Libri di Irene Inserra
12 cavalli. Omaggio a Jannis Kounellis. Ediz. italiana e inglese
Lara Nickel
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione 107
anno edizione: 2019
pagine: 84
Mostra della pittrice americana Lara Nickel presso Fondazione 107. L'artista ripropone la celebre esposizione di Jannis Kounellis tenutasi nel 1969 presso la galleria L'Attico di Sargentini a Roma in cui Kounellis aveva esposto 12 cavalli vivi. Lara Nickel con una pittura iperrealistica ripropone le tele a grandezza naturale di 12 cavalli che ha avuto modo di incontrare durante la sua vita. Il cavallo come icona che ha attraversato secoli e secoli di pittura, dalle pitture rupestri sino ad oggi.
Il museo dell'arte perduta
Noah Charney
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2019
pagine: 296
Immaginiamo un luogo pronto ad accogliere la totalità delle opere d'arte disperse. Sarebbe di gran lunga il più immenso fra i musei esistenti e vi convivrebbero capolavori di ogni epoca, più di quanti ne sono conservati in tutte le collezioni del mondo messe insieme. Statue greco-romane accanto a icone bizantine, dipinti inceneriti nei falò di Savonarola di fianco a migliaia di opere sequestrate e distrutte dai nazisti e a monumenti ridotti in polvere dai miliziani dell'Isis. Ma raccoglierebbe, in primo luogo, un catalogo completo delle ragioni per cui l'arte scompare dalla circolazione: per furto o a causa di un bombardamento, per effetto di catastrofe naturale o di naufragio, per atto vandalico quando non addirittura per mano dello stesso artista che ripudia i frutti del proprio lavoro o ne programma il disfacimento, come per certe opere di Land Art destinate a essere divorate dal tempo e dalle intemperie. Un simile museo sarebbe un monito, un'immagine tangibile della caducità di ogni creazione umana. Emblemi di questa singolare storia dell'arte sono la triste vicenda di tele come Gli spaccapietre di Courbet, messa in salvo insieme ad altri tesori in una torre del castello di Dresda poco prima che questo fosse raso al suolo dalle bombe degli Alleati, o la misteriosa sorte delle opere sottratte alla collezione Stuart Gardner e mai più ricomparse. Destino, quest'ultimo, opposto a quello riservato a un de Kooning rubato da una sala di museo e ritrovato trent'anni dopo appeso in una camera da letto di periferia o a quello degli strabilianti mosaici d'oro che oggi tappezzano Santa Sofia a Istanbul, rimasti nascosti per quattrocento anni sotto l'intonaco imbiancato. Infine, laddove non ha potuto la fortuna o l'indagine investigativa, oggi può la scienza. E così, capolavori smarriti di Goya, Picasso e Malevic sono stati individuati, grazie ai raggi X e ad altre sofisticate tecnologie, dietro successivi strati di pittura. Tali episodi, lascia intendere Noah Charney, dischiudono uno spiraglio e ci ricordano che non tutto è perso, non per sempre. Il vasto repertorio di ritrovamenti tardivi, salvataggi miracolosi o eccezionali agnizioni di opere la cui identità è rimasta a lungo offuscata sta ad attestare che dire perduto è come dire in attesa di essere riportato alla luce.
Inside the white cube. L'ideologia dello spazio espositivo
Brian O'Doherty
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2012
pagine: 142
"Inside the white cube" è una raccolta di saggi di Brian O'Doherty pubblicati per la prima volta nel 1976 sulla rivista Art forum. Il loro impatto sul mondo dell'arte fu immediato e scatenarono una discussione critica sul ruolo della galleria nel sistema dell'arte che dura ancora oggi, divenendo un riferimento fondamentale per chiunque si confronti con questo mondo. Nel volume O'Doherty affronta, primo tra tutti, un momento di particolare crisi nell'arte del secondo dopoguerra ed esamina i presupposti su cui si fonda lo sviluppo dello spazio espositivo, privato (galleria) o museale. In un'analisi che si confronta con le complesse e delicate relazioni tra economia, contesto sociale ed estetica condensate all'interno di una galleria d'arte, O'Doherty si pone il problema di come gli artisti debbano concepire il proprio lavoro in relazione allo spazio espositivo e, più in generale, al sistema dell'arte.
