Libri di Glauco Maria Cantarella
L'impero di Cluny. I monaci della corte celeste
Glauco Maria Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 212
Il nome di Cluny evoca un connubio indissolubile di spiritualità e potere; tra il X e il XIII secolo, infatti, il monastero che fondò la sua regola sul silenzio si trasformò nell'abbazia più grande della cristianità occidentale, un vero impero della fede, più potente della stessa Roma papale. Il volume racconta come quella di Cluny non fu solo una storia di osservanza e innovazione della regola benedettina, ma un'inarrestabile ascesa spirituale che, grazie al carisma degli abati e all'ambizione di dominare il mondo monastico, rese i suoi monaci un'aristocrazia della preghiera, capace di trattare alla pari con papi e imperatori. Cluny fu il centro di un grande impero che estendeva le sue reti nell'Europa occidentale, dalla Borgogna all'Italia, alla penisola iberica all'Inghilterra. I monaci cluniacensi erano la corte celeste che aveva come perimetro il mondo terreno e come prospettiva i cieli divini. Il percorso tracciato da questa aristocrazia della fede non fu lineare ma fu inarrestabile, la sua influenza mutò nei secoli, e pian piano si spense, molto lentamente.
Medioevo. Un filo di parole
Glauco Maria Cantarella
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 216
In Italia, in tutta l'Europa, il Medioevo lo incontriamo ogni giorno. Passiamo davanti a una chiesa del Duecento andando al lavoro, apprezziamo le rime che cantano l'amor cortese e meditiamo sulle vite esemplari dei grandi santi. Attraverso mille romanzi e film sogniamo avventure di cavalieri luccicanti e donzelle in affanno o magari di monaci avvelenatori. Tuttavia quel mondo ci resta per molti versi estraneo, sempre sconosciuto e ogni volta, per questo, più affascinante. E non perchè sia un tempo lontano, ma anzi, proprio perchè ne siamo ancora permeati non riusciamo a prenderne le distanze e continiuamo a farlo vivere in noi in maniere più o meno consapevoli.
Pasquale II e il suo tempo
Glauco Maria Cantarella
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1997
pagine: 204
Una sera dell'anno Mille. Scene di Medioevo
Glauco Maria Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 299
E' il 15 agosto dell'anno Mille. A Roma c'è grande fermento, si sta preparando una sontuosa processione: la Vergine attraverserà le strade tra due ali di popolo. Ci sarà il pontefice Silvestro II, ma anche l'imperatore Ottone III. Ma il rito non è solo un evento religioso: l'incontro tra le due massime autorità ha un preciso significato politico e storico. Partendo da questo evento e dai suoi attori (la plebe di Roma, monaci e chierici, aristocratici e militari, dignitari e alti prelati), Cantarella esplora lo scenario urbano e il paesaggio delle campagne, delimita lo spazio sacro e quello profano, approfondisce il ruolo del papato e quello dell'impero, discute le paure apocalittiche di fine millennio, dipinge i protagonisti intellettuali.
Inventario medievale. Percorsi, storie e protagonisti dell'età di mezzo
Glauco Maria Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il Medioevo è un tempo ancora poco definito e uno spazio dai confini labili, una dimensione storica scarsamente conosciuta che continua a essere lo specchio deformante del nostro presente: “cose da Medioevo” si dice, come se non appartenessero ai giorni nostri. Per orientarsi in un Medioevo spesso invisibile a occhio nudo, ma che sottende tutta la nostra storia, bisogna quindi immergersi nel passato con un inventario d'autore e seguirne i percorsi, fatti di storie, personaggi, luoghi e intersezioni, cercando di dipanare una fitta trama di false credenze. Il risultato è il viaggio inusuale e sorprendente che ci propone questo libro.
