Libri di Ilaria Iannuzzi
Lidia Poët. La prima avvocata
Ilaria Iannuzzi, Pasquale Tammaro
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lucerne
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il 17 giugno 1881 Lidia Poët, davanti a un’immensa folla plaudente, si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni, intelligenza e coraggio da vendere, ed è determinata ad arrivare dove nessun’altra era ancora mai riuscita: diventare avvocata. Due anni dopo termina la pratica, sostiene brillantemente gli esami per l’iscrizione all’Albo, qualcuno nel Consiglio dell’Ordine storce il naso, ma la maggioranza la sostiene. Ce l’ha fatta, è lei la prima avvocata d’Italia. Ma la conquista sarà effimera: il Procuratore del Re impugna l’iscrizione davanti alla Corte d’appello di Torino, che dichiara che le donne non possono esercitare l’avvocatura. Lidia si prepara al ricorso in Cassazione, mentre l’intero Regno attende col fiato sospeso la sentenza definitiva. Tutti i giornali, i giuristi, le femministe, i politici durante quei mesi non parlano d’altro: chi è a favore, chi è contro, chi precorre i tempi e chi rimane ancorato al passato. Ne emerge una polifonia di voci, l’affresco di un’epoca fervida e contraddittoria e, soprattutto, il ritratto di una donna straordinaria, che con la sua tenacia e il suo ingegno ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro.
Classici allo specchio. Un confronto tra Pareto e Sombart
Roberta Iannone, Ilaria Iannuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 104
Vilfredo Pareto e Werner Sombart. Difficile trovare due classici della sociologia più apparentemente distanti. Il primo nasce ingegnere, il secondo economista. Pareto si serve della geometria e della matematica per “spiegare”, Sombart della fenomenologia e dell’antropologia per “comprendere”. Il volume analizza alcuni aspetti biografici, di metodo e di merito che accomunano i due autori anche quando li distinguono, nella convinzione che tanto gli elementi comuni quanto quelli di contrasto consentano di comprendere meglio la loro speculazione teorica e il loro lascito intellettuale, superando quei confini nei quali i loro studi sono stati spesso confinati. Entrambi autori controversi, ingiustamente isolati e diffamati durante lo stesso scorcio di secolo, divengono invece dei riferimenti inamovibili per le scienze sociali, che a cent’anni dalla scomparsa di Pareto portano ancora memoria della ricchezza del loro lascito.
La medicina delle passioni
Jean Baptiste Félix Descuret
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lucerne
anno edizione: 2023
pagine: 256
Parigi, inizio Ottocento: qui il giovane Descuret inizia la sua carriera di medico e attento investigatore della natura umana, nelle sue eccentricità e nei suoi disordini. Nato proprio dall’intreccio tra medicina e osservazione di stampo psicosociale, nel 1841 vede la luce "La medicina delle passioni". Un’opera brillante e paradossale agli occhi di noi contemporanei, in cui i morbi che affliggono il corpo sono ricondotti agli eccessi delle passioni che tiranneggiano l’anima. Ira, pigrizia, fanatismo, ubriachezza, libertinaggio, ghiottornia: è attraverso questi oscuri, reconditi e sozzi meandri del cuore umano che Descuret ci fa da guida. Lungo la strada distingue per gradi, fornisce sintomatologie grottesche, ma soprattutto dipinge memorabili casi clinici: quello che, per colpa dell’uso smodato di bevande spiritose, muore per autocombustione; quello che, per incapacità di gestire la rabbia, si trafigge il petto perché il soffietto del camino non gli obbedisce; quello che, per gola di un piatto di lenticchie, si conduce a un passo dalla tomba. Infine, non mancano riflessioni filosofico-moraliste sui vizi che abbrutivano i suoi tempi. E anche i nostri.
Lidia Poët. La prima avvocata
Ilaria Iannuzzi, Pasquale Tammaro
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lucerne
anno edizione: 2022
pagine: 240
Il 17 giugno 1881 Lidia Poët, davanti a un’immensa folla plaudente, si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni, intelligenza e coraggio da vendere, ed è determinata ad arrivare dove nessun’altra era ancora mai riuscita: diventare avvocata. Due anni dopo termina la pratica, sostiene brillantemente gli esami per l’iscrizione all’Albo, qualcuno nel Consiglio dell’Ordine storce il naso, ma la maggioranza la sostiene. Ce l’ha fatta, è lei la prima avvocata d’Italia. Ma la conquista sarà effimera: il Procuratore del Re impugna l’iscrizione davanti alla Corte d’appello di Torino, che dichiara che le donne non possono esercitare l’avvocatura. Lidia si prepara al ricorso in Cassazione, mentre l’intero Regno attende col fiato sospeso la sentenza definitiva. Tutti i giornali, i giuristi, le femministe, i politici durante quei mesi non parlano d’altro: chi è a favore, chi è contro, chi precorre i tempi e chi rimane ancorato al passato. Ne emerge una polifonia di voci, l’affresco di un’epoca fervida e contraddittoria e, soprattutto, il ritratto di una donna straordinaria, che con la sua tenacia e il suo ingegno ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro.
La fiducia paga. Quando le relazioni generano valore
Ilaria Iannuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Drengo
anno edizione: 2016
pagine: 240
Pensiamo a una società nella quale la fiducia sia superflua. Una società in cui gli individui interagiscano soltanto attraverso la loro razionalità perfetta, minimizzando i costi necessari per massimizzare i loro obiettivi. Può esistere davvero una tale società? È possibile fare a meno della fiducia? Ma, soprattutto, a che tipo di fiducia sta rinunciando la nostra società e quale tipo, invece, produce? Questo libro intende delineare un percorso tra significati e funzioni della fiducia per evidenziarne i risvolti e le potenzialità, in particolare nell'ambito economico, come fondamento delle principali istituzioni economiche ed elemento in grado di favorire le condizioni di efficienza.