Libri di F. Giardini
Le 22 immutabili leggi del marketing. Se le ignorate, è a vostro rischio e pericolo!
Al Ries, Jack Trout
Libro: Libro in brossura
editore: Anteprima Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 160
Il mercato è pieno di insidie. E il marketing è una materia complessa, spesso ostica. In continua evoluzione, perché la società cambia rapidamente e imprevedibilmente. Ma è possibile evitare o almeno ridurre al minimo gli errori? Secondo Al Ries e Jack Trout sì, a patto di conoscere e mettere in pratica le 22 leggi del marketing descritte in questo libro. Per oltre trent’anni i due autori hanno studiato cosa funziona e cosa no. Attraverso l’analisi delle strategie di grandi aziende – IBM, Coca-Cola, McDonald’s, Sony, BMW, Apple, DHL, tra le altre – e del tasso di successo e fallimento dei nuovi prodotti, hanno elaborato 22 principi universalmente validi: dalla legge della leadership a quella dell’esclusività, dalla legge dell’imprevedibilità a quella della montatura pubblicitaria, per citarne alcune. Chiunque desideri operare con successo in un mercato sempre più incerto e competitivo vi troverà motivi di riflessione e spunti di speciale interesse.
Sensibili guerriere. Sulla forza femminile
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2010
pagine: 153
Un tempo il senso comune attribuiva agli uomini forza e capacita di agire e alle donne debolezza e passività, che cosa è cambiato dopo almeno trent'anni di femminismo? E soprattutto: cosa è passato nell'immaginario delle giovani donne, nella consapevolezza che hanno di loro stesse? I testi presentati in questo volume - frutto di un lavoro seminariale durato circa due anni interrogano luoghi comuni e acquisizioni date per scontate, in un confronto con le differenze tra Occidente e Oriente e alla luce delle opere di alcune grandi pensatrici - Carla Lonzi, Christa Wolf, Christine de Pizan, Maria Zambrano, Julia Kristeva, Gayatri Spivah, Simone Weil e Angela Putino - ma anche di alcune icone dell'immaginario collettivo come la protagonista di KM BM. Forza non significa necessariamente violenza, né la passività sempre si contrappone all'agire radicale: fragilità e potenza vanno quindi ridefinite, la forza può essere pensata fuori dal suo destino di distruttività, tanto più in una fase in cui la cosiddetta "femminilizzazione della società" è tendenza globale, contraddittoria, ambigua e diseguale, e ancora tutta da indagare.
L'imputato. In difesa di ciò che c'è di bello nel brutto del mondo
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2011
pagine: 142
Pubblicato per la prima volta nel 1901, "L'imputato" è la raccolta di saggi con cui G. K. Chesterton inaugura la sua carriera di "principe del paradosso". Questi sedici articoli sono altrettante arringhe appassionate in difesa di ciò che di bello offre il brutto del mondo, in aperto conflitto con la mentalità di allora "e anche di oggi" ma, soprattutto, in contrasto con quella memoria monotona "che impedisce di vedere le cose nel loro splendore". Gli argomenti trattati sono i più vari; su tutto, però, campeggia il desiderio di celebrare la poesia della vita nella sua immensa varietà. Chesterton fruga nei cumuli di polvere della storia e in ciascuno trova un tesoro: non si rassegna a liquidare come prosaico o banale ciò che il mondo considera tale, ma scava nell'immaginazione per andare oltre i luoghi comuni, convinto che essa non serva "a rendere consolidate le cose strane, quanto piuttosto a rendere strane le cose consolidate", trasformando i fatti in meraviglie. Fedele a quella che sarà la missione di tutta la sua vita, egli ci restituisce il ritratto di un pianeta fatto di miracoli, dove possiamo finalmente riaffermare il nostro "amore naturale per la grandezza, per la vitalità, per la varietà, per l'energia, per la bruttezza".
Coco Chanel. Genio, passione, solitudine
Claude Delay
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2012
pagine: 384
Chanel salutò per l'ultima volta Claude Delay una domenica pomeriggio, sul marciapiede davanti all'hotel Ritz, dove abitava a Parigi. Morì poche ore dopo, sola, nella sua stanza. Era il 10 gennaio 1971. Il ritratto di Chanel scritto dalla Delay inizia così, "dalla fine", da un'intimità nata dieci anni prima nella boutique Chanel di rue Cambon, tra la grande signora della moda e una giovane cliente: una affinità divenuta nel tempo un'amicizia vera, quotidiana, senza segreti, cui Chanel si affidò con crescente fiducia raccontando di sé, delle ferite dell'infanzia, dei suoi abiti, dei successi e delle sconfitte. E, naturalmente, degli uomini della sua vita: il padre Albert, il grande e tragico amore Boy Capel, gli amanti famosi - il duca di Westminster, il granduca Dimitri Romanov, Pierre Reverdy, Paul Iribe -, gli amici celebri, come Djagilev, Picasso, Misia Sert, Cocteau, Colette. Il racconto di Claude Delay rappresenta un caso a sé nella lunga serie di libri dedicati a Chanel perché riproduce con assoluta fedeltà la "voce" stessa della creatrice di moda, le sue emozioni, i suoi pensieri, i suoi sentimenti, senza intenti celebrativi, ma con l'obiettivo di far conoscere una donna che fu eccezionale, ma anche infinitamente naturale.
