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Libri di Luciano Zani

Il nemico numero uno. La retata del 16 ottobre 1943 e la sua memoria nell'Italia repubblicana

Il nemico numero uno. La retata del 16 ottobre 1943 e la sua memoria nell'Italia repubblicana

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2024

pagine: 204

Il 16 ottobre è una data significativa per gli ebrei di Roma e per tutta la cittadinanza: il primo grande rastrellamento in Italia coinvolse oltre mille persone di ogni età, genere e condizione. Questo volume si propone di valorizzare la ricerca storica sulla deportazione degli ebrei di Roma. Ogni saggio cerca di sottolineare la complessità dell’occupazione nazista della Capitale. Non si parla solo dell’ex Ghetto, ma di tutta la città: ebrei, cattolici, carabinieri, SS, soldati e poliziotti tedeschi, italiani resistenti, fascisti e collaborazionisti. Non solo i fatti del 1943-44, ma la presa di coscienza da parte della Comunità ebraica della tragedia di cui era stata vittima e le sue ripercussioni nella memoria dell’Italia repubblicana. L’individuazione del punto preciso in cui sorgeva il binario della stazione Tiburtina da cui partì il treno dei deportati verso Auschwitz è un doveroso omaggio a un luogo della memoria così archetipico delle deportazioni degli ebrei italiani.
20,00

Silurate! 24 luglio 1943. L'affondamento del postale Santa Lucia

Silurate! 24 luglio 1943. L'affondamento del postale Santa Lucia

Luciano Zani

Libro: Libro in brossura

editore: All Around

anno edizione: 2021

pagine: 128

La nave postale Santa Lucia, partita da Ponza alle 8 del mattino del 24 luglio 1943, viene intercettata verso le 10 al largo di Ventotene da una squadriglia di otto aerei del 47° stormo di aerosiluranti inglesi partiti dalla base tunisina di Protville: 65 furono i morti, solo 5 i superstiti, uno dei quali, il comandante Simeone, morì pochi giorni dopo. L'inchiesta della Capitaneria di Porto di Gaeta si perse nel caos successivo al 25 luglio (caduta del fascismo) e all'8 settembre (armistizio). Il silenzio e la mancanza dei corpi delle vittime creano un mistero che produce leggende. Perché fu attaccato proprio il "Santa Lucia"? Forse trasportava un passeggero illustre o Benito Mussolini? O qualche confinato politico importante? Oggi, finalmente, con questo libro, possiamo svelare la verità. Introduzione di Giovanni Pettorino.
14,00

Affondate le navi. 9 settembre 1943. La scelta del comandante Roni salva il porto di Savona

Affondate le navi. 9 settembre 1943. La scelta del comandante Roni salva il porto di Savona

Donatella Alfonso

Libro: Libro in brossura

editore: All Around

anno edizione: 2020

pagine: 144

All'alba del 9 settembre 1943, il tenente colonnello di porto Enrico Roni, comandante della Capitaneria a Savona, sta già lavorando da ore perché, come indicato dall’armistizio corto firmato a Cassibile, in ogni modo si impedisca alle navi italiane di cadere nelle mani dell'esercito tedesco. Roni non ha avuto ordini dal Comando Marina, sa solo quanto ha ascoltato dalla radio inglese. Riesce, alle prime luci del giorno, a far partire le navi in grado di navigare, dando l'ordine di autoaffondare le altre, distruggendo nello stesso tempo impianti, documenti e archivi: la Marina Germanica non potrà usare il porto ligure, di fatto inutilizzabile, e quindi anche difeso dalla distruzione. Roni sta rischiando la vita o la deportazione, ma riesce a salvarsi: fino al termine della guerra farà l'insegnante all'istituto Nautico, ma già il 26 aprile 1945 il Cln savonese gli chiede di riprendere il suo posto. Enrico Roni, che diventerà poi ammiraglio, torna in servizio, affiancando l'impegno nel corpo delle Capitanerie alla sua grande passione per la storia, in particolare del Risorgimento.
14,00

