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Libri di Italo Tomassoni

Lo spazio dell'immagine e il suo tempo

Lo spazio dell'immagine e il suo tempo

Italo Tomassoni

Libro

editore: Skira

anno edizione: 2009

pagine: 216

39,00

Chiara Dynys Save Me

Chiara Dynys Save Me

Italo Tomassoni

Libro

editore: Skira

anno edizione: 2010

pagine: 48

20,00

O.M. Theater colore dal rito

O.M. Theater colore dal rito

Hermann Nitsch

Libro: Libro in brossura

editore: Viaindustriae

anno edizione: 2017

pagine: 80

Catalogo della mostra O.M.T. colore dal rito svoltasi al Centro Arte Contemporanea Ciac di Foligno. L’attenzione come delineato dal titolo è sull'aspetto residuale delle azioni poiché nella ricerca di Nitsch i riti e le tracce, relitti che ne derivano stanno in rapporto di necessità e di complementarità, e mantengono anche un’autonomia estetica. Sono documentati i celebri rosso su tela; vi si aggiungono però altre serie tra cui le litografie The Architecture of the O.M Theatre, libere immaginazioni servite da spunto per la regia drammaturgica e per l’organizzazione scenica, e i meno noti e prettamente pittorici Esercizi cromatici. Nel libro una corposa parte di testi in italiano tra cui la teoria del colore di Nitsch, basata sull'aspetto sensibile e sulle associazioni sinestetiche.
15,00

Claudio Verna. La profondità nella superficie-Depth in the surface

Claudio Verna. La profondità nella superficie-Depth in the surface

Libro: Libro rilegato

editore: Dario Cimorelli Editore

anno edizione: 2024

pagine: 112

Il volume presenta l’opera di Claudio Verna (Guardiagrele, 1937), uno dei protagonisti della pittura italiana degli anni ‘70 che fu esposto per la prima volta durante un’intensa espressione politica e culturale in Italia. In contrasto con la contemporanea Arte Povera, spesso considerata il movimento artistico definitivo nelle principali città italiane durante gli anni ’60-’70, Verna mantenne l’importanza della pittura, un mezzo che la maggior parte aveva scartato. Figura di spicco della scuola della “Pittura Analitica”, Verna ha esplorato i fondamenti stessi del medium, dando vita a esplorazioni convincenti e vibranti di forma, colore e spazio. Le sue opere dopo il 1978 mostrano un improvviso cambiamento di tono, passando al gestuale e al dinamico, incarnando le forti affermazioni di Verna secondo cui non esisteva altro medium se non il colore in cui potesse mai esprimersi. Sia nella precisione geometrica delle sue prime opere che nell’audace liberazione del colore in quelle successive, le sue opere trasportano l’osservatore negli occhi policromi di Verna stesso.
26,00

Hermann Nitsch atlas

Hermann Nitsch atlas

Hermann Nitsch

Libro: Libro in brossura

editore: Viaindustriae

anno edizione: 2017

pagine: 224

Atlante dei testi teorici di Hermann Nitsch ed un regesto di tutta l’opera documentale e bibliografia dell’artista. Sono indicizzate tutte le azioni O.M. theater, le action painting e tutte le pubblicazioni e documenti connessi alla parte performativa (spartiti, posters, ephemera, manifesti, libri d'artista, dischi, stampe, fotografie). Il libro è riccamente illustrato per tutte le sezioni citate.
25,00

Ugo La Pietra. Istruzioni per abitare la città (1966-2018). Catalogo della mostra (Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Ugo La Pietra. Istruzioni per abitare la città (1966-2018). Catalogo della mostra (Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Viaindustriae

anno edizione: 2018

pagine: 128

Catalogo della mostra "Ugo La Pietra. Istruzioni per abitare la città 1966-2018", presso il CIAC di Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018, a cura di Italo Tomassoni, Giacinto di Pietrantonio, Giancarlo Partenzi. Dodici aree di ricerca sono precedute per la loro comprensione da “Istruzioni” che offrono la chiave di lettura delle opere. Il percorso si dipana attraverso un centinaio di opere bidimensionali, brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione. Al centro è installata una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono riconvertiti in elementi di arredo domestico.
15,00

Giuseppe Stampone. Perché il cielo è di tutti e la terra no? Catalogo della mostra (Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Giuseppe Stampone. Perché il cielo è di tutti e la terra no? Catalogo della mostra (Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Viaindustriae

anno edizione: 2019

pagine: 128

Catalogo della mostra "Perché il cielo è di tutti e la terra no?", presso il CIAC di Foligno, 24 marzo-30 settembre 2018, a cura di Italo Tomassoni, Giacinto di Pietrantonio, Giancarlo Partenzi. La mostra "Perché il cielo è di tutti e la terra no?" di Giuseppe Stamponeospitata dal CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno dal 24 marzo al 30 settembre presenta la produzione recente dell’artista con diversi suoi lavori legati ad alcuni temi-chiave che va sviluppando da tempo: la dilatazione e la riappropriazione del proprio tempo intimo, tramite disegni stratificati, eseguiti con la penna BIC in nero, rosso e blu, di immagini iconiche prese dal web e rielaborate in pezzi unici in un processo di ribellione alla dittatura dello spazio-tempo frenetico in cui tutti siamo immersi; la reinterpretazione di quadri storici in chiave contemporaneacon la denuncia del fenomeno migratorio e della estrema povertà di grandi fasce della popolazione mondiale; la battaglia per una educazione globale,attraverso mappe, guide turistiche e abecedari, che invitano a riflettere su temi attuali come le migrazioni, le risorse idriche, le guerre.
15,00