L'anno Mille e la fine dei tempi. Audiolibro. CD Audio
Glauco Maria Cantarella
Audio: CD-Audio
etichetta: Bronteion
anno edizione: 2006
Manuale della fine del mondo. Il travaglio dell'Europa medievale
Glauco Maria Cantarella
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 350
È un grande falso storiografico quello della paura della fine del mondo in prossimità dell'avvento dell'anno Mille. Ma è indubbio che gli uomini di mille anni fa hanno dovuto vivere in mezzo alla fine del loro mondo: cambiamenti incessanti che hanno tarlato quel mondo, con aggiustamenti continui, che hanno inseguito la stabilizzazione ottenendola solo in apparenza. E alla fine hanno fatto esplodere il mondo e sono stati all'origine di mutamenti epocali, di lunghissimo periodo: la lotta fra Impero e Papato, la centralità dell'esperienza monastica, i primi germi dei regni d'Inghilterra e di Spagna, il movimento dei Comuni in Italia. Con l'allargamento progressivo dei confini del vecchio spazio europeo e con l'estensione delle aree di conoscenza, ad esempio l'"invenzione" della filosofia. Nel secolo XII sarebbe ormai molto difficile riconoscere le tracce del mondo di partenza, quello che si proponeva come la forma definitiva del mondo, e in realtà si cercava disperatamente di regolare perché garantisse la pace. Una crisi continua, popolata di soggetti nuovi, per cerniere successive da un passaggio all'altro che ha portato alle origini della modernità. Il tutto entro un'unica, grande cerniera: quella del passaggio dal mondo tardo-antico e primo-medievale a quello tardo-medievale e moderno, in cui i protagonisti cambiano o si moltiplicano. Tra Ottone III (1001) e Innocenzo III (1199) due secoli in cui quel mondo è finito, definitivamente relegato nel passato.
Dalla Res Publica al Comune. Uomini, istituzioni, pietre dal XII al XIII secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2016
pagine: 472
Il tema della civiltà comunale nei suoi molti e variegati aspetti è uno di quelli più intensamente partecipati negli ultimi anni; ovviamente non era pensabile di condensare in poche giornate e in un solo volume tutte le possibili emergenze storiche, e circostanze impreviste hanno purtroppo impedito di affrontare casi di grande importanza come quello di Milano, ma gli apporti e il confronto di studiosi di discipline differenti hanno portato allo scambio di saperi che hanno aperto prospettive e panorami nuovi e forieri di sviluppi, anche (ed è una delle prime volte che ciò accade) attraverso la considerazione di esperienze cittadine al di fuori dell’Italia.
Imprevisti e altre catastrofi. Perché la storia è andata come è andata
Glauco Maria Cantarella
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 204
Alarico muore all'improvviso, i Visigoti finiscono per andare in Spagna e la storia della Spagna sarà quella che conosciamo. Ottone III muore d'un tratto, il suo progetto di ridisegnare e circoscrivere il Patrimonium Beati Petri finisce con lui e la storia sarà, sul lungo periodo, quella dello Stato della Chiesa. Guglielmo II d'Altavilla muore di colpo e il Regno di Sicilia finisce a Enrico VI di Svevia; ma anche Enrico VI muore all'improvviso e il Regno passa sotto la tutela del papa prima di arrivare nelle mani di Federico II; che a sua volta morirà bruscamente proprio alla vigilia della sua vittoria sul papa. Quante aspettative sono finite nell'abisso perché qualche evento inaspettato ha impedito che prendessero la piega desiderata? "Imprevisti e altre catastrofi" tratta principalmente di storia medievale, ma con qualche scorribanda nella storia precedente e successiva, raccontando alcune circostanze che hanno impedito alla storia di essere diversa da come è stata. Che ci piaccia o non ci piaccia, la storia è andata e sta andando così come è andata e sta andando. Piaccia o non piaccia alla cosiddetta storia controfattuale. La storia non si può scrivere per schemi: gli schemi possono essere utili per inquadrare, cogliere analogie, proporre paradigmi di interpretazione. Ma la storia è costituita di eventi, che sono concreti anche se non possono essere colti nella loro fattualità. Un paradosso solo apparente: questi fatti spesso sono «irrazionali », ma al tempo stesso sono razionali benché abbiano avuto un'origine irrazionale: cosa c'è di più razionale e prevedibile infatti della morte? E che cosa di più «irrazionale» che le morti improvvise, impreviste, che troncano qualunque possibilità di sviluppi - concreti - già programmati? È negli eventi e nel loro corso che occorre cercare per trovare la cifra della loro comprensione. Negli eventi come sono andati, non come sarebbero potuti andare. Morti eccellenti, battaglie, situazioni che si sono capovolte in pochissimo tempo, a volte in poche ore, e che hanno determinato il futuro; protagonisti che ricompaiono perché morti, battaglie ed eventi sono anelli della medesima catena, quella della vita prima ancora che della storia. Per questo si ritroveranno a più riprese, in questo libro, ad esempio, gli imperatori Enrico IV, Enrico VI, Federico II, il famoso Riccardo Cuor di Leone, il normanno Roberto il Guiscardo, Bonifacio di Canossa, il lorenese Goffredo il Barbuto, i papi Leone IX e Gregorio VII. Sia chiaro: non sempre gli imprevisti debbono essere catastrofici, a volte possono essere persino apocalittici nel senso più stretto del termine, cioè rivelatori.