Quando Marina Abramovic morirà
James Westcott
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2011
pagine: 350
Belgrado 1974. Marina Abramovic dà fuoco a una monumentale stella a cinque punte, simbolo del regime di Tito, e ci si distende dentro fino a svenire per asfissia. Napoli 1975. Uno spettatore le punta al collo una pistola carica: l'artista ha sfidato il pubblico a usare su di lei, risolutamente passiva, uno qualsiasi degli oggetti disposti su un tavolo. New York 2002. Marina vive per dodici giorni in un'abitazione pensile allestita alla Sean Kelly Callery. Digiuna. L'unico nutrimento è l'avido sguardo degli astanti che la osservano bere, dormire, lavarsi e urinare. Tra la schiera di spettatori c'è James Westcott: è il suo primo incontro con "la nonna della Performance Art", come lei ama definirsi, e l'incipit di "Quando Marina Abramovic morirà", biografia intima di un'artista che da quarantanni gioca con la morte mettendo il proprio corpo al centro di performance divenute leggendarie. Agli esordi, lanciarsi nell'arte performativa significa per Marina ribellarsi a un'esistenza "militarizzata", tiranneggiata da una madre che le impone diktat culturali comunisti e non la bacia mai. Cruciale per il decollo da Belgrado è l'unione artistica e sentimentale con il fotografo tedesco Ulay, con cui avvia una collaborazione tanto ardita quanto fruttuosa. A bordo di un furgone Citroen trasformato in casa mobile, la coppia gira l'Europa esibendosi in pezzi che mettono a nudo una simbiosi culminata nel prolifico "Nightsea Crossing".
Le Corbusier e la Spagna. Con la riproduzione dei carnets Barcelone e C10 di Le Corbusier
Juan José Lahuerta
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 131
Tra il 1928 e il 1932 Le Corbusier visitò la Spagna nel corso di cinque soggiorni: visite ufficiali o viaggi in compagnia del fratello, Pierre Jeanneret, e Fernand Léger. Le impressioni registrate durante questi viaggi sono riportate in forma di appunti e schizzi in carnet. Le Corbusier annota osservazioni da turista colto, particolari architettonici, paesaggi e figure femminili. Un saggio di Juan José Lahuerta introduce la presentazione dei disegni raccolti in due diversi carnet - il carnet C10 e il carnet Barcelone/Barrio Chino/Majorque 1931 -, e ne svela il significato in un attento e approfondito studio critico. I due quaderni sono oggi conservati presso la Fondation Le Corbusier di Parigi.
Eladio Dieste 1917-2000
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2003
pagine: 309
Si tratta di una monografia dedicata all'architetto-ingegnere Eladio Dieste. Dieste (1917-2000) nacque e morì in Uruguay e divenne famoso in tutto il mondo per la sua ricerca sulle coperture a doppia calotta autoportanti, ottenute attraverso l'uso di materiali semplici e poveri come il mattone grezzo, prodotto artigianalmente. Il volume, curato da Mercedes Daguerre, riporta scritti di Mario Alberto Chiorino, Eladio Dieste, Graciela Silvestri.
Guggenheim. La collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 128
Intorno al 1909 Heinrich Thannhauser fondava una galleria che grazie a lui e al figlio Justin sarebbe presto diventata uno dei luoghi più prestigiosi dell'arte d'avanguardia in Germania. Questo catalogo, realizzato sotto la supervisione della curatrice Megan Fontanella, rivela nuovi e significativi contributi sulla storia della famiglia ebreo-tedesca dei Thannhauser, sulle loro gallerie e, più in generale, sull'ambiente culturale europeo della prima metà del Novecento. Prendendo in esame circa cinquanta opere di Georges Braque, Paul Cézanne, Edgar Degas, Édouard Manet, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e altri importanti pittori, il volume illustra anche la genesi della collezione d'arte (prevalentemente francese) di Justin K. Thannhauser e la sua decisione di donarne una parte essenziale alla Fondazione Solomon R. Guggenheim negli anni Sessanta. Da allora, questa è la prima volta che una ricca selezione di dipinti, disegni e sculture della prestigiosa Thannhauser Collection lascia le sale newyorkesi del Guggenheim per intraprendere un lungo tour espositivo in Europa. La storia del collezionista e mercante d'arte Justin K. Thannhauser svela il suo entusiasmo per l'avanguardia e la sua sensibilità per il talento originale, in linea con lo spirito che animava Solomon R. Guggenheim, fondatore del museo newyorkese, e con la sua intenzione di promuovere l'arte del proprio tempo. Presentazioni di Giuseppe Sala, Filippo Del Corno, Domenico Piraina e Richard Armstrong.
Idoli. Il potere dell'immagine
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 287
La mostra "Idoli" - dal greco "eidolon" che significa immagine - propone ai visitatori un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire le raffigurazioni tridimensionali del corpo umano create da artisti che vissero e lavorarono nel periodo compreso tra il 4000 e il 2000 a.C. I reperti esposti provengono da una vasta area geografica che si estende da Occidente a Oriente, dalla penisola iberica alla valle dell'Indo, dallo stretto di Gibilterra ai confini dell'Estremo Oriente. Oltre a essere un tributo a Giancarlo Ligabue, i cui molteplici interessi culturali sono riflessi nella mostra, il viaggio ci consentirà di individuare, anche attraverso il confronto tra le varianti locali di questi manufatti, i numerosi tratti che popoli di regioni lontane avevano in comune.
Le lampade di Louis Comfort Tiffany
Libro: Libro rilegato
editore: Leonardo International
anno edizione: 2005
pagine: 224
In questo volume Nancy McClelland e Lars Rachen, esperti dell'opera di Louis Comfort Tiffany, hanno selezionato alcune delle lampade Tiffany più belle molte delle quali viste o riprodotte solo di rado - fotografandole nuovamente con l'ausilio della tecnologia più avanzata. Le immagini rivelano particolari straordinari, indicativi della eccezionale qualità di questi capolavori dell'arte decorativa. I saggi sulla storia di questi manufatti artistici che completano il volume - scritti da due autorità riconosciute del settore come Martin Eidelberg e Alice Cooney Frelinghuysen - rappresentano uno strumento prezioso per approfondire la conoscenza dell'opera del designer americano.
Pensare la politica. Saggi su Raymond Aron
Libro: Libro in brossura
editore: Ideazione
anno edizione: 2005
pagine: XXV-710
Sociologo, teorico delle relazioni internazionali, filosofo della storia, politologo, esperto di problemi militari e strategici, storico del pensiero politico-sociale, giornalista e commentatore politico. Raymond Aron (1905-1983) è stato senza dubbio un intellettuale completo: aperto alla discussione e al confronto, sempre disposto a mettersi in discussione come ricercatore, ma anche un osservatore partecipe delle vicende politiche contemporanee, e un pensatore sempre in lotta contro i nemici della libertà e il fanatismo ideologico. Il libro - al quale hanno contribuito, da molteplici angolature disciplinari, studiosi di diversa nazionalità - illustra la complessità e la ricchezza del suo percorso intellettuale.
Dalí
Luis Romero
Libro: Libro rilegato
editore: Leonardo International
anno edizione: 2003
pagine: 351
La pubblicazione nel 1975 di "Todo DaIí en un rostro" segnò senza dubbio una svolta nell'estesa bibliografia di Salvador Dali, giacché implicava il più sincero tentativo di penetrazione nella labirintica e contraddittoria personalità dell'artista di Figueras. Per far ciò, Luis Romero poté contare su due elementi eccezionali: la collaborazione attiva dell'artista stesso, e l'esperienza di decenni di conversazioni stimolanti che fanno di questa monografia non solo uno studio sulla vita e sull'opera di Dalí ma anche una preziosa raccolta di aneddoti e riflessioni sui temi più diversi. Questa nuova edizione presenta un indice delle opere aggiornato, una biografia e una bibliografia sull'artista e mantiene integralmente il testo di Luis Romero.