Beuys/Burri. La persistenza del valore. Esiti a 40 anni dall'incontro

Beuys/Burri. La persistenza del valore. Esiti a 40 anni dall'incontro

Italo Tomassoni

Libro: Libro in brossura

editore: Magonza

anno edizione: 2021

pagine: 96

Il 4 aprile 1980, nella Sala della Cannoniera della Rocca Paolina a Perugia, sull’idea e la cura di Italo Tomassoni, due grandi maestri della cultura europea si confrontarono con le loro opere e le loro differenti caratteristiche: Joseph Beuys e Alberto Burri. «A quale idea di tempo e di storia è possibile inscrivere le opere di Beuys e le opere di Burri? In questo incontro, due precise forme simboliche presidiano il messaggio e aiutano un primo avvicinamento al tema: Burri si identificò con il "Grande Ferro R.P.80" (ora "Grande Ferro"); Beuys con la sua voce e un’Unica Opera costituita da sei grandi lavagne.»Alla fine di un decennio denso di riflessioni e di teorie estetiche, i due autori si confrontavano affermando la loro indipendenza nei confronti del sistema dell’arte. Tomassoni torna a ripercorrere l’esposizione e il suo contributo a quarant’anni di distanza. Nel volume, oltre al nuovo testo e una raccolta esaustiva di fotografie, anche la riedizione di quello pubblicato nel catalogo del 1980 e l’inedita trasposizione dell’intervento di Joseph Beuys il giorno dell’inaugurazione.
20,00

Ivan Theimer. Sacro e mito

Ivan Theimer. Sacro e mito

Libro: Libro in brossura

editore: Fabrizio Fabbri Editore

anno edizione: 2021

pagine: 64

20,00

Giuliana Balice. Una geometria inquieta

Giuliana Balice. Una geometria inquieta

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 248

La monografia presenta l'opera completa di Giuliana Balice (Napoli, 1931), partendo dagli esordi negli anni Cinquanta con la presa di distanza dalla raffigurazione naturalistica per arrivare, nel decennio successivo, al radicale trapasso che trasforma la varietà delle percezioni (soprattutto la differenza delle profondità delle forme in un dato spazio) nella struttura ripetuta e costante di precise entità formali. A partire dal 1974 l'istanza geometrica e il richiamo della pratica collegata alla pittura tornano in evidenza con le Costruzioni immaginarie, opere in cui il disegno e il rilievo si fondono in un unicum tenuto insieme dall'energia di una comune e continua matrice espressiva. Il progetto di una praticabilità materiale dello spazio continua a rimanere un impegno costante che procede insieme all'esigenza di armonizzare preventivamente le forme "pure" a una praticabilità spaziale la cui percezione, senza questo controllo, resterebbe disordinata e confusa da fattori esterni. Su questa via dell'impostazione di una corretta percezione visiva dello spazio attraverso il filtro della forma, si svolgono le ricerche di Giuliana Balice di fine anni novanta e dei primi anni duemila. Una maturità espressiva realizzata attraverso il collage e il costante impiego di materiali (acciaio e alluminio, metacrilato e plexiglas, legno verniciato) che permettono di verificare come le intuizioni e le pratiche giovanili dell'artista abbiano mantenuto una coerenza formale e poetica concentrata sull'esigenza primaria di rapportare l'eleganza e la compiutezza del lavoro grafico con la proiezione volumetrica delle realizzazioni oggettuali e plastiche sullo spazio ambientale. Negli anni duemila Giuliana Balice si concentra sulla perfettibilità di organismi grafici distantissimi dalla naturalità, ma concepiti per coltivare il privilegio di un dialogo in grado di cucire una possibile totalità tra creatività e mondo, esistenza e forma. Una ricapitolazione visiva del percorso creativo di Giuliana Balice conferma, in estrema sintesi, una elaborazione del paradigma geometrico in termini sostanzialmente primari, di linguaggio empirico ma assumibile dentro il rigore di una forma pura che non prescinde mai dallo spazio nel quale si andrà a collocare, e dunque studiata per un dialogo sempre possibile con l'altro da sé.
75,00

Vettor Pisani. Viaggio ai confini della mente. Catalogo della mostra (Foligno, 9 giugno-22 settembre 2024)

Vettor Pisani. Viaggio ai confini della mente. Catalogo della mostra (Foligno, 9 giugno-22 settembre 2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Umbra

anno edizione: 2024

pagine: 120

In un'intervista rilasciata ad Angelo Capasso nel 2005 Vettor Pisani così definisce il proprio procedere: "Viaggio nell'eternità, viaggio ai confini della mente, nelle nebbie e negli acquitrini, negli stagni e nelle paludi umide e fangose della depressione, nell'ansia e nell'agitazione, nel furore e nella della follia". Da questa definizione è derivata l'opera che dà il titolo alla mostra e a questo catalogo. Nel terzo millennio l'arte ha perso definitivamente quel carattere di pericolosità che ad essa avevano attribuito Baudelaire e Nietzsche, Holderlin e Rimbaud, Artaud e Bataille. Disinnescato l'elemento di contrasto che faceva dell'arte la causa generatrice di un dissidio sociale, l'avventura estetica ha praticato esperienze che, guadagnando in estensione, hanno perso in profondità. Finito su terreni estranei al rigore della forma; abolita la funzione trasfiguratrice dell'arte; questo processo, che aveva dato i primi segnali agli inizi del Novecento con il fenomeno del ready made, è proseguito nel secondo dopoguerra e si è stabilizzato con le neoavanguardie di fine secolo che hanno trasformato la "Tradizione del nuovo" in un coacervo di oggetti trovati e simulacri ingannevoli.
20,00

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