Libri di Franco Maldonato
Il ponte di ferro. Il Cilento: dal mito alla realtà, dalla preistoria alla storia, alla ricerca di una identità
Francesco Botti, Franco Maldonato
Libro: Libro in brossura
editore: Licosia
anno edizione: 2024
pagine: 128
« […] Non entrano nei fatti vostri; vi rivolgono di rado la parola, ma non perché timidi o privi d’eloquenza, ma perché assenti in propri pensieri. Ma basta che esprimiate un desiderio, ed eccoli farsi a pezzi per accontentarvi: lo fanno per inclinazione a farsi benvolere […]. Terra ospitale, terra d’asilo!».Così Giuseppe Ungaretti qualificava la gente del Cilento. Ma è possibile definire l’identità di un luogo? Anche di quello in via di spopolamento? E quali sono i tratti costitutivi di quell’identità? Con una narrazione che muove dalla suggestione del mito e approda alla verità della storia, Botti e Maldonato conducono il lettore alla scoperta del Cilento antico, crocevia di civiltà millenarie, e del Cilento moderno, interrogandosi sul ruolo della memoria nella costruzione dell’identità, attraverso il recupero dell’eredità dei grandi intellettuali che qui hanno fondato la filosofia, il pensiero religioso, le rivoluzioni politiche e la difesa militante dei paesaggi culturali. Che fanno del Cilento la «civiltà assai rara» di cui cantava Ungaretti.
Il mistero del sigillo reale
Franco Maldonato
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 240
Nel luglio del 1848, in uno strapiombo sinistro e buio dell’Appennino lucano, viene trovato il cadavere del rivoluzionario che, con la rivolta del Cilento, aveva imposto a Ferdinando II di Borbone, prima testa coronata d’Europa, la concessione della Costituzione, dando così il via alla primavera dei popoli. Cent’anni dopo, Pier Paolo Pasolini affida al suo reportage lungo le coste italiane uno stigma feroce nei confronti degli abitanti del luogo, di cui nessuno riesce a comprendere la ragione. È quanto basta per irretire un liceale e metterlo sulla rotta di una complessa indagine storica destinata a incrociare la politica, che, negli anni Settanta, non è più il luogo dove si confrontano opposte visioni del mondo, ma quello dove si consuma il mercimonio della Bellezza del Paese. Sarà proprio la Politica, che frattanto è scivolata nella sanguinosa deriva degli anni di piombo, a contendere all’Amore la supremazia, nell’alternanza di uno scontro irriducibile tra i due potenti demoni dell’animo umano.
L'imbroglio. Storia dell'Alta Velocità al Sud
Franco Maldonato
Libro: Libro in brossura
editore: Licosia
anno edizione: 2022
pagine: 132
Un affare da 30 miliardi, che la politica ha messo nelle mani dei boiardi delle ferrovie, attribuendo loro pieni poteri. In tal modo la tecnica diviene il decisore di prima e ultima istanza, inventando un progetto che spettava allo Stato di autorizzare approvare e controllare, prima durante e dopo. E il proponente diventa progettista, committente, appaltante e, infine, Commissario di Governo, incurante del flagrante conflitto d’interessi.Per un’opera inutile e perdippiù dannosa: 160 km di gallerie e milioni e milioni di metri cubi di rocce e inerti da scavare, sventrando Parchi Nazionali, Riserve naturalistiche anche di rango internazionale e decine di siti d’interesse comunitario. Con il Mezzogiorno che rimane povero, diventando brutto. Presentazione di Giuseppe Cederna. Prefazione di Mario Tozzi. Postfazione di Andrea Satta.
La rivolta di Sapri. Con un saggio introduttivo sulle rivolte meridionali degli anni '70
Franco Maldonato
Libro: Libro in brossura
editore: Licosia
anno edizione: 2017
Nel 1979, alla fine di luglio, Sapri, è in rivolta. «Bloccata la ferrovia al Sud, l'Italia si ferma a Sapri»: con questo titolo a tutta pagina, il ventinove luglio, Eugenio Scalfari apre la prima di “Repubblica”. Mille persone si sono assiepate sui binari e in trecento distesi sul selciato della Tirrenica Inferiore. L’Italia è spezzata in due! Il Mezzogiorno, a quel tempo, è ancora percorso da fremiti rivoltosi, con la polizia che spara, morti e feriti sulle barricate, uccisioni di cittadini che avevano avuto il solo torto di affacciarsi alla finestra, municipi messi a ferro e fuoco, interruzioni di pubblici servizi e delle grandi vie di comunicazione: Avola, Battipaglia, Reggio Calabria, L’Aquila e Eboli sono il teatro di questi avvenimenti, tipici di altre stagioni della vita nazionale. E infine Sapri, dove l’ospedale dopo trent'anni non è finito. E si muore perché non c’è nemmeno un’autoambulanza o non ha benzina o non c’è l’autista.