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Libri di Francesco Di Gennaro

Alla ricerca del fondo perduto. Come trovare, capire e vincere i bandi che nessuno ti spiega
19,90

Miya Miya. Riflessioni da uno scoglio di confine

Miya Miya. Riflessioni da uno scoglio di confine

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2025

pagine: 140

“Miya Miya”, in arabo, significa “va tutto bene”. Una frase che diventa simbolo di speranza nonostante il mare, le barche sovraffollate, la paura e il dolore, perché quelle parole rappresentano il desiderio di credere in un futuro migliore, per chi arriva e per chi accoglie. Questo libro è un diario collettivo, nato dall’esperienza di giovani medici impegnati sul molo Favaloro di Lampedusa; racconta l’incontro tra chi approda, segnato da viaggi impossibili, e chi tende una mano con solidarietà e con cura. Le pagine si riempiono di emozioni, riflessioni e testimonianze intense, mostrando il volto umano della migrazione. Un volto fatto di paura e resilienza, di gesti semplici e potenti, di lingue diverse che si incontrano per trovare un significato comune. Accompagnate da immagini evocative, queste storie parlano non solo di chi arriva, ma anche di chi sceglie di restare accanto. “Proteggere persone, non confini”, recita una scritta sul molo. Il libro ci invita proprio a questo: riflettere su ciò che ci unisce oltre le differenze, oltre il mare. Un inno alla vita che resiste nonostante tutto e un messaggio universale di speranza e di grande umanità.
16,00

Norchia. Il racconto di un itinerario etrusco

Norchia. Il racconto di un itinerario etrusco

Francesca Ceci, Luciano Proietti, Francesco Di Gennaro

Libro: Libro in brossura

editore: Ceccarelli

anno edizione: 2024

pagine: 66

L'insediamento etrusco di Norchia, appartenente alla lucumonia di Tarquinia e attraversato dalla via Clodia, sorgeva su un pianoro tufaceo delimitato dal fosso Pile e dal torrente Biedano, a metà strada tra i due importanti centri di Blera e Tuscania. L'abitato conobbe prestigio e agiatezza nel IV secolo a.C., la cui ricchezza è testimoniata dalla monumentale necropoli rupestre che si affaccia sulle valli circostanti, con una suggestiva serie di tombe a facciata che costituiscono uno dei più significativi complessi funerari dell'Etruria meridionale, databili dal IV al II sec. a.C. Durante la fase romana, la cittadina fu assegnata al municipio di Tarquinia e gradualmente perse d'importanza divenendo un centro sempre più modesto. Successivamente fu assoggettata dai Longobardi e soltanto nel XIII secolo iniziò un nuovo periodo di ripresa, divenendo roccaforte dei Di Vico fino al 1435, quando nei continui contrasti politici con la Santa Sede, Papa Eugenio IV ne decise la distruzione. Particolarmente suggestivi sono i resti del castello e della chiesa di San Pietro che si ergono ancora sul pianoro dove si era sviluppata la città. La località si raggiunge dalla strada provinciale Vetralla per Monteromano con deviazione al bivio per Cinelli e proseguendo oltre i laghetti artificiali per circa due chilometri.
10,00

Libro bianco dell'archeologia italiana. L'organizzazione della tutela del patrimonio archeologico
18,00

Infermiere di professione, comico per vocazione

Infermiere di professione, comico per vocazione

Francesco Di Gennaro

Libro: Libro in brossura

editore: Gruppo Albatros Il Filo

anno edizione: 2010

pagine: 66

"Il riso fa buon sangue": è questo ormai da anni il motto dell'infermierecomico del Policlinico di Bari. Francesco Di Gennaro racconta in queste pagine la sua storia: propugnatore della comico-terapia, ha sempre portato avanti le proprie idee, nonostante abbia incontrato molti ostacoli lungo il suo percorso, come ad esempio lo scetticismo e il pregiudizio di colleghi infermieri, medici e direttori di reparto degli ospedali. Attraverso la testimonianza diretta dei pazienti e di alcuni giornali che si sono interessati a lui e al suo modo insolito di lavorare, si comprende quanto sia importante la comico-terapia e come debba andare di pari passo con la terapia tradizionale, volta, questa, solamente alla cura delle sofferenze del corpo. La comico-terapia non è fatta di medicinali, prognosi e cartelle cliniche, bensì di battute divertenti, gag, barzellette e scenette comiche in cui si cimenta Francesco Di Gennaro lanciando in giro per i reparti i suoi "proiettili dell'amore diritti al cuore dei pazienti".
12,50

Tavolara. Tracce di stanziamento villanoviano su un'isola della Gallura

Francesco Di Gennaro, Silvia Amicone, Rubens D'Oriano, Paola Mancini

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 176

Gli intensi contatti culturali e gli scambi dovuti al commercio trans-tirrenico tra Sardegna e costa dell’Etruria nella prima età del ferro, noti da tempo, sono stati oggetto di numerosi studi analitici. Su questi collegamenti tardo protostorici getta una nuova luce la scoperta “epocale” di materiali villanoviani di uso ordinario, associati a una minore quantità di reperti di manifattura locale, attribuibili al X-IX sec. a.e.v., nell’isola di Tavolara, situata a breve distanza dalla costa della Gallura. Questo contributo fornisce i dati di scavo, ed esamina sia il contesto dei ritrovamenti della precedente età del bronzo nel territorio costiero della Sardegna nord-orientale, sia i reperti ceramici locali e allogeni di Tavolara. Per questi ultimi, dopo il riconoscimento, nel 2018, della loro provenienza dalla costa degli Etruschi, sulla base delle caratteristiche dell’impasto e dei confronti tipologici e stilistici, l’analisi archeometrica consente ora di individuare una provenienza prevalente dall’Etruria meridionale e minoritaria dall’Etruria settentrionale. Grazie alla correlazione con i materiali di origine continentale è stato possibile stabilire attribuzioni cronologiche più precise rispetto al passato per alcuni materiali di produzione sarda. Si aprono inoltre nuove prospettive interpretative sulla funzione di una diffusa classe di contenitori ceramici di fattura grossolana. La rassegna del paesaggio antropico costiero etrusco fornisce indicazioni sullo sviluppo della navigazione organizzata, reso possibile dal nuovo assetto socio-economico delle comunità ivi stanziate: la nascita degli stati protourbani nel territorio peninsulare affacciato sul Tirreno.
22,00

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