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Libri di Francis Fukuyama

La fine della storia e l'ultimo uomo

La fine della storia e l'ultimo uomo

Francis Fukuyama

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 576

Fin dalla sua prima apparizione nel 1992, La fine della storia e l’ultimo uomo ha infiammato il dibattito pubblico. Prendendo spunto da questo libro diventato immediatamente incandescente (o, forse, solo dal suo titolo provocatorio), si interpretava l’attualità: la caduta del muro di Berlino aveva davvero posto fine allo scontro ideologico decretando la definitiva vittoria delle democrazie liberali? La direzione su cui procedeva la Storia umana era ormai canalizzata e irreversibile? Per decenni, giornalisti, storici e politologi hanno gareggiato nel fornire prove che confutassero questa tesi. Da un colpo di stato in Perù a una fase transitoria di stagnazione economica mondiale, fino agli attentati dell’11 settembre 2001, decine di esempi sembrarono smentire le argomentazioni di Fukuyama. Credendo di contestare l’idea di fondo del libro, in molti lo hanno citato e criticato, anche se forse solo in pochi lo avevano letto e compreso appieno. Perché in questo volume, rimasto nei decenni come un classico del pensiero politico, Fukuyama non si limita ad analizzare la fine dei regimi autoritari che devastarono il XX secolo, ma tenta di delineare i nuovi, possibili pericoli che in futuro avrebbero minacciato la stabilità dell’ordine democratico. Nazionalismo e sovranismo, fondamentalismo religioso e progresso scientifico avrebbero messo l’ultimo uomo di fronte a una nuova sfida, non più legata all’assetto economico sociale scelto dalle istituzioni, ma a un ben più profondo bisogno di riconoscimento identitario. Un’idea visionaria. Una sfida a cui, a trent’anni di distanza, tutti i governi liberali sembrano non aver ancora trovato una soluzione. «Confrontarsi con La fine della storia» infatti, sottolinea Gianfranco Pasquino nella prefazione, «obbliga a riflessioni approfondite che sentiamo, oggi più di ieri, indispensabili, urgenti, feconde.»
18,50
Il liberalismo e i suoi oppositori

Il liberalismo e i suoi oppositori

Francis Fukuyama

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2022

pagine: 186

C’era una volta la guerra fredda, quando il liberalismo era la bandiera dell’Occidente. Poi c’è stata la “fine della storia”, quando il liberalismo sembrava poter conquistare tutto il globo. Poi c’è stata l’amara disillusione, quando la crisi delle democrazie occidentali e l’ascesa della Cina sembravano indicare come vincenti modelli illiberali. Oggi, l’invasione dell’Ucraina da parte del regime di Putin ha improvvisamente rimesso all’attenzione di tutti quei valori, princìpi, istituzioni delle democrazie liberali per cui vale la pena di combattere, non solo metaforicamente. Con la capacità di identificare il nucleo teorico incandescente che fa muovere le placche tettoniche dell’attualità globale, Francis Fukuyama ha scritto il libro che spiega a tutti noi perché, nonostante i difetti e le deviazioni di percorso, il liberalismo è ancora la guida giusta per le democrazie occidentali, che devono difenderlo non solo a livello geopolitico, ma anche nel dibattito delle idee. Sono stati molti, infatti, in questi anni, gli oppositori del liberalismo. Da sinistra, si è denunciato a gran voce che non ha saputo tenere fede alle sue premesse e, in nome del primato dall’autonomia personale e della libera scelta, ha finito per creare sperequazioni economiche e un individualismo feroce, accentuando le differenze interpersonali e tra i singoli stati, dividendo il globo in cittadini di serie a e serie b. Allo stesso tempo, lo stato di diritto, la libertà di parola e l’indipendenza dei giudici sono stati attaccati da destra per la loro ingerenza nella politica e nella società, insinuando che gli organi liberali non siano altro che uno strumento in mano ad affaristi e speculatori, destinato a indebolire lo stato. È arrivato dunque il momento di abbandonare i valori liberali alla base dei moderni stati occidentali? Il liberalismo è davvero un’ideologia antiquata e consunta che non riesce a rispondere alle sfide contemporanee? O vale la pena difenderne i princìpi fino al punto di tornare a una contrapposizione globale tra regimi liberali e regimi illiberali? Attraverso la brillante ricostruzione dello sviluppo del pensiero liberale, dei suoi pregi e dei suoi limiti, Francis Fukuyama delinea un orizzonte politico in cui le democrazie sono chiamate a un rinnovamento profondo, necessario alla sopravvivenza del sistema occidentale e quindi alla salvaguardia delle nostre libertà.
19,00
La fine della storia e l'ultimo uomo

