Libri di Giuseppina Scognamiglio
Eduardo De Filippo tra legami di sangue e legami d'arte
Giuseppina Scognamiglio
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2024
pagine: 104
"A questa agile monografia, ho, quindi, affidato la ricostruzione delle vicissitudini biografiche e artistiche di Eduardo, in un intreccio costante tra vita e teatro, collocato all'interno di un preciso contesto storico-sociale di riferimento, sempre arricchito da un fervido ricorso a tutte le fonti documentarie e bibliografiche disponibili; un intreccio, colto nella sua molteplicità e nelle sue intense contraddizioni, che ci propone, nel contempo, una parabola di vita, dal vago sapore shakespeariano, incessantemente sospinta dall'urgenza di un'affermazione personale, coronata, poi, dallo sfavillìo di un successo, non solo di pubblico ma verificato anche da parte degli addetti ai lavori. Eduardo De Filippo, al di là di facili clichés interpretativi, è stato uno dei protagonisti assoluti della nostra storia del teatro, con la propria esemplarità, sia atto-riale che autoriale; un indiscusso maestro, portatore non soltanto di un modello teatrale nuovo, ma anche di una tradizione mai stanca e capace di attivare un dialogo diretto e proficuo con il moderno."
Giovan Battista Bergazzano
Giuseppina Scognamiglio
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2015
pagine: 128
Tra i più terrificanti "sgomberi" imposti dal Vesuvio vi fu quello che, il 16 dicembre 1631, colpì l'intero comprensorio campano; l'eruzione durò fino alla fine del mese e distrusse quasi tutti gli abitati ai piedi del vulcano, bruciando cinquanta casali, causando circa 30.000 vittime e provocando importanti modificazioni del suolo. La catastrofe, per tutto questo, ispirò poi, tra tanti altri, Giovan Battista Bergazzano, oggetto di indagine in questo volume secondo una [...] personale scelta di studio e di ricerca. Si tratta di una figura alquanto singolare ed eclettica nel panorama letterario del Seicento: barbiere e cerusico, poeta e drammaturgo, funzionario di corte, sodale dell'Accademia degli Erranti di Bari e di Napoli, fu apprezzato particolarmente per una trilogia poetica dedicata, appunto, ai tragici eventi del '31, qui investigata quale barocca e preziosa mistione di sacro e profano, mitologia e storia, tragico e ludico, tradizione e innovazione.
Per il capolavoro ripassi domani. Studi sull'ultima narrativa pirandelliana
Giuseppina Scognamiglio
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2004
L'arte della scrittura. La scrittura dell'arte
Giuseppina Scognamiglio
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2008
pagine: 208
Questo testo dal titolo-chiasmo, "L'arte della scrittura. La scrittura dell'arte", intende proporre non solo un congruo numero di saggi letterari assieme alla tessitura della comunicazione artistica, costituita da fili che si intersecano, ricorrono, permangono, ma anche percorsi che nascono dall' intersezione con l' arte, tentando, così, di fornire nuove forme espressive o di focalizzare temi originali.
Come rileggere «La lupa» di Giovanni Verga
Giuseppina Scognamiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Spring Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 144
Le donne di Carlo Goldoni tra Venezia e Napoli
Giuseppina Scognamiglio
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2012
pagine: 236
Scrittori in viaggio con i classici
Giuseppina Scognamiglio
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2015
Peppino De Filippo. Tra palcoscenico e cinepresa
Ciro Borrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Kairòs
anno edizione: 2017
pagine: 250
Omaggio a Peppino De Filippo, uno tra i grandi interpreti teatrali e cinematografici del secolo scorso. L'opera si compone di sette parti. La prima è una biografia dell'attore, la seconda concerne il rapporto artistico, e non solo, che Peppino ebbe con i fratelli, in particolare con Eduardo, dalle prime collaborazioni fino alla morte. Nella terza vengono esaminate cinque pellicole, poco conosciute, in cui Peppino è protagonista e non spalla come nella maggior parte dei film in cui ha recitato. La quarta verte sulla carriera teatrale dove vengono approfondite tre opere che rappresentano l'evoluzione e la mutazione artistica di De Filippo, dagli anni giovanili alla maturità. La quinta è dedicata alla maschera di Pappagone, nella sesta vengono riportati stralci di articoli di giornali pubblicati all'indomani della morte di Peppino. La settima parte, infine, raccoglie interviste ad importanti e autorevoli personaggi che hanno avuto la fortuna di conoscere l'artista, magari perché si sono trovati a lavorare al suo fianco. Prefazione di Giuseppina Scognamiglio.
