Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Junichiro Tanizaki

La chiave

La chiave

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 128

La chiave di un cassetto, lasciata cadere apparentemente per caso da un marito ansioso di esplorare nuovi orizzonti sessuali insieme alla moglie, dalla quale è irresistibilmente attratto, conduce la donna su una strada di lussuria e perdizione da cui non riuscirà più ad allontanarsi. La donna scopre infatti, leggendo il diario del marito, i suoi segreti, la sua inarrestabile passione, la necessità di fomentare i suoi istinti sessuali con un gioco ingegnoso ma rischiosissimo, alimentato dalla gelosia. Si fa invischiare in questa rete, in una crescente tensione fatta di amore-odio che coinvolge a poco a poco anche altre persone, come l'amante e la figlia, e condurrà infine il protagonista all'autodistruzione.
12,00

Morbose fantasie

Morbose fantasie

Junichiro Tanizaki

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2003

pagine: 82

Il gusto per il perverso e il sinistro, la seduzione e il fascino del Male, il culto della donna bella e sadica e il masochismo autodistruttivo dell'uomo nell'ultimo romanzo di uno dei più conosciuti scrittori giapponesi.
7,00

Racconti del crimine

Racconti del crimine

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 432

Filo conduttore di questa avvincente selezione di racconti del periodo giovanile di Tanizaki è il genere del romanzo poliziesco. L’intenzionalità dell’autore non è solo sperimentarne il modello classico o le sue varianti – il delitto, l’indagine, la scoperta del colpevole o la soluzione del caso –, ma costruire la trama come in un effetto di trompe-l’oeil, per ingannare lo sguardo del lettore. Il romanzo deve avere un intreccio interessante e suscitare l’interesse del pubblico. Il metodo scientifico-deduttivo del «poliziesco logico» offre la possibilità da un lato di sperimentare quella che Tanizaki definisce la «bellezza architettonica» del romanzo, dall’altro di coinvolgere il lettore nella scoperta della verità, sapendo che a questa non si arriva d’un tratto, ma gradualmente e in modo parziale, grazie a una serie di induzioni e deduzioni che si intrecciano e che alla fine portano alla rivelazione.
14,00

Gli insetti preferiscono le ortiche

Gli insetti preferiscono le ortiche

Junichiro Tanizaki

Libro

editore: Elliot

anno edizione: 2017

pagine: 192

Kanamè è un uomo ossessionato da un unico e persistente pensiero: il problema della sua vita è riuscire a divorziare dalla moglie Misako. Il loro rapporto, mai vissuto nel segno di una vera passione, soprattutto erotica, negli anni si è via via assottigliato fino a divenire assente. Entrambi hanno bisogno d'altro, entrambi vogliono vite differenti, ma nessuno dei due sembra riuscire a trasformare davvero questi desideri in realtà. Anche se lei ha già trovato in Aso un possibile futuro compagno, con il pieno consenso del marito, molte ragioni o scuse li bloccano, molti silenzi riempiono i momenti favorevoli per una risoluzione decisiva.
13,50