Semplice, buttato via, moderno. Il «teatro per la vita» di Gianrico Tedeschi

Semplice, buttato via, moderno. Il «teatro per la vita» di Gianrico Tedeschi

Enrica Tedeschi

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2019

pagine: 222

Questa è la storia di come nasce un attore, dall’infanzia vissuta nella cornice delle retoriche fasciste e nutrita dalla vitalità della cultura teatrale milanese, fino agli anni della guerra e della prigionia nei lager nazisti, dove recitare per gli internati italiani era questione di vita o di morte. Dalla lunga, affettuosa intervista condotta dalla figlia, affiora il profilo di Gianrico Tedeschi (Milano, 1920), un grande protagonista e testimone del teatro italiano del dopoguerra. La biografia individuale, inevitabilmente, è anche un affresco storico-antropologico di un’epoca che ha visto affermarsi tutti gli interpreti, drammaturghi e registi che hanno ridefinito in senso moderno la struttura del teatro italiano. La difficoltosa nascita del Piccolo di Milano, le opportunità offerte dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma, le sinergie fra lotta partigiana e sostegno alla cultura e alla ricostruzione del Paese, la scuola dei grandi maestri, da Costa a Strehler, da Visconti a Ronconi, sono tutti segmenti di un racconto in cui destino personale, carriera artistica e contesto intersoggettivo sono profondamente intrecciati e traggono linfa e significato l’uno dall'altro. Prefazione di Luciano Zani.
27,00

Resistenza a oltranza. Storia e diario di Federico Ferrari internato militare italiano in Germania

Resistenza a oltranza. Storia e diario di Federico Ferrari internato militare italiano in Germania

Luciano Zani

Libro

editore: Mondadori Università

anno edizione: 2009

pagine: XII-212

La memoria dei militari italiani internati in Germania dopo l'8 settembre 1943 si arricchisce di un nuovo prezioso contributo: il diario di Federico Ferrari, giovane intellettuale cattolico cremonese, alpino della Tridentina decorato nella ritirata di Russia, internato in Germania nei lager di Stablack, Deblin Irena, Mühlberg e Weinböhla, ucciso il 24 aprile 1945 da un nazista in una delle tante vendette degli ultimi giorni di guerra. Il diario documenta il percorso e le ragioni che portarono la grande maggioranza dei militari internati alla non facile scelta di una resistenza a oltranza - come Federico la definisce - con il rifiuto dell'arruolamento nell'esercito di Salò, che avrebbe garantito il ritorno a casa, preferendo, in nome della dignità di soldati e di italiani, la prigionia e il lavoro coatto nei lager di Germania. La biografia di Federico, che introduce il diario, ci restituisce la storia di un giovane di famiglia antifascista, militante nell'Azione cattolica, alle prese con la scuola e il conformismo fascista, col conflitto tra modernismo e tradizione, tra patriottismo e rifiuto del paganesimo nazista. Una vita per molti versi esemplare di un'intera generazione nata e vissuta sotto il fascismo.
16,00

Fra due totalitarismi. Umberto Nobile e l'Unione Sovietica (1931-1936)

Fra due totalitarismi. Umberto Nobile e l'Unione Sovietica (1931-1936)

Luciano Zani

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2005

pagine: 48

5,00

Dallo sciopero generale alla rivolta del pane di Torino (1915-1917). La relazione Caputo sui fatti di agosto 1917

Dallo sciopero generale alla rivolta del pane di Torino (1915-1917). La relazione Caputo sui fatti di agosto 1917

Vincenzo Faustinella

Libro: Libro in brossura

editore: Genesi Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 426

«La vera questione, in realtà, mi sembra quella dello spirito rivoluzionario della classe operaia torinese, e di come veniva declinato al suo interno il binomio pace/rivoluzione: se e quanto, cioè, dalla forte esigenza della prima – la pace – scaturisse una effettiva esigenza politica della seconda – la rivoluzione. Se si resta a livello delle avanguardie politiche, il quadro è certamente complesso, ma alla fin fine alquanto desolante nella sua prevalente costante litigiosità: la Direzione nazionale del Partito socialista che prendeva tempo convocando un Convegno nazionale a Roma nel settembre ’17; i “rigidi” di Torino, Milano e Napoli, cioè i più decisi fautori dell’indissolubilità di quel binomio, molto bellicosi a parole, assai polemici nei confronti soprattutto dei propri compagni, piuttosto che verso i molti che gettavano acqua sul fuoco, con un contorno di parecchi opportunisti e di non pochi infiltrati, reclutati e finanziati dalla prefettura, dai vertici delle forze dell’ordine e dagli industriali come Giovanni Agnelli e Dante Ferraris.» Introduzione di Luciano Zani.
18,00

Felice Guarneri

Felice Guarneri

Alessandra Staderini, Luciano Zani

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 1995

16,50

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