Libri di Girolamo (san)
Commento al libro di Giona
Girolamo (san)
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1992
pagine: 120
Vite di Paolo, Ilarione e Malco
Girolamo (san)
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1975
pagine: 148
Settantaquattro omelie sul libro dei Salmi
Origene, Girolamo (san)
Libro: Libro rilegato
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 1993
pagine: 744
Queste 74 Omelie, che appaiono per la prima volta in italiano, presentano affiancati Origene e Girolamo, i due massimi studiosi della Scrittura nell’antichità patristica, due personalità che hanno dato un contributo incomparabile alla conoscenza della Parola di Dio, spendendo l’intera vita per renderla accessibile. L’opera apre nuovi orizzonti agli studi patristici, e particolarmente riguardo all’esegesi sui salmi: senza perdere di vista il senso letterale della Bibbia, è una continua ricerca del suo senso spirituale, dei suoi contenuti teologici, specie nell’appassionata meditazione su Cristo, che si esprime in queste pagine con un fascino ancora intatto.
Opere di Girolamo. Volume 4
Girolamo (san)
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2015
pagine: 96
Un strumento per l'esegesi e lo studio del pensiero latino e della cultura tardo antica. Girolamo compone il commento al libro di Isaia tra il 408 e il 410 d.C. Pensato per un uditorio aristocratico e colto, in particolare costituito da un gruppo di donne cristiane di alto linguaggio e di vita virtuosa conosciute nel suo soggiorno romano, lo scritto si presenta diviso in diciotto libri: ogni libro espone, dopo il prologo, la spiegazione sistematica del testo profetico, alternando l'esegesi letterale a quella spirituale. Dopo aver conosciuto un'alterna fortuna durante l'Umanesimo e il Rinascimento, in età moderna l'opera di Girolamo traduttore ed esegeta ha potuto essere studiata come documento di una latinità e di una cultura che hanno avuto, in quanto tali, un'influenza profonda sulle lingue e le culture medio e neolatine d'Europa.
Opere di Girolamo. Volume Vol. 11/1
Girolamo (san)
Libro: Libro rilegato
editore: Città Nuova
anno edizione: 2024
pagine: 416
Nella grande fioritura di commenti e cicli di predicazione dedicati all’Apostolo composti tra IV e V secolo in Oriente (Eusebio di Emesa, Teodoro di Eraclea, Didimo, Diodoro, Apollinare, Teodoro di Mopsuestia, Crisostomo, Teodoreto) come in Occidente (Mario Vittorino, Ambrosiaster, Agostino, Anonimo di Budapest, Pelagio, Giuliano di Eclano), i quattro commentari paolini di Girolamo – di cui qui si pubblicano i primi due – rappresentano uno dei primi tentativi originali di trasmettere ai lettori latini le ricchezze dell’esegesi in lingua greca, inserendosi al contempo con una voce originale in tale corrente. Essi sono anche testimonianza dell’origenismo di Girolamo, il quale – non senza una sua personale impronta – si ispirò al lascito del grande Alessandrino per il proprio metodo di riscontro del testo biblico sull’originale ebraico, insieme ai procedimenti dell’esegesi letterale e spirituale. La presente rappresenta la prima traduzione integrale in italiano di tutti e quattro i Commenti ad opera di un unico curatore.
Commentario a Daniele. Il più completo e antico commentario al libro di Daniele, scritto da Girolamo, traduttore in latino della Bibbia, la Vulgata (347-420)
Girolamo (san)
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
Il Commentario al libro di Daniele di San Girolamo fu scritto all'inizio del V secolo. L'occasione fu quella di provare l'autenticità di questa porzione della Scrittura contro le false accuse di Porfirio, un filosofo pagano. Nel suo modo unico e erudito, Girolamo difende l'autorità della Scrittura e l'autenticità delle profezie bibliche. Il libro è imprescindibile per coloro che sono interessati allo studio dell'escatologia biblica e della patristica.
Opere di Girolamo. Volume 10
Girolamo (san)
Libro: Copertina rigida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 716
L'unico commentario evangelico integrale e sistematico redatto da Girolamo. Il Commento a Matteo è un testo unico, poiché costituisce, nella produzione di Girolamo, il solo commento integrale e sistematico di uno scritto evangelico. Prerogativa di quest'opera, dalla quale sempre traspare il tema della chiamata delle genti, è la scelta programmatica per un'esegesi letterale, che solo sporadicamente si apre alla riflessione allegorica. Il volume presenta il testo latino di D.Hurst e M.Adriaen rivisto dal curatore, la traduzione italiana e un commento, che illustra le allusioni al patrimonio esegetico precedente e rimarca i tratti di originalità delle interpretazioni geronimiane, mettendone in luce le connessioni con le polemiche contingenti.
Opere di Girolamo. Volume Vol. 8/5
Girolamo (san)
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 400
I commenti a Gioele e Amos, dedicati a Pammachio, risalgono al 406. Gioele preannuncia un’invasione di cavallette su Giuda: secondo Girolamo, alluderebbe alle nazioni che ne minacciarono l’indipendenza o alle passioni fondamentali dell’animo. In un altro passo, citato negli Atti degli Apostoli, Dio promette che il suo Spirito si riverserà su tutti: la promessa si è realizzata in parte con il primo avvento di Cristo. Amos si scaglia contro le ingiustizie: per Girolamo, Virgilio, evocando nelle Georgiche il mito della Giustizia che abbandona la terra a causa della malvagità umana, si sarebbe ispirato al profeta. Inoltre, gli iniqui prefigurano gli eretici, che vendono l’uomo santo e giusto, il povero, separandolo dalla Chiesa.
Opere di Girolamo. Volume 5
Girolamo (san)
Libro: Copertina rigida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 536
Il commento al libro del profeta Geremia costituisce l'ultima fatica esegetica di Girolamo. In questo scritto emerge l'interesse che lo Stridonense riserva al testo biblico: la traduzione dall'originale ebraico, ritenuto il testo da privilegiare, è continuamente confrontata con quella che prende le mosse dalla versione dei LXX alla quale viene riconosciuto comunque riconosciuto un certo valore. L'interpretazione si caratterizza per la spiccata tendenza a collocare la realizzazione delle profezie all'interno della storia: sia quella del popolo d'Israele che di Cristo o della Chiesa. La polemica contro i pelagiani emerge ogni volta che il testo profetico ne presenta l'occasione e si ritrova soprattutto nei prologhi ai singoli libri.
Opere di Girolamo. Volume Vol. 8/4
Girolamo (san)
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2020
pagine: 400
Si conclude la pubblicazione del monumentale Commento ai libri profetici di Girolamo. Girolamo compose i commenti a Malachia e Osea nel 406; nel prologo del primo è presente un accenno al commento di Origene, in cui Malachia era ritenuto un angelo: Girolamo rigetta quest’interpretazione, seguendo la tradizione ebraica che identifica il profeta con Esdra; sono assenti citazioni, allusioni o semplici menzioni di autori classici. L’ampio commento in tre libri a Osea è un’originale fusione di componenti di origine varia: tradizione rabbinica, esegesi patristica (Origene su tutti) e cultura profana. Secondo Girolamo, le disgrazie matrimoniali del profeta sono un’allegoria dei tradimenti commessi da Israele contro il patto stipulato con Dio; largo spazio è concesso a preziosi richiami alla letteratura latina, soprattutto nei prologhi a ciascun libro, modellati esplicitamente su quelli terenziani, con i quali condividono l’impostazione polemica nei confronti dei rivali e delle loro critiche.
Opere di Girolamo. Volume 8\3
Girolamo (san)
Libro: Copertina rigida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2020
pagine: 408
Il commento ad Abdia fu ultimato verso la fine del 396. Girolamo in gioventù aveva dedicato ad Abdia un altro commento, in cui si privilegiava l'esegesi spirituale; adesso, invece, i suoi interessi per la Bibbia partono dal livello storico-letterale, come dimostra l'uso degli Hexapla. Inoltre, affiorano nel testo allusioni a Cicerone e Orazio e sono menzionati altri autori profani. Girolamo compose il commento a Zaccaria nel 406; anche in esso il ricorso agli Hexapla è considerevole; i suoi modelli sono un perduto commento di Origene e quello, che invece possediamo ancora, di Didimo il Cieco. Girolamo affronta l'esegesi del libro di Zaccaria con una certa soggezione per la sua oscurità; il suo intento principale è quello di risolvere le varie questioni legate a un testo così complesso. L'opera è impreziosita da diverse riprese virgiliane e citazioni di Cicerone e Orazio.
59 omelie sui salmi. Volume 9\2
Girolamo (san)
Libro: Copertina rigida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2018
pagine: 443
Un testo per conoscere Girolamo da un punto di vista pressoché inedito. I Tractatus in Psalmos furono scoperti e pubblicati da G. Morin tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Sulla base di vari riscontri l'editore attribuì i nuovi testi a Girolamo, di cui fino a quel momento era pressoché sconosciuta la produzione omiletica, datandoli al primo decennio del V secolo, quando lo Stridonense si trovava a Betlemme. L'attribuzione fu accettata unanimemente, fino a quando nel 1980 V. Peri non propose di intendere i Tractatus come la traduzione geronimiana delle omelie di Origene. Tale tesi ebbe largo successo in Italia, ma incontrò l'opposizione di alcuni studiosi della scuola francese, che continuarono a sostenere la paternità geronimiana. Qui si pubblicano il testo latino di Morin, rivisto dal curatore, e la traduzione italiana, corredata da un ampio commento che consente di inquadrare i Tractatus all'interno di una corretta prospettiva esegetica, ampia e articolata, che tenga conto della paternità geronimiana e dell'innegabile influenza origeniana.