Libri di Luca Bragaja
Luce di stelle spente. Vittorio Sereni e le radici della poesia
Luca Bragaja
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2024
pagine: 614
La memoria dei poeti – dei grandi poeti – si nutre dei frutti passati del proprio percorso creativo come delle voci di altri, e del loro comporsi nella propria mutevole visione dell’esistenza, dove alcune costanti od ossessioni sempre ritornano come da una dimensione latente. Ma in Sereni, figura fondamentale del Novecento italiano ed europeo, tale intreccio tra poesia, memoria della poesia ed esperienza ha raggiunto ineguagliate complessità e profondità, che la critica va ancora scoprendo. Dopo un’introduzione di metodo il libro si muove lungo tutto il percorso dell’opera e della biografia sereniana, indagando con uno sguardo insieme di ampio respiro e attentamente analitico l’evolversi della scrittura in parallelo al manifestarsi nella memoria poetica di grandi modelli antichi come Virgilio, della Commedia dantesca e di voci moderne: Baudelaire e Rimbaud, René Char, William Carlos Williams, Paul Celan, Giorgos Seferis… a volte mediatori verso gli ‘antichi’, a volte alter ego o doppi del poeta, fraterni o conflittuali...
Vere cose (visioni). Poesie e prose 2019-2021
Luca Bragaja
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2021
La morte della volpe
Luca Bragaja
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2018
pagine: 80
«Un poeta», ha scritto da qualche parte Montale, «non deve rinunciare alla vita. È la vita che s’incarica di sfuggirgli». Ne deriva un’idea di poesia al riparo da qualsiasi forma di intenzionalità, di programma: un sensibilissimo sismografo che si propone come registrazione fedele del vissuto. E che porta su di sé il carico di un’inevitabile consapevolezza, la certezza che l’esistere e la «fine dell’infanzia» devono sempre fare i conti con la separazione. Da questo bisogno di dire la perdita – ma anche dall’«onore» portato a un pur non facile «vero» – scende, per li rami, anche la poesia di Luca Bragaja. La sua seconda prova in versi sembra nascere da un ininterrotto colloquio con la propria coscienza, non è gesto inimitabile né bella bandiera, non è scrittura “festiva”. Piuttosto un abito feriale, ben aderente alla propria, quotidiana ombra. Un «lungo pensare» che porta il segno di un’«immateriale ferita». (Dalla prefazione di Massimo Natale)
La dama alla fontana
Nicola Dal Falco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 100
Se Melusina è, come scrive Dal Falco nella sua Nota introduttiva, «eco della prima dea», lo stesso intreccio di questa avventura è tutto disegnato per rispondenze ed echi, eco continua di una presenza dispersa, riaffiorare continuo della trama del mito nell'ordito del paesaggio e del nostro presente. Melusina è, così, il paesaggio («Melusina è la fontana/ ma anche il bosco attorno»), imprendibile e viva assenza di una dea sive natura, «pura assenza/ nel bisbiglio/ di forme»; come paesaggio è il corpo stesso di Melusina (spalle come pendio, chioma nera come quella di un bosco notturno), distanza del desiderio da percorrere sulle rotte (e fuori dalla rotta segnata, dove solo attende la sirena) di antichi portolani.