Libri di F. Marenco
Giornali di bordo nei viaggi d'esplorazione. Volume 2
James Cook
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 2021
pagine: 540
«A parte gli interrogativi cui fornì una risposta, il merito precipuo di Cook resta quello di aver concepito il viaggio come un problema unitario e globale, nei suoi aspetti nautici, scientifici e umani. Portò al suo mestiere una dedizione assoluta, propria dell'uomo moderno che trova in questo accanimento, in questa regola di vita, la sua porzione di libertà, o di illusione di libertà. Ma la sapeva lunga, e sapeva distinguere la sostanza delle cose dalle vane pretese che la capovolgono. Tale costante lucidità critica emerge spesso nelle sue pagine, e le colora di una equilibratissima ironia. Il suo capolavoro fu certamente il secondo viaggio, che durò tre anni (1772-1775), attraverso gli immensi tratti di mare lasciati inesplorati da navigatori precedenti, e si spinse per ben tre volte oltre il circolo polare antartico, fino a 71° Sud.» (Franco Marenco)
Letteratura e nazionalità. Un binomio in discussione
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 255
Nella cosiddetta "età globale" è in atto una discussione, via via più pressante negli studi letterari e non solo, sul confronto fra la dimensione nazionale e la dimensione transnazionale dei testi. Ci si chiede: il loro valore appartiene interamente all'eccellenza della lingua in cui scrive l'autore e dipende dai rapporti che egli intrattiene con i suoi conterranei, oppure anche dalle letture che ha fatto in altre lingue, dalle esperienze che ha avuto lontano da casa, dalla sua conoscenza, conscia e inconscia, di un sistema di scritture più vasto di quello nel quale si è distinto? C'è per la letteratura una prospettiva mondiale - la "Weltliteratur" di Goethe -, oltre alla prospettiva nazionale insegnata nelle scuole? E gli ultimi sviluppi della teoria e della critica letteraria prendono in considerazione tale problema? A queste domande rispondono alcuni fra i maggiori critici letterari e storici delle idee attivi in Italia, dal grande studioso Alberto Varvaro (alla cui ultima pubblicazione il volume intende rendere omaggio) a Enrico De Angelis, da Giulio Ferroni a Remo Ceserani, da Alberto Casadei a Gian Enrico Rusconi. Emergono così due "partiti" che si alternano e che sono alla fine avvicinati, se non conciliati, dall'intervento di Claudio Magris, che contribuisce con la personale prospettiva di una scrittura "di confine", fra Mitteleuropa e Italia.
Il personaggio nelle arti della narrazione
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2007
pagine: 500
Volpone. Testo inglese a fronte
Ben Jonson
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2003
pagine: 382
Volpone (1605), uno dei capolavori del periodo aureo del teatro inglese, ha un protagonista silenzioso: l'oro. La sete di ricchezza agita tanto il veneziano Volpone quanto i tre rapaci sciocchi che con l'aiuto dell'infido Mosca egli inganna promettendo a ciascuno le sue ricchezze, in una sarabanda di raggiri che si ritorce infine contro gli autori stessi. Volpone vende la merce più impalpabile e tuttora attuale che si possa incontrare, a teatro e fuori: l'illusione che la ricchezza sia quieta ad attenderci, lì, al cospetto di un imbonitore come Volpone.
Imbrogli di guerra. Scienziate e scienziati contro la guerra
Libro
editore: Odradek
anno edizione: 2000
pagine: 161
Lo specchio del mare
Joseph Conrad
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1998
pagine: 240
Giornali di bordo nei viaggi d'esplorazione. Volume 2
James Cook
Libro: Copertina rigida
editore: TEA
anno edizione: 2007
pagine: 539
"A parte gli interrogativi cui fornì una risposta, il merito precipuo di Cook resta quello di aver concepito il viaggio come un problema unitario e globale, nei suoi aspetti nautici, scientifici e umani. Portò al suo mestiere una dedizione assoluta, propria dell'uomo moderno che trova in questo accanimento, in questa regola di vita, la sua porzione di libertà, o di illusione di libertà. Ma la sapeva lunga, e sapeva distinguere la sostanza delle cose dalle vane pretese che la capovolgono. Tale costante lucidità critica emerge spesso nelle sue pagine, e le colora di una equilibratissima ironia. Il suo capolavoro fu certamente il secondo viaggio, che durò tre anni (1772-1775), attraverso gli immensi tratti di mare lasciati inesplorati da navigatori precedenti, e si spinse per ben tre volte oltre il circolo polare antartico, fino a 71° Sud." (Franco Marenco)