Giochi d'infanzia

Giochi d'infanzia

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 128

Nel Giappone che si apre all’Occidente, tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, viene messa in atto una profonda revisione dei processi educativi. I bambini e le bambine diventano il modello dei valori adulti del cittadino, in un sistema che, di riflesso, dà grande popolarità alle storie che riguardano l’infanzia e l’adolescenza. Nei due racconti qui presentati, Tanizaki si confronta con questi nuovi valori anticipando alcuni caratteri dei suoi personaggi più famosi e affrontando criticamente il tema dell’educazione. "Shōnen" (Adolescenti, 1911) e "Chiisana ōkoku" (Il piccolo regno, 1918) dimostrano come lo scrittore dedichi le sue opere all’infanzia non per nostalgia del passato ma perché i bambini sono essenziali per la sua visione artistica. Oltre a questa, e al ruolo primario giocato dall’immaginazione, "Shōnen" e "Chiisana ōkoku" restituiscono con forza anche una visione ideologica: le storie che hanno come personaggi i bambini consentono infatti a Tanizaki di sovvertire i valori dell’epoca e sfidare i fondamenti della nazione, che vedeva l’infanzia come l’età dell’innocenza e strutturava la formazione con una rigida suddivisione di ruoli e genere. Sfruttando l’ambiguità degli anni della giovinezza, attraverso la finzione del gioco Tanizaki rovescia il sistema patriarcale: in "Shōnen" la trasgressiva Mitsuko esercita un potere che prima era esclusivamente maschile e diventa la regina del suo minuscolo e segreto regno; Chiisana ōkoku suggerisce già nel titolo un mondo alternativo, profezia di un regime totalitario. L’itinerario artistico di Tanizaki Jun’ichirō (1886-1965) può essere quasi interamente ripercorso dal lettore italiano che dispone in traduzione di molti titoli, tra racconti e saggi. L’esordio dello scrittore avviene in un’epoca di grandi contrasti quando, così come la società, anche la letteratura riflette la scelta lacerante fra una tradizione millenaria e la via verso l’occidentalizzazione. Tanizaki vive questa frattura attratto dal nuovo e dal moderno, ma sensibile al bisogno di restare ancorato alle proprie radici. Ai primi racconti, ispirati a modelli occidentali eppure sempre rielaborati in linea con il proprio passato culturale, fanno da contrappunto le opere della maturità, che segnano un ritorno più marcato ai motivi e ai modi narrativi della classicità. La sua vasta produzione è multiforme nei temi e nelle tecniche, la sua vena sempre originale. Una continua ricerca estetica lo induce a tratteggiare ideali di bellezza femminile che riflettono l’infatuazione ora per l’esotismo della donna occidentale, ora per una femme fatale con cui vivere un rapporto di sottomissione masochistica, ora per una bellezza femminile celata nella penombra, avvolta nelle antiche sete del kimono. La fantasia, l’ironia, l’ambiguità pervadono la sua idea dell’arte. Dalla realtà egli trae spunto per creare un mondo immaginario, un universo della sua mente.
13,00

La gatta

La gatta

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 112

La protagonista di questo racconto, pubblicato nel 1936, è una gatta, Lily, adorata dal suo padrone Shozo. Lily si trova al centro di un intrigo familiare quando la ex moglie di Shozo, Shinako, nel tentativo di riavvicinare il marito, chiede di riavere la gatta. La seconda moglie, che ha accettato la convivenza con la gatta per compiacere il marito, non nasconde la gelosia per la bestiola, perciò non si oppone alla richiesta di Shinako. Tanizaki si addentra con maestria nella psicologia femminile e conduce un'indagine che è un vero e proprio atto d'amore nei confronti del gatto, animale caro alla cultura giapponese.
12,00

Libro d'ombra

Libro d'ombra

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 96

Gli scrittori giapponesi del periodo Meiji (1868-1912) erano affascinati dalla luce, che attraverso lo sviluppo della tecnologia aveva illuminato le buie città del paese. La «città senza notte», Tōkyō, simboleggiava la trasformazione del Giappone durante l’epoca della modernizzazione e occidentalizzazione. La luce è un elemento essenziale nei primi racconti di Tanizaki, siano i raggi del sole che fanno risaltare la brillantezza del tatuaggio in Shisei (Il tatuaggio) o la luminosità del candore della pelle delle donne occidentali: bianco e bellezza sono sinonimi. Ma ciò che accentua e dà valore al bianco è l’oscurità. Il bianco in sé non crea nessun effetto estetico, se non nella contrapposizione con il nero. Il bello sta in quello spazio indefinito, in quel vuoto dove si addensa l’ombra che rende la bellezza dell’arte giapponese inseparabile dall’oscurità. Un valore che non è ovvio, ma che si comprende solo alla luce dell’estetica classica nipponica. In In’ei raisan (lett. Elogio dell’ombra) del 1933, questa sensibilità tradizionale è posta come antitetica a quella del moderno Occidente: non è un’inversione di tendenza nei gusti estetici dello scrittore, né un’invettiva contro la modernità, ma la presa di coscienza di come il Paese sia cambiato seguendo un modello di occidentalizzazione che Tanizaki non condivideva. L’autore riflette sulla modernità nella vita quotidiana degli anni trenta, partendo dall’architettura della casa e dai problemi affrontati da chi vuole arredare un’abitazione mantenendo la tradizione e lo stile giapponesi. Nella conclusione riconosce che c’è un ambito dove può ancora concretizzarsi l’estetica dell’ombra: quello dell’arte e della letteratura.
12,00

