Libri di Giovanni Maccari
Medico e soldato. Vita di Carlo Crespellani scritta da lui medesimo
Libro
editore: WriteUp
anno edizione: 2025
Vita con gli animali
Giovanni Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2025
pagine: 112
È un fatto che Anton Cechov adorava le manguste, e che Aleksandr S. Puškin si trovò a fronteggiare un'invasione di locuste. Come i due grandi scrittori russi, anche gli altri personaggi dei racconti di questa raccolta si trovano alle prese con animali che a volte sono al centro della storia, altre volte fanno solo brevi ma significative apparizioni. Un gatto che sta sempre tra i piedi (per Osvaldo Soriano uno scrittore senza gatti è come un cieco senza bastone), un pappagallo ossessivo compulsivo che si dondola sulla sua altalena quando c'è la luce accesa, una volpe che gira impunemente per casa. Gli animali in questi racconti appaiono e scompaiono dalla vita dei protagonisti con straordinaria naturalezza, come se il loro destino fosse intrecciato a quello degli esseri umani che li osservano. Scritti con uno stile sobrio e elegante, con un tono a volte commovente e allo stesso tempo ironico, queste storie trasportano il lettore in un mondo in cui chi scrive potrebbe, o forse vorrebbe essere, in fondo, un animale anche lui. Ad esempio, la volpe Patricia, oppure il cane Griso che, come il bravo dei Promessi sposi, appena il padrone abbassa la guardia, combina danni.
La morte di Ivan Il'ic
Lev Tolstoj
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 128
Questo racconto, La morte di Ivan Il’ič, viene pubblicato nel 1886, quando Tolstoj aveva 58 anni, aveva già scritto i suoi maggiori capolavori e il pensiero della morte cominciava a roderlo, anche in seguito alla morte di un conoscente, che, com’è naturale, lasciava un posto vuoto che altri, i colleghi, occuperanno con malcelata soddisfazione. Ivan Il’i č è un magistrato, che fa carriera come era naturale, poi un piccolo dolore a un fianco, e da lì il male, che via via si aggrava e lo porta a quel capitolo finale che prima o poi tocca a tutti, lo sprofondamento a fatica nel sacco nero, lo spavento, raccontato magistralmente, semplicemente, entrando nella mente del moribondo; il quale capisce che in fondo la sua vita era stata solo quel che doveva essere; adesso nel punto estremo, voleva solo liberare gli altri, la moglie, il figlio, dalle sue sofferenze. Poi l’illuminazione, lo squarcio di gioia, perché finalmente la morte era finita. È una lettura emozionante, che non si dimentica più.
Nikolaj Gogol'. Nei ricordi di chi l'ha conosciuto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 464
Uno dei più grandi scrittori russi dell'Ottocento, Nikolaj Gogol', raccontato nella vita privata, sempre curiosa, inaspettata e a tal punto originale che è rimasta sempre difficile da spiegare con i comuni parametri. La raccontano a brani le persone più diverse, medici, contesse, attori, letterati o semplici ammiratori entrati in contatto con lui. Molto spesso in viaggio all'estero, non di rado spiantato, Gogol' ha vissuto per lunghi periodi anche a Roma, dove ha scritto Le anime morte, capolavoro tra i capolavori, e che non ha saputo più continuare, con momenti di disperazione e vero delirio, anche religioso, tormentato alla fine pure dal diavolo. Una biografia di prima mano, come fossero foto a sorpresa, quando uno non sa di essere visto; molte testimonianze sono inedite in italiano; il tutto curato da Giovanni Maccari che ha scelto, tradotto e spiegato chi sono gli autori che narrano, in un'introduzione generale al libro e ai singoli brani.
Racconti impossibili
Tommaso Landolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 195
Immaginate che un uomo dalla ferrea logica, dopo aver pianificato il delitto perfetto - quello «sognato da ogni delinquente che rispetti se stesso» -, portandolo a compimento si smarrisca nei labirinti della speculazione e finisca per affidarsi al cieco caso. Immaginate poi che in un'altra galassia un professore si proponga di spiegare ai suoi allievi che cos'è la morte, astruso concetto elaborato in un remoto pianeta - «macchiolina pallida» intravista al telescopio -, e che cos'è la vita: ovvero il medesimo concetto rovesciato, giacché noi, qui sulla Terra, chiamiamo vita «ciò che non è morte». Immaginate infine che, mentre designa gli esseri umani da destinare alla morte, un dio noncurante e terribile risponda candidamente all'arcangelo Gabriele che lo interroga sul come e il perché: «Magari a caso», e «Non lo so». Se ci riuscite, allora cadrete fatalmente nella trappola infernale che Landolfi ha teso a tutti noi: costringerci a osservare il mondo (e la nostra sorte e la nostra inane, cavillosa, ricerca della verità) come da una navicella spaziale aliena. E avrete la conferma di ciò che Manganelli scriveva nel 1975: Landolfi sembra nato «all'interno di un universo autonomo, e malamente abitabile, un universo che è insieme grandioso, losco, torbido e stupefacente. Vi accadono miracoli, ma intrisi di una potenza sordida, segni appaiono, non meno minacciosi che enigmatici».
Acqua-Tasso
Giovanni Maccari
Libro
editore: bookinmotion
anno edizione: 2017
pagine: 48
Due racconti in un libro bifronte: storie di ragazzi e di animali. Età di lettura: da 7 anni.
