Libri di Giovanni Spagnoletti
Cinema e post-shoah. Stati Uniti, Europa e Israele
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 120
Il volume indaga il rapporto tra cinema e Post-Shoah attraverso una vasta gamma di linguaggi narrativi e soprattutto di contesti nazionali. In Germania e Austria, il tema centrale è la colpa e il silenzio collettivo, mentre nell’Europa orientale lo sguardo mette a nudo la brutalità dei lager. Negli Stati Uniti, Hollywood cede il passo a rappresentazioni più realistiche e claustrofobiche, ma non rinuncia a sfumature fantascientifiche, rivelando l’impatto della Shoah in modo inedito. In Italia, il tema della responsabilità storica emerge nei documentari, mentre nel cinema di finzione lo sganciamento dalla realtà solleva interrogativi etici sul ruolo dello sguardo. Il cinema francese, con il lavoro di Lanzmann, si concentra sul delicato tema dei consigli ebraici, una questione solo accennata nel suo capolavoro Shoah. In Israele, il racconto della Shoah evolve da una narrazione redentiva a una riflessione più profonda e complessa sull’inclusione del testimone e sul ruolo della memoria. Gli studi qui riuniti cercano quindi di sondare la profonda complessità della Shoah rispetto all’evoluzione della sua memoria nel tempo.
La storia e le storie. Il Novecento secondo Carlo Lizzani
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Sabinae
anno edizione: 2023
pagine: 224
Scrive Giovanni Spagnoletti che il cinema di Carlo Lizzani è «una testimonianza»: della Storia, dentro la Storia. Tutto il suo lavoro ha attraversato il Secolo Breve con la passione del cronista e dello storico; rivederlo oggi con la lente che lo stesso autore sognava per essere giudicato offre molti spunti e sorprese. Per questo ne parlano storici, studiosi, critici, colleghi e allievi. Questo libro conclude il Progetto Lizzani svolto lungo tutto l'anno del suo primo centenario. Testi e interventi di: Giuliano Montaldo, Giovanni Spagnoletti, Ivelise Perniola, Ermanno Taviani, Maurizio Zinni, Roberto Chiesi, Alberto Crespi, Matteo Santandrea, Christian Uva, Francesca Del Sette, Luca Pallanch, Vito Zagarrio, Domenico Monetti, Giorgio Gosetti, Enrico Menduni, Laura Delli Colli, Vincenzo Vita, Andrea Minuz, Pasquale Menditto, Elio Sacchi, Diletta Diomedi, Valentina Vignoli, Alice Girino, Gianfranco Pannone, Alberto Anile e Carlo Lizzani.
La commedia italiana: ieri, oggi, domani. Spunti per nuove riflessioni. Atti di Convegno (Roma, 5-6 marzo 2015)
Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2017
pagine: 135
La commedia italiana è sempre stata – da quando è diventata un indispensabile campo di studi per capire il cinema del nostro paese – un genere che necessita costantemente e forse più di altri di aggiornamenti, riletture e ripensamenti prospettici. Da una parte perché banalmente la distanza temporale induce sempre – e in specifico per quanto concerne la comicità – a rivalutazioni e riscoperte; dall’altra perché la commedia, nel nostro paese, costituisce un genere che presenta ciclicamente nuove fasi che innervano in modo estremamente forte la produzione industriale.
DC vs Marvel: infinity war. Nuove coniugazioni anche italiane del comic book movie nell'era del crossover
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2017
pagine: 310
Se il precedente libro, Comic Book movies (2013), era sintesi e summa di un percorso particolarissimo di un cinema che attinge dal mondo del fumetto storie, personaggi, idee in cerca di una nuova identità, ma senza rinunciare a se stesso, ai suoi vezzi e alle sue abitudini, il presente "DC vs Marvel: Infinity War" sposta, inesorabilmente il discorso in un’altra direzione. Forti anche dell’appeal della televisione da una parte e del videogioco dall’altra (due realtà che sono entrate, e non da oggi, a gamba tesa dell’agone della produzione), quella cui stiamo assistendo è una sostanziale rimodulazione del medium stesso che cessa di essere il fumetto, per diventare, paradossalmente, l’eroe stesso messo in immagine, il franchise.