La mezzaluna e la svastica. I segreti dell'alleanza fra il nazismo e l'Islam radicale
David G. Dalin, John F. Rothmann
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2015
pagine: 279
Hag 'Amin al-Husayni fu l'assoluto protagonista della nascita del moderno fondamentalismo islamico e della lotta armata ('intifadah) contro gli ebrei condotta oggi da numerose organizzazioni terroristiche islamiche. Personalità insieme affascinante e spaventosa, oratore incendiario, rampollo di una delle più notabili famiglie arabe della Palestina (ma dal curioso aspetto "occidentale": aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri), al-Husayni fu un visionario crudele che in nome del nazionalismo arabo e dell'antisemitismo strinse un'alleanza tattica con il nazismo in forza della quale 100.000 musulmani combatterono come volontari nelle divisioni tedesche. Tra i più accesi sostenitori della Soluzione Finale, si macchiò direttamente di atti feroci quale il sabotaggio dei negoziati tra i nazisti e gli Alleati per la liberazione di prigionieri tedeschi in cambio della fuga verso la Palestina di 4000 bambini ebrei destinati alle camere a gas. Dopo la guerra, scampato a Norimberga, al-Husayni si divise tra l'Egitto, dove rinsaldò i rapporti con il fondatore dei Fratelli musulmani, e Beirut, dove prese sotto la propria ala protettrice un giovane che diventerà uno dei protagonisti della politica mediorientale: Yäsir 'Arafat. Sulla base di una documentazione vasta e rigorosa e di numerosi documenti inediti, Dahn e Rothmann offrono il ritratto definitivo del "Führer del mondo arabo", e forniscono un importante contributo alla comprensione del fondamentalismo islamico.
Yiddish. Ascesa e caduta di una nazione
Paul Kriwaczek
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2010
pagine: 516
Gli ebrei sono vissuti nell'Europa centrale e orientale per almeno mille anni. In questo lasso di tempo hanno creato una civiltà - con una lingua, una letteratura, leggi e istituzioni proprie - che ha offerto un grande contributo alla storia dell'Occidente. Oggi, però, questa presenza millenaria è ricordata dai più solo per i tragici eventi della seconda guerra mondiale, in quello che fu di fatto l'ultimo scorcio di vita del popolo yiddish. Da qui nasce il valore del lavoro di ricostruzione e divulgazione compiuto da Paul Kriwaczek. Seguendo il suo racconto riscopriamo l'esistenza di una nazione yiddish un tempo prospera e fortunata, anche se periodicamente vittima di attacchi e vessazioni - una nazione che per molti secoli fu vivaio di zecchieri, diplomatici, medici e ingegneri, oltre che insegnanti di musica, poeti e filosofi, presenti e attivi presso le corti reali e i governi d'Europa. Il fruttuoso intreccio fra la cultura ebraica e la storia europea è analizzato in profondità, ma soprattutto vengono esaminate le vicende interne del mondo yiddish: l'organizzazione delle comunità nell'Europa centro-orientale, le figure dell'ebraismo nel Medioevo e nel Rinascimento, il difficile ma proficuo rapporto con la modernità, lo spettro dell'assimilazione legata a una progressiva laicizzazione della società, e infine la diaspora in Inghilterra e negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo.
My dear friend. Corrispondenze per la stampa inglese (1824-1825)
Stendhal
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 1994
pagine: XXIV-292
Viaggiare fu per Stendhal una vera e propria passione. Per sopperire alle spese di una vita mondana superiore alle sue risorse economiche, prese a collaborare anche ad alcune riviste inglesi. Nel novembre del 1824 comincia a lavorare per il London Magazine; da gennaio a dicembre pubblica le dodici Lettres from Paris by Grimm's Grandson. In queste lettere immaginarie (firmate appunto "il piccolo nipote di Grimm") Stendhal spiega la Francia agli inglesi e domina le epoche, le nazioni, i partiti.
L'avvenire della psicoanalisi e la casualità psichica
André Green
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1995
pagine: 284
Un'aggiornata difesa della psicoanalisi contro tutte le critiche scientiste che negli ultimi anni le sono state mosse.
Il Mangelo. Milan restaurant guide 2006
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mangelo
anno edizione: 2005
pagine: 206
La mezzaluna e la svastica. I segreti dell'alleanza fra il nazismo e l'Islam radicale
David G. Dalin, John F. Rothmann
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2009
pagine: 264
La sconfitta dell'Impero ottomano durante la prima guerra mondiale segnò la fine del Califfato. Dopo secoli di trionfi e conquiste, l'Islam usciva sconfitto sul piano politico e militare. La Palestina era sotto mandato britannico. Gli ebrei di tutto il mondo vennero incoraggiati a raggiungere la loro "Terra promessa" in vista del futuro Stato ebraico. In questo contesto, nel 1921, Hag 'Amin al-Husayni venne nominato muftì di Gerusalemme e divenne il più importante leader islamico del Medio Oriente. Al-Husayni fu l'assoluto protagonista della nascita del moderno fondamentalismo islamico e della lotta armata ('intifadah) contro gli ebrei. Al-Husayni fu un visionario crudele che in nome del nazionalismo arabo e dell'antisemitismo strinse un'alleanza tattica con il nazismo in forza della quale 100.000 musulmani combatterono come volontari nelle divisioni tedesche. Tra i più accesi sostenitori della Soluzione Finale, si macchiò direttamente di atti feroci quale il sabotaggio dei negoziati tra i nazisti e gli Alleati per la liberazione di prigionieri tedeschi in cambio della fuga verso la Palestina di 4000 bambini ebrei destinati alle camere a gas. Dopo la guerra, scampato a Norimberga, al-Husaymsi si divise tra l'Egitto, dove rinsaldò i rapporti con Sayyid Qutb e Hasan al-Bannah, rispettivamente il teorico e il fondatore dei Fratelli musulmani, e Beirut, dove pose sotto la sua ala protettiva un giovane che diventerà un protagonista della politica mediorientale: Yasir 'Arafat.