Vita di Lidia Sobakevic
Giovanni Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2015
pagine: 222
"Vita di Lidia Sobakevic" è la storia di una donna aristocratica e zingaresca, raffinata e naif, animata da una gioia contagiosa e divorata da una malinconia senza rimedio. Lidia è cresciuta in una pittoresca famiglia di russi emigrati in Italia dopo la rivoluzione d'ottobre. Al centro di questa tribù sta suo padre Michele, uno scrittore che dilapida talento e patrimonio tra gazzette e gioco d'azzardo. Presto la ragazza ne fa un mito, e sceglie di dedicare l'esistenza a difenderne l'eredità contro tutto e tutti. Ma votarsi a questo genio nichilista e beffardo significa farsi inghiottire da un mondo scomparso, da una lingua ridotta a un gergo di esiliati. In uno stile insieme esatto e svagato, Giovanni Maccari racconta i rapporti dolorosi ed equivoci che ha intrattenuto con la vita l'ultima letteratura moderna, quella composta da epigoni supremamente virtuosi, ma convinti che ogni tentativo di produrre una grande arte fosse ormai condannato alla futilità. Ma soprattutto, Maccari racconta come questi rapporti hanno agito sul destino di Lidia: una figura indimenticabile, che più si avvicina alle sue radici più vi scopre la tara originaria che le sottrae lo spazio vitale e che la annulla.
Diario perpetuo
Tommaso Landolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2012
pagine: 393
Ricordi che gettano sugli anni della giovinezza una luce di malinconica vanità o di inquietante presagio; fuggevoli incontri che rimangono impressi "come un che di struggente e d'improbabile: di lunare"; corteggiamenti che altro non sono se non convulsioni d'infelicità e solitudine, matrimoni ridotti a "secchi schianti di disprezzo" e l'intollerabile vuoto lasciato dal disamore; fantasie che prendono improvvisamente corpo diffondendo un odore di morte, inspiegabili visioni notturne di un volto umano librato contro un angolo della stanza e la falla sempre in agguato nel tessuto delle apparenze; esistenze che si trascinano per mera forza di volontà o per assurda scommessa come a un tavolo di chemin de fere il vano tentativo di contrastare il tempo che "reclama con ansia ed angoscia accadimenti"; l'impossibilità di trovare il chiarimento che cerchiamo e la volontà di morte "quale unica possibile dignità, in fondo a ciascun uomo". Sono i motivi fascinosi e allarmanti che subito ci afferrano allorché leggiamo gli elzeviri landolfiani apparsi sul "Corriere della Sera" fra il 1967 e il 1978, e che avrebbero dovuto comporre - se non fosse sopraggiunta la morte dello scrittore - un volume da affiancare a "Un paniere di chiocciole" (1968) e "Del meno" (1978). Beffardi pezzi di prosa, "innocenti raccontini", amari frammenti di memoria ai quali è affidato l'assoluto disincanto di un Landolfi che ormai ritiene occorra "una tal quale dose di follia per raccontare una storia".
Gli occhiali sul naso
Giovanni Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2011
pagine: 141
"A proposito del silenzio, sono un gran maestro in questo genere letterario". Isaak Babel' amava circondarsi di leggenda, ricordando di sé episodi e aneddoti di non mai accertata verità. Dopo i capolavori dell' Armata a cavallo e dei Racconti di Odessa, che ne hanno fatto tra i massimi prosatori russi e forse il più grande tra gli scrittori russi ebrei, visse nell'epoca di Stalin non senza alcuni privilegi, prima di tutto quello di poter viaggiare in Europa. Era amico e protetto di Gorki e quando questi morì nel 1936, pare scrivesse "ora verranno a cercarmi". Fu arrestato processato e fucilato nel 1940 dietro accuse ancora incerte e la sua morte fu conosciuta dalla seconda moglie (la prima viveva in Francia) solo nel 1953, un anno prima della riabilitazione completa "data l'inesistenza dei reati". Non scrisse molto e la sua scarsa alacrità, criticata entro l'associazionismo degli scrittori sovietici, era forse dovuta più all'impossibilità di restare "impuro e innocente" come nei suoi capolavori, che al dissenso attivo verso il Realismo socialista. Era tutto sommato "avvolto in un mantello di enigmatiche ambiguità", come disse la figlia Natalia. E sono queste enigmatiche ambiguità le profondità che questo libro intende scandagliare, afferrando la storia di Babel' da quei momenti e da quegli sprazzi simultaneamente veri nella sostanza e inaffidabili. Quindi non una biografia sistematica ma una rapsodia di voci e scene.
Giuseppe Pontiggia
Giovanni Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Cadmo
anno edizione: 2003
pagine: 131
Giuseppe Pontiggia è stato per cinquant'anni, dagli esordi nel clima della neovanguardia al successo di "Nati due volte" (2000), una presenza sicura e discreta nella nostra letteratura. Scrittore ironico e dolce, affabile e raffinato, ha contribuito a tener viva la tradizione del romanzo in un'epoca in cui se ne proclamava la morte o se ne piegava la struttura a propositi di pura evasione e d'intrattenimento. Questo libro segue la sua carriera con puntualità, situandone i momenti nel cangiante contesto culturale del secondo Novecento e seguendola nelle sue varie manifestazioni: critico letterario, giornalista, consulente editoriale, insegnante di creative writing.
Il piccolo amico
Donna Tartt
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 685
Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il "piccolo amico", il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta.