Libri di L. Clerici
Scrittori italiani di viaggio 1700-2000
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: CCLXV-3543
"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre 'Andiamo', e non sanno perché. (...) Che nobili storie, viaggiatori incredibili, nei vostri occhi profondi come il mare! Su, dei vostri ricordi mostrateci gli scrigni, gli splendidi gioielli fatti d'etere e d'astri! Senza vele o vapore vogliamo navigare! Per alleviare il tedio delle nostre prigioni, sui nostri spiriti, tesi come tele, esponete gli squarci d'orizzonte della vostra memoria! Che avete visto, diteci?" (Charles Baudelaire). "Uomo occidentale, la tua paura dell'Oriente è paura di dormire o di svegliarti?" (Antonio Machado)
Scrittori italiani di viaggio. Volume Vol. 2
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: CXVII-1811
Con il secondo volume "Scrittori italiani di viaggio. 1861-2000" si conclude l'antologia dedicata al tema. Come nel primo volume (1700-1861), l'indice si articola in sezioni che ricalcano la rosa dei venti - Nord, Sud, Est, Ovest precedute da quella dedicata all'Italia. Da un punto di vista geografico, sono rappresentate tutte le regioni del Bel Paese, così come le principali nazioni europee e i continenti, compresi i Poli e l'Australia, meta relativamente recente. Disponendo le letture all'interno di ogni sezione in ordine cronologico, l'autore ha seguito criteri di scelta originali: a raccontare l'Italia e il mondo si alternano infatti scrittori e giornalisti, militari, diplomatici e avventurieri, esploratori, religiosi e scienziati, pittori, architetti, studiosi di varie discipline (dalla storia dell'arte alla letteratura all'archeologia), imprenditori e sportivi. Naturalmente hanno un ruolo importante i grandi scrittori, perché nell'offrire molte novità il libro non rinuncia a proporre un canone della letteratura di viaggio italiana. Di Corrado Alvaro e Giovanni Comisso, Guido Gozzano e Alberto Moravia, e poi Marinetti, Bontempelli, Anna Maria Ortese e tanti altri sono individuati testi esemplari o dimenticati, né mancano gli inediti: è il caso di "Ferie italiane" di Gina Lagorio. Corredano l'opera un'articolata introduzione, che si collega idealmente a quella del primo volume, un'ampia bibliografia ragionata e un indice dei luoghi relativo a entrambi i volumi.
Il viaggiatore meravigliato. Italiani in Italia (1714-1996)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 406
Un'antologia di scritti firmati da più di quaranta viaggiatori italiani in cammino per le strade della penisola tra Settecento e Novecento. Scrittori di ogni estrazione sociale e mestiere, illustri come De Amicis, Verga e Carlo Levi o quasi sconosciuti come un certo Carlo Castone della Torre di Rezzonico, che hanno voluto fermare sulla carta impressioni, incontri e scoperte in regioni, città e paesi, regalando al lettore il ritratto di un'Italia nascosta e a tratti sorprendente.
Scrittori italiani di viaggio. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: CXLVIII-1732
Le geografie conosciute e frequentate subiscono una continua modificazione nel corso del tempo: nel Settecento, ad esempio, Sud significa solo la stretta striscia d'Africa che si affaccia sul Mediterraneo, mentre in epoca colonialista tutto il Continente Nero è passato al setaccio, prima delle avventure antartiche in voga nel Novecento; così si dilatano anche le altre parti del pianeta visitate dagli italiani (l'America si riempie poco a poco, l'Australia è conosciuta per ultima). Cambia la concezione del viaggio, dall'esplorazione solitaria, alla missione scientifica organizzata, fino al viaggio borghese dominato dalla voga della "passeggiata". Cambiano i mezzi di trasporto: se Andreani sale in cielo su un areostato, nel Settecento c'è la carrozza, e nell'Ottocento compaiono la bicicletta e il treno, "orribile mostro" cantato da Carducci. Una sezione dell'antologia è dedicata all'Italia: non è affatto vero che gli italiani non conoscono il proprio paese, né che sono stati viaggiatori pigri. L'antologia (che conta una sessantina di autori) presenta testi non solo letterari, perché a scrivere di viaggio sono stati certo grandi scrittori, ma anche scienziati, religiosi, diplomatici, politici, militari, avventurieri e spie, giornalisti, e persino personaggi semplici, autori di ricordi sorprendenti nella loro ingenuità. Il cappello introduttivo dei brani ne presenta l'autore, inserendo il testo nella tradizione specifica e fornendo indicazioni su altre opere e su altri viaggiatori.