La fine della storia e l'ultimo uomo

Francis Fukuyama

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2020

pagine: 568

Fin dalla sua prima apparizione nel 1992, "La fine della storia e l'ultimo uomo" ha infiammato il dibattito pubblico. Prendendo spunto da questo libro diventato immediatamente incandescente (o, forse, solo dal suo titolo provocatorio), si interpretava l'attualità: la caduta del muro di Berlino aveva davvero posto fine allo scontro ideologico decretando la definitiva vittoria delle democrazie liberali? La direzione su cui procedeva la Storia umana era ormai canalizzata e irreversibile? Per decenni, giornalisti, storici e politologi hanno gareggiato nel fornire prove che confutassero questa tesi. Da un colpo di stato in Perù a una fase transitoria di stagnazione economica mondiale, fino agli attentati dell'11 settembre 2001, decine di esempi sembrarono smentire le argomentazioni di Fukuyama. Credendo di contestare l'idea di fondo del libro, in molti lo hanno citato e criticato, anche se forse solo in pochi lo avevano letto e compreso appieno. Perché in questo volume, rimasto nei decenni come un classico del pensiero politico, Fukuyama non si limita ad analizzare la fine dei regimi autoritari che devastarono il ventesimo secolo, ma tenta di delineare i nuovi, possibili pericoli che in futuro avrebbero minacciato la stabilità dell'ordine democratico. Nazionalismo e sovranismo, fondamentalismo religioso e progresso scientifico avrebbero messo l'ultimo uomo di fronte a una nuova sfida, non più legata all'assetto economico sociale scelto dalle istituzioni, ma a un ben più profondo bisogno di riconoscimento identitario. Un'idea visionaria. Una sfida a cui, a quasi trent'anni di distanza, tutti i governi liberali sembrano non aver ancora trovato una soluzione. «Confrontarsi con La fine della storia» infatti, sottolinea Gianfranco Pasquino nella nuova prefazione, «obbliga a riflessioni approfondite che sentiamo, oggi più di ieri, indispensabili, urgenti, feconde.» Con e-book scaricabile fino al 30 giugno 2020.
19,00
Identità. La ricerca della dignità e i nuovi populismi

Identità. La ricerca della dignità e i nuovi populismi

Francis Fukuyama

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2019

pagine: 236

Il referendum su Brexit, l'elezione di Donald Trump, l'ascesa dei movimenti populisti in Europa e in Italia. Istituzioni e meccanismi che hanno regolato la politica e il dibattito pubblico per decenni sembrano sempre più pericolanti, se non già in macerie. Cosa è successo? E cosa ci aspetta? Francis Fukuyama ha scritto il libro che ha fatto il punto sulla fine del Novecento e sul trionfo del modello capitalistico e democratico: "La fine della storia e l'ultimo uomo". Oggi torna con una diagnosi che completa quel quadro e spiega come mai improvvisamente quell'ordine sembra così in crisi all'alba del nuovo millennio. Utilizzando concetti di grande tradizione filosofica e calandoli nei più attuali scenari sociopolitici, Fukuyama è in grado di mettere in fila una serie di fenomeni che sembrano scollegati e fornire una chiave di lettura del nostro presente: da dove viene la forza apparentemente invincibile del populismo? È davvero un fenomeno solo negativo? Perché i social media sono pieni di odio e aggressività? Come mai le classi sociali meno abbienti sembrano ormai del tutto disinteressate a politiche di sinistra? Come convivono nelle nostre società movimenti sempre più avanzati di difesa dei diritti delle minoranze e pulsioni autoritarie? Le risposte di Fukuyama a queste domande indicano una strada da percorrere, al di là della condanna degli estremismi o delle lamentazioni sulla decadenza della politica. E al centro di tutto c'è l'identità, il bisogno di vedersi riconosciuta la propria identità – un bisogno che può portare ad affidarsi a tradizioni inventate, nazionalismi di ritorno, leader carismatici e populisti: «L'affermarsi della politica identitaria è una delle maggiori minacce che le democrazie si trovano ad affrontare, e se non riusciremo a ritornare a visioni più universali della dignità umana, ci condanneremo a un conflitto senza fine». Un libro per capire il presente e immaginare il futuro. Con e-book scaricabile fino al 30 giugno 2019.
19,00
Esportare la democrazia. State-building e ordine mondiale nel XXI secolo

Esportare la democrazia. State-building e ordine mondiale nel XXI secolo

Francis Fukuyama

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2005

pagine: 626

Francis Fukuyama analizza in questo suo nuovo libro un tema decisivo: la costruzione dei nuovi stati-nazione. La fine della storia, sostiene Fukuyama, non è un destino automatico e una politica di buon governo sarà sempre necessaria. Gli stati deboli e quelli falliti sono la causa di alcuni dei problemi più seri che minacciano il mondo. Fukuyama spiega in particolare come si possono trasferire a questi stati delle istituzioni pubbliche forti e funzionanti, le sole in grado di assicurare a essi e al mondo intero un futuro stabile e pacifico, e impartisce alcune lezioni tanto semplici quanto spesso disattese su come gli Stati Uniti e l'Europa possono gestire al meglio i casi più scottanti di state-building: l'Afghanistan e l'Iraq.
21,00
America al bivio. La democrazia, il potere e l'eredità dei neoconservatori

America al bivio. La democrazia, il potere e l'eredità dei neoconservatori

Francis Fukuyama

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2006

pagine: 213

La politica neoconservatrice dell'amministrazione Bush è ancora adeguata? Ha conseguito risultati importanti, ma ha pagato e fatto pagare prezzi molto elevati. Oggi le istituzioni internazionali sono screditate, la situazione del Medio Oriente evolve lentamente, l'Iran e la Corea brandiscono la minaccia dell'arma atomica con sempre maggiore arroganza. Oggi più che mai serve un'America forte, ma capace di aggregare consenso, senza ricorrere all'opzione militare.
19,50
La fine della storia e l'ultimo uomo

La fine della storia e l'ultimo uomo

Francis Fukuyama

Libro: Copertina morbida

editore: RIZZOLI

anno edizione: 2003

pagine: 430

Siamo alla fine della Storia e all'ultimo uomo e alla fine quindi di tutta la società umana e planetaria? Questa domanda ha suscitato polemiche tra gli studiosi. Le due forze motrici della storia, "la logica della scienza moderna" e "la lotta per il riconoscimento", portano al collasso di ogni totalitarismo. Ma nasce un'altra domanda: sono sufficienti la libertà e l'uguaglianza, sia politica sia economica a garantire una condizione sociale stabile e soddisfacente?
11,00

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