Libro d'ombra

Libro d'ombra

Junichiro Tanizaki

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2022

pagine: 88

Gli scrittori giapponesi del periodo Meiji (1868-1912) erano affascinati dalla luce, che attraverso lo sviluppo della tecnologia aveva illuminato le buie città del paese. La «città senza notte», Tōkyō, simboleggiava la trasformazione del Giappone durante l’epoca della modernizzazione e occidentalizzazione. La luce è un elemento essenziale nei primi racconti di Tanizaki, siano i raggi del sole che fanno risaltare la brillantezza del tatuaggio in Shisei (Il tatuaggio) o la luminosità del candore della pelle delle donne occidentali: bianco e bellezza sono sinonimi. Ma ciò che accentua e dà valore al bianco è l’oscurità. Il bianco in sé non crea nessun effetto estetico, se non nella contrapposizione con il nero. Il bello sta in quello spazio indefinito, in quel vuoto dove si addensa l’ombra che rende la bellezza dell’arte giapponese inseparabile dall’oscurità. Un valore che non è ovvio, ma che si comprende solo alla luce dell’estetica classica nipponica. In In’ei raisan (lett. Elogio dell’ombra) del 1933, questa sensibilità tradizionale è posta come antitetica a quella del moderno Occidente: non è un’inversione di tendenza nei gusti estetici dello scrittore, né un’invettiva contro la modernità, ma la presa di coscienza di come il Paese sia cambiato seguendo un modello di occidentalizzazione che Tanizaki non condivideva. L’autore riflette sulla modernità nella vita quotidiana degli anni trenta, partendo dall’architettura della casa e dai problemi affrontati da chi vuole arredare un’abitazione mantenendo la tradizione e lo stile giapponesi. Nella conclusione riconosce che c’è un ambito dove può ancora concretizzarsi l’estetica dell’ombra: quello dell’arte e della letteratura.
12,00

La chiave

La chiave

Jun'ichiro Tanizaki

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 160

Genio crudele, regina degli arcani della seduzione, la donna in Tanizaki è colei che, come il grande scrittore giapponese narra in Due amori crudeli, sparge i «semi della distruzione»: la propria e, soprattutto, quella altrui. Di volta in volta femme fatale, oziosa borghese o bambola servizievole, la donna ha sempre lo scettro del comando dei sensi, del loro trionfo e, soprattutto, del declino che apre i battenti allo spettro della morte. Che si tratti di un vieux fou, di un damerino indifeso, di un sofisticato dandy, l'altro sesso non è che il comprimario del tragicomico teatro dei sensi allestito dal genio crudele della donna. Apparsa per la prima volta nel 1956 e accolta dallo sdegno dell'epoca per il suo presunto contenuto «immorale», "La chiave" è un'opera che compendia perfettamente questa concezione dell'eros di Tanizaki. Come nell'Amore di uno sciocco o nel Diario di un vecchio pazzo, anche nelle sue pagine si assiste al dramma di un uomo succube dell'«energia rara e impareggiabile della donna», un professore cinquantaseienne, «desolato per non essere in grado di assolvere pienamente» i suoi doveri di marito. Un dramma che si risolve puntualmente in un sottile gioco che si addentra nei meandri tortuosi e contraddittori dell'eros. L'opera si presenta nella forma di un romanzo composto dai diari dei due coniugi. La chiave di un cassetto, lasciata cadere forse per calcolata sbadataggine, è lo stratagemma attraverso il quale umiliazioni, maltrattamenti e gelosie si offrono al duplice voyeurismo della coppia e ne ridestano il desiderio. Le forze impegnate nel gioco sono, tuttavia, impari. Uno volta schiuso il «mondo del piacere dei sensi» per mezzo di menzogne, manipolazioni, infingimenti, soltanto la donna, in cui «coesistono la lussuria più sfrenata e il pudore più estremo», può non soccombere e padroneggiare pienamente le mosse. Versione giapponese delle "Liaisons dangereuses" e, come il suo predecessore, romanzo scevro di ogni pregiudizio morale, "La chiave" viene qui riproposto nella nuova traduzione dal giapponese di Gianluca Coci, che restituisce al lettore la sorprendente modernità di un grande classico.
17,00