Free cinema. British renaissance. Due momenti del cinema d'autore in Inghilterra. Saggi e materiali
Giovanni Spagnoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2003
pagine: 264
Lineamenti introduttivi alla storia del cinema-Il nuovo cinema tedesco: Rainer Werner Fassbinder e Wim Wenders
Giovanni Spagnoletti
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2002
pagine: 200
L'uomo senza qualità-Il giovane Törless-Congiungimenti
Robert Musil
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2017
pagine: 1373
Con "L'uomo senza qualità" Robert Musil ha scolpito una pietra miliare della letteratura europea del Novecento. Un efficace ritratto delle contraddizioni vissute dall'uomo nella modernità, lacerato tra il "mondo di ieri" e i nuovi tempi che avanzano. Nell'Austria d'inizio secolo, la caustica penna di Musil analizza con accorata nostalgia e pungente ironia la società asburgica, facendone affiorare il volto nascosto. In alcuni casi però il sarcasmo cede il passo a una dimensione ben più tragica, prefigurando la barbarie del nazismo. La scrittura oscilla tra la visione estatica e gli enunciati delle scienze naturali e subisce una radicale mutazione, superando l'antinomia tra narrazione e descrizione, per approdare alla formula del "romanzo-saggio". Ambientato in un collegio militare ai confini orientali dell'impero austroungarico, "Il giovane Tòrless" è il romanzo che consacrò come grande scrittore il venticinquenne Robert Musil. Nell'universo repressivo di un convitto, la forzata convivenza, la solitudine e l'ottusa disciplina si accompagnano allo stabilirsi di un rapporto di dipendenza tra i cadetti, che trascolora in una sopraffazione sadica e omosessuale. La raccolta giovanile "Congiungimenti", invece, costituisce un radicale esperimento linguistico e compositivo: i tre racconti aboliscono ogni evoluzione della trama e ogni sviluppo dell'intreccio, abbandonano la struttura narrativa lineare per adottarne una ossessivamente circolare e divengono la registrazione di una proliferante molteplicità di reazioni psicofisiche agli stimoli del fluire esistenziale.
Nuovo cinema tedesco. Da Herzog a Wenders, da Fassbinder a Kluge, analizzati, fotogrammi alla mano, nei loro procedimenti tecnico-formali
Giovanni Spagnoletti, Alessandro Izzi
Libro: Copertina morbida
editore: Audino
anno edizione: 2009
pagine: 136
Il recente successo di film come "Good Bye Lenin" o il premio Oscar "Le vite degli altri" ha riportato la cinematografia tedesca al centro dell'attenzione internazionale a circa vent'anni dalla conclusione delta stagione del Nuovo Cinema Tedesco. Molti degli autori contemporanei, infatti, attendano le proprie radici in quel movimento nato a cavallo degli anni Sessanta a seguito della Nouvelle Vague francese, quando un gruppo di giovani registi iniziò a riunirsi sotto l'egida del manifesto di Oberhausen (1962) rivendicando i fasti del passato espressionista ma orientandosi al nuovo, all'origmale, al libero. La differenza, rispetto ai colleghi francesi, stava in una dimensione politica: nel rifiutare il cinema dei padri (ma non quello dei nonni: Fritz Lang o Friedrich Murnau) i film-maker del Nuovo Cinema Tedesco rifiutavano ogni compromissione con l'eredità del nazionalsocialismo. Questo atteggiamento verso il passato si rifletteva anche nei confronti dell'identità nazionale che ogni autore cercava di costruirsi con fatica. Un rapporto di amore e odio con la Heimat, la piccola patria delle proprie radici, vissuta come, realtà dalla quale fuggire per essere liberi, ma a cui fare costantemente ritorno.