Gregorio VII
Glauco Maria Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 356
Gregorio VII è stato tra le figure più rilevanti e influenti del Medioevo. Fu Papa dal 1073 al 1085: un decennio noto come età gregoriana, età di guerre, scomuniche e riforme. Il suo pontificato mutò profondamente i rapporti tra Papato e Impero, attraverso il Dictatus papae. Gregorio rivendicò la necessità, da parte degli imperatori di sottomettersi al Soglio pontificio. Fu un riformatore, secondo alcuni un eversivo, sicuramente in lui e attraverso di lui presero corpo processi che avrebbero condotto la cristianità o l’Europa alle origini della modernità, e soprat- tutto pose le basi per l’edificazione della Chiesa Cattolica così come la conosciamo noi. Fu in lotta con il cosiddetto Sacro Romano Impero per le investiture, con i vescovi per debellare la piaga della simonia dalla Chiesa, con il proprio tempo per affermare l’egemonia di un potere che discendeva dal principato di san Pietro sugli altri apostoli, di cui il papa era ed è il vicario. Il suo rivale fu Enrico IV, Imperatore germanico, che da lui fu scomunicato, gli si ribellò e lo assediò. Fu testimone del terribile sacco di Roma fatto dai Normanni nel 1084, dopo il quale fuggì in esilio a Salerno. Sulla sua tomba, nella Cattedrale di Salerno, sono state riportate le sue ultime parole: "Ho amato la giustizia e ho odiato l’iniquità: perciò muoio in esilio".
Autocoscienza del territorio. Storie e miti. Dal mondo antico all'età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2020
Le regioni storiche e gli stati nazionali non solo non si identificano, ma il più delle volte sono in netta contraddizione tra loro. Il discorso non vale solo per l’ambito storiografico, ma anche per quello dell’arte, della cultura e della vita quotidiana. I paradigmi della contemporaneità sono la globalizzazione degli scambi, lo sviluppo del capitalismo finanziario, la mobilità degli uomini, la mescolanza di varie culture, la diffusione delle informazioni e il grande e generoso disegno di affermazione in Europa di una entità sovranazionale con una legislazione comune. Gli atti qui presentati cercano di decrittare e di comprendere il rapporto peculiare di una società rispetto al proprio spazio/territorio, meglio, di verificare ‘categorie’ e idee consolidate attraverso l’indagine ‘sperimentale’ e scientifica di alcuni dei moltissimi casi possibili, dal mondo antico all’età moderna (fino al termine della guerra dei Trent’anni).
L’Europa e il suo fantasma
Glauco Maria Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: La Vela (Viareggio)
anno edizione: 2020
L’idea di Europa nasce nel medioevo. Certo, non l’“Europa” che ci è familiare e quotidiana, frutto inestimabile di una volontà politica maturata dopo la seconda guerra mondiale, ma l’Europa come dimensione geografica e culturale. “Europa” e “medioevo” coincidono. Non così, per quanto sembri paradossale, “Europa” ed “europeo”, anche se indubbiamente solo nel medioevo si possono collocare le nostre radici di europei. Le origini affondano, come sempre, nell’antichità classica.