Racconti del crimine. Volume 2

Racconti del crimine. Volume 2

Junichiro Tanizaki

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 264

L'itinerario artistico di Tanizaki Jun'ichiro (1886-1965) può essere quasi interamente ripercorso dal lettore italiano che dispone in traduzione di molti titoli, tra racconti e saggi. L'esordio dello scrittore avviene in un'epoca di grandi contrasti quando, così come la società, anche la letteratura riflette la scelta lacerante fra una tradizione millenaria e la via verso l'occidentalizzazione. Tanizaki vive questa frattura attratto dal nuovo e dal moderno, ma sensibile al bisogno di restare ancorato alle proprie radici. Ai primi racconti, ispirati a modelli occidentali eppure sempre rielaborati in linea con il proprio passato culturale, fanno da contrappunto le opere della maturità, che segnano un ritorno più marcato ai motivi e ai modi narrativi della classicità. La sua vasta produzione è multiforme nei temi e nelle tecniche, la sua vena sempre originale. Una continua ricerca estetica lo induce a tratteggiare ideali di bellezza femminile che riflettono l'infatuazione ora per l'esotismo della donna occidentale, ora per una femme fatale con cui vivere un rapporto di sottomissione masochistica, ora per una bellezza femminile celata nella penombra, avvolta nelle antiche sete del kimono. La fantasia, l'ironia, l'ambiguità pervadono la sua idea dell'arte. Dalla realtà egli trae solo spunto per creare un mondo immaginario, un universo della sua mente.
16,00

La gatta, Shozo e le due donne

La gatta, Shozo e le due donne

Jun'ichiro Tanizaki

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 125

Shinako non può dimenticare Shozo, il marito che l'ha cacciata e si è subito accasato con l'altra, la rivale, la bella Fukuko. Certo dovrebbe odiare quell'uomo perfido e infedele, serbargli rancore, ma non soltanto non può, ma desidera ardentemente tenere con sé almeno un ricordo del loro matrimonio, della casa piena di felicità costruita insieme. E quale ricordo migliore di Lily per alleviare il dolore e la tristezza? Lily, la gatta così amata dal suo ex consorte da spingerlo a eccessi svenevoli e morbosi, come giochicchiare ogni sera con lei imboccandola con piccoli sugarelli marinati in salsa di soia e aceto? Quando Shinako viveva sotto lo stesso tetto di Shozo non sopportava di vedere il marito rivolgere le sue affettuose attenzioni alla gatta e, per ripicca, la trattava male di nascosto. Ora, però, prova un'immensa nostalgia per tutto ciò che c'era in quella casa e in particolare per Lily. La gatta l'aiuterebbe a non sentirsi sola e abbandonata, a colmare il vuoto delle sue lunghe giornate di noia. Ma Fukuko, la rivale che l'ha annientata, potrà provare un briciolo di compassione per la sua tristezza e solitudine? Brillante divertissement che si può apprezzare anche come una variazione sul tema dell'ossessione, La gatta, Shozo e le due donne narra di un ménage à trois in cui lo humour e l'ironia del grande scrittore giapponese trovano la loro più piena espressione, oltre a essere uno dei più riusciti ritratti di una gatta che sia dato trovare in letteratura: la splendida e viziatissima Lily, al centro - consapevolmente? - di un intrigo sentimentale in cui la seduzione e la vendetta si danno la mano.
17,00

Racconti del crimine. Volume 1

Racconti del crimine. Volume 1

Junichiro Tanizaki

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 235

L'itinerario artistico di Tanizaki Jun'ichiro (1886-1965) può essere quasi interamente ripercorso dal lettore italiano che dispone in traduzione di molti titoli, tra racconti e saggi. L'esordio dello scrittore avviene in un'epoca di grandi contrasti quando, così come la società, anche la letteratura riflette la scelta lacerante fra una tradizione millenaria e la via verso l'occidentalizzazione. Tanizaki vive questa frattura attratto dal nuovo e dal moderno, ma sensibile al bisogno di restare ancorato alle proprie radici. Ai primi racconti, ispirati a modelli occidentali eppure sempre rielaborati in linea con il proprio passato culturale, fanno da contrappunto le opere della maturità, che segnano un ritorno più marcato ai motivi e ai modi narrativi della classicità. La sua vasta produzione è multiforme nei temi e nelle tecniche, la sua vena sempre originale. Una continua ricerca estetica lo induce a tratteggiare ideali di bellezza femminile che riflettono l'infatuazione ora per l'esotismo della donna occidentale, ora per una femme fatale con cui vivere un rapporto di sottomissione masochistica, ora per una bellezza femminile celata nella penombra, avvolta nelle antiche sete del kimono. La fantasia, l'ironia, l'ambiguità pervadono la sua idea dell'arte. Dalla realtà egli trae solo spunto per creare un mondo immaginario, un universo della sua mente.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.