Libri di Giulia Valsecchi
Transiti. Percorsi di scrittura femminile tra Iran e America
Giulia Valsecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 192
Negli anni che precedono e seguono la rivoluzione iraniana, il crescendo di atti di restrizione libertaria motiva tentativi di fuga e volontà di autodeterminazione. Le ondate diasporiche, perlopiù verso Europa e Stati Uniti, lentamente tramutano le estraneità vissute in patria in un posizionamento instabile, contrassegnato da "stati del tra" e definizioni confuse. Questa narrazione a più voci vorrebbe abbattere almeno una parete delle mura invisibili sollevate attorno alle opere letterarie di autrici irano-americane di differenti retaggi e generazioni. Poesie, racconti, romanzi e memoir sono la mappa di un'indagine che raccoglie tracce di straniamento e le esamina come prove di riscrittura del sé. Oscillazioni e spaesamenti sembrano predisporre ogni scrittura a essere strumento di revisione di una condizione identitaria incerta, trame e composizioni sono rilette come drammatizzazioni visibili di un transito.
Cosa dicono le foglie del tè. Riti e ricette di madre in figlia dalla letteratura persiana alla poesia araba contemporanea
Giulia Valsecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2013
pagine: 120
Un samovar sempre acceso per il benvenuto e una tovaglia distesa a terra. Una cucina che odora di zafferano poco prima di una gita fuori porta. Una notte di veglia per fissare le stelle dalla terrazza proibita e un giardino colmo di alberi da frutto. Un bistrot dove ritrovarsi a leggere i fondi del tè e una stanza ai piani alti dell'harem per raccontare o ascoltare storie. Dalla Turchia al Marocco, dall'Iran al Libano, passando per Iraq, Yemen, Algeria, Tunisia ed Egitto, i precetti di un'arte culinaria tra ventre e ventre. Le letterature femminili contemporanee accolgono e diffondono echi di eredità preziose in un viaggio spolverato di spezie e chicchi di melagrana.
Istanbul. Dalla finestra di Pamuk
Giulia Valsecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2010
pagine: 179
"Istanbul" traccia l'indagine di un'osservazione alla finestra. L'occhio di Orhan Pamuk, attraversato da bambino e adulto innocente, diviene quasi decalogo d'altre orme autorali passate e presenti, inseguimento di personaggi isolati ed esperienza della città secondo avvicinamenti e porzioni di sguardo incubatrici di silenzi, pregiudizi, censure effettive e richiami sensoriali tra quartieri e strettoie nelle pieghe inesplorate delle letterature. Il volto sdoppiato e onnipresente del Bosforo, gli effetti ciclici delle invasioni e la bellezza tragica comune agli sfondi, fanno da cassa di risonanza del ricordo e umore primigenio delle evasioni, come dei vagabondaggi. Dei nomi urbani che mutano secondo padrone. La prospettiva è di chi vive una geografia occidentale e orientale come terreno unico e molteplice, vigile alle divisioni. È la dichiarazione che afferma: "il destino di una città può formare il carattere di una persona".