Libri di L. De Maria
Marinetti e il futurismo
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 482
Nella storia delle avanguardie europee il futurismo rappresenta lo stadio iniziale, esplosivo, che contiene in nuce i futuri sviluppi della più avanzata arte novecentesca. Primo autentico movimento dotato di un'ideologia globale, è stato capace di abbracciare i vari campi dell'esperienza umana: dalle arti alla politica, dalla morale al costume. Scopo di questa ricca antologia, curata da uno dei massimi specialisti dell'argomento, è offrire al lettore i testi fondamentali, tanto i manifesti teorico-programmatici quanto le realizzazioni creative, per comprendere la complessità di interessi e di realizzazioni del movimento in letteratura e pittura. Il risultato è una mappa documentaria che ci fa assaporare il bruciante e rivoluzionario avvio artistico del "secolo breve".
Ponzio Pilato
Roger Caillois
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2017
pagine: 136
La figura di Pilato, la condanna di Gesù, il ruolo di Giuda, da sempre terreno di ricerca da parte di narratori - da Borges, ad Anatole France, a Bulgakov - continua a suscitare l'interesse degli scrittori, e soprattutto in tempi recenti: i romanzi di Amos Oz ed Emmanuel Carrère sanno come far rivivere i personaggi dei Vangeli in modo più umano, più vicino alla sensibilità di noi lettori e il nuovissimo saggio di Aldo Schiavone coglie tutta la solitudine del procuratore della Giudea. Caillois, che scrisse questo romanzo nel 1962, è stato forse fra i primi a cogliere la modernità della storia di Pilato. Con una nota di Giorgio Fontana.
Ritrovamenti e contesti. Volume Vol. 2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 376
"Marmi, bronzi, gioielli, monete, ceramiche: tremila reperti archeologici rinvenuti nelle province di Rieti e Viterbo entrano a far parte ora di una catalogazione che conta già gli oltre 13.500 reperti rinvenuti nell'area della provincia romana. Un patrimonio probabilmente ineguagliabile, se si considera che i circa sedicimila reperti catalogati fino a ora riguardano solo tre delle cinque province laziali. Se ancora si avesse qualche dubbio che il territorio laziale si presenti come uno dei più ricchi di testimonianze dell'antichità e che i popoli che lo hanno abitato siano testimoni di una forte appartenenza al territorio, questa ampia catalogazione di reperti ne è la riprova. Questo volume (che segue temporalmente la pubblicazione del primo volume di "Ritrovamenti e contesti" dedicato alla repertazione effettuata nell'area romana) dà conto dei ritrovamenti effettuati nel reatino e nel viterbese. Ampia è l'epoca a cui i ritrovamenti fanno riferimento: si va da reperti della protostoria fino all'età postantica. Ogni pezzo ha un nome e cognome, un luogo di ritrovamento, una datazione che lo colloca nel cammino della civiltà. Insomma, non solo una possibilità in più di conoscere la storia, ma anche un prezioso strumento per studiosi; e per un pubblico più disimpegnato la testimonianza dei diversi modi in cui ogni popolo ha vissuto la propria epoca." (Giulia Rodano)
Alla ricerca del tempo perduto. Volume Vol. 2
Marcel Proust
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1991
pagine: 1264
Il bafometto
Pierre Klossowski
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2014
pagine: 160
"Il Bafometto," scrive Maurice Blanchot "trasformando in mito la leggenda dei Templari, spiega con una sontuosità barocca l'esperienza dell'eterno ritorno di Nietzsche, paragonata qui ai cicli della metempsicosi e resa perciò più comica che tragica. Tutto avviene in un aldilà turbinoso - regno degli spiriti - dove è naturale che, sotto una luce d'invisibilità, tutte le verità perdano la loro luce, dove Dio non è altro che una sfera lontana e molto diminuita, dove soprattutto la morte ha perso la sua onnipotenza e perfino il suo potere di decisione: né immortali, né mortali, in balia del cambiamento perpetuo che li ripete, assenti da se stessi nel movimento d'intensità che è la loro sola sostanza e fa del loro essere identico un gioco, una rassomiglianza senza nulla a cui somigliare, un'incitazione inimitabile, questi sono i respiri, parole di spirito o parole di scrittore, come sono le figure e le opere formate da queste parole. Rimane il desiderio inspiegabile di ritornare alla luce, con il pretesto di onorare il dogma della resurrezione finale, desiderio d'incarnarsi, fosse anche in parecchi, in uno stesso corpo, desiderio non tanto di purificarsi quanto di corrompersi e di corrompere tutta l'opera purificatrice, nel quale propenderei a vedere una giusta maledizione gettata sull'eternità dell'essere." Con un'intervista a Pierre Klossowski di France Hauser e sei illustrazioni dell'autore.
Alla ricerca del tempo perduto. Volume 1
Marcel Proust
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 560
Il bafometto
Pierre Klossowski
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2007
pagine: 156
"Il Bafometto," scrive Maurice Blanchot "trasformando in mito la leggenda dei Templari, spiega con una sontuosità barocca l'esperienza dell'eterno ritorno di Nietzsche, paragonata qui ai cicli della metempsicosi e resa perciò più comica che tragica. Tutto avviene in un aldilà turbinoso - regno degli spiriti - dove è naturale che, sotto una luce d'invisibilità, tutte le verità perdano la loro luce, dove Dio non è altro che una sfera lontana e molto diminuita, dove soprattutto la morte ha perso la sua onnipotenza e perfino il suo potere di decisione: né immortali, né mortali, in balia del cambiamento perpetuo che li ripete, assenti da se stessi nel movimento d'intensità che è la loro sola sostanza e fa del loro essere identico un gioco, una rassomiglianza senza nulla a cui somigliare, un'incitazione inimitabile, questi sono i respiri, parole di spirito o parole di scrittore, come sono le figure e le opere formate da queste parole. Rimane il desiderio inspiegabile di ritornare alla luce, con il pretesto di onorare il dogma della resurrezione finale, desiderio d'incarnarsi, fosse anche in parecchi, in uno stesso corpo, desiderio non tanto di purificarsi quanto di corrompersi e di corrompere tutta l'opera purificatrice, nel quale propenderei a vedere una giusta maledizione gettata sull'eternità dell'essere."