Angelici dolori e altri racconti
Anna Maria Ortese
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 475
Scritti fra il 1934 e il 1936 e subito raccolti in volume, i racconti di Angelici dolori irrompono nel panorama letterario dell'epoca con tutta la forza della loro conturbante eccentricità: "Io vedevo allora tutto il mondo come una stranezza e una meraviglia quasi non sopportabili, ove non si desse loro una espressione, una voce ordinata" spiegherà anni dopo la Ortese. E non è difficile immaginare con quale stupore i lettori accogliessero, da parte di una scrittrice poco più che ventenne e sconosciuta, le fiammate di ribellione contro la "terribile e invadente Civiltà" nemica dei sogni e della libertà; e la metamorfosi di Napoli in città "estatica", dove miracolosamente è dato vedere il quartiere pezzente del Pilar "scintillare di cupole colorate sul cielo d'oro, e i campanili con le bocche aperte, e i balconi delle case-streghe fioriti d'erba e fanciulle"; e la violenza inaudita di una passione che è gioia spaventosa, dolce morte, adorazione mistica, e che per la radicale sproporzione fra il valore totale dell'essere amato e quello irrisorio dell'amante sembra attingere alla lirica provenzale; e, più in generale, il clima di fantasmagorica réverie che ammanta scenari e personaggi, umani e angelici, traducendo in irrequietezza visionaria la più segreta ambizione della giovane Ortese: afferrare un'immagine e riprodurla "viva, grande, colorata, con tutti i caratteri precisi della realtà e tutti i deliziosi ondeggiamenti dell'irreale".
La lente scura. Scritti di viaggio
Anna Maria Ortese
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 501
Anna Maria Ortese ha sempre viaggiato, per necessità, ma soprattutto per un innato nomadismo che la conduce da un treno all'altro, in una fuga che è una "scommessa pazza" perché è guidata solo da "certi segni misteriosi, come paletti affioranti dalla laguna". Gli articoli e i resoconti di viaggio sono spesso filtrati da una "lente scura", un fosco cristallo di "malinconia e protesta" che carpisce alle cose una "visione buia". Uno sguardo sulle cose che le mostra come non avremmo saputo, o voluto, vederle. Da Roma a Genova, dalla Russia del 1954 alla Napoli del 1961, da Parigi a Montelepre, sempre la lente scura fa affiorare verità inaccettabili e dolorose.
Carmina indica. Figure dell'India in Occidente dal Settecento a oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2015
La ricezione della cultura indiana in Occidente è tema di grande interesse attuale e sottende un fenomeno complesso, stratificato e ricco di molteplici dissonanze. Uno degli aspetti indubbiamente rilevanti è costituito dalla funzione assunta dalle figure culturali provenienti dalla tradizione indiana nella rappresentazione dell'India operata in Occidente. Tradizione e ricezione, però, sono fenomeni distinti, e differenti gli intenti che ne sono all'origine. È vero infatti che, per un verso, la conoscenza della tradizione e dei testi indiani aiuta a comporre un discorso sull'India, più o meno scientifico che sia l'approccio prescelto. Per un altro verso, tuttavia, la ricezione non si arresta a un semplice dialogo con la tradizione, ma si sviluppa nell'elaborazione di una rappresentazione occidentale dell'India, dove quest'ultima costituisce spesso un pretesto per formulare un discorso che riguarda principalmente l'Occidente medesimo. Attraverso la rappresentazione dell'India, insomma, l'Occidente riflette e rappresenta se stesso.
Un mese in Urss
Alberto Moravia
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2013
pagine: 192
Il racconto del viaggio compiuto da Moravia nel 1958 nell'ex Unione Sovietica è un libro che vive di due anime: da un lato il sentimento appassionato dell'intellettuale europeo che si confronta con la cultura di Dostoevskij, Cechov e Gogol, che a Leningrado si appassiona ai luoghi dove abitò lo scrittore dei "Demoni", che compie un viaggio pieno di sorprese nella storia di una delle letterature più affascinanti d'Europa. Dall'altro lato, l'occhio di Moravia porta con sé anche il giudizio politico su un paese laboratorio di dottrine sociali, di cui riscontra e analizza l'applicazione, criticando e paragonando la situazione oltrecortina alla realtà del resto del continente.
Gina Lagorio. La scrittura tra arte e vita
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 114
Vincitrice di numerosi premi letterari, tra cui il Premio Campiello nel 1977 per "La spiaggia del lupo" e il Premio Viareggio nel 1984 per "Tosca dei Gatti", Gina Lagorio (1922-2005) ha partecipato anche attivamente alla vita politica, ricoprendo la carica di deputato al Parlamento italiano per il gruppo Sinistra Indipendente. Autrice di narrativa, saggistica e teatro, i vari contributi qui presentati restituiscono al lettore la vita e l'opera di una delle più importanti figure della 'generazione degli anni Trenta'. Conclude il volume l'inventario dell'archivio personale di Gina Lagorio, che raccoglie e riporta alla luce non solo le sue opere, ma anche la sua attività politica e parlamentare oltre che la fitta corrispondenza dell'autrice con le più importanti personalità della sua generazione.