Libri di F. De Felice
«Se l'uomo fosse buono». Metamorfosi del bene nel contrattualismo moderno
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 152
Realizzare l'ordine laddove sembra non esserci più naturalmente, costruire la convivenza come un artificio dove appare impossibile o inutile, favorire l'incontro di volontà e razionalità attraverso un accordo che ambisce ad essere un nuovo inizio: sono alcune delle grandi ambizioni che hanno animato il progetto politico dell'età moderna. Il viaggio che questo volume intende percorrere cerca di risalire alle ragioni di una novità attraversata da frizioni tra radice antropologica e piano politico, che ne costituiscono al contempo la specificità e la problematicità. Sei voci (Machiavelli, Hobbes, Locke, Spinoza, Rousseau, Kant) e un filo rosso (il contratto sociale come via d'accesso e di giustificazione della politica) per capire come sia cambiato il rapporto tra origine, natura e bene, nella convinzione che in questa metamorfosi risiedano alcune delle chiavi di lettura che risultano ancora preziose per uno sguardo attento e critico sul presente.
I fondi strutturali 2007-2013. Il nuovo ciclo di programmazione dell'Unione Europea
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 240
Il volume fornisce un'accurata analisi dei nuovi fondi comunitari e delle novità introdotte per il periodo 2007-2013 dall'Unione Europea partendo dai principi ispiratori degli orientamenti comunitari per giungere alla trattazione analitica dei documenti operativi, consentendo quindi al lettore di cogliere tutte le opportunità di sviluppo nell'ambito di un contesto normativo e tecnico. Tra i principali temi trattati: i documenti programmatici, gli obiettivi prioritari, le linee del bilancio comunitario, gli obiettivi di servizio e gli organismi intermedi.
La questione meridionale
Antonio Gramsci
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2005
pagine: 190
Le modificazioni sopravvenute negli ultimi decenni non hanno eliminato né dissolto la questione meridionale, che resta una delle contraddizioni centrali della società italiana; da essa infatti traggono origine le stesse difficoltà con cui si scontra lo sviluppo economico del paese, l'impossibilità di trovare lavoro e occupazione a livelli moderni ai lavoratori meridionali, lo spreco delle energie intellettuali, il decadimento nell'agricoltura. Ciò rende ancor più chiara l'importanza di questi scritti, in cui Gramsci pone la questione meridionale come problema che investe direttamente le responsabilità e la struttura stessa dello Stato.