Questa silloge, già tradotta in Inghilterra e negli Stati Uniti, presenta il grande pittore Hopper attraverso una quasi identificazione con il poeta-giornalista Farrés che, nei suoi versi suggestivi e realistici, insieme ne ripercorre i tratti più importanti della biografia e delle opere.La traduzione di questa silloge gode di un contributo dell’istituto Ramon Llull di Barcellona.
En ruta! Con materiali per docenti. Per la Scuola media. Volume Vol. 1
Leon Llop Iban, Emanuela Forgetta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Simone per la Scuola
anno edizione: 2013
En ruta! Con materiali per docenti. Per la Scuola media. Volume Vol. 2
Leon Llop Iban, Emanuela Forgetta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Simone per la Scuola
anno edizione: 2013
La fragilità del mondo
Joan-Carles Mèlich
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 256
"La fragilità del mondo" è un invito ad abbandonare l’ossessione per la perfezione da cui siamo attanagliati da secoli e ad abbracciare, al contrario, la nostra essenza di creature vulnerabili, gettate in una realtà con cui non siamo più in grado di entrare in contatto. Secondo Joan-Carles Mèlich è successo qualcosa a un certo punto della nostra storia: ci siamo scordati quanto claudicante e carente sia la natura umana. L’universo attorno a noi è stravagante, ricco di stimoli e, nonostante tutti i nostri sforzi, in sostanza inconoscibile; eppure ci illudiamo in qualche modo di sapere tutto. L’imprevedibilità ci spaventa, per questo abbiamo messo in piedi una disciplina di sistemi simbolici di regolazione e colonizzazione (teologici, politici, economici) e una nuova metafisica della tecnologia, alla quale ci siamo affidati ciecamente. Nel frattempo, però, abbiamo dimenticato che siamo governati dal caos e dall’inaccessibilità. Accompagnati dalle idee di pensatori e scrittori quali Rilke, Nietzsche, Kafka e Woolf, apprendiamo allora in queste pagine come, per tornare a vedere davvero il mondo, dobbiamo abbandonare le nostre pretese di controllo e accettare invece la finitezza, l’assenza di senso e la possibilità del male, che sono al centro dell’essenza umana. Dobbiamo imparare, cioè, a sostituire alla logica di un progresso cieco una «ragione inerme», inoffensiva e pacifica perché aperta alla possibilità dell’errore e della vergogna. In questo libro Mèlich traccia una strada per tornare ad abitare il mondo. Non con presunzione, bensì consapevoli della possibilità di perdervisi come in un labirinto. Solo così ne riscopriremo l’autenticità e sapremo accettarci nella fragilità, rifiutando la violenza delle facili certezze e l’insensibilità di fronte alla sofferenza.