Libri di Origene
Omelie su Isaia
Origene
Libro: Libro rilegato
editore: Città Nuova
anno edizione: 2025
pagine: 308
Le omelie su Isaia di Origene fanno percepire la profondità dirompente dell’anticipazione dell’incarnazione del figlio di Dio e della rivelazione trinitaria già contenute in germe nell’opera del profeta. Le omelie su Isaia di Origene, tradotte da Girolamo, costituiscono uno straordinario documento dell’interpretazione del profeta. Pubblicate insieme ai pochi frammenti superstiti dell’esegesi origeniana a Isaia, considerato una sorta di quinto vangelo dai primi fedeli di Gesù, si concentrano soprattutto su Isaia 6,1-10, la visione dell’Altissimo circondato dai due serafini, profezia del mistero trinitario. Le altre omelie approfondiscono il mistero del Dio fatto uomo, che viene come dono dall’alto a condividere la carne e il sangue degli uomini.
Settantaquattro omelie sul libro dei Salmi
Origene, Girolamo (san)
Libro: Libro rilegato
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 1993
pagine: 744
Queste 74 Omelie, che appaiono per la prima volta in italiano, presentano affiancati Origene e Girolamo, i due massimi studiosi della Scrittura nell’antichità patristica, due personalità che hanno dato un contributo incomparabile alla conoscenza della Parola di Dio, spendendo l’intera vita per renderla accessibile. L’opera apre nuovi orizzonti agli studi patristici, e particolarmente riguardo all’esegesi sui salmi: senza perdere di vista il senso letterale della Bibbia, è una continua ricerca del suo senso spirituale, dei suoi contenuti teologici, specie nell’appassionata meditazione su Cristo, che si esprime in queste pagine con un fascino ancora intatto.
Sulla Pasqua. Il papiro di Tura
Origene
Libro: Libro rilegato
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 1989
pagine: 168
Nel 1941 furono scoperti a Tura, in Egitto, alcuni papiri contenenti scritti cristiani per la maggior parte non ancora conosciuti. Tra questi, il presente papiro. Contiene due trattati sulla Pasqua recanti il nome di Origene, il grande esegeta alessandrino del III secolo. Sulla Pasqua I è un commento, in dettaglio, a Esodo 12,1-11, che si distingue per l'originalità dell'esegesi: l'accento è posto su come il cristiano deve mangiare le carni dell'agnello, che sono le Scritture, corpo del Cristo. Sulla Pasqua II, più breve, interpreta la Pasqua come ritorno a Dio del mondo caduto nell'errore. La traduzione, l'introduzione e le note a cura di G. Sgherri.
Commento al Cantico dei cantici
Origene
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1976
pagine: 296
Origene si staglia possente tra gli autori dell'età patristica non solo per acutezza d'ingegno e originalità di pensiero, ma anche per la sua straordinaria vicenda di fede. Attento ai problemi del suo tempo, ardì proporre in sintesi approfondita e armonica, soprattutto per la cultura dell'epoca, i punti fondamentali della dottrina cristiana, spaziando dalla teologia all'esegesi, alla ecclesiologia, alla mistica, ed elevando così notevolmente la cultura cristiana. Tuttavia, egli è soprattutto l'interprete del Testo Sacro, di cui coglie i sensi più reconditi e sublimi, che si disvelano, a suo dire, a chi progredisce parallelamente nello studio e in santità di vita. Tra le opere che ci restano di lui - immensa fu la sua produzione, in gran parte andata perduta - spicca il Commento al Cantico dei cantici in cui, secondo san Girolamo, colui che nelle altre opere aveva superato tutti gli altri, qui superava addirittura se stesso. In effetti, la chiarezza dei principi esegetici e la sua esperienza spirituale portano Origene a cogliere tutta la profondità ispirata di questo canto d'amore, allegoria dell'Antica e della Nuova Alleanza. Le immagini e i simboli si illuminano di una luce straordinaria nel grande esegeta. Inoltre, accanto alla tradizionale interpretazione allegorica, Origene introduce quella psicologica, vedendo qui adombrato l'amore tra Cristo e l'anima che lo cerca. Dopo di lui, questa interpretazione ha fatto legge. "Al di là dello specifico ambito esegetico, il Commento al Cantico di Origene segnò un punto fondamentale nella storia della mistica occidentale, fino a Teresa d'Avila e Giovanni della Croce". Il presente volume, in fedele e moderna traduzione del prof. Manlio Simonetti, riproduce, in modo limpido e piano, le flessuose movenze di questa grande opera.