Sull'orlo della felicità
Antonio De Rosa
Libro
editore: Edizioni Mea
anno edizione: 2020
Ci troviamo di fronte a una scrittura indecentemente sessuata, stimolata da una inventio lasciva oltre che fortemente pulsionale e compulsivamente lussuriosa, che ricava spessore drammatico dalla sottolineatura di alcune fondamentali dinamiche narrative, sottraendosi, nel contempo, a una ridondanza emotiva di facciata. Dialoghi insaporiti da una lingua di trivio, alimentata da un turpiloquio copioso e fluente e da una coloritura aneddotica che proietta in un mondo dove sia il tutto che il suo contrario può succedere. Livia e Giulia, due escort nel 1983, Silvie e Chantal, due "femmenielli", Luigi, un giovane camorrista che ha studiato Lettere e filosofia, in una Napoli "avanti nel tempo"... Prefazione di Giuseppina Scognamiglio e postfazione Giuseppe Giorgio.
Aglais
Antonio De Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mea
anno edizione: 2021
pagine: 72
Aglais è un'attrice di teatro, con una trentennale, coraggiosa, luminosa, maltrattata carriera. Una mattina scopre che la parola teatro, il "verbo", i copioni, gli edifici dei teatri non esistono più, non se ne ha più ricordo; nei vocabolari c'è il vuoto al posto della parola teatro. E come una scintilla, guizza e divampa in lei, quell'antico seme, piantato da bambina: disturbo dissociativo della personalità. Aglais attraversa, intrecciando la sua vita reale, con quella dei sei personaggi che ha amato di più nella sua carriera: Blanche du Bois, Ersilia Drei, Antigone, Maria Stuarda, Filumena e Medea, fino ad uccidere i suoi figli, e per questo poi rinchiusa in una clinica psichiatrica giudiziaria. Legata in una camicia di forza, all' interno di un enorme guscio di lumaca, con coda di Sirena, fatto da copioni teatrali, schegge di scenografie, pezzi di costumi di scena, libri... Racconterà la sua trasformazione come quella che la farfalla effimera, Aglais, compie nascendo e morendo in un solo giorno, dando alla luce un milione di piccole farfalle effimere... Aglais...!!!
È il teatro, bellezza!
Giuseppina Scognamiglio, Massimiliano Mottola
Libro
editore: Kairòs
anno edizione: 2021
pagine: 250
Il 24 agosto 1904, Eduardo Scarpetta si recò a Marina di Pisa per incontrare Gabriele D'Annunzio. Scarpetta, in quel momento, era il più importante attore e autore comico napoletano: alle sue rappresentazioni le sale erano gremite, il popolo napoletano lo amava e, ovunque andasse, com'egli stesso racconta nella sua autobiografia, non mancavano manifestazioni di stima e sincero affetto nei suoi confronti. L'autore partenopeo formatosi, soprattutto, alla corte di Antonio Petito, era stato in grado di cogliere i mutamenti della società e aveva intercettato il nuovo gusto popolar-borghese che in quel periodo venne fuori, anche riadattando e trasformando la maschera di Pulcinella che lo stesso Petito indossava sul palco del San Carlino e che, oramai, sembrava aver fatto il suo tempo. Il successo, si sa, è una sirena ammaliatrice che induce gelosie e invidie e fa perdere all'uomo i lumi della ragione. E se, a questi sogni, aggiungiamo i gloriosi propositi di un'arte colta e raffinata che elevi lo spirito verso vette inusitate, ecco che si potrà avere il quadro di chi, a Scarpetta, voleva fare le scarpe.
I grandi pensionati della memoria
Giuseppina Scognamiglio
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2022
pagine: 136
Il titolo di questo volume riecheggia pienamente quello della novella di Luigi Pirandello, I pensionati della memoria, il cui senso è legato ad una possibile ambivalenza del termine «pensionati», la cui accezione è duplice: 'coloro che godono di una pensione' alla fine di una vita di lavoro, ma anche 'coloro che stanno, che vivono a pensione'. Le due accezioni possono, comunque, coesistere nel senso globale di una dipendenza esclusiva dei «pensionati» dalla «memoria